Significato delle notizie
Il papa e il servizio militare
L’anno scorso il papa ha incontrato più di 7.000 militari di leva in servizio al Presidio Militare della Cecchignola, alla periferia di Roma. Nell’occasione, quattro giovani ufficiali in rappresentanza del Presidio hanno chiesto al papa se il servizio militare è compatibile con la coscienza cristiana. Stando al quotidiano del Vaticano, L’Osservatore Romano (3-4 aprile 1989), i giovani hanno chiesto specificamente: “Come conciliare fedeltà e servizio alla Patria con la fedeltà ed il servizio al Signore?” Il papa ha risposto: “Non c’è una difficoltà di fondo né una impossibilità di comporre le due vocazioni, quella cristiana e quella del servizio militare. Se si prende dal punto di vista della sua natura positiva il servizio militare è una cosa molto degna, molto bella, molto gentile”.
Ma come si concilia questa posizione con la neutralità dei primi cristiani? Lo storico Arnold Toynbee cita il caso di Massimiliano, martire del III secolo che, minacciato di morte da un proconsole romano per essersi rifiutato di arruolarsi nell’esercito, disse: “Non presterò servizio. Tu puoi farmi tagliar la testa, ma io non servirò il potere in questo mondo: dopo, servirò il mio Dio”. (A. Toynbee, Storia e religione, trad. di L. Fenghi, Rizzoli, 1984, p. 115) Per quale motivo, di fronte a morte certa, Massimiliano si rifiutò di prestare servizio militare? Perché riteneva che i veri seguaci di Gesù “non fanno parte del mondo” proprio come Gesù non ha fatto parte del mondo. Oltre a ciò, sapeva che la guerra del cristiano è spirituale, in armonia con le parole dell’apostolo Paolo: “Non facciamo guerra secondo ciò che siamo nella carne. Poiché le armi della nostra guerra non sono carnali”. — Giovanni 17:16; 2 Corinti 10:3, 4.
Ancora sangue a rischio
Da una recente ispezione è emerso che la Croce Rossa Americana ha commesso centinaia di errori nel maneggiare sangue contaminato. Quasi metà dei 12-15 milioni di unità di sangue usate ogni anno negli Stati Uniti sono forniti dalla Croce Rossa Americana. Ogni volta che un’unità di sangue immessa sul mercato risulta contaminata bisogna darne notizia all’FDA, l’ente federale che si occupa di alimenti e medicinali. Tuttavia, secondo il New York Times, un ispettore federale sostiene che la Croce Rossa spesso non l’ha fatto. Secondo l’ispettore, da un esame degli archivi della Croce Rossa sono emersi 380 casi in cui irregolarità nell’uso di sangue contaminato non sono mai state riferite al governo. Oltre a ciò, su 228 casi di AIDS che avrebbero potuto essere causati da trasfusioni di sangue, l’ispettore ha scoperto che la Croce Rossa ne ha riferiti all’FDA solamente 4.
Anche se molti continuano a considerarle un mezzo per salvare la vita, le trasfusioni di sangue sono responsabili della morte di migliaia di persone ogni anno. Ma gli adoratori di Dio, ubbidendo alle sue leggi sul sangue, sono nel contempo protetti dai pericoli delle trasfusioni. Dio comandò: “Non mangiare il sangue . . . ma versalo a terra come l’acqua . . . così ne avrai bene tu e i tuoi figli dopo di te, avendo compiuto quello che è giusto”. — Deuteronomio 12:23-25, Mariani.
Omosessuali: Uguali di fronte a Dio?
Nello stato australiano del Queensland gli atti omosessuali — anche se commessi in privato da partner consenzienti — sono illegali. Di recente, un importante movimento ecclesiastico di quello stato si è pronunciato decisamente contro queste leggi, chiedendo la depenalizzazione dell’omosessualità.
Stando al quotidiano The Courier-Mail, questo “Gruppo Interconfessionale per la Giustizia Sociale” è composto da anglicani, cattolici, luterani, battisti, membri della Chiesa Unita d’Australia e quaccheri (membri della Società degli Amici). Sostenendo che le leggi vigenti che condannano gli omosessuali si fondano sull’ignoranza e sul pregiudizio, il gruppo ha affermato: “La nostra posizione si fonda sulla convinzione che tutti sono uguali di fronte a Dio e dovrebbero esserlo di fronte alla legge. Crediamo che un omosessuale è un essere umano né più né meno come un eterosessuale”.
Anche se è vero che tutti gli uomini nascono uguali, come considera Dio l’omosessualità? Nella Bibbia tutti gli atti omosessuali sono condannati come innaturali e meritevoli della disapprovazione di Dio, che conduce alla morte. Questo valeva non solo nell’antico Israele, ma anche per i cristiani. (Levitico 18:22; Romani 1:26, 27) La condanna è chiara e inequivocabile: “Né fornicatori, . . . né uomini tenuti per scopi non naturali, né uomini che giacciono con uomini . . . erediteranno il regno di Dio”. — 1 Corinti 6:9, 10.
Anziché chiedere a gran voce la depenalizzazione dell’omosessualità, i veri cristiani esortano chi è schiavo di questa pratica che disonora Dio a liberarsene volgendosi alla Parola di verità di Dio.