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Il proposito di Geova si realizzerà!La Torre di Guardia (per lo studio) 2017 | Febbraio
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Il proposito di Geova si realizzerà!
“L’ho proferito; lo farò anche avvenire. L’ho formato, anche lo farò” (ISA. 46:11)
1, 2. (a) Cosa ci ha rivelato Geova? (b) In base a Isaia 46:10, 11 e 55:11, di cosa possiamo star certi?
LE PRIME parole della Bibbia espongono una verità semplice ma profonda: “In principio Dio creò i cieli e la terra” (Gen. 1:1). Noi uomini abbiamo una comprensione limitata delle varie opere creative di Dio, come lo spazio, la luce o la gravità, e abbiamo osservato solo una frazione infinitesimale dell’universo (Eccl. 3:11). Tuttavia Geova ci ha rivelato il suo proposito per la terra e per l’umanità. La terra sarebbe stata la dimora ideale per gli esseri umani, creati a immagine di Dio (Gen. 1:26). Sarebbero stati suoi figli, e Geova sarebbe stato il loro Padre.
2 Il terzo capitolo di Genesi, però, spiega che il proposito di Geova fu ostacolato (Gen. 3:1-7). Comunque, non si trattava di un ostacolo insormontabile: nessuno può impedire a Geova di compiere la sua volontà (Isa. 46:10, 11; 55:11). Possiamo quindi star certi che il proposito originale di Geova si realizzerà proprio al tempo da lui stabilito!
3. (a) Quali sono alcune verità bibliche fondamentali? (b) Perché ripassiamo questi insegnamenti proprio ora? (c) A quali domande daremo risposta?
3 Senza dubbio conosciamo bene cosa dice la Bibbia sul proposito di Dio per la terra e per il genere umano e riguardo al ruolo chiave di Gesù Cristo nella realizzazione di tale proposito. Si tratta di verità fondamentali che probabilmente abbiamo imparato all’inizio del nostro studio della Parola di Dio. Da allora desideriamo aiutare altre persone di cuore sincero a conoscere questi importanti insegnamenti. In questo periodo, mentre studiamo questo articolo come congregazione, stiamo cercando di invitare quante più persone possibili alla Commemorazione della morte di Cristo (Luca 22:19, 20). Chi sarà presente imparerà molto sul proposito di Dio. Dato che il giorno della Commemorazione è vicino, questo è di certo il momento migliore per pensare a domande specifiche che stimolino l’interesse dei nostri studenti e di altre persone nei confronti di questo evento importante. Prenderemo in esame tre domande: Qual era il proposito originale di Dio per la terra e per il genere umano? Cosa è andato storto? Perché il sacrificio di riscatto di Gesù è essenziale per la realizzazione del proposito di Dio?
QUAL ERA IL PROPOSITO ORIGINALE DEL CREATORE?
4. In che modo la creazione dà gloria a Geova?
4 Geova è il nostro straordinario Creatore. Tutto ciò che ha creato soddisfa gli standard più elevati (Gen. 1:31; Ger. 10:12). Cosa impariamo dalla bellezza e dall’ordine evidenti nella creazione? Senza dubbio siamo colpiti dal fatto che tutte le sue opere creative, grandi e piccole, hanno uno scopo utile. Chi non rimane a bocca aperta di fronte alla complessità delle cellule umane, alla tenerezza di un bambino appena nato o all’incanto di un magnifico tramonto? Riusciamo ad apprezzare queste opere creative perché abbiamo un innato senso del bello. (Leggi Salmo 19:1; 104:24.)
5. In che modo Geova si assicura che tutta la creazione funzioni in modo armonioso?
5 Come si comprende dalla creazione, Geova ha amorevolmente fissato dei limiti. Per assicurarsi che tutto funzioni in modo armonioso, ha stabilito leggi fisiche e leggi morali (Sal. 19:7-9). Ogni cosa nell’universo ha il proprio posto e la propria funzione a seconda del ruolo che ricopre nel proposito di Dio. Geova ha stabilito norme che regolano il funzionamento della sua creazione. Per esempio, la forza di gravità trattiene l’atmosfera intorno alla Terra, regola le maree e gli oceani, e contribuisce all’ordine, una caratteristica essenziale per la vita sul nostro pianeta. Tutto ciò che Dio ha creato, inclusi gli esseri umani, opera all’interno di questi limiti. L’ordine evidente nella creazione, quindi, dimostra che Dio ha un proposito per la terra e per il genere umano. Quando siamo impegnati nel ministero, dovremmo aiutare le persone a riconoscere la Fonte di questo ordine sbalorditivo (Riv. 4:11).
6, 7. Quali sono alcuni doni che Geova diede ad Adamo ed Eva?
6 Il proposito originale di Geova era che gli esseri umani vivessero per sempre sulla terra (Gen. 1:28; Sal. 37:29). Il Creatore si dimostrò generoso con Adamo ed Eva e diede loro tanti doni preziosi che rendevano la loro vita molto piacevole. (Leggi Giacomo 1:17.) Geova diede ad Adamo ed Eva la libertà di scelta e la capacità di ragionare, di amare e di stringere amicizie. Il Creatore spiegò ad Adamo come poteva mostrarsi ubbidiente. Inoltre Adamo imparò a soddisfare le proprie necessità e a prendersi cura degli animali e della terra (Gen. 2:15-17, 19, 20). Geova creò Adamo ed Eva con il senso del gusto, del tatto, della vista, dell’udito e dell’olfatto in modo che potessero godere appieno della loro meravigliosa dimora paradisiaca. La prima coppia umana aveva davanti a sé infinite opportunità di svolgere un lavoro soddisfacente, di continuare a imparare e di fare nuove scoperte.
7 Cos’altro faceva parte del proposito di Dio? Geova creò Adamo ed Eva con la capacità di generare figli perfetti. Dio desiderava che i loro figli procreassero a loro volta, finché la famiglia umana non avesse riempito la terra. Geova voleva che Adamo ed Eva e tutti i genitori dopo di loro amassero i propri figli come lui amava i suoi primi figli umani perfetti. La terra, con tutte le sue risorse, sarebbe stata per sempre la loro dimora (Sal. 115:16).
COSA È ANDATO STORTO?
8. Qual era lo scopo della legge riportata in Genesi 2:16, 17?
8 Le cose non andarono immediatamente come Geova si era proposto. Cosa avvenne? Geova diede ad Adamo ed Eva una semplice legge per vedere se erano disposti a riconoscere i limiti della loro libertà. Disse: “Di ogni albero del giardino puoi mangiare a sazietà. Ma in quanto all’albero della conoscenza del bene e del male non ne devi mangiare, poiché nel giorno in cui ne mangerai positivamente morirai” (Gen. 2:16, 17). Per Adamo ed Eva non era difficile capire questa legge né ubbidirvi. Dopotutto avevano a disposizione molto più cibo di quanto ne potessero mangiare.
9, 10. (a) Quale accusa rivolse Satana nei confronti di Geova? (b) Quale decisione presero Adamo ed Eva? (Vedi l’immagine iniziale.)
9 Servendosi di un serpente, Satana il Diavolo ingannò Eva e la spinse a disubbidire a suo Padre, Geova (leggi Genesi 3:1-5; Riv. 12:9). Satana sollevò una questione sul fatto che i figli umani di Dio non potessero mangiare “di ogni albero del giardino”. In altre parole stava dicendo: “Vuoi forse dirmi che non potete fare quello che volete?” Poi ricorse a una vera e propria menzogna: “Positivamente non morirete”. Quindi cercò di convincere Eva a non ascoltare Dio, dicendo: “Dio sa che nel medesimo giorno in cui ne mangerete i vostri occhi davvero si apriranno”. Satana insinuò che Geova non voleva che mangiassero il frutto perché questo avrebbe permesso loro di ottenere una speciale conoscenza. Infine, fece questa promessa del tutto falsa: “Sarete davvero simili a Dio, conoscendo il bene e il male”.
10 Ora Adamo ed Eva dovevano scegliere se ubbidire a Geova o ascoltare il serpente. Decisero di disubbidire a Dio, unendosi così a Satana nella sua ribellione. Rigettarono Geova quale loro Padre e si privarono della sicurezza e della protezione di cui godevano sotto il suo dominio (Gen. 3:6-13).
11. Perché Geova non tollera la ribellione?
11 Ribellandosi a Geova, Adamo ed Eva persero la perfezione. Di conseguenza, si allontanarono da Geova perché egli è “troppo puro di occhi per vedere ciò che è male” e quindi non può tollerare la malvagità (Abac. 1:13). Se Dio avesse ignorato il peccato commesso in Eden, il benessere di tutte le sue creature, in cielo e sulla terra, sarebbe stato messo a repentaglio. Soprattutto, sarebbe stata messa in dubbio la sua affidabilità. Geova però si attiene alle proprie norme; non le infrange mai (Sal. 119:142). Per quanto riguarda Adamo ed Eva, il libero arbitrio non li autorizzava a disubbidire alle leggi di Dio. Dato che si erano ribellati contro Geova, morirono e ritornarono alla polvere, dalla quale erano stati creati (Gen. 3:19).
12. Cosa accadde ai figli di Adamo?
12 Quando mangiarono il frutto, Adamo ed Eva persero il privilegio di far parte della famiglia universale di Dio. Geova li espulse dal giardino di Eden, luogo in cui non sarebbero mai più tornati (Gen. 3:23, 24). In armonia con la sua giustizia, fece in modo che subissero le conseguenze delle loro scelte. (Leggi Deuteronomio 32:4, 5.) Essendo diventati imperfetti, gli esseri umani non erano più in grado di riflettere le qualità di Dio alla perfezione. Adamo perse la speranza di un meraviglioso futuro e trasmise ai suoi figli l’imperfezione, il peccato e la morte (Rom. 5:12). Privò tutti i suoi discendenti della prospettiva di vivere per sempre. Inoltre né Adamo ed Eva né i loro figli avrebbero più potuto generare figli perfetti. Dopo aver allontanato Adamo ed Eva da Dio, Satana il Diavolo ha continuato a ingannare gli esseri umani fino a oggi (Giov. 8:44).
IL RISCATTO SANA UNA FRATTURA
13. Cosa desidera Geova per il genere umano?
13 Nonostante tutto, Dio non ha mai smesso di amare il genere umano. Malgrado la ribellione di Adamo ed Eva, Geova vuole che tutti godano di una buona relazione con lui. Non desidera che le persone muoiano (2 Piet. 3:9). Per questo, subito dopo la ribellione, prese provvedimenti affinché gli esseri umani tornassero a essere suoi amici, e lo fece senza compromettere le sue giuste norme. In che modo?
14. (a) In base a Giovanni 3:16, cosa ha fatto Dio per sanare la frattura che si era creata? (b) Quale domanda potremmo considerare con le persone che mostrano interesse?
14 Leggi Giovanni 3:16. Alcuni di coloro che invitiamo alla Commemorazione potrebbero conoscere questo versetto a memoria. Ma chiediamoci: “In che modo il sacrificio di Gesù rende possibile la vita eterna?” La campagna di inviti alla Commemorazione, la Commemorazione stessa e le visite che facciamo alle persone che sono state presenti ci danno l’opportunità di aiutare chi è alla ricerca della verità a trovare la risposta a questa importante domanda. Comprendere più chiaramente in che modo il riscatto riflette l’amore e la sapienza di Geova può avere un profondo effetto su queste persone. Su quali aspetti del riscatto potremmo soffermarci in particolare?
15. In che senso Gesù fu diverso da Adamo?
15 Geova provvide un uomo perfetto in grado di pagare il riscatto. Quell’uomo perfetto avrebbe dovuto essere leale a Geova e disposto a dare la sua vita in cambio del genere umano condannato a morte (Rom. 5:17-19). Geova trasferì sulla terra la vita della prima persona che aveva creato (Giov. 1:14). Così Gesù divenne un essere umano perfetto, proprio come Adamo. A differenza di Adamo, però, Gesù si dimostrò all’altezza di quello che Geova si aspettava da un uomo perfetto. Nonostante le prove più dure, Gesù non peccò né infranse mai alcuna legge di Dio.
16. Perché il riscatto è un dono così prezioso?
16 In qualità di uomo perfetto, Gesù poteva salvare gli esseri umani dal peccato e dalla morte dando la sua vita per loro. Gesù corrispondeva esattamente a quello che Adamo avrebbe dovuto essere: un uomo perfetto, completamente leale e ubbidiente a Dio (1 Tim. 2:6). Offrì la sua vita come riscatto dando a “molti” — uomini, donne e bambini — la speranza di vivere per sempre (Matt. 20:28). In effetti, il riscatto è essenziale per la realizzazione del proposito originale di Dio (2 Cor. 1:19, 20). Tutti gli esseri umani fedeli possono ricevere la vita eterna.
GEOVA CI OFFRE LA POSSIBILITÀ DI TORNARE A LUI
17. Cosa è reso possibile dal sacrificio di riscatto?
17 A Geova è costato moltissimo provvedere il riscatto (1 Piet. 1:19). Dato che per lui gli esseri umani sono molto preziosi, fu disposto a lasciare che il suo unigenito Figlio morisse per loro (1 Giov. 4:9, 10). In un certo senso, Gesù ha preso il posto del nostro primogenitore, Adamo (1 Cor. 15:45). In questo modo Gesù non ci ha dato solo la possibilità di vivere per sempre, ma anche di ritornare un giorno a far parte della famiglia di Dio. Grazie al sacrificio di Gesù, Geova può riaccogliere gli esseri umani nella sua famiglia senza compromettere la sua giustizia. Che bello pensare a quando tutti gli uomini fedeli saranno riportati a una condizione perfetta! A quel tempo ci sarà completa unità tra la parte celeste e quella terrena della famiglia di Dio. Saremo tutti suoi figli nel senso più pieno del termine (Rom. 8:21).
18. Quando si potrà dire che Geova sarà divenuto “ogni cosa a tutti”?
18 La ribellione di Satana non ha impedito a Geova di mostrare il suo amore nei confronti degli esseri umani imperfetti né a questi ultimi di rimanere leali a Geova. Mediante il riscatto Geova aiuterà tutti i suoi figli a diventare giusti sotto ogni aspetto. Pensiamo a come sarà la vita quando ogni persona che “vede il Figlio ed esercita fede” riceverà la vita eterna! (Giov. 6:40). Con grande amore e sapienza, Geova porterà la famiglia umana alla perfezione, secondo il suo proposito originale. Allora il nostro Padre, Geova, diventerà “ogni cosa a tutti” (1 Cor. 15:28).
19. (a) Cosa dovrebbe spingerci a fare la gratitudine per il riscatto? (Vedi il riquadro “Continuiamo a cercare i meritevoli”.) (b) Cosa considereremo nel prossimo articolo?
19 La gratitudine per il riscatto dovrebbe spingerci a fare tutto il possibile per aiutare gli altri a capire che anche loro possono trarre beneficio da questo dono prezioso. Le persone devono comprendere che il riscatto è il mezzo che Geova usa per offrire amorevolmente a tutti la prospettiva di vivere per sempre. Tramite il riscatto, però, sono stati raggiunti molti altri obiettivi. Il prossimo articolo prenderà in esame in che modo il sacrificio di Gesù risponde alle questioni sollevate da Satana nel giardino di Eden.
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Il riscatto: un “regalo perfetto” che viene dal PadreLa Torre di Guardia (per lo studio) 2017 | Febbraio
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Il riscatto: un “regalo perfetto” che viene dal Padre
Ogni dono buono e ogni regalo perfetto viene dal Padre (GIAC. 1:17)
1. Quali benedizioni sono rese possibili dal riscatto?
IL SACRIFICIO di riscatto di Gesù Cristo ci permette di ricevere molte benedizioni. Concede a tutti i discendenti di Adamo che amano la giustizia la possibilità di tornare un giorno a far parte della famiglia di Dio. Il sacrificio di Cristo ci permette anche di ottenere vita e felicità eterne. Comunque, il riscatto non si limita a dare agli esseri umani ubbidienti la speranza di benedizioni future. Il fatto che Gesù fu disposto a morire sostenendo la giustizia di Geova risponde a questioni di portata universale (Ebr. 1:8, 9).
2. (a) Quali questioni di portata universale sono menzionate nella preghiera modello? (Vedi l’immagine iniziale.) (b) Cosa considereremo in questo articolo?
2 Circa due anni prima di morire e di offrire la sua vita come sacrificio di riscatto, Gesù aveva insegnato ai suoi discepoli a pregare, dicendo: “Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Venga il tuo regno. Si compia la tua volontà, come in cielo, anche sulla terra” (Matt. 6:9, 10). Consideriamo che relazione ha il riscatto con la santificazione del nome di Dio, con il suo Regno e con la realizzazione del suo proposito. In questo modo, accresceremo la nostra gratitudine per questo dono di Dio.
“SIA SANTIFICATO IL TUO NOME”
3. Cosa racchiude il nome di Geova, e in che modo Satana calunniò questo nome santo?
3 La prima richiesta che Gesù fece nella preghiera modello riguarda la santificazione del nome di Dio. Il nome di Geova racchiude la piena portata della sua eccellenza, maestà e santità. In un’altra preghiera Gesù si rivolse a Geova chiamandolo “Padre santo” (Giov. 17:11). Dal momento che Geova è santo, tutti i princìpi e le leggi che stabilisce sono santi. Nonostante ciò, nel giardino di Eden Satana mise in dubbio in modo subdolo il diritto di Dio di stabilire norme per gli esseri umani. Mentendo riguardo a Dio, Satana calunniò il Suo santo nome (Gen. 3:1-5).
4. In che modo Gesù contribuì alla santificazione del nome di Dio?
4 Gesù, invece, amava profondamente il nome divino (Giov. 17:25, 26). Per questo contribuì alla sua santificazione. (Leggi Salmo 40:8-10.) Nel corso della sua vita perfetta sulla terra, Gesù dimostrò che è ragionevole e giusto da parte di Geova stabilire delle norme per le sue creature intelligenti. Anche quando fu sottoposto a una morte atroce per mano di Satana, Gesù rimase del tutto leale al suo Padre celeste. In questo modo, dimostrò che un uomo perfetto è in grado di ubbidire alla perfezione alle giuste norme di Dio.
5. Come possiamo contribuire alla santificazione del nome di Dio?
5 Come possiamo dimostrare che anche noi amiamo il nome di Dio? Con il nostro comportamento. Geova richiede che siamo santi. (Leggi 1 Pietro 1:15, 16.) Questo significa che adoriamo solo Geova e che gli ubbidiamo con tutto il nostro cuore. Anche quando siamo perseguitati, facciamo tutto il possibile per non infrangere i giusti princìpi e comandi di Dio. Compiendo opere giuste, facciamo ‘risplendere la nostra luce’ e diamo gloria al nome di Geova (Matt. 5:14-16). Come popolo santo, con il nostro modo di vivere dimostriamo che le leggi di Geova sono buone e che le accuse di Satana sono false. Tutti sbagliamo, ma quando questo accade mostriamo sincero pentimento e smettiamo di fare ciò che disonora Geova (Sal. 79:9).
6. Perché Geova può considerarci giusti, anche se siamo imperfetti?
6 Sulla base del sacrificio di Cristo, Geova perdona i peccati di chi esercita fede. Accetta come suoi adoratori coloro che gli dedicano la propria vita. Dichiara giusti come suoi figli i cristiani unti e giusti come suoi amici i componenti delle “altre pecore” (Giov. 10:16; Rom. 5:1, 2; Giac. 2:21-25). Già da ora, quindi, il riscatto ci permette di avere una condizione giusta di fronte al nostro Padre celeste e di contribuire alla santificazione del suo nome.
“VENGA IL TUO REGNO”
7. Grazie al riscatto, di quali benedizioni godrà il genere umano sotto il Regno di Dio?
7 La seconda richiesta che Gesù fece nella preghiera modello è: “Venga il tuo regno”. Che relazione c’è tra il riscatto e il Regno di Dio? Il riscatto rende possibile il radunamento dei 144.000 che serviranno come re e sacerdoti con Cristo in cielo (Riv. 5:9, 10; 14:1). Gesù e gli unti, che insieme compongono il Regno di Dio, dispenseranno i benefìci del riscatto agli esseri umani ubbidienti durante un periodo di mille anni. La terra sarà trasformata in un paradiso, e tutti i fedeli servitori di Dio saranno resi perfetti. Allora la parte celeste e quella terrena della famiglia di Dio saranno finalmente unite in modo completo (Riv. 5:13; 20:6). Gesù schiaccerà la testa del serpente ed eliminerà dall’universo ogni traccia della ribellione di Satana (Gen. 3:15).
8. (a) In che modo Gesù aiutò i suoi discepoli a capire l’importanza del Regno di Dio? (b) Come possiamo dimostrare di sostenere il Regno?
8 Mentre era sulla terra, Gesù aiutò i suoi discepoli ad afferrare l’importanza del Regno di Dio. Subito dopo il suo battesimo, proclamò “la buona notizia del regno di Dio” in lungo e in largo (Luca 4:43). Appena prima di ascendere al cielo, Gesù comandò ai suoi discepoli di essergli testimoni “fino alla più distante parte della terra” (Atti 1:6-8). L’opera di predicazione del Regno avrebbe dato a persone di ogni parte della terra l’opportunità di venire a conoscenza del riscatto e diventare sudditi del Regno di Dio. Oggi possiamo dimostrare di sostenere il Regno aiutando i fratelli di Cristo sulla terra a predicare la buona notizia in tutto il mondo (Matt. 24:14; 25:40).
“SI COMPIA LA TUA VOLONTÀ”
9. Perché possiamo essere certi che il proposito di Geova per l’umanità si realizzerà?
9 La successiva richiesta contenuta nella preghiera modello è: “Si compia la tua volontà”. Geova è il Creatore, perciò quando fa una promessa, è come se questa si fosse già realizzata (Isa. 55:11). Non permetterà che la ribellione di Satana ostacoli il suo proposito per il genere umano. Sin dal principio Geova voleva che la terra si riempisse di figli perfetti di Adamo ed Eva (Gen. 1:28). Se i nostri primogenitori non avessero avuto figli, il proposito di Dio di riempire la terra con i loro discendenti non si sarebbe realizzato. Quindi, dopo che Adamo ed Eva ebbero peccato, Geova permise loro di procreare. Per mezzo del riscatto, Dio concede a chi esercita fede l’opportunità di raggiungere la perfezione e di vivere per sempre. Geova ama le persone, e vuole che gli esseri umani ubbidienti godano delle condizioni di vita che aveva in mente per loro fin dall’inizio.
10. Quali benefìci porterà il riscatto agli esseri umani che sono morti?
10 Che dire dei miliardi di persone che sono morte senza aver potuto conoscere e servire Geova? Il riscatto rende possibile la risurrezione dei morti. Il nostro amorevole Padre celeste li riporterà in vita e darà loro l’opportunità di conoscere il suo proposito e di ottenere la vita eterna (Atti 24:15). Quello che Geova desidera per le persone non è la morte, ma la vita. Quale Fonte della vita, egli diventa il Padre di tutti coloro che vengono risuscitati (Sal. 36:9). È davvero appropriato, dunque, che Gesù abbia insegnato a rivolgersi a Dio chiamandolo “Padre nostro che sei nei cieli” (Matt. 6:9). Geova ha assegnato a Gesù un ruolo importante in relazione alla risurrezione dei morti (Giov. 6:40, 44). Nel Paradiso Gesù dimostrerà di essere “la risurrezione e la vita” (Giov. 11:25).
11. Qual è la volontà di Dio per la “grande folla”?
11 Geova non è generoso solo nei confronti di pochi privilegiati. Infatti Gesù disse: “Chiunque fa la volontà di Dio mi è fratello e sorella e madre” (Mar. 3:35). Dio vuole che persone di ogni nazione, tribù e lingua, che compongono “una grande folla” il cui numero è imprecisato, diventino suoi adoratori. Chi esercita fede nel riscatto e compie la volontà di Dio può essere tra coloro che esclamano: “La salvezza la dobbiamo al nostro Dio, che siede sul trono, e all’Agnello” (Riv. 7:9, 10).
12. Che relazione ha la preghiera modello con il proposito di Dio per gli esseri umani ubbidienti?
12 Le richieste contenute nella preghiera modello di Gesù hanno stretta relazione con il proposito di Geova per il genere umano ubbidiente. In armonia con questa preghiera, desideriamo fare tutto il possibile per santificare, o trattare come santo, il nome di Geova (Isa. 8:13). Il nome stesso di Gesù significa “Geova è salvezza”. La salvezza che otteniamo per mezzo del riscatto reca onore e gloria al nome di Geova. Inoltre, il Regno di Dio sarà impiegato per riversare i benefìci del riscatto sugli esseri umani ubbidienti. Infine, la preghiera modello ci garantisce che nulla può impedire che si compia la volontà di Dio (Sal. 135:6; Isa. 46:9, 10).
MOSTRIAMO GRATITUDINE PER IL RISCATTO
13. Cosa dimostriamo con il nostro battesimo?
13 Un modo importante in cui possiamo mostrare gratitudine per il riscatto è dedicarci a Geova sulla base della nostra fede nel sacrificio di Cristo e battezzarci. Il battesimo mostra che “apparteniamo a Geova” (Rom. 14:8). Rappresenta la richiesta che gli facciamo di avere una buona coscienza (1 Piet. 3:21). Geova risponde a questa richiesta purificandoci con il sangue del sacrificio di Cristo. Abbiamo piena fiducia nel fatto che Dio ci darà tutto ciò che ha promesso (Rom. 8:32).
In quali modi possiamo mostrare gratitudine per il riscatto? (Vedi i paragrafi 13 e 14)
14. Perché Geova ci ha dato il comando di amare il prossimo?
14 Qual è un altro modo in cui possiamo mostrare gratitudine per il riscatto? Dato che tutto quello che fa è motivato dall’amore, Geova desidera che proprio l’amore sia la qualità principale di ogni suo adoratore (1 Giov. 4:8-11). Dimostriamo di voler essere “figli del Padre [nostro] che è nei cieli” amando il prossimo (Matt. 5:43-48). Il comandamento di amare il prossimo è secondo solo a quello di amare Geova (Matt. 22:37-40). Un modo importante in cui dimostriamo amore per il prossimo è ubbidire al comando di predicare la buona notizia del Regno di Dio. Mostrando amore per gli altri riflettiamo la gloria di Dio. In effetti, se ubbidiamo al comando di amare gli altri, specialmente i nostri fratelli, l’amore verso Dio è “reso perfetto in noi” (1 Giov. 4:12, 20).
“STAGIONI DI RISTORO” DA GEOVA GRAZIE AL RISCATTO
15. (a) Quali benedizioni riceviamo già ora da Geova? (b) Quali benedizioni riceveremo in futuro?
15 Se esercitiamo fede nel riscatto possiamo ottenere il perdono completo dei nostri peccati. La Parola di Dio ci assicura che possono essere “cancellati”. (Leggi Atti 3:19-21.) Come abbiamo già visto, sulla base del riscatto Geova adotta come figli i suoi servitori unti con lo spirito (Rom. 8:15-17). Per chi di noi fa parte delle “altre pecore” è come se Geova avesse redatto un certificato di adozione. Dopo che avremo raggiunto la perfezione e superato la prova finale, Geova sarà felice di firmare il certificato, per così dire, adottandoci come figli terreni (Rom. 8:20, 21; Riv. 20:7-9). L’amore di Geova per i suoi amati figli non avrà mai fine, e i benefìci del riscatto dureranno in eterno (Ebr. 9:12). Nessuno può privarci di questo dono, che non perderà mai il suo valore.
16. In che senso il riscatto ci rende davvero liberi?
16 Non c’è niente che il Diavolo possa fare per impedire a chi mostra sincero pentimento di entrare un giorno a far parte della famiglia di Geova. Gesù venne sulla terra e morì “una volta per sempre”. Il riscatto, quindi, è stato pagato in modo definitivo (Ebr. 9:24-26). Cancella del tutto la condanna ereditata da Adamo. Per mezzo del sacrificio di Cristo, siamo stati liberati dalla schiavitù di questo mondo controllato da Satana e non viviamo più nel timore della morte (Ebr. 2:14, 15).
17. Cosa significa per voi l’amore di Geova?
17 Le promesse di Dio sono del tutto attendibili. Proprio come le leggi della natura non vengono mai meno, neanche Geova verrà mai meno nei nostri confronti. Dio non cambia (Mal. 3:6). Non ci dona soltanto la vita: ci dà il suo amore. La Bibbia, infatti, ci ricorda: “Abbiamo conosciuto e abbiamo creduto all’amore che Dio ha nel nostro caso. Dio è amore” (1 Giov. 4:16). La terra sarà trasformata in un paradiso i cui abitanti godranno pienamente della vita e rispecchieranno l’amore di Dio. Dal profondo del nostro cuore desideriamo unire le nostre voci a quelle delle fedeli creature celesti, e dire: “La benedizione e la gloria e la sapienza e il rendimento di grazie e l’onore e la potenza e la forza siano al nostro Dio per i secoli dei secoli. Amen” (Riv. 7:12).
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