Burro di arachidi all’africana
DAL CORRISPONDENTE DI SVEGLIATEVI! NELLA REPUBBLICA CENTRAFRICANA
NEI paesi occidentali il burro di arachidi è considerato poco più di qualcosa da spalmare su una fetta di pane. In alcuni paesi dell’Africa, però, occupa un posto ben più importante nella vita quotidiana. Come mai?
Nell’Africa centrale molti piatti tipici vengono preparati col burro di arachidi. Qui, come in altre zone in via di sviluppo, spesso è difficile reperire gli ingredienti che servono a rendere più densi stufati e salse, come la farina e l’amido di mais. Perciò il burro di arachidi si usa di solito come surrogato.
Tuttavia comprare un barattolo di burro di arachidi nella drogheria vicino casa non è così semplice. Viene venduto a cucchiaini ed è molto costoso. Molte donne africane preferiscono quindi farlo in casa. È davvero affascinante assistere alla sua laboriosa preparazione. Le informazioni che seguono sono state raccolte parlando con diverse donne africane.
La coltivazione delle arachidi
La coltivazione delle arachidi non è particolarmente impegnativa. La parte più difficile è la preparazione del terreno. Viene fatta all’inizio della stagione delle piogge, quando il terreno è ancora asciutto e duro. In aprile si procede con la semina, che si fa a mano, e se le precipitazioni iniziano presto, le spagnolette si potranno raccogliere entro la fine di agosto o ai primi di settembre.
L’arachide appartiene alla famiglia delle Leguminose. Non è un albero, come qualcuno potrebbe pensare, ma una pianta erbacea i cui frutti maturano sottoterra. In Italia le arachidi sono note anche come noccioline americane.
Nell’Africa centrale un campo per la coltivazione delle arachidi misura in genere circa 100 metri per 50. Alcuni le piantano nel proprio orticello. Per lavorare la terra si usano di solito una zappa col manico corto e il machete: può volerci uno sforzo immane! La piantagione ha bisogno di molte cure, almeno all’inizio, perché deve essere protetta dai roditori che potrebbero dissotterrare i semi e mangiarli. Inoltre il suolo va tenuto smosso e libero dalle erbacce.
Occorre sorvegliare il campo soprattutto quando si avvicina il tempo della raccolta; i bambini possono montare la guardia. In un’occasione una donna è stata avvertita da un vicino che le sue piante di arachidi si trovavano in cima agli alberi circostanti. Alcune scimmie le avevano portate lassù organizzando una festicciola a sue spese!
La raccolta coinvolge di solito tutta la famiglia. Tutti vanno nel campo a dare una mano. Le piante vengono estirpate a mano e lasciate essiccare. A questo punto si staccano le arachidi, che vengono messe in bacinelle e trasportate sulla testa fino al villaggio.
Cosa succede poi alle arachidi? Dopo essere state lavate, vengono bollite in acqua salata e la famiglia ne mangia subito un po’. Le altre vengono tenute da parte per cucinare, perciò si cospargono sul terreno vicino a casa in modo che secchino completamente. Qualcuno deve tenerle d’occhio per evitare che qualche capra faccia uno spuntino.
Una volta essiccate, le arachidi vengono conservate in una capanna fatta di stuoie e fango e costruita su una palafitta. Questo serve a mantenere le arachidi asciutte e tiene anche alla larga i roditori e i bambini che potrebbero andare in cerca di qualcosa da mangiare mentre la mamma è al lavoro nel campo.
Dalle arachidi al burro
Prima di poter essere trasformate in burro le noccioline vanno sgusciate. Dopo di che vengono tostate, di solito in una grande padella su un fuoco di legna per terra. Questo conferisce alle arachidi quel caratteristico aroma di nocciola e rende più facile pelarle. Si lasciano raffreddare e si tolgono via le bucce. Poi con una macchina vengono macinate e trasformate in burro cremoso. Se non è disponibile la macchina, una massaia le mette su una grossa pietra piatta e le trita con una bottiglia o una pietra rotonda.
Il burro di arachidi verrà ben presto usato come addensante per salse, di solito in un piatto cucinato in un’unica pentola e servito con manioca, banane della varietà “plantain” o riso. Se siete curiosi di sapere di cosa sa un piatto insaporito con burro di arachidi, perché non provate a farne uno?
Potete seguire una ricetta standard e preparare uno stufato con carne, cipolle, aglio e conserva di pomodoro. Fatelo cuocere finché la carne non diventa tenera; se lo desiderate, potete aggiungere un po’ di spinaci tritati. Mentre il tutto cuoce, mescolate un po’ di burro di arachidi con acqua in modo da formare un impasto — circa una tazza per ogni chilo di carne — e aggiungetelo allo stufato. Fatelo cuocere a fuoco alto per almeno dieci minuti, così che il sapore del burro non risulti troppo forte. Se la salsa non vi sembra abbastanza densa, aggiungete altro burro. Sale a piacere. Se vi piacciono i cibi piccanti, potete aggiungere del peperoncino.
Molti trovano che questo piatto sia ottimo servito col riso. E anche se quello fatto da voi non sarà proprio il piatto originale, conoscerete un modo di gustare il burro di arachidi: all’africana!
[Immagini a pagina 26]
Le arachidi vengono raccolte e poi portate a casa dove saranno sgusciate e tritate