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  • Lo spiritismo e la ricerca della vera spiritualità
    La Torre di Guardia 2001 | 1° maggio
    • Gli spiritisti spiegano che alla morte l’anima, o “spirito incarnato”, lascia il corpo, come una farfalla che esce dal bozzolo. Credono che successivamente questi spiriti si reincarnino in esseri umani per purificarsi da peccati commessi in una vita precedente. Ma non c’è ricordo di quei peccati precedenti. “Dio ha ritenuto opportuno porre un velo sul passato”, dice Il Vangelo secondo gli Spiriti. — Ibid., vol. I, p. 87.

  • Lo spiritismo e la ricerca della vera spiritualità
    La Torre di Guardia 2001 | 1° maggio
    • Qual è la ragione delle sofferenze?

      Molte sofferenze umane sono causate da ciò che fanno persone insensate, inesperte o addirittura malvage. Che dire, però, di avvenimenti tragici che non si possono attribuire direttamente alle persone? Per esempio, perché si verificano incidenti e calamità naturali? Perché alcuni bambini nascono con difetti congeniti? Per Allan Kardec queste cose erano castighi. Infatti scrisse: “Se siamo puniti è perché abbiamo fatto del male; se non l’abbiamo fatto in questa vita, l’abbiamo fatto in un’altra”. (Op. cit., vol. I, p. 85) Agli spiritisti viene insegnato a pregare: “Signore, tu sei tutto giustizia. La malattia che hai voluto inviarmi, ho dovuto meritarmela . . . Io l’accetto come una espiazione del passato e come una prova della mia fede e della mia sottomissione alla tua santa volontà”. — Op. cit., vol. II, p. 192-3.

      Gesù insegnò una cosa del genere? No. Conosceva bene la dichiarazione della Bibbia: “Il tempo e l’avvenimento imprevisto capitano a tutti loro”. (Ecclesiaste 9:11) Sapeva che a volte le cose brutte semplicemente accadono. Non devono essere una punizione per i peccati.

      Considerate questo avvenimento della vita di Gesù: “Or mentre [Gesù] passava, vide un uomo cieco dalla nascita. E i suoi discepoli gli chiesero: ‘Rabbi, chi ha peccato, quest’uomo o i suoi genitori, perché nascesse cieco?’” La risposta che Gesù diede fu molto illuminante: “Né quest’uomo né i suoi genitori hanno peccato, ma è affinché nel suo caso siano manifeste le opere di Dio. Dopo aver detto queste cose, sputò per terra e fece dell’argilla con la saliva, e mise la sua argilla sugli occhi dell’uomo, dicendogli: ‘Va, lavati nella riserva d’acqua di Siloam’ . . . Ed egli andò e si lavò, e tornò vedendo”. — Giovanni 9:1-3, 6, 7.

      Le parole di Gesù mostrarono che né l’uomo né i suoi genitori erano responsabili di quella cecità congenita. Quindi Gesù non sostenne l’idea che l’uomo venisse punito per peccati commessi in una vita precedente. È vero che sapeva che tutti gli esseri umani ereditano il peccato. Ma ereditano il peccato adamico, non peccati che hanno commesso prima di nascere. A causa del peccato adamico tutti gli esseri umani nascono fisicamente imperfetti, soggetti alle malattie e alla morte. (Giobbe 14:4; Salmo 51:5; Romani 5:12; 9:11) Infatti Gesù fu mandato proprio a porre rimedio a questa situazione. Giovanni il Battezzatore disse che Gesù era “l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo!” — Giovanni 1:29.b

      Si noti pure che Gesù non disse che Dio aveva deliberatamente fatto nascere l’uomo cieco affinché un giorno Gesù venisse a sanarlo. Che gesto crudele e cinico sarebbe stato! Avrebbe recato lode a Dio? No. La guarigione miracolosa del cieco servì invece a rendere “manifeste le opere di Dio”. Come le molte altre che Gesù compì, questa guarigione rispecchiò il sincero amore di Dio per l’umanità sofferente e confermò che la Sua promessa di porre fine al tempo da Lui fissato a tutte le infermità e le sofferenze dell’uomo è degna di fiducia. — Isaia 33:24.

      Non è confortante scoprire che invece di causare le sofferenze, il nostro Padre celeste dà “cose buone a quelli che gliele chiedono”? (Matteo 7:11) Che gloria recherà all’Altissimo il fatto che gli occhi dei ciechi saranno aperti, gli orecchi dei sordi saranno sturati e gli zoppi cammineranno, salteranno e correranno! — Isaia 35:5, 6.

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