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“Non si turbi il vostro cuore”La Torre di Guardia 1988 | 15 febbraio
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“Non si turbi il vostro cuore”
“Non si turbi il vostro cuore. Esercitate fede in Dio, esercitate fede anche in me”. — GIOVANNI 14:1.
1. Perché le parole di Gesù in Giovanni 14:1 erano molto opportune?
ERA il 14 nisan dell’anno 33 E.V. A Gerusalemme un gruppetto di uomini si era riunito dopo il tramonto in una camera superiore. Il loro Condottiero stava dando loro gli ultimi consigli e li stava incoraggiando. Fra l’altro disse loro: “Non si turbi il vostro cuore”. (Giovanni 14:1) Le sue parole erano molto opportune, poiché di lì a poco si sarebbero verificati avvenimenti drammatici. Quella notte egli fu arrestato, processato e condannato a morte.
2. Perché quello era un giorno così decisivo, e cosa aiutò i discepoli?
2 Ci sono validi motivi per considerare quel giorno il più decisivo della storia, un giorno che ha influito sul futuro dell’intera umanità. La morte sacrificale di quel Condottiero, Gesù, adempì molte antiche profezie e fornì la base per concedere la vita eterna a coloro che credono in lui. (Isaia 53:5-7; Giovanni 3:16) Ma gli apostoli, attoniti e sconcertati per i traumatici avvenimenti di quella notte, divennero confusi e furono per qualche tempo timorosi. Pietro addirittura rinnegò Gesù. (Matteo 26:69-75) Comunque, dopo aver ricevuto il promesso soccorritore, lo spirito santo, i fedeli apostoli divennero sereni e intrepidi. (Giovanni 14:16, 17) Così, quando Pietro e Giovanni incontrarono aspra opposizione e furono posti sotto custodia, chiesero aiuto a Dio in preghiera per dichiarare la sua parola “con ogni intrepidezza”. La loro preghiera fu esaudita. — Atti 4:1-3, 29-31.
3. Perché oggi molti sono profondamente turbati?
3 Oggi viviamo in un mondo profondamente turbato. La fine di questo vecchio sistema di cose si avvicina rapidamente. (2 Timoteo 3:1-5) Milioni di persone sono direttamente toccate o sono profondamente turbate dalla grave crisi della vita familiare e delle norme morali, come pure dall’allarmante aumento di strane malattie, instabilità politica, disoccupazione, penuria di viveri, terrorismo, e dalla minaccia di una guerra nucleare. Molti cuori sono turbati da un angosciante timore del futuro. Come predisse Gesù, c’è ‘angoscia delle nazioni . . . mentre gli uomini vengono meno per il timore e per l’aspettazione delle cose che stanno per venire sulla terra abitata’. — Luca 21:25, 26.
4. Quali fattori possono essere fonte di stress per un cristiano?
4 Anche i cristiani possono risentire seriamente di questi deprimenti fattori. Possono anche andare incontro a stress a causa di pregiudizi religiosi od opposizione da parte di parenti, vicini, colleghi, compagni di scuola e autorità governative. (Matteo 24:9) Come possiamo quindi mantenere la calma, non essere turbati, in questi tempi difficili? Come possiamo mantenere la pace mentale quando le cose si mettono male? Come possiamo affrontare il futuro con fiducia? Cosa ci aiuterà a vincere la forte ansia sempre più diffusa? Siamo nella stagione in cui Gesù diede il consiglio riportato in Giovanni 14:1. Esaminiamolo attentamente.
Come possiamo vincere l’ansietà?
5. Quali incoraggianti esortazioni ci danno le Scritture?
5 Dopo aver dato l’amorevole incoraggiamento di ‘non lasciare che il loro cuore fosse turbato’, Gesù disse agli apostoli: “Esercitate fede in Dio, esercitate fede anche in me”. (Giovanni 14:1) Le Scritture ispirate ci rivolgono molte esortazioni del genere: “Getta su Geova stesso il tuo peso, ed egli stesso ti sosterrà”. “Rotola su Geova la tua via, e confida in lui, ed egli stesso agirà”. (Salmo 55:22; 37:5) Paolo diede ai filippesi questo fondamentale consiglio: “Non siate ansiosi di nulla, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiera e supplicazione insieme a rendimento di grazie; e la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero custodirà i vostri cuori e le vostre facoltà mentali mediante Cristo Gesù”. — Filippesi 4:6, 7.
6, 7. (a) Qual è un modo per ridurre lo stress? (b) Come possiamo coltivare un’intima relazione con Geova?
6 L’ansietà o la preoccupazione causata dai problemi e dal peso delle responsabilità può a volte influire sulla nostra salute oltre che sul nostro spirito. Comunque, un esperto in campo medico (nel libro Don’t Panic) osserva: “Se si riesce a parlare dei propri problemi con qualcuno di cui si ha rispetto . . . , spesso il grado di stress viene notevolmente ridotto”. Se questo è il risultato di una conversazione con un altro essere umano, quanto più sarà grande l’aiuto che si ottiene parlando con Dio! Di chi potremmo avere maggiore rispetto che di Geova?
7 Per questa ragione oggi è indispensabile che i cristiani abbiano un’intima relazione personale con lui. I maturi servitori di Geova lo sanno bene, per cui stanno attenti a evitare la compagnia di persone del mondo e quei passatempi che potrebbero indebolire tale relazione. (1 Corinti 15:33) Si rendono anche conto dell’importanza di rivolgersi a Geova in preghiera, non soltanto una o due volte al giorno, ma di frequente. I cristiani giovani o nuovi in particolare hanno bisogno di coltivare questo intimo vincolo con Geova mediante lo studio e la meditazione regolare della sua Parola, l’associazione cristiana e il servizio. Siamo esortati: “Accostatevi a Dio, ed egli si accosterà a voi”. — Giacomo 4:8.
Consigli di Gesù
8, 9. Quale esplicito consiglio riguardante i problemi economici possiamo applicare?
8 In molti paesi la disoccupazione e la depressione economica sono fonte di gravi preoccupazioni. Gesù diede un consiglio molto esplicito a questo riguardo: “Smettete di essere ansiosi per la vostra anima, di ciò che mangerete o di ciò che berrete, o per il vostro corpo, di ciò che indosserete. Non vale l’anima più del cibo e il corpo più del vestito?” (Matteo 6:25) Sì, l’anima e il corpo, cioè la persona intera, sono assai più importanti del cibo e del vestiario. I servitori di Dio possono essere certi che egli li aiuterà a procurarsi il necessario per vivere. Gesù fece questo esempio: “Osservate attentamente gli uccelli del cielo, perché essi non seminano né mietono né raccolgono in depositi; eppure il vostro Padre celeste li nutre. Non valete voi più di loro?” (Matteo 6:26) È impensabile che Dio provveda per gli uccelli e trascuri i suoi servitori umani, che sono preziosi ai suoi occhi e per i quali Cristo ha dato la propria vita.
9 Gesù ribadì quindi il concetto facendo riferimento ai gigli del campo, che non si affaticano né filano, eppure “nemmeno Salomone in tutta la sua gloria si adornò come uno di questi”. Il regno di Salomone è famoso per il suo splendore. Gesù chiese quindi in tono rassicurante: “[Dio] non rivestirà molto di più voi?” — Matteo 6:28-32; Il Cantico dei Cantici 3:9, 10.
10. (a) A chi sono rivolte le confortanti parole di Gesù? (b) Quale consiglio diede egli riguardo al futuro?
10 Gesù però aggiunge che questo vale solo per quelli che ‘cercano prima il regno e la Sua giustizia’. In tutto il mondo questi veri cristiani comprendono cos’è veramente il Regno di Dio e lo mettono al primo posto nella loro vita. Nel loro caso si applica l’ammonizione di Gesù: “Non siate mai ansiosi del domani, poiché il domani avrà le proprie ansietà. Basta a ciascun giorno il proprio male”. (Matteo 6:33, 34) In altre parole, affrontate ciascun problema man mano che si presenta. Non preoccupatevi eccessivamente del futuro.
11, 12. Secondo alcuni cristiani, in che modo Geova li ha aiutati in risposta alle loro preghiere?
11 La maggioranza delle persone, però, è incline a preoccuparsi del futuro, specialmente quando le cose vanno male. Ma i cristiani possono e devono rivolgersi con fede a Geova. Prendete il caso di Eleonora. Suo marito era molto malato e per un anno non fu in grado di lavorare. Lei aveva due bambini piccoli e un padre anziano cui badare, perciò non poteva svolgere un lavoro a tempo pieno. Chiesero aiuto a Geova. Una mattina, qualche giorno dopo, trovarono una busta sotto la porta. Conteneva una grossa somma di denaro, sufficiente per tirare avanti finché il marito non fosse stato in grado di riprendere il lavoro. Provarono profonda gratitudine per questo tempestivo aiuto. Non c’è nessuna base biblica per aspettarsi che una cosa del genere avvenga a ciascun cristiano nel bisogno, ma possiamo essere certi che Geova udrà le nostre suppliche e che è in grado di aiutarci in vari modi.
12 Una vedova cristiana dell’Africa meridionale cercava un lavoro per provvedere ai suoi due bambini. Ma desiderava di cuore un lavoro a mezza giornata per avere il tempo di stare con loro. Dopo averne trovato uno fu costretta a licenziarsi allorché il direttore decise che aveva bisogno di una segretaria a tempo pieno. Ancora una volta disoccupata, questa sorella chiese fervidamente aiuto a Geova in preghiera. Tre settimane dopo, il suo ex direttore le chiese di riprendere il lavoro, questa volta a mezza giornata. Come fu felice! Sentì che Geova aveva esaudito le sue preghiere.
Supplicate Geova
13. (a) Cosa si intende per “supplicazione”? (b) Quali esempi scritturali di supplicazione abbiamo?
13 Notate che dopo aver raccomandato di ‘non essere ansiosi di nulla’, Paolo aggiunge: “Ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiera e supplicazione, insieme a rendimento di grazie”. (Filippesi 4:6) Perché Paolo menziona la “supplicazione”? La supplicazione è un tipo di preghiera particolarmente seria e fervida, una supplica umile e accorata. Significa implorare Dio con grande fervore, come in tempo di grave stress o pericolo. Quando Paolo era in prigione, chiese agli altri cristiani di fare supplicazione per lui affinché potesse predicare intrepidamente la “buona notizia . . . come un ambasciatore in catene”. (Efesini 6:18-20) Cornelio, ufficiale dell’esercito romano, “faceva di continuo supplicazione a Dio”. Come dovette sentirsi elettrizzato quando un angelo gli disse: “Le tue preghiere e i tuoi doni di misericordia sono ascesi a ricordo dinanzi a Dio”! Che grande privilegio fu per lui quello di essere fra i primi gentili unti con spirito santo! — Atti 10:1-4, 24, 44-48.
14. Da cosa comprendiamo se le fervide implorazioni devono essere rivolte a Geova una volta soltanto?
14 È da notare che di solito tale fervida implorazione non viene rivolta a Geova una volta soltanto. Nel suo famoso Sermone del Monte Gesù insegnò: “Continuate a chiedere, e vi sarà dato; continuate a cercare, e troverete; continuate a bussare, e vi sarà aperto”. (Matteo 7:7) In molte versioni bibliche il versetto è reso: “Chiedete . . . cercate . . . bussate”. Ma l’originale greco dà l’idea di un’azione continua.a
15. (a) Perché Neemia era triste mentre serviva il vino al re Artaserse? (b) Perché possiamo dire che Neemia aveva fatto qualcosa di più che pronunciare una breve preghiera?
15 Mentre Neemia serviva il re persiano Artaserse in qualità di coppiere, il re gli chiese perché era così triste. Neemia rispose che era triste perché aveva saputo che Gerusalemme giaceva in uno stato di desolazione. Il re allora gli chiese: “Che cos’è dunque che cerchi di ottenere?” Immediatamente Neemia chiese aiuto a Geova, senz’altro in modo rapido e silenzioso. Poi chiese il permesso di tornare a Gerusalemme per riedificare la sua diletta città. La sua richiesta fu accolta. (Neemia 2:1-6) Comunque, prima di quel determinante colloquio, Neemia aveva trascorso dei giorni a implorare l’aiuto di Geova, a supplicarlo. (Neemia 1:4-11) Vedete in questo una lezione per voi?
Geova risponde
16. (a) Quale speciale privilegio ebbe Abraamo? (b) Quali potenti aiuti abbiamo noi mediante i quali possiamo avere risposta alle nostre preghiere?
16 In certe occasioni Abraamo ebbe il privilegio di comunicare con Geova mediante angeli. (Genesi 22:11-18; 18:1-33) Anche se oggi questo non avviene, siamo benedetti con potenti aiuti che Abraamo non aveva. Uno di questi è la Bibbia, inesauribile fonte di guida e conforto. (Salmo 119:105; Romani 15:4) Molto spesso la Bibbia può darci la guida e l’incoraggiamento di cui abbiamo bisogno, e Geova ci aiuta a ricordare i versetti desiderati. Molte volte possiamo trovare la risposta tramite una concordanza o una delle numerose pubblicazioni bibliche che Dio ci ha provveduto mediante la sua organizzazione. Un altro prezioso aiuto per trovare le informazioni necessarie è un indice dettagliato e funzionale riguardante queste pubblicazioni.
17. In quali altri modi Geova può esaudire le nostre preghiere, e come possono essere d’aiuto cristiani benigni e compassionevoli?
17 Se abbiamo un problema che ci angustia o ci sentiamo tristi e scoraggiati, le nostre preghiere possono essere esaudite anche in altri modi. Per esempio, un discorso biblico pronunciato in congregazione o a un’assemblea dei testimoni di Geova può contenere proprio la “medicina” che ci serve. Altre volte un’amichevole conversazione con un altro cristiano soddisferà il nostro bisogno. Molte volte gli anziani della congregazione possono darci incoraggiamento o consigli. Anche il solo fatto di aprire il nostro cuore a un cristiano maturo, benigno e compassionevole che sia un buon ascoltatore può farci sentire molto meglio. È così in particolar modo se questo amico ci aiuta a riflettere su pensieri biblici. Una conversazione del genere può liberare la nostra mente e il nostro cuore da un grave peso. — Proverbi 12:25; 1 Tessalonicesi 5:14.
18. Quale particolare attività può aiutare i cristiani a superare i momenti di sconforto, e come fu aiutata sotto questo aspetto una giovane pioniera?
18 In questi “tempi difficili” sono frequenti le forme di depressione. (2 Timoteo 3:1) Le persone si scoraggiano e si sentono avvilite per numerose ragioni. Questo può capitare anche ai cristiani, e può essere un’esperienza davvero spiacevole. Molti però hanno riscontrato che il fatto di predicare la buona notizia li aiuta a superare i momenti di sconforto.b Lo avete sperimentato? Quando vi sentite un po’ giù, cercate di impegnarvi in qualche aspetto del servizio del Regno. Parlare ad altri del Regno di Dio vi aiuterà spesso a cambiare il vostro atteggiamento mentale da negativo a positivo. Parlare di Geova e maneggiare la sua Parola possono darvi gioia, un frutto del suo spirito, e farvi star meglio. (Galati 5:22) Una giovane pioniera riscontrò pure che l’essere impegnata nell’opera del Regno la aiutava a rendersi conto che “in paragone con i problemi degli altri i [suoi] erano molto piccoli e temporanei”.
19. In che modo un cristiano che non godeva di buona salute riuscì a vincere i pensieri negativi?
19 A volte la salute cagionevole, forse associata a preoccupazioni o problemi, può causare depressione. Ci si può svegliare agitati di notte, come a volte succedeva a un cristiano di mezza età che non godeva di buona salute. Ma egli notò che la fervida preghiera era di vero aiuto. Ogni volta che si svegliava con un senso di depressione, pregava con calma Geova. Dopo un po’ si sentiva già meglio. Trovò pure utile ripetere a memoria confortanti passi biblici, come il Salmo 23. Invariabilmente lo spirito di Geova, operando in risposta alla preghiera o attraverso la sua Parola, interveniva per trasformare lo stato di depressione in una più lieta condizione mentale. Successivamente questo cristiano era in grado di riflettere sui suoi problemi con equilibrio e serenità, comprendendo come superarli o sentendosi rafforzato per sopportarli.
20. Perché a volte sembra che la risposta a una preghiera tardi ad arrivare?
20 Questo è un esempio di come può essere esaudita una preghiera. Ma a volte sembra che la soluzione tardi ad arrivare. Perché? Forse la risposta deve attendere il tempo stabilito da Dio. Sembra che in alcuni casi Dio permetta a coloro che lo implorano di dimostrare la profondità della loro preoccupazione, l’intensità del loro desiderio, la sincerità della loro devozione. Un salmista ebbe questa esperienza. — Salmo 88:13, 14; confronta 2 Corinti 12:7-10.
21. Perché oggi è un grande privilegio essere testimoni di Geova, e come possiamo mostrare di apprezzarlo?
21 In ogni caso, comunicare con l’Iddio Onnipotente in preghiera è qualcosa che rafforza la fede e che può sollevarci dalla disperazione infondendoci fiducia. Com’è confortante sapere che egli ode e risponde! Come scrisse Paolo alla congregazione di Filippi, dovremmo presentare le nostre preghiere e supplicazioni “insieme a rendimento di grazie”. (Filippesi 4:6) Sì, ogni giorno dovremmo aprire il nostro cuore a Geova con gratitudine, e ‘circa ogni cosa rendergli grazie’. (1 Tessalonicesi 5:18) Questo contribuirà a stabilire un vincolo intimo e caloroso che ci darà pace. Il prossimo articolo mostrerà quanto ciò sia importante per i servitori di Geova in questi tempi pericolosi e turbolenti.
[Note in calce]
a In armonia con l’accuratezza della Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture, Charles B. Williams traduce così il versetto: “Continuate a chiedere . . . continuate a cercare . . . continuate a bussare, e la porta vi sarà aperta”. — The New Testament: A Translation in the Language of the People.
b Un temporaneo stato di tristezza è diverso dalla depressione grave e prolungata, una condizione emotiva o mentale molto più seria e complessa. Vedi Svegliatevi! del 22 ottobre 1987, pagine 3-16.
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“Abbiate pace”La Torre di Guardia 1988 | 15 febbraio
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“Abbiate pace”
“Gesù venne e stette in mezzo a loro, dicendo: ‘Abbiate pace’”. — GIOVANNI 20:19.
1. Perché gli sforzi umani per portare la pace mondiale sono destinati a fallire?
“TUTTO il mondo giace nel potere del malvagio”. (1 Giovanni 5:19) Era così ai giorni di Giovanni e lo è ancor più chiaramente oggi, visto l’impressionante aumento di atti di violenza, terrorismo, guerre e corruzione. L’ispirata dichiarazione di Giovanni esclude anche qualsiasi speranza di raggiungere la pace mondiale con gli sforzi umani, nonostante i tentativi del papa, dei capi delle nazioni e dell’ONU. Perché? “‘Non c’è pace’, ha detto il mio Dio, ‘per i malvagi’”. — Isaia 57:21.
2. Cosa include la parola “pace”, particolarmente in ebraico e in greco?
2 Comunque, la parola “pace” significa più che la semplice assenza di guerra. La pace può anche essere “una condizione mentale o spirituale caratterizzata da assenza di emozioni o pensieri inquietanti o oppressivi: serenità di mente e di cuore”. Eppure la parola ebraica tradotta “pace” (shalòhm) e quella greca (eirène) hanno un significato ancora più ampio. Denotano anche benessere, come nelle parole d’addio: “Va in pace”. (1 Samuele 1:17; 29:7; Luca 7:50; 8:48) Questo ci aiuta a comprendere l’amorevole preoccupazione di Gesù per i suoi discepoli durante il traumatico periodo in cui morì.
3. Come mostrò Gesù di preoccuparsi sinceramente dei suoi discepoli dopo la sua risurrezione, e con quale risultato?
3 Gesù morì il venerdì 14 nisan dell’anno 33 E.V. La domenica 16 nisan fu risuscitato. Avendo come sempre profondamente a cuore il benessere dei suoi discepoli, andò a cercarli. Dove li trovò? Si erano chiusi in casa “per timore dei giudei”. Comprensibilmente erano ansiosi, timorosi. Ma Gesù disse: “Abbiate pace”. (Giovanni 20:19-21, 26) In seguito, rafforzati dallo spirito santo, ripresero coraggio. Assolsero intrepidamente il loro incarico di predicare e aiutarono molti a ottenere la pace di Dio.
Pace divina oggi
4. Come possono i servitori di Geova mantenere la pace di mente e di cuore in questi tempi difficili?
4 Viviamo nel tempo della fine, in “tempi difficili”. (2 Timoteo 3:1) I cavalieri predetti in Rivelazione cavalcano in tutta la terra, come indicano le guerre, le carestie e i decessi causati dalle malattie. (Rivelazione 6:3-8) Queste condizioni influiscono anche sui servitori di Geova. Come potete quindi mantenere la pace di Dio nella mente e nel cuore? Stando vicini alla grande Fonte di conforto e di pace. Come è stato indicato nell’articolo precedente, questo richiede frequenti preghiere e supplicazioni. Così facendo, “la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero custodirà i vostri cuori e le vostre facoltà mentali mediante Cristo Gesù”. — Filippesi 4:6, 7.
5. Perché Paolo era sicuro che la “pace di Dio” poteva custodire il nostro cuore?
5 L’apostolo Paolo, che scrisse queste parole, aveva personalmente affrontato pericoli e difficoltà. Era stato imprigionato e percosso da giudei e romani. Era stato lapidato e dato per morto. Viaggiare a quei tempi era rischioso: Paolo fece naufragio tre volte, e spesso si trovò in pericolo di banditi di strada. Trascorse molte notti insonni e spesso soffrì il freddo, la fame e la sete. Oltre a tutto ciò, provava “ansietà per tutte le congregazioni”. (2 Corinti 11:24-28) Perciò, per esperienza personale, Paolo sapeva benissimo quanto sia importante che la “pace di Dio” custodisca il nostro cuore.
6. Perché è indispensabile stringere e mantenere una calorosa e intima relazione col nostro Creatore?
6 La “pace di Dio” si può definire un senso di tranquillità e serenità che scaturisce da una buona relazione con Dio. Questo è molto importante per i cristiani, specialmente quando affrontano persecuzione o tribolazione. Perché? Ebbene, tutti noi siamo imperfetti; perciò, quando siamo angustiati da problemi, stress, opposizione o vari tipi di ostacoli, potremmo facilmente intimorirci. Questo potrebbe farci venir meno nell’integrità. Una cosa del genere recherebbe biasimo sul nome di Dio, ci costerebbe il favore di Geova e potrebbe farci perdere la vita eterna. Com’è dunque indispensabile sforzarci di acquistare la “pace di Dio” che ci aiuterà ad affrontare con successo queste sfide. Tale pace è senz’altro uno dei ‘doni buoni e dei regali perfetti’ che il nostro Padre celeste ci ha fatto. — Giacomo 1:17.
7, 8. (a) Da che cosa dipende la “pace di Dio”, e in che senso “sorpassa ogni pensiero”? (b) Come mostrò un fratello africano di avere tale pace?
7 Forse avrete notato che alcune persone affrontano la vita con calma e ottimismo. Spesso questo è dovuto a doti naturali, influenza della famiglia, ricchezza, istruzione o fattori del genere. La “pace di Dio” è molto diversa. Non dipende da circostanze favorevoli, né è dovuta a capacità o ragionamenti umani. Emana da Dio e “sorpassa ogni pensiero”. La versione Parola del Signore traduce così Filippesi 4:7: “La pace di Dio . . . è più grande di quanto si possa immaginare”. Spesso le persone del mondo si sorprendono per il modo in cui i cristiani affrontano serie difficoltà, problemi di natura fisica o addirittura la morte.
8 Un moderno esempio di ciò ci è dato da un testimone di Geova che stava conducendo un’adunanza cristiana in un paese africano dove i Testimoni, in gran parte dietro istigazione di cattolici locali, erano accusati di essere terroristi. All’improvviso apparve la polizia militare con le baionette inastate. Mandarono a casa le donne e i bambini ma cominciarono a percuotere gli uomini. Il Testimone ricorda: “Non ho parole per descrivere il trattamento che ricevemmo. Il caporale che comandava i soldati disse apertamente che ci avrebbero picchiato a morte. . . . Ricevetti colpi così forti con un bastone di legno che poi vomitai sangue per 90 giorni. Ma quello che mi preoccupava era la vita dei miei compagni. . . . Chiesi a Geova in preghiera di aver cura della loro vita, poiché erano sue pecore”, ed essi sopravvissero tutti. Che esempio per quanto riguarda il mantenere la calma in circostanze terribili e mostrare amorevole considerazione per gli altri! Sì, il nostro amorevole Padre celeste esaudisce le richieste dei suoi fedeli servitori concedendo loro la sua pace. Nell’episodio summenzionato uno dei soldati rimase perplesso e osservò che il Dio dei Testimoni “doveva essere quello vero”.
9. Che effetto può avere la lettura e la meditazione della Bibbia?
9 In questi tempi difficili, molti cristiani incontrano problemi che li fanno sentire frustrati e scoraggiati. Un ottimo modo per conservare la pace mentale è quello di leggere la Bibbia e meditarla. Può infonderci la forza e la determinazione di andare avanti e rimanere saldi. “La parola di Dio è vivente ed esercita potenza”. — Ebrei 4:12.
10. Perché essere in grado di ricordare delle scritture può essere una benedizione?
10 Che dire però se l’avversità sopraggiunge quando non abbiamo la Bibbia a portata di mano? Per esempio, un cristiano potrebbe essere arrestato all’improvviso e rinchiuso in una cella senza la Bibbia. In questo caso sarebbe una vera benedizione poter ricordare passi come Filippesi 4:6, 7, Proverbi 3:5, 6, 1 Pietro 5:6, 7 e il Salmo 23. Non sareste profondamente grati di poter ricordare questi passi e di poterli ponderare? Nel tetro ambiente di una prigione, sarebbe come se Geova in persona vi stesse parlando. La Parola di Dio può sollevare menti turbate, fortificare cuori affranti e sostituire l’angoscia con la pace. (Vedi Salmo 119:165). Sì, è molto importante imprimere ora le scritture nella nostra mente, finché abbiamo ancora l’opportunità di farlo.
11. In che modo in Olanda un fratello manifestò il suo bisogno di cibo spirituale?
11 Arthur Winkler era uno che apprezzava molto la Bibbia, specialmente durante l’occupazione nazista dell’Olanda, quando i Testimoni dovettero svolgere la loro attività cristiana clandestinamente. La Gestapo dava la caccia al fratello Winkler. Quando infine lo catturarono, cercarono di farlo scendere a compromessi, ma invano. Allora lo picchiarono fino a fargli perdere i sensi. Con i denti rotti, la mandibola slogata e picchiato a sangue, fu condotto in una cella buia. Ma il carceriere si mostrò compassionevole e amichevole. Il fratello Winkler ricercò la guida di Geova in preghiera. Provava anche un gran bisogno di cibo spirituale, e chiese aiuto al carceriere. In seguito la porta della cella si spalancò e qualcuno lanciò dentro una Bibbia. “Quale gioia”, riferì in seguito il fratello Winkler, “assaporare ogni giorno le piacevoli parole di verità . . . mi sentivo più forte spiritualmente”.a
La “pace di Dio” vi custodirà
12. Perché è particolarmente necessario custodire il nostro cuore e le nostre facoltà mentali?
12 Geova promette che la sua pace “custodirà i vostri cuori e le vostre facoltà mentali”. (Filippesi 4:7) Questo è indispensabile. Il cuore è la sede dei motivi e delle emozioni. In questi ultimi giorni il nostro cuore può facilmente essere indebolito da timori o ansietà, o può istigarci a fare il male. Il generale modo di vivere si va rapidamente deteriorando. Dobbiamo stare costantemente in guardia. Oltre ad avere bisogno di un cuore saldo, dobbiamo anche lasciare che le nostre “facoltà mentali” siano rafforzate e guidate da Dio mediante la sua Parola e la sua congregazione.
13. Quali benefìci possiamo avere custodendo le nostre facoltà mentali?
13 Secondo W. E. Vine, il termine greco nòema (reso “facoltà mentali”) contiene l’idea di “proponimento” o “disegno”. (An Expository Dictionary of New Testament Words) Perciò, la “pace di Dio” può rafforzare il nostro proponimento cristiano e proteggerci da qualsiasi tendenza a indebolire la nostra determinazione o a cambiare idea senza validi motivi. In questo modo non saremo facilmente messi fuori combattimento da scoraggiamento o problemi. Per esempio, se ci siamo proposti di servire Geova in qualche speciale incarico, forse come ministri pionieri a tempo pieno o trasferendoci dove il bisogno di ministri è maggiore, la “pace di Dio” ci sarà di grande aiuto nel realizzare tale proposito. (Confronta Luca 1:3; Atti 15:36; 19:21; Romani 15:22-24, 28; 1 Tessalonicesi 2:1, 18). Per rafforzare ancor più le vostre facoltà mentali, dedicate molto tempo allo studio della Parola di Dio e all’associazione cristiana. Così facendo alimenterete la vostra mente e il vostro cuore con pensieri puri ed edificanti. Siete in grado di dedicare sufficiente tempo per divenire assorti negli ispirati “detti” di Dio? Dovreste prestare più attenzione ad essi?
14. A quale consiglio ispirato dovremmo prestare attentamente ascolto, e perché?
14 Noterete che nell’acquistare la “pace di Dio” e nel trarne beneficio sono implicati sia il cuore che la mente, le facoltà mentali. Lo dimostra il consiglio divino: “Figlio mio, presta attenzione alle mie parole. Porgi orecchio ai miei detti. Non si allontanino dai tuoi occhi. Custodiscili in mezzo al tuo cuore. Poiché sono vita per quelli che li trovano e salute per tutta la loro carne. Più di ogni altra cosa che si deve custodire, salvaguarda il tuo cuore, poiché da esso procedono le fonti della vita”. — Proverbi 4:20-23.
15. Che ruolo ha Gesù nel farci avere la “pace di Dio”?
15 La “pace di Dio” che scaturisce da una calorosa, intima relazione con Geova custodisce il nostro cuore e le nostre facoltà mentali “mediante Cristo Gesù”. (Filippesi 4:7) Che ruolo ha Gesù in questo? Paolo scrive: “Abbiate immeritata benignità e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesù Cristo. Egli diede se stesso per i nostri peccati, per liberarci dal presente sistema di cose malvagio secondo la volontà del nostro Dio e Padre”. (Galati 1:3, 4) Sì, Gesù diede amorevolmente la sua vita perché fossimo riscattati. (Matteo 20:28) È quindi “mediante Cristo Gesù” che possiamo essere accetti a Geova quali suoi servitori dedicati ed essere in grado di godere di quella pace divina che può custodirci.
Pericoli che minacciano la pace divina
16. Quale consiglio di Paolo può aiutarci a conservare la “pace di Dio”?
16 Una volta ricevuta e provata la “pace di Dio”, dobbiamo badare di conservarla. Molti fattori possono privare i cristiani della pace. Fra i più comuni, e certamente fra i più pericolosi, ci sono i desideri della giovinezza. Nella sua seconda lettera a Timoteo, che all’epoca aveva probabilmente passato da poco la trentina, Paolo incluse questo consiglio: “Fuggi i desideri propri della giovinezza, ma persegui giustizia, fede, amore, pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro”. — 2 Timoteo 2:22.
17. Come sono state spesso usate le facoltà sessuali provvedute da Geova?
17 Quei desideri includono gli impulsi sessuali, che hanno un posto onorevole nell’ambito matrimoniale. Nel corso della storia, però, questi impulsi sono stati indebitamente sfogati in rapporti prematrimoniali o extraconiugali, entrambi disapprovati dal nostro saggio Creatore. (Ebrei 13:4; Genesi 34:1-3) Il pericolo di cedere all’immoralità sessuale minaccia oggi i cristiani, giovani e adulti. In questi ultimi giorni di un mondo corrotto, per molti il sesso non significa altro che passione carnale, accompagnata spesso da pratiche comuni fra gli omosessuali maschi e femmine. — Romani 1:24-27.
18. Perché il cuore di alcuni non è ancora saldo, e a cosa può portare questo?
18 Il fatto che viviamo in un clima del genere sottolinea quanto sia importante avere un cuore saldo, costantemente devoto a Geova. Alcuni che hanno accettato il messaggio del Regno credono nelle basilari verità bibliche e frequentano regolarmente il popolo di Geova, ma non sviluppano un profondo apprezzamento per Geova, la sua Parola e la sua congregazione mondiale. Il loro cuore non è ancora saldo. Vengono facilmente adescati dai “desideri propri della giovinezza”. Alcuni forse resistono alla tentazione di commettere fornicazione o adulterio, ma, come avvertì Paolo, diventano “amanti dei piaceri anziché amanti di Dio”. (2 Timoteo 3:4) Dedicano molto più tempo a guardare la TV, a leggere romanzi o ad ascoltare musica sfrenata che non allo studio personale, alle adunanze cristiane o al servizio del Regno. Questo porta facilmente all’indebolimento spirituale e infine a commettere gravi peccati.
19. Cosa dobbiamo fare per evitare di andare alla deriva?
19 Costoro, come una barca priva di ancora, vanno alla deriva verso il disastro. Cosa devono fare? Paolo avverte: “Per questo è necessario che prestiamo più che la solita attenzione alle cose udite, affinché non siamo mai portati alla deriva”. (Ebrei 2:1) Perciò quelli che sono in pericolo dovrebbero ‘prestare più che la solita attenzione’ allo studio della Parola di Dio, alla preparazione per le adunanze cristiane e alla divulgazione delle verità del Regno. Naturalmente sarebbe facile pensare: ‘È un buon consiglio, ma poiché io non corro questo pericolo, la cosa non mi riguarda’. Sarebbe molto più saggio che ognuno di noi considerasse seriamente come può purificare ulteriormente il suo cuore, i suoi più intimi pensieri e desideri, e ‘perseguire giustizia, fede, amore, pace, insieme a quelli che invocano il Signore con cuore puro’. (2 Timoteo 2:22) Soprattutto dobbiamo chiedere a Dio la guida e il fortificante aiuto del suo spirito.
20. Cosa dovrebbe fare chiunque commettesse una grave trasgressione?
20 Se qualcuno, avendo commesso una grave trasgressione, la nascondesse, perderebbe chiaramente l’approvazione di Geova e la “pace di Dio”. Perderebbe anche la propria pace mentale. (Confronta 2 Samuele 24:10; Matteo 6:22, 23). Potete comprendere, dunque, perché è indispensabile che qualsiasi cristiano abbia commesso un serio peccato lo confessi a Geova e ad anziani amorevoli, che possono favorirne la guarigione spirituale. (Isaia 1:18, 19; 32:1, 2; Giacomo 5:14, 15) Quando una persona che ha perso l’equilibrio spirituale sul viscido sentiero del peccato chiede aiuto a fratelli maturi, non continuerà ad avere una coscienza turbata o ad essere priva della “pace di Dio”.
21. Quale motivo abbiamo oggi di essere profondamente grati a Geova, e quale dovrebbe essere la nostra determinazione?
21 Che privilegio essere oggi dedicati testimoni di Geova! Tutto intorno a noi questo mondo satanico va in pezzi e sprofonda nel caos. Presto sparirà. Molti ‘vengono meno per il timore e per l’aspettazione delle cose che stanno per venire sulla terra abitata’. Ma noi possiamo levare in alto la testa, ‘sapendo che la nostra liberazione si avvicina’. (Luca 21:25-28) Per mostrare a Geova quanto siamo grati di avere la sua “pace . . . che sorpassa ogni pensiero”, facciamo tutto il possibile per servire fedelmente “l’Iddio che dà pace”! — Romani 15:33; 1 Corinti 15:58.
[Nota in calce]
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