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  • Diamo un vero scopo alla nostra vita
    La Torre di Guardia 2007 | 1° ottobre
    • 2. (a) Che cosa significa avere uno scopo nella vita? (b) Come facciamo a sapere che il Creatore aveva un proposito preciso quando ci ha fatti?

      2 Avere un vero scopo nella vita significa avere una ragione per vivere, un obiettivo preciso, qualcosa su cui concentrare i propri sforzi. Gli uomini possono realmente avere uno scopo del genere nella vita? Certamente! Il fatto che siamo dotati dell’intelligenza, della coscienza e della ragione indica che il Creatore aveva un proposito ben preciso quando ci ha fatti. Logicamente, quindi, possiamo trovare e perseguire il vero scopo della nostra vita solo vivendo in armonia con il proposito del Creatore.

      3. Cosa include il proposito di Dio per gli uomini?

      3 La Bibbia rivela che il proposito di Dio per noi include molte cose. Ad esempio, il modo meraviglioso in cui siamo fatti è una chiara espressione dell’amore altruistico di Dio. (Salmo 40:5; 139:14) Perciò vivere secondo il proposito di Dio significa amare gli altri altruisticamente come fa lui. (1 Giovanni 4:7-11) Significa anche osservare i comandamenti di Dio, che ci aiutano a vivere in armonia con il suo amorevole proposito. — Ecclesiaste 12:13; 1 Giovanni 5:3.

      4. (a) Di cosa c’è bisogno per avere un vero scopo nella vita? (b) Qual è lo scopo più nobile che si possa avere nella vita?

      4 Inoltre era proposito di Dio che gli esseri umani vivessero felici e in pace tra loro e con il resto della creazione. (Genesi 1:26; 2:15) Ma di cosa abbiamo bisogno per sentirci felici, sicuri e in pace? Come un bambino che ha bisogno della presenza dei genitori per sentirsi felice e sicuro, noi abbiamo bisogno di avere una buona relazione con il nostro Padre celeste per dare un significato e un vero scopo alla nostra vita. (Ebrei 12:9) Dio rende possibile tale relazione permettendoci di avvicinarci a lui e ascoltando le nostre preghiere. (Giacomo 4:8; 1 Giovanni 5:14, 15) Se ‘camminiamo con Dio’ avendo fede e diventiamo suoi amici possiamo rallegrare il nostro Padre celeste e rendergli lode. (Genesi 6:9; Proverbi 23:15, 16; Giacomo 2:23) Questo è lo scopo più nobile che si possa avere nella vita. Il salmista scrisse: “Ogni cosa che respira, lodi Iah”. — Salmo 150:6.

      Qual è lo scopo della vostra vita?

      5. Perché non è saggio mettere le cose materiali al primo posto?

      5 Il proposito di Dio per noi esseri umani prevede anche che ci prendiamo cura di noi stessi e della nostra famiglia. Questo richiede che si soddisfino sia i bisogni fisici che quelli spirituali. Tuttavia ci vuole equilibrio affinché gli interessi e le preoccupazioni di natura materiale non abbiano il sopravvento sulle cose più importanti, quelle spirituali. (Matteo 4:4; 6:33) Purtroppo molti vivono quasi esclusivamente per le cose materiali, ma pensare che queste possano soddisfare tutti i nostri bisogni non è realistico. Una recente indagine effettuata in Asia su un campione di milionari ha rivelato che molti di loro “si sentono insicuri e preoccupati nonostante il prestigio e il senso di appagamento che la ricchezza dà loro”. — Ecclesiaste 5:11.

      6. Cosa disse Gesù a proposito della ricerca delle ricchezze?

      6 Gesù parlò del “potere ingannatore delle ricchezze”. (Marco 4:19) In che modo le ricchezze ingannano? Sembrano garantire la felicità, ma in realtà non è così. “Chi ama il denaro non sarà mai soddisfatto”, osservò il saggio re Salomone. (Qoelet 5:9, Parola del Signore [Ecclesiaste 5:10, NM]) Ma è possibile perseguire obiettivi materialistici e nello stesso tempo servire Dio con tutta l’anima? La risposta è no. Gesù spiegò: “Nessuno può essere schiavo di due signori; poiché o odierà l’uno e amerà l’altro, o si atterrà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete essere schiavi di Dio e della Ricchezza”. Egli raccomandò ai suoi seguaci di non accumulare beni materiali sulla terra ma “tesori in cielo”, facendosi un buon nome presso Dio, il quale “sa quali cose vi occorrono prima che gliele chiediate”. — Matteo 6:8, 19-25.

      7. In che modo possiamo ‘afferrare fermamente la vera vita’?

      7 Scrivendo a Timoteo, suo compagno d’opera, Paolo diede alcuni energici consigli a questo proposito: “A quelli che sono ricchi . . . dà ordine di . . . riporre la loro speranza non nelle ricchezze incerte, ma in Dio, che ci fornisce riccamente ogni cosa per nostro godimento; . . . di essere generosi, pronti a condividere, tesoreggiando sicuramente per se stessi un eccellente fondamento per il futuro, perché afferrino fermamente la vera vita”. — 1 Timoteo 6:17-19.

      Cos’è “la vera vita”?

      8. (a) Perché molti ricercano ricchezze e prestigio? (b) Cosa non comprende chi ha tali obiettivi?

      8 Molti pensano che “la vera vita” sia una vita di agi e divertimenti. Una rivista di un paese asiatico ha osservato: “Chi guarda i film o la TV impara a desiderare quello che vede e a sognare quello che potrebbe avere”. Molti fanno di ricchezza e posizione l’unico scopo della vita. Per andare dietro a queste cose sacrificano la gioventù, la salute, la famiglia e i valori spirituali. Pochi si fermano a pensare che le immagini proposte dai media non sono altro che un riflesso dello “spirito del mondo”, ovvero del modo di pensare predominante che condiziona la maggior parte degli abitanti del globo e li spinge ad agire in opposizione al proposito di Dio per il genere umano. (1 Corinti 2:12; Efesini 2:2) Non è strano che oggi così tante persone siano infelici! — Proverbi 18:11; 23:4, 5.

      9. Cosa non potrà mai fare l’uomo, e perché?

      9 Che dire di quelli che si spendono altruisticamente per gli altri, combattendo la malnutrizione, le malattie e le ingiustizie? I loro sforzi sono nobili e spesso sono di beneficio per molti. Eppure, nonostante il loro impegno, queste persone non riusciranno mai a creare un mondo giusto e buono. Per quale motivo? Perché in realtà “tutto il mondo giace nel potere del malvagio”, cioè Satana, il quale non vuole che il mondo cambi. — 1 Giovanni 5:19.

      10. Quando riceveranno “la vera vita” le persone fedeli?

      10 Che tristezza sarebbe non avere nessuna speranza oltre alla vita nel mondo attuale! “Se abbiamo sperato in Cristo solo in questa vita, siamo i più miserevoli di tutti gli uomini”, scrisse Paolo. Chi crede che questa vita sia tutto vive all’insegna del “mangiamo e beviamo, poiché domani moriremo”. (1 Corinti 15:19, 32) Ma un futuro c’è, in quanto “secondo la . . . promessa [di Dio] noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”. (2 Pietro 3:13) Allora sì che i cristiani potranno ricevere “la vera vita”, “la vita eterna” nella perfezione, in cielo o sotto l’amorevole dominio del Regno di Dio! — 1 Timoteo 6:12.

      11. Perché impegnarsi per promuovere gli interessi del Regno di Dio dà un senso alla nostra vita?

      11 Solo il Regno di Dio riuscirà a risolvere completamente i problemi dell’umanità. Promuovere gli interessi del Regno di Dio è pertanto l’obiettivo più significativo che si possa perseguire. (Giovanni 4:34) Essendo impegnati in quest’opera abbiamo una preziosa relazione con il nostro Padre celeste. Proviamo anche la gioia di servire insieme a milioni di fratelli e sorelle spirituali che perseguono lo stesso obiettivo nella vita.

      Il giusto tipo di sacrifici

      12. Che differenza c’è tra la vita nel presente sistema e “la vera vita”?

      12 Il mondo attuale “passa”, dice la Bibbia, “e pure il suo desiderio”. Nessun aspetto del mondo di Satana farà eccezione, nemmeno la fama e la ricchezza, “ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. (1 Giovanni 2:15-17) A differenza delle ricchezze incerte, della gloria effimera e dei piaceri frivoli del presente sistema, “la vera vita”, cioè la vita eterna sotto il Regno di Dio, è permanente e merita che si facciano dei sacrifici, ovviamente del giusto tipo.

      13. In che modo una coppia ha fatto il giusto tipo di sacrifici?

      13 Prendiamo l’esempio di Henry e Suzanne. Essi hanno piena fiducia nella promessa divina secondo cui tutti quelli che mettono il Regno al primo posto nella vita riceveranno l’aiuto di Dio. (Matteo 6:33) Perciò hanno scelto di vivere in una casa modesta in modo da non dover lavorare entrambi e poter dedicare più tempo alle attività spirituali insieme alle loro due figlie. (Ebrei 13:15, 16) Un’amica ben intenzionata non riusciva a capire la loro scelta. Disse a Suzanne: “Mia cara, se un domani vuoi avere una casa migliore devi essere disposta a fare dei sacrifici”. Ma Henry e Suzanne sapevano che chi mette Geova al primo posto ha “la promessa della vita d’ora e di quella avvenire”. (1 Timoteo 4:8; Tito 2:12) Le loro figlie sono cresciute e sono diventate zelanti evangelizzatrici a tempo pieno. Tutti e quattro dicono che non è mancato loro nulla; anzi, perseguendo come obiettivo “la vera vita” sono stati riccamente ricompensati. — Filippesi 3:8; 1 Timoteo 6:6-8.

      Non ‘usate appieno il mondo’

      14. A quali tristi risultati possiamo andare incontro se perdiamo di vista il vero scopo della nostra vita?

      14 D’altro canto, se perdiamo di vista il vero scopo della nostra vita e allentiamo la presa sulla “vera vita” corriamo grossi rischi. Rischiamo di essere “portati via da ansietà e ricchezze e piaceri di questa vita”. (Luca 8:14) I desideri incontrollati e le “ansietà per i mezzi di sostentamento” possono portarci a impegnarci eccessivamente in questo sistema di cose. (Luca 21:34, nota in calce) Purtroppo alcuni si sono fatti prendere dal frenetico sistema economico odierno e “sono stati sviati dalla fede e si sono del tutto feriti con molte pene”, perdendo perfino la loro preziosa relazione con Geova. Decisamente un prezzo troppo alto da pagare per non aver ‘afferrato fermamente la vita eterna’! — 1 Timoteo 6:9, 10, 12; Proverbi 28:20.

      15. Quali buoni risultati ha avuto una famiglia che ‘non ha usato appieno il mondo’?

      15 Paolo consigliò a “quelli che fanno uso del mondo” di essere “come quelli che non ne usano appieno”. (1 Corinti 7:31) Keith e Bonnie fecero tesoro di questo consiglio. “Divenni testimone di Geova proprio quando stavo completando gli studi per diventare dentista”, racconta Keith. “Dovevo fare una scelta. Potevo avere un gran numero di pazienti e guadagnare molto bene, ma questo avrebbe ostacolato la nostra vita spirituale. Decisi di limitare il numero di pazienti in modo da avere più tempo per curare il benessere spirituale ed emotivo della mia famiglia, tanto più che diventai padre di cinque figlie. Benché fosse raro che ci avanzasse del denaro, imparammo a risparmiare e non ci mancò mai il necessario. La nostra era una famiglia felice, unita e affiatata. Con il tempo intraprendemmo tutti il ministero a tempo pieno. Oggi le nostre figlie sono felicemente sposate e tre di loro hanno figli a loro volta. Anche le loro famiglie sono felici perché continuano a mettere la volontà di Geova al primo posto”.

      Mettete la volontà di Dio al primo posto nella vita

      16, 17. Quali esempi di persone capaci contiene la Bibbia, e come vengono ricordate?

      16 La Bibbia contiene esempi di persone che vissero per fare la volontà di Dio e di altre che fecero scelte diverse. Le lezioni che impariamo da questi esempi valgono per persone di ogni età, cultura e condizione. (Romani 15:4; 1 Corinti 10:6, 11) Nimrod costruì grandi città, ma fece questo in opposizione a Geova. (Genesi 10:8, 9) D’altra parte, ci furono anche molti esempi positivi. Mosè, per menzionarne uno, non si prefisse come scopo nella vita il mantenere la propria posizione alla corte egiziana. Al contrario, considerò i suoi privilegi spirituali “come ricchezza maggiore dei tesori d’Egitto”. (Ebrei 11:26) Il medico Luca probabilmente aiutò Paolo e altri curando le loro malattie, ma il contributo più importante lo diede come evangelizzatore e scrittore della Bibbia. Paolo non è conosciuto come dottore della Legge ma come missionario, “apostolo delle nazioni”. — Romani 11:13.

      17 Davide è ricordato in primo luogo non come comandante militare, né come musicista o compositore, ma come ‘un uomo secondo il cuore di Dio’. (1 Samuele 13:14) Conosciamo Daniele non per la sua attività di funzionario governativo babilonese, ma per il suo servizio quale leale profeta di Geova; conosciamo Ester non come regina di Persia, ma come esempio di fede e coraggio; conosciamo Pietro, Andrea, Giacomo e Giovanni non come bravi pescatori, ma come apostoli di Gesù. E infine Gesù stesso non è ricordato come “il falegname”, ma come “il Cristo”. (Marco 6:3; Matteo 16:16) Tutti questi personaggi comprendevano chiaramente che, a prescindere dalle capacità, dai beni o dalla posizione che avevano, la loro vita non doveva incentrarsi su una carriera secolare ma sul servire Dio. Sapevano che l’obiettivo più nobile e gratificante che potessero perseguire era quello di vivere una vita di santa devozione.

      18. Come decise di impiegare la propria vita un giovane cristiano, e di cosa si rese conto?

      18 Anche Seung Jin, citato all’inizio dell’articolo, comprese questo fatto. “Invece di dedicare tutte le mie energie alla medicina, all’arte o all’insegnamento decisi di impiegare la mia vita in armonia con la mia dedicazione a Dio”, spiega. “Oggi servo dove c’è grande bisogno di insegnanti della Bibbia e aiuto le persone a incamminarsi lungo la via della vita eterna. Pensavo che il ministero a tempo pieno non mi avrebbe dato stimoli sufficienti. Ora invece la mia vita è ricca di sfide, mentre cerco di migliorare la mia personalità e la mia capacità di interagire con persone di varie culture. Mi rendo conto che si può avere un vero scopo nella vita solo mettendo al primo posto la volontà di Geova”.

      19. Come possiamo trovare un vero scopo nella vita?

      19 Noi cristiani siamo stati benedetti con una conoscenza salvifica e con la speranza della salvezza. (Giovanni 17:3) Perciò ‘non accettiamo l’immeritata benignità di Dio venendo meno al suo scopo’. (2 Corinti 6:1) Piuttosto, usiamo i giorni e gli anni della nostra preziosa vita per lodare Geova. Diffondiamo la conoscenza che reca vera felicità fin d’ora e porta alla vita eterna. Facendo questo sperimenteremo la veracità delle parole di Gesù: “C’è più felicità nel dare che nel ricevere”. (Atti 20:35) E avremo trovato un vero scopo nella vita.

  • Viviamo in armonia con il proposito di Dio
    La Torre di Guardia 2007 | 1° ottobre
    • Viviamo in armonia con il proposito di Dio

      “[Cristo] morì per tutti affinché quelli che vivono vivano non più per se stessi”. — 2 CORINTI 5:15.

      1. Narrate l’esperienza avuta da un missionario.

      “IL NOSTRO fu il primo mezzo non militare a entrare in quello sperduto villaggio africano dopo la fine della guerra civile”, ricorda Aaron, un missionario.a “I contatti con la piccola congregazione che si trovava lì si erano interrotti, per cui dovevamo provvedere ai bisogni dei fratelli. Oltre a cibo, indumenti e pubblicazioni bibliche portammo loro una copia della videocassetta I Testimoni di Geova: organizzati per predicare la buona notizia.b Al ‘cinema’ del villaggio, una grande capanna di paglia con un televisore e un videoregistratore, vennero così tanti interessati che dovemmo disporre due proiezioni. Grazie a queste riuscimmo a iniziare molti studi biblici. I nostri sforzi furono davvero premiati”.

      2. (a) Perché i cristiani decidono di impiegare la propria vita al servizio di Dio? (b) Quali domande prenderemo in considerazione?

      2 Perché Aaron e i suoi compagni hanno fatto tutto questo? Perché, mossi dalla gratitudine per il sacrificio di riscatto di Gesù Cristo, hanno dedicato la loro vita a Dio e vogliono impiegarla in armonia con il suo proposito. Come loro, tutti i cristiani dedicati hanno deciso di ‘non vivere più per se stessi’, ma di fare tutto ciò che possono “per amore della buona notizia”. (2 Corinti 5:15; 1 Corinti 9:23) Sanno che, quando questo sistema di cose finirà, tutto il denaro e il prestigio del mondo non serviranno a nulla. Perciò vogliono usare la propria vita e la salute di cui godono per compiere la volontà di Dio. (Ecclesiaste 12:1) Come si può far questo? Dove si possono trovare la forza e il coraggio necessari? E quali forme di servizio possono essere alla nostra portata?

      Facciamo passi concreti e graduali

      3. Come si comincia a fare la volontà di Dio?

      3 I veri cristiani si impegnano nel fare la volontà di Dio per tutta la vita. Di solito partono dalle cose basilari, come leggere la Bibbia ogni giorno, iscriversi alla Scuola di Ministero Teocratico, partecipare all’opera di predicazione e progredire fino al battesimo. Man mano che fanno progresso tengono presenti le parole di Paolo: “Pondera queste cose; sii assorto in esse, affinché il tuo progresso sia manifesto a tutti”. (1 Timoteo 4:15) Tale progresso non è un modo per mettersi in mostra, ma il riflesso del proprio desiderio di fare altruisticamente la volontà di Dio. Se è così che impostiamo la nostra vita, diventa evidente che in ogni situazione lasciamo che sia Dio a guidare i nostri passi, sapendo che egli lo sa fare molto, ma molto meglio di noi. — Salmo 32:8.

      4. Come possiamo vincere timori infondati?

      4 Tuttavia l’indecisione o il fatto di preoccuparsi eccessivamente di sé possono ostacolare il nostro progresso nel servire Dio. (Ecclesiaste 11:4) Perciò, per provare vera gioia nel servire Dio e il prossimo, dobbiamo prima vincere i nostri eventuali timori. Ad Erik, per esempio, sarebbe piaciuto servire in una congregazione di lingua straniera, ma si chiedeva: ‘Riuscirò ad ambientarmi? Mi troverò bene con i fratelli, e loro si troveranno bene con me?’ Erik racconta: “Alla fine capii che dovevo pensare più ai fratelli che a me. Decisi di smettere di preoccuparmi, e di spendermi altruisticamente in qualunque modo potessi. Chiesi aiuto a Geova in preghiera e mi trasferii. Ora il servizio mi sta dando tantissime gioie”. (Romani 4:20) È proprio così: nella misura in cui serviamo Dio e il prossimo in maniera altruistica proviamo gioia e soddisfazione.

      5. Perché chi vuole vivere in armonia con il proposito di Dio deve pianificare le cose con cura? Fate un esempio.

      5 Per riuscire a vivere in armonia con il proposito di Dio dobbiamo anche pianificare le cose con cura. Facciamo bene a non accumulare debiti che ci renderebbero schiavi di questo sistema e limiterebbero la nostra libertà di compiere l’opera di Dio. La Bibbia ci ricorda: “Chi prende a prestito è servitore dell’uomo che fa il prestito”. (Proverbi 22:7) Confidando in Geova e dando la precedenza alle attività spirituali potremo vedere le cose nella giusta luce. Per esempio, un fratello di nome Guoming e le sue due sorelle vivono con la madre in una zona dove gli alloggi sono cari ed è difficile trovare un lavoro stabile. Essendo parsimoniosi e dividendo le spese riescono ad andare avanti anche nei periodi in cui qualcuno di loro rimane senza lavoro. “Non sempre percepiamo tutti uno stipendio”, dice Guoming, “eppure continuiamo sia a svolgere il servizio di pioniere che a prenderci cura di nostra madre. Siamo grati a nostra madre perché non vuole che sacrifichiamo le attività spirituali per farle vivere una vita agiata”. — 2 Corinti 12:14; Ebrei 13:5.

      6. Quale esempio mostra cosa significa mettere la propria vita in armonia con la volontà di Dio?

      6 Se siete molto impegnati in attività secolari, di natura economica o di altro genere, forse per mettere la volontà di Dio al primo posto nella vostra vita dovrete fare cambiamenti sostanziali. Tali cambiamenti in genere non si fanno dall’oggi al domani, e non bisogna scoraggiarsi se all’inizio si fanno dei passi falsi. Prendiamo l’esempio di Koichi, che dedicava troppo tempo allo svago. Koichi aveva studiato la Bibbia da adolescente, ma per molti anni i videogiochi erano stati la sua vita. Un giorno si chiese: ‘Cosa stai facendo? Hai più di trent’anni e non hai concluso niente nella vita!’ Ricominciò a studiare la Bibbia e si lasciò aiutare dalla congregazione. Gli ci volle del tempo per cambiare, ma non si arrese. Infine, pregando molto e accettando l’amorevole aiuto degli altri, riuscì a liberarsi dalla sua dipendenza. (Luca 11:9) Oggi Koichi è felice di prestare servizio come servitore di ministero.

      Impariamo a essere equilibrati

      7. Perché dobbiamo essere equilibrati nel compiere l’opera di Dio?

      7 Per vivere in armonia con il proposito di Dio è giusto che ci impegniamo con tutta l’anima. Non dovremmo mai risparmiarci o essere indolenti. (Ebrei 6:11, 12) D’altro canto, Geova non vuole che ci esauriamo né fisicamente, né mentalmente, né emotivamente. Se riconosciamo con modestia che non possiamo compiere la sua opera con le nostre sole forze, lo glorifichiamo e nello stesso tempo mostriamo equilibrio. (1 Pietro 4:11) Geova promette di darci la forza necessaria per fare la sua volontà, ma non dobbiamo superare i nostri limiti cercando di fare cose che egli non ci richiede. (2 Corinti 4:7) Per continuare a servire Dio senza logorarci dobbiamo dosare bene le energie.

      8. Cosa accadde a una giovane cristiana che cercava di dare il meglio sia al mondo che a Geova, e quali cambiamenti fece?

      8 Ad esempio, per due anni Ji Hye, che vive in Estremo Oriente, svolse il servizio di pioniere pur facendo un lavoro estenuante. “Cercavo di dare il meglio sia a Geova che al mondo”, dice, “ma dormivo solo cinque ore per notte. Alla fine non avevo più energie mentali da impiegare per la verità e non provavo più molta gioia nelle cose spirituali”. Per servire Geova ‘con tutto il cuore, l’anima, la mente e la forza’, Ji Hye cercò un lavoro che la impegnasse di meno. (Marco 12:30) “Nonostante la mia famiglia mi spingesse a far soldi, cercai di mettere al primo posto la volontà di Dio”, dice. “Guadagno ancora abbastanza per comprarmi le cose necessarie, ad esempio abiti dignitosi. E com’è bello poter dormire di più! Provo gioia nel ministero e sono più forte spiritualmente. Il motivo è che ho meno tempo per gli allettamenti e le distrazioni che offre il mondo”. — Ecclesiaste 4:6; Matteo 6:24, 28-30.

      9. In che modo il nostro impegno nel ministero di campo può influire sulle persone?

      9 Non tutti possono servire Dio come evangelizzatori a tempo pieno. Se dovete fare i conti con vecchiaia, salute cagionevole o altri problemi, sappiate che Geova apprezza grandemente la vostra fedeltà e qualsiasi cosa riusciate a fare per servirlo con tutta l’anima. (Luca 21:2, 3) Da parte nostra, non dovremmo mai sottovalutare l’effetto che i nostri sforzi, per quanto limitati, possono avere sugli altri. Supponiamo, per esempio, di aver bussato a varie porte ma di non aver trovato nessuno che mostrasse interesse per il nostro messaggio. Dopo che ce ne siamo andati, le persone potrebbero continuare a parlare della nostra visita a distanza di ore o di giorni, anche laddove non ci ha aperto nessuno! Non ci aspettiamo certo che tutti quelli che odono la buona notizia l’accettino, ma qualcuno lo farà. (Matteo 13:19-23) Altri forse reagiranno positivamente in futuro, quando sarà cambiato qualcosa nella loro vita o nel mondo. Comunque sia, quando facciamo tutto il possibile nel ministero pubblico stiamo compiendo l’opera di Dio. Siamo “collaboratori di Dio”. — 1 Corinti 3:9.

      10. Cosa possono fare tutti i componenti della congregazione?

      10 In più, tutti noi possiamo aiutare i nostri familiari e i fratelli e le sorelle di fede. (Galati 6:10) Possiamo avere sugli altri un’influenza positiva profonda e duratura. (Ecclesiaste 11:1, 6) Quando gli anziani e i servitori di ministero assolvono diligentemente le loro responsabilità contribuiscono al benessere spirituale e alla stabilità della congregazione, e di conseguenza c’è una crescita nelle attività cristiane. Ci viene assicurato che se abbiamo “molto da fare nell’opera del Signore” la nostra fatica “non è vana”. — 1 Corinti 15:58.

      Una carriera incentrata sul compiere la volontà di Dio

      11. Quali opportunità di servizio ci si possono presentare al di fuori della nostra congregazione?

      11 Noi cristiani amiamo la vita e vogliamo glorificare Dio con tutto ciò che facciamo. (1 Corinti 10:31) Se partecipiamo fedelmente all’opera di predicare la buona notizia del Regno e insegnare ad altri a osservare tutte le cose che Gesù ha comandato, ci si presenteranno molte belle opportunità di espandere il nostro servizio. (Matteo 24:14; 28:19, 20) Oltre a collaborare con la congregazione locale è possibile servire dove c’è più bisogno, magari in un altro territorio, in un altro campo linguistico o in un’altra nazione. Anziani e servitori di ministero qualificati non ancora sposati possono essere invitati a frequentare la Scuola di Addestramento per il Ministero per poi servire in congregazioni dove c’è bisogno dell’aiuto di cristiani maturi, nel proprio paese o all’estero. Coppie sposate che svolgono il ministero a tempo pieno possono essere idonee per frequentare la Scuola missionaria di Galaad e servire in un paese straniero. Inoltre, c’è sempre bisogno di volontari che svolgano vari compiti alla Betel e nella costruzione e manutenzione di luoghi di culto e filiali.

      12, 13. (a) Come potete decidere quali forme di servizio intraprendere? (b) Fate un esempio di come l’esperienza acquisita assolvendo un incarico può tornare utile per assolverne altri.

      12 Quali forme di servizio fanno per voi? In qualità di dedicati servitori di Geova, fatevi sempre guidare da lui e dalla sua organizzazione. Il suo “buono spirito” vi aiuterà a prendere la decisione giusta. (Neemia 9:20) Molte volte un incarico porta a un altro incarico, e l’esperienza e le capacità che si acquisiscono svolgendo un tipo di servizio possono tornare utili in seguito, quando si ricevono altri incarichi.

      13 Per esempio, Dennis e la moglie Jenny collaborano regolarmente alla costruzione di Sale del Regno. Quando l’uragano Katrina si abbatté sugli Stati Uniti meridionali, si offrirono come volontari per partecipare alle operazioni di soccorso. Dennis dice: “È stata una grande gioia mettere a frutto le capacità acquisite nella costruzione di Sale del Regno per aiutare i fratelli. La gratitudine mostrata da quelli che abbiamo aiutato è commovente. La maggior parte degli altri gruppi di soccorritori ha avuto risultati limitati nella ricostruzione. I testimoni di Geova hanno già riparato o ricostruito più di 5.300 case e numerose Sale del Regno. Tutto questo non passa inosservato, e ora le persone mostrano maggiore interesse per il nostro messaggio”.

      14. Cosa potete fare se desiderate intraprendere il ministero a tempo pieno?

      14 Potete agire in armonia con il proposito di Dio facendo del ministero a tempo pieno la vostra carriera? Se sì, sarete riccamente ricompensati. Se invece le circostanze attuali non ve lo consentono, potete modificarle in qualche modo? Pregate come fece Neemia quando, desiderando assolvere un compito importante, chiese: “Ah, Geova, ti prego, . . . concedi successo oggi al tuo servitore”. (Neemia 1:11) Quindi confidate nell’“Uditore di preghiera” e agite coerentemente con la vostra richiesta. (Salmo 65:2) Se volete che Geova benedica i passi che fate per servirlo in maniera più piena, questi passi devono essere concreti. Una volta che avete deciso di intraprendere il ministero a tempo pieno, attenetevi alla vostra decisione. Con l’andare del tempo acquisterete maggiore esperienza, e sarete ancora più felici.

      Una vita degna di essere vissuta

      15. (a) Perché è utile parlare con cristiani che servono Dio da molti anni o leggere le loro biografie? (b) Menzionate una biografia che avete trovato particolarmente incoraggiante.

      15 Quali risultati si possono avere vivendo in armonia con il proposito di Dio? Chiedetelo a cristiani che servono Geova da lungo tempo, in particolare a quelli che hanno svolto per molti anni il ministero a tempo pieno. Che vita gratificante e significativa hanno! (Proverbi 10:22) Potranno dirvi che, anche nei momenti più difficili, Geova non ha mai mancato di aiutarli ad ottenere le cose veramente necessarie, e molto di più. (Filippesi 4:11-13) Dal 1956 al 1962 La Torre di Guardia pubblicò una serie di biografie di cristiani fedeli intitolate “Il mio scopo nella vita” o “Lo scopo della mia vita”. Da allora sono state pubblicate centinaia di altre biografie. Da ciascuna di esse traspare uno spirito zelante e gioioso che ci ricorda quello descritto nel libro biblico di Atti. Leggendo queste biografie emozionanti vi troverete a dire: ‘È questo il tipo di vita che voglio!’

      16. Cosa rende la vita del cristiano felice e significativa?

      16 Aaron, citato all’inizio dell’articolo, ricorda: “In Africa ho conosciuto molti giovani che vagavano per il paese alla ricerca di uno scopo nella vita. La maggior parte di loro non l’ha mai trovato. Noi invece agivamo in armonia con la volontà di Dio promuovendo la buona notizia del Regno e avevamo una vita appassionante e soddisfacente. Abbiamo sperimentato di persona che c’è più felicità nel dare che nel ricevere”. — Atti 20:35.

      17. Perché dobbiamo vivere in armonia con il proposito di Dio?

      17 Che dire di voi? Quali obiettivi state perseguendo? Se non avete un obiettivo spirituale ben definito ci saranno altri interessi che riempiranno questo vuoto. Perché sprecare la vostra vita, che è così preziosa, correndo dietro alle illusioni del sistema di Satana? Tra non molto, quando si abbatterà la “grande tribolazione”, le ricchezze e il prestigio di questo mondo non avranno alcun valore. Ciò che conterà davvero sarà la nostra relazione con Geova. Come saremo contenti di aver servito Dio e il prossimo e di aver vissuto pienamente la nostra vita in armonia con il proposito di Dio! — Matteo 24:21; Rivelazione (Apocalisse) 7:14, 15.

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