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  • Se ti sembra di non farcela più
    La Torre di Guardia (per il pubblico) 2019 | N. 2
    • Una ragazza piange sul posto di lavoro

      Se ti sembra di non farcela più

      LA VITA può essere meravigliosa, quando tutto va bene. Quando affronti situazioni difficili, invece, potresti perdere la voglia di vivere.

      Sallya ad esempio, che vive negli Stati Uniti e ha perso quasi tutto in un uragano, ha detto: “Credevo di non farcela più. Molte volte ho pensato di essere arrivata al limite”.

      Anche la morte di qualcuno che amiamo potrebbe farci sentire così. Janice, che vive in Australia, racconta: “Quando ho perso entrambi i miei figli la mia vita è andata in frantumi e ho cercato, come meglio potevo, di rimetterne insieme i pezzi. Imploravo Dio dicendogli: ‘Ti prego, non ce la faccio! Voglio solo addormentarmi e non svegliarmi più’”.

      Daniel si sentì devastato dopo essere stato tradito dalla moglie: “Quando mia moglie confessò di avermi tradito, fu come se un coltello mi avesse trafitto il cuore. Era un dolore fisico, che durò diversi mesi”.

      Questo numero della Torre di Guardia ti aiuterà a capire che puoi farcela anche se...

      • sei stato colpito da un disastro naturale.

      • hai perso qualcuno che amavi.

      • il tuo coniuge ti ha tradito.

      • hai una malattia grave.

      • hai perso la voglia di vivere.

      Per prima cosa vediamo come si può affrontare un disastro naturale.

  • Dopo un disastro naturale
    La Torre di Guardia (per il pubblico) 2019 | N. 2
    • Due uomini seduti tra le macerie di un edificio

      Dopo un disastro naturale

      “All’inizio eravamo in preda alla disperazione. L’alluvione e la colata di fango avevano distrutto tutto quello che avevamo” (Andrew, Sierra Leone).

      “Dopo l’uragano tornammo a casa. Non c’era più niente. Eravamo senza parole. Mia figlia si lasciò cadere sulle ginocchia e scoppiò a piangere” (David, Isole Vergini).

      SE SEI sopravvissuto a un disastro naturale sai come ci si sente: shock, negazione, senso di smarrimento, angoscia e incubi. Molti, sfiniti dal punto di vista fisico ed emotivo, perdono la voglia di vivere.

      Se la tua vita è stata stravolta da un disastro naturale, anche tu potresti pensare di essere arrivato al limite. Potresti persino dubitare che abbia senso continuare a vivere. Tuttavia, la Bibbia spiega che la tua vita ha un senso e che hai validi motivi per sperare in un futuro migliore.

      LA VERITÀ CONTENUTA NELLA BIBBIA DÀ SPERANZA

      Ecclesiaste [Qoèlet] 7:8 dice: “È meglio la fine di una faccenda che il suo inizio”. Subito dopo essere stato colpito da un disastro naturale potresti pensare di non avere alcuna speranza. Ma se cerchi con pazienza di ricostruire la tua vita, la situazione migliorerà.

      La Bibbia parla di un tempo in cui “non si udrà più [...] né pianto né grido d’angoscia” (Isaia 65:19). Queste parole si avvereranno quando il Regno di Dio trasformerà la terra in un paradiso (Salmo 37:11, 29). I disastri naturali, allora, saranno una cosa del passato. Qualsiasi ricordo doloroso o trauma sparirà per sempre. Infatti l’Onnipotente Dio promette: “Le cose passate non torneranno in mente né saliranno in cuore” (Isaia 65:17).

      Non è straordinario? Il nostro Creatore vuole darci “un futuro e una speranza”, una vita serena grazie al suo Regno perfetto (Geremia 29:11). Conoscere questa verità può dare un senso alla tua vita. Sally, citata nell’articolo precedente, dice: “Pensare alle cose meravigliose che il Regno di Dio farà in futuro ti aiuta a lasciarti alle spalle il passato e ad affrontare il presente”.

      Perché non scopri quello che presto il Regno di Dio farà per gli esseri umani? In questo modo avrai la certezza che nonostante tutto la tua vita può avere un senso, e che presto i disastri naturali non ci saranno più.

      Passi biblici che possono esserti d’aiuto

      Concediti sufficiente riposo.

      “È meglio una manciata di riposo che due manciate di duro lavoro correndo dietro al vento” (Ecclesiaste 4:6).

      Gli esperti affermano che dopo un’esperienza traumatica dormire poco o male può esasperare i sintomi del trauma e alterare l’equilibrio emotivo. Quindi è meglio riposare a sufficienza.

      Parla di come ti senti.

      “L’ansia opprime il cuore dell’uomo [o “l’ansia del cuore deprime l’uomo”, nota in calce], ma una parola buona lo fa rallegrare” (Proverbi 12:25).

      Confidati con un familiare o un amico intimo. Oltre ad ascoltarti, i familiari e gli amici possono darti incoraggiamento e aiuto pratico.a

      Guarda al futuro con fiducia.

      “Secondo la [...] promessa [di Dio] noi aspettiamo nuovi cieli e una nuova terra, e in questi regnerà la giustizia” (2 Pietro 3:13).

      a Una persona sottoposta a uno stress prolungato o che soffre di gravi disturbi di ansia potrebbe aver bisogno di cure mediche.

  • Se hai perso qualcuno che amavi
    La Torre di Guardia (per il pubblico) 2019 | N. 2
    • In spiaggia una coppia colpita da un lutto si abbraccia e guarda in lontananza

      Se hai perso qualcuno che amavi

      “Mi sentii impotente quando mio fratello più grande morì all’improvviso. Anche mesi dopo, mi sentivo male quando riaffiorava il suo ricordo, come se venissi trafitta da un coltello. A volte ero arrabbiata. Mi chiedevo: ‘Perché?’ E mi sentivo in colpa per non aver passato più tempo con lui” (Vanessa, Australia).

      SE HAI perso qualcuno che amavi, forse anche tu ti senti travolto da un vortice di emozioni: dolore, solitudine, senso di impotenza. Probabilmente provi anche rabbia, sensi di colpa e paura. E magari ti chiedi se abbia ancora senso vivere.

      Non pensare che il dolore sia un segno di debolezza. Anzi, è una dimostrazione di quanto tenevi a quella persona. Ma è possibile alleviare in qualche modo il dolore che provi?

      COSA PUOI FARE

      Anche se ti sembra che il dolore non finirà mai, potresti trovare utili i consigli che seguono.

      LASCIA CHE IL DOLORE FACCIA IL SUO CORSO

      Ogni persona affronta il dolore in modi e tempi diversi. Comunque piangere può essere un modo per dare sfogo alle proprie emozioni. Vanessa, citata prima, dice: “Non facevo che piangere, ne avevo bisogno per alleviare il dolore”. Sofía, che ha perso improvvisamente sua sorella, afferma: “Dare spazio ai miei pensieri e ai miei sentimenti fa molto male, è come aprire e pulire una ferita infetta. Il dolore è quasi insopportabile, ma in questo modo la ferita guarisce”.

      ESPRIMI I TUOI PENSIERI E I TUOI SENTIMENTI

      È comprensibile che tu a volte preferisca startene per conto tuo. Ma il dolore è un peso troppo grande per portarlo da soli. Il diciassettenne Jared, che ha perso suo padre, ricorda: “Parlavo ad altri di come mi sentivo. Forse non riuscivo a spiegarmi bene, ma il fatto stesso di riuscire a parlarne mi era d’aiuto”. Janice, citata nell’articolo iniziale, dice qual è un motivo per cui parlare fa bene: “Parlare con altri mi è stato di grande conforto. Mi sentivo capita e meno sola”.

      ACCETTA L’AIUTO

      Una psicologa afferma: “Se una persona accetta l’aiuto di amici e familiari durante la fase iniziale [di shock], probabilmente riuscirà ad affrontare e superare il dolore del lutto con più facilità”. Fai sapere ai tuoi amici cosa possono fare per aiutarti; forse vogliono farlo ma non sanno come (Proverbi 17:17).

      AVVICINATI DI PIÙ A DIO

      Tina dice: “Quando mio marito morì all’improvviso di cancro, non potevo più confidarmi con lui, così raccontavo tutto a Dio. Iniziavo ogni giornata chiedendogli di aiutarmi ad affrontarla. È difficile spiegare a parole quanto Dio mi abbia aiutato”. Tarsha, che aveva 22 anni quando perse sua madre, racconta: “Leggere la Bibbia è stata la mia fonte quotidiana di conforto. Avevo sempre qualcosa di incoraggiante a cui pensare”.

      IMMAGINA IL MOMENTO DELLA RISURREZIONE

      Tina aggiunge: “Inizialmente la speranza della risurrezione non mi era di conforto perché in quel momento io avevo bisogno di mio marito e i miei figli avevano bisogno del loro padre. Ma adesso che sono passati quattro anni questa speranza mi dà forza. È un’ancora di salvezza. Immagino il momento in cui lo vedrò di nuovo, e provo pace e gioia”.

      Forse il dolore che provi non si attenuerà subito. Ma è rassicurante quello che dice Vanessa: “Anche se pensi che non ce la farai mai, col tempo starai meglio”.

      Tieni presente che anche se continuerai a sentire la mancanza di quella persona hai validi motivi per andare avanti. Grazie all’aiuto di Dio sentirai l’affetto degli amici e la tua vita avrà uno scopo. Dio desidera farti riabbracciare la persona che hai perso e presto risusciterà i morti. Allora il dolore scomparirà definitivamente.

      Passi biblici che possono esserti d’aiuto

      Dio vede il tuo dolore e le tue lacrime.

      Uno scrittore della Bibbia disse a Dio: “Raccogli le mie lacrime nel tuo otre! Non sono forse riportate nel tuo libro?” (Salmo 56:8).

      Puoi esprimere a Dio tutti i tuoi sentimenti.

      “Davanti a [Dio] esprimo le mie angosce. [...] Invoco il tuo aiuto, o Geova”a (Salmo 142:2, 5).

      Puoi avere speranza.

      “Ci sarà una risurrezione” (Atti 24:15).

      Dio promette di riportare in vita un grandissimo numero di persone e desidera ardentemente farlo (Giobbe 14:14, 15).b

      a Geova è il nome di Dio rivelato nella Bibbia.

      b Per maggiori informazioni sulla risurrezione, vedi la lezione 30 del libro Puoi vivere felice per sempre, edito dai Testimoni di Geova e disponibile sul sito jw.org per il download gratuito.

  • Se il tuo coniuge ti ha tradito
    La Torre di Guardia (per il pubblico) 2019 | N. 2
    • Una donna che prega

      Se il tuo coniuge ti ha tradito

      “Volevo morire quando mio marito mi disse che mi stava lasciando per una donna più giovane. Mi sembrava tutto così ingiusto, specialmente se pensavo a tutti i sacrifici che avevo fatto per lui” (Maria, Spagna).

      “Quando mia moglie mi lasciò all’improvviso, fu come se una parte di me fosse morta. I nostri sogni, i nostri desideri e i nostri progetti erano andati in fumo. C’erano giorni in cui credevo di essermi liberato dall’angoscia, ma poi ripiombavo subito nella disperazione” (Bill, Spagna).

      LE CONSEGUENZE dell’infedeltà coniugale sono devastanti. È vero che alcuni sono riusciti a perdonare il coniuge pentito e a ricostruire il loro rapporto.a Ma che il matrimonio resista o meno, chi scopre di essere stato tradito dal proprio coniuge prova inevitabilmente un profondo dolore. Cosa si può fare per gestirlo?

      PASSI BIBLICI CHE POSSONO ESSERTI D’AIUTO

      Malgrado il forte dolore, molti che sono stati traditi dal coniuge hanno trovato conforto nella Bibbia. Hanno scoperto che Dio vede le loro lacrime e comprende il loro dolore (Malachia 2:13-16).

      “Quando ero sopraffatto da inquietanti pensieri, tu mi consolavi e mi coccolavi” (Salmo 94:19).

      Bill dice: “Quando leggevo questo versetto, immaginavo Geova che mi coccolava e leniva il mio dolore, come avrebbe fatto un padre affettuoso”.

      “Con chi è leale tu ti mostri leale” (Salmo 18:25).

      “Mio marito non era stato leale”, spiega Carmen, che era stata tradita dal marito per mesi. “Ma potevo confidare nella lealtà di Geova. Lui non mi avrebbe mai deluso”.

      “Non siate in ansia per nessuna cosa, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiere e suppliche [...]; e la pace di Dio che è al di là di ogni comprensione custodirà il vostro cuore” (Filippesi 4:6, 7).

      “Leggevo questi versetti più e più volte”, dice Sasha. “Pregavo di continuo. E più pregavo, più Dio mi dava pace”.

      Tutte le persone citate in questo articolo a volte hanno pensato di non farcela. Ma si sono affidate a Geova Dio e hanno tratto forza dalla sua Parola. Bill dice: “La fede ha dato un senso alla mia vita quando mi sembrava che tutto il resto fosse crollato. Anche se ho camminato per un po’ ‘nella valle della profonda ombra’, Dio è stato con me” (Salmo 23:4).

      a Perdonare il coniuge oppure no? Vedi la serie di articoli “Quando il coniuge è infedele” di Svegliatevi! del 22 aprile 1999.

      Cosa puoi fare

      Rifletti su passi biblici confortanti.

      “Lessi il libro di Giobbe e i Salmi”, spiega Bill, “e sottolineai tutti i punti che rispecchiavano la mia situazione. Mi resi conto che anche altri avevano provato un dolore e un’angoscia simili a quelli che provavo io”.

      Trova conforto nella musica.

      “Quando la notte non riuscivo a dormire ascoltavo musica”, racconta Carmen. “Mi era di grande conforto”. Daniel dice: “Imparai a suonare la chitarra. Scoprii che l’armonia della musica mi aiutava a ritrovare la pace interiore”.

      Parla di come ti senti.

      “Non ero abituato a parlare dei miei sentimenti”, dice Daniel. “Ma avevo dei buoni amici con cui mi scrivevo o mi sentivo ogni giorno. Mi sfogavo con loro, e questo mi faceva stare decisamente meglio”. Sasha ricorda: “L’aiuto della mia famiglia è stato determinante. Mia madre c’è sempre stata! Se avevo voglia di parlare, lei era pronta ad ascoltarmi. Mio padre mi ha dato sicurezza, e mi ha aiutato a riprendermi rispettando i miei tempi”.

      Non smettere di pregare.

      “Pregavo di continuo”, dice Carmen. “Sentivo che Dio mi era vicino. Mi ascoltava e mi aiutava. In quel periodo così terribile mi sono avvicinata di più a lui”.

  • Se hai una malattia grave
    La Torre di Guardia (per il pubblico) 2019 | N. 2
    • Se hai una malattia grave

      “Scoprire di avere il cancro al polmone e al colon fu come ricevere una condanna a morte. Comunque, dopo aver parlato con il medico, tornai a casa e pensai: ‘È vero, non mi aspettavo che succedesse, ma devo trovare il modo per affrontare questa situazione’” (Linda, 71 anni).

      “Soffro di una sindrome che coinvolge i nervi del lato sinistro del viso. A volte il forte dolore mi ha fatto andare in depressione. Spesso mi sono sentita sola e ho perfino pensato al suicidio” (Elise, 49 anni).

      Un uomo malato su una sedia a rotelle circondato dai suoi familiari

      SE A te o a una persona a cui vuoi bene è stata diagnosticata una malattia che potrebbe portare alla morte, sai bene quanto può essere angosciante. Oltre alla malattia, devi anche fare i conti con la tua fragilità emotiva. La paura e l’ansia potrebbero essere intensificate da situazioni snervanti legate alle visite mediche, dalla difficoltà ad accedere a determinati trattamenti o dagli effetti collaterali delle terapie. Lo stress mentale provocato da una malattia grave può diventare insostenibile.

      Cosa può essere d’aiuto? Molti hanno riscontrato che ciò che li ha confortati di più è stato pregare Dio e leggere passi biblici incoraggianti. Anche l’amore e il sostegno di familiari e amici possono essere di grande aiuto.

      COSA PUOI FARE

      “Abbi fede in Dio”, dice Robert, che ha 58 anni, “e lui ti aiuterà ad affrontare la malattia. Rivolgiti a Geova in preghiera. Digli come ti senti. Chiedigli di darti spirito santo, di aiutarti a essere forte per la tua famiglia e di farti affrontare la malattia con dignità”.

      “Il sostegno emotivo dei familiari è molto importante”, aggiunge Robert, “è bello sapere che sono pronti ad aiutarti. Ogni giorno uno o due dei miei familiari mi chiamano per sapere come sto. Mi incoraggiano molto anche i tanti amici che ho. Mi danno la carica per andare avanti”.

      Se hai un amico che sta affrontando una malattia, la prossima volta che vai a trovarlo pensa a quello che ha detto Linda: “Chi è malato vuole una vita che sia il più normale possibile e non sempre ha voglia di parlare della sua malattia. Quindi parla delle cose di cui parli di solito”.

      Non ci sono dubbi che con la forza che dà Dio, il conforto che riceviamo dalle Scritture e il sostegno di familiari e amici che ci vogliono bene, possiamo riuscire ad andare avanti anche se stiamo affrontando una malattia grave.

      Passi biblici che possono esserti d’aiuto

      Confida in Dio.

      “Ricercai Geova, ed egli mi rispose; mi liberò da tutte le mie paure. [...] Questo misero uomo chiamò, e Geova ascoltò” (Salmo 34:4, 6).

      Linda, citata prima, dice: “In preghiera non chiedo mai: ‘Fammi stare meglio’. Piuttosto dico: ‘Aiutami a essere forte, ad affrontare la malattia’”.

      Trai forza dalla Parola di Dio.

      “Nessun abitante dirà: ‘Sono malato’” (Isaia 33:24).

      Rifletti su quello che Dio ha promesso di fare in futuro. Questa speranza ti darà la forza di andare avanti.

      Cerca l’aiuto di familiari e amici.

      “Il vero amico ama in ogni circostanza e si dimostra un fratello nei momenti difficili” (Proverbi 17:17).

      “Non ti isolare”, dice Elise, citata prima. “Permetti ai tuoi amici di aiutarti. Anche se forse a volte ti senti solo e pensi che perfino Dio non ti stia ascoltando, non isolarti”.

  • Se hai perso la voglia di vivere
    La Torre di Guardia (per il pubblico) 2019 | N. 2
    • Una donna con la Bibbia aperta è seduta a un tavolo e guarda in lontananza

      Se hai perso la voglia di vivere

      “Questi sentimenti non mi davano tregua. Così pensai che sarebbe stato meglio farla finita” (Adriana, Brasile).

      TI SEI mai sentito così male da non avere più voglia di vivere? Se sì, puoi capire bene cosa provava Adriana. Soffriva di gravi disturbi d’ansia e si sentiva triste e senza speranza. Le venne diagnosticata la depressione.

      Un uomo giapponese di nome Kaoru, che assisteva i genitori anziani e malati, dice: “A volte mi sentivo sopraffatto dall’enorme stress del lavoro”. E aggiunge: “Con il tempo persi l’appetito e iniziai ad avere seri disturbi del sonno. Arrivai a pensare che morire sarebbe stato l’unico modo per non soffrire più”.

      Un uomo nigeriano di nome Ojebode racconta: “Ero sempre triste e piangevo, così tentai di farla finita”. Fortunatamente Ojebode, Kaoru e Adriana non si sono suicidati. Ma ogni anno quasi 800.000 persone si tolgono la vita.

      DOVE TROVARE AIUTO

      A togliersi la vita sono soprattutto uomini, molti dei quali si vergognano di chiedere aiuto. Gesù disse che chi sta male ha bisogno del medico (Luca 5:31). Se anche tu sei arrivato al punto di pensare al suicidio, non vergognarti di chiedere aiuto. Molte persone che soffrono di depressione hanno ottenuto buoni risultati sottoponendosi a cure mediche. Ojebode, Kaoru e Adriana si sono rivolti a degli specialisti e adesso stanno molto meglio.

      I medici potrebbero curare la depressione somministrando dei farmaci, avvalendosi della psicoterapia o in entrambi i modi. Chi soffre di depressione ha anche bisogno della comprensione e del sostegno di familiari e amici che si dimostrino affettuosi e pazienti. Il migliore amico che si possa avere è Geova Dio, che dà un aiuto straordinario attraverso la sua Parola, la Bibbia.

      ESISTE UNA SOLUZIONE DEFINITIVA?

      Chi soffre di depressione spesso ha bisogno di prolungate terapie e deve imparare a fare dei cambiamenti nel proprio stile di vita. Ad ogni modo, se stai lottando contro la depressione pensa allo splendido futuro che ti attende, proprio come fa Ojebode. Lui dice: “Non vedo l’ora che si adempia Isaia 33:24, che parla di un tempo in cui nessuno sulla terra dirà: ‘Sono malato’”. Cerca anche tu di trarre conforto dalla promessa di Dio di “una nuova terra”, dove “non ci sarà più [...] dolore” (Rivelazione 21:1, 4). Questo significa che qualsiasi sofferenza mentale ed emotiva non esisterà più, sparirà per sempre. I sentimenti che provi adesso e che ti fanno stare così male “non torneranno in mente né saliranno in cuore”, mai più (Isaia 65:17).

      Passi biblici che possono esserti d’aiuto

      Dio capisce quello che provi.

      “Io, Geova tuo Dio, ti prendo per la destra e ti dico: ‘Non aver paura. Io ti aiuterò’” (Isaia 41:13).

      Geova capisce quello che provi meglio di chiunque altro e vuole aiutarti.

      Medita sulla Parola di Dio.

      “[Elia] chiese di morire, dicendo: ‘[...] O Geova, toglimi la vita’” (1 Re 19:4).

      “Meditare sulla Parola di Dio mi ha aiutato”, dice Ojebode. “Mi sono reso conto che il profeta Elia provò i miei stessi sentimenti”.

      Rifletti su alcuni episodi biblici.

      “Io [Gesù] ho supplicato Dio in tuo favore perché la tua fede non venga meno” (Luca 22:32).

      Dopo aver rinnegato Gesù per tre volte, Pietro si sentì angosciato e pianse amaramente. “Da questo episodio biblico”, dice Kaoru, “ho capito che per Geova e per Gesù i sentimenti di Pietro erano importanti, e mi sono sentito molto incoraggiato”.

      I sentimenti che provi adesso e che ti fanno stare così male “non torneranno in mente né saliranno in cuore”, mai più (Isaia 65:17)

  • Motivi per andare avanti
    La Torre di Guardia (per il pubblico) 2019 | N. 2
    • Una ragazza legge la Bibbia

      Motivi per andare avanti

      Faizal si è dovuto sottoporre a un complesso intervento al cuore soltanto un anno dopo aver perso la moglie. Lui dice: “Quando leggo il libro di Giobbe mi rendo conto che Geova l’ha fatto scrivere per un motivo. È molto confortante trovare nella Bibbia storie di personaggi in cui ci possiamo rispecchiare”. E aggiunge: “Malgrado tutto, vale la pena di andare avanti”.

      Tarsha era solo una ragazzina quando sua madre morì. Lei dice: “Conoscere il Creatore rende la vita significativa, ci dà una speranza e ci fa provare gioia nonostante tutti i problemi che forse dobbiamo affrontare. Geova può darci tutta la forza e l’aiuto di cui abbiamo bisogno per affrontare ogni singolo giorno”.

      COME è stato detto negli articoli precedenti, vari eventi traumatici possono portare una persona a pensare che la vita non abbia alcun senso. Mentre affronti i tuoi problemi, forse anche tu ti stai chiedendo se ha senso andare avanti o se c’è qualcuno a cui importa davvero di te. Ma Dio vede il tuo dolore, e per lui sei importante.

      Lo scrittore del Salmo 86 espresse la sua fiducia in Dio con queste parole: “Nel giorno della mia angoscia ti invoco, perché tu mi risponderai” (Salmo 86:7). Forse però ti chiedi: “Come mi risponderà Dio ‘nel giorno della mia angoscia’?”

      Anche se forse non risolverà immediatamente il tuo problema, Dio tramite la sua Parola, la Bibbia, ti assicura che può darti la pace di cui hai bisogno per andare avanti: “Non siate in ansia per nessuna cosa, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiere e suppliche accompagnate da ringraziamenti; e la pace di Dio che è al di là di ogni comprensione custodirà il vostro cuore e i vostri pensieri” (Filippesi 4:6, 7, nota in calce). I versetti che seguono ti daranno la certezza che Dio si prende cura di te.

      Dio si interessa di te

      “Nemmeno [un passero] viene trascurato da Dio. [...] Voi valete più di molti passeri” (Luca 12:6, 7, nota in calce).

      RIFLETTI. Uccellini che per molti sono insignificanti, per Dio non lo sono. Dio considera i passeri creature tanto importanti da non trascurarne nemmeno uno, figuriamoci quanto considera importante un essere umano. Dio ha creato l’essere umano, la più alta forma di vita terrestre, “a sua immagine”, cioè con la capacità di sviluppare e manifestare le sue elevate qualità (Genesi 1:26, 27).

      “O Geova, tu mi hai scrutato, e mi conosci. Tu [...] comprendi i miei pensieri [...]. Esaminami, e conosci le mie preoccupazioni” (Salmo 139:1, 2, 23, nota in calce).

      RIFLETTI. Dio ti conosce molto bene. Conosce i tuoi pensieri e sentimenti più intimi. Gli altri potrebbero non capire la situazione difficile che stai attraversando, Dio invece si interessa di te e vuole aiutarti. E questo dà un senso alla tua vita.

      Dio è pronto ad aiutarti

      “O Geova, ascolta la mia preghiera; il mio grido d’aiuto giunga fino a te. [...] Prestami attenzione; rispondimi prontamente quando ti imploro. [Geova] ascolterà la preghiera dei bisognosi” (Salmo 102:1, 2, 17).

      RIFLETTI. Da quando l’uomo ha cominciato a soffrire, Geova ha per così dire preso nota di tutte le lacrime che ogni singolo essere umano ha versato (Salmo 56:8). Tra queste lacrime ci sono anche le tue. Dio ricorda tutti i problemi che hai affrontato e le lacrime che hai versato, perché per lui sei prezioso.

      “Non essere ansioso, perché io sono il tuo Dio. Ti rafforzerò, ti aiuterò [...]. Io, Geova tuo Dio [...] ti dico: ‘Non aver paura. Io ti aiuterò’” (Isaia 41:10, 13).

      RIFLETTI. Dio è pronto ad aiutarti. Se dovessi cadere, ti aiuterà a rialzarti.

      Puoi sperare in un futuro migliore

      “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo Figlio unigenito, affinché chiunque esercita fede in lui non sia distrutto ma abbia vita eterna” (Giovanni 3:16).

      RIFLETTI. Per Dio sei così prezioso, che è stato disposto a sacrificare il suo stesso Figlio, Gesù, per te. E grazie a questo sacrificio hai la possibilità di vivere per sempre una vita felice e significativa.a

      Anche se stai affrontando una situazione molto difficile e ti sembra di non farcela più, studia attentamente la Bibbia e sviluppa fede nelle promesse di Dio. Proverai felicità e avrai la certezza che la tua vita ha un senso

      a Per saperne di più sul sacrificio di Gesù e sull’importanza che può avere per te, guarda il video Ricordiamo la morte di Gesù sul sito jw.org, nella sezione CHI SIAMO > COMMEMORAZIONE.

  • “Egli ha cura di voi”
    La Torre di Guardia (per il pubblico) 2019 | N. 2
    • “Egli ha cura di voi”

      Una ragazza che ha riacquistato sicurezza cammina sorridente tra la gente

      Anche se gli altri potrebbero deluderti, c’è qualcuno che non ti abbandonerà mai. Di chi si tratta?

      Il re Davide disse: “Anche se mio padre e mia madre mi abbandonassero, Geova stesso mi accoglierebbe” (Salmo 27:10).

      Geova è “il Padre della tenera misericordia e l’Iddio di ogni conforto, che ci conforta in tutte le nostre prove” (2 Corinti 1:3, 4).

      “Gettate su di lui tutte le vostre preoccupazioni, perché egli ha cura di voi” (1 Pietro 5:7).

      Per scoprire in che modo Dio vuole prendersi cura di te, vedi la lezione 08 del libro Puoi vivere felice per sempre, edito dai Testimoni di Geova. Disponibile anche su www.jw.org.

      Per ulteriori informazioni su come puoi avvicinarti a Dio, vedi la lezione 08 di questo libro, Puoi vivere felice per sempre, edito dai Testimoni di Geova e disponibile online su www.jw.org

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