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ReclusioneTriangoli viola: “vittime dimenticate” del regime nazista
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28 Ad Auschwitz morirono più di 1.000.000 di persone, la maggioranza perché erano ebrei. Auschwitz fu uno dei campi di concentramento, lavoro e sterminio più estesi (dal giugno 1940 al 27 gennaio 1945), dove persero la vita rom (zingari), polacchi, testimoni di Geova e tanti altri.
A sinistra: Archiwum Państwȯwego Muzeum w Oświęcimiu. A destra: Shawshots/Alamy Stock Photo
29 Nel 1942 Aleksej Nepotschatow, un russo, fu marchiato ad Auschwitz con il numero 154888. Essendo un prigioniero di guerra riuscì a stento a evitare la morte. Nel campo di Buchenwald conobbe alcuni Testimoni tedeschi e accettò la loro fede.
30 Foto scattate dalla Gestapo a Jan Otrebski, un Testimone polacco che fu immatricolato in tre campi: Auschwitz (n. 63609), Gusen (n. 13449) e Mauthausen (n. 31208).
Archiwum Państwȯwego Muzeum w Oświęcimiu
31 Elsa Abt, di Danzica, fu arrestata nel maggio 1942 e la polizia appose i sigilli al suo appartamento. Elsa affidò la figlia di due anni a una famiglia che abitava nello stesso caseggiato. Insieme ad altri 11 Testimoni fu deportata ad Auschwitz-Birkenau e suo marito, Harald, a Buchenwald. Nel gennaio 1945 visse il dramma dell’evacuazione da un campo all’altro: a Groß-Rosen, Mauthausen, Bergen-Belsen e Dora-Nordhausen, dove fu liberata. (Nella foto in basso a destra, Elsa con il marito Harald).
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