-
‘Difesa e stabilita legalmente la buona notizia’I Testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio
-
-
[Immagine a pagina 681]
Maurice Duplessis, primo ministro del Quebec, in ginocchio davanti al cardinale Villeneuve durante una cerimonia pubblica alla fine degli anni ’30, nell’atto di infilargli un anello al dito in segno dello stretto legame fra Chiesa e Stato. Nel Quebec la persecuzione dei testimoni di Geova fu particolarmente intensa
-
-
‘Difesa e stabilita legalmente la buona notizia’I Testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio
-
-
In quell’epoca la Chiesa Cattolica era molto influente e ogni uomo politico e giudice della provincia del Quebec doveva riconoscerlo. Il clero in generale era tenuto in grande stima nel Quebec, e la gente doveva ubbidire prontamente ai dettami del prete locale. Un libro descrisse così la situazione: “Il cardinale del Quebec aveva una cattedra nell’emiciclo dell’Assemblea Legislativa proprio accanto a quella riservata al vicegovernatore. In un modo o nell’altro buona parte del Quebec era sotto il controllo diretto della chiesa . . . Infatti la missione della chiesa era quella di conformare la vita politica del Quebec al concetto cattolico secondo il quale verità è cattolicesimo, errore è tutto ciò che non è cattolico e libertà è la libertà di vivere la verità cattolica e di parlarne”. — W. Kaplan, State and Salvation—The Jehovah’s Witnesses and Their Fight for Civil Rights, 1989.
-