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“Un nuovo nome”Le profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità II
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‘Geova ha provato diletto in te’
9. Descrivete la trasformazione di Sion.
9 Il nuovo nome fa parte della piacevole trasformazione della Sion celeste rappresentata dai suoi figli terreni. Leggiamo: “Non ti si dirà più che sei una donna lasciata interamente; e non si dirà più che la tua propria terra è desolata; ma tu stessa sarai chiamata ‘Il mio diletto è in lei’, e la tua terra ‘Posseduta come una moglie’. Poiché Geova avrà provato diletto in te, e la tua propria terra sarà posseduta come una moglie”. (Isaia 62:4) La Sion terrena è rimasta desolata da che fu distrutta nel 607 a.E.V. Tuttavia le parole di Geova le assicurano che il suo paese, o la sua terra, sarà risanato e ripopolato. La Sion un tempo devastata non sarà più una donna lasciata interamente e la sua terra non sarà più desolata. La restaurazione di Gerusalemme nel 537 a.E.V. significa una nuova condizione, in netto contrasto con la rovina precedente. Geova dichiara che Sion sarà chiamata “Il mio diletto è in lei” e la sua terra “Posseduta come una moglie”. — Isaia 54:1, 5, 6; 66:8; Geremia 23:5-8; 30:17; Galati 4:27-31.
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“Un nuovo nome”Le profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità II
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11. In che modo gli ebrei prendono possesso della loro madre come moglie?
11 Dando ulteriormente risalto alla nuova posizione di favore del suo popolo, Geova dichiara: “Proprio nel modo in cui un giovane prende possesso di una vergine come sua moglie, i tuoi figli prenderanno possesso di te come moglie. E con l’esultanza dello sposo per la sposa, il tuo Dio esulterà anche per te”. (Isaia 62:5) Come possono i “figli” di Sion, gli ebrei, prendere possesso della loro madre come moglie? Prendendo possesso della vecchia capitale e abitandola di nuovo una volta tornati dall’esilio babilonese. Quando ciò accade, Sion non è più desolata, ma piena di figli. — Geremia 3:14.
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“Un nuovo nome”Le profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità II
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“Non vi sia silenzio da parte vostra”
13, 14. (a) Nell’antichità, in che modo Gerusalemme diventa una città che offre protezione? (b) Nei tempi moderni, in che modo Sion è diventata “una lode sulla terra”?
13 Il nuovo nome simbolico che Geova ha dato ai suoi servitori li fa sentire sicuri. Sanno che li riconosce e che gli appartengono. Ora facendo un’illustrazione diversa, Geova parla al suo popolo come a una città murata: “Sulle tue mura, o Gerusalemme, ho posto sentinelle. Tutto il giorno e tutta la notte, di continuo, non abbiano posa. Voi che fate menzione di Geova, non vi sia silenzio da parte vostra, e non date silenzio a lui finché non stabilisca solidamente, sì, finché non ponga Gerusalemme come una lode sulla terra”. (Isaia 62:6, 7) Al tempo stabilito da Geova dopo il ritorno del fedele rimanente da Babilonia, Gerusalemme diventa effettivamente “una lode sulla terra”, una città murata che offre protezione ai suoi abitanti. Giorno e notte le sentinelle sulle mura sono all’erta per assicurare l’incolumità della città e avvertire gli abitanti del pericolo. — Neemia 6:15; 7:3; Isaia 52:8.
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“Un nuovo nome”Le profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità II
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Il servizio reso a Dio sarà ricompensato
17, 18. (a) In che modo gli abitanti di Sion possono aspettarsi di godere i frutti del proprio lavoro? (b) In che modo oggi il popolo di Geova gode i frutti del proprio lavoro?
17 Il nuovo nome che Geova dà ai suoi servitori è una garanzia che i loro sforzi non sono vani. “Geova ha giurato con la sua destra e col suo forte braccio: ‘Certamente non darò più il tuo grano come cibo ai tuoi nemici, né gli stranieri berranno il tuo vino nuovo, per cui tu hai faticato. Ma i medesimi che lo avranno raccolto lo mangeranno, e di sicuro loderanno Geova; e i medesimi che lo avranno radunato lo berranno nei miei santi cortili’”. (Isaia 62:8, 9) La destra e il forte braccio di Geova sono simboli della sua potenza e della sua forza. (Deuteronomio 32:40; Ezechiele 20:5) Alzandoli in giuramento Geova indica che è deciso a cambiare la condizione di Sion. Nel 607 a.E.V. permette che i nemici derubino Sion e saccheggino i suoi averi. (Deuteronomio 28:33, 51) Ma ora solo coloro che ne hanno diritto godranno i possedimenti di Sion. — Deuteronomio 14:22-27.
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“Un nuovo nome”Le profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità II
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19, 20. (a) Come viene sgombrata la via per gli ebrei che ritornano a Gerusalemme? (b) Come è stata sgombrata nei tempi moderni la via perché i mansueti entrassero nell’organizzazione di Geova?
19 Il nuovo nome inoltre rende l’organizzazione di Geova attraente agli occhi delle persone sincere. Moltitudini vi accorrono, e la via è tenuta aperta per loro. La profezia di Isaia dice: “Passate, passate per le porte. Sgombrate la via del popolo. Elevate, elevate la strada maestra. Liberatela dalle pietre. Alzate un segnale per i popoli”. (Isaia 62:10) Nel primo caso questo invito probabilmente è rivolto a coloro che passano per le porte delle città della Babilonia per ritornare a Gerusalemme. Questi devono sgombrare la strada dalle pietre per facilitare il viaggio e alzare un segnale per indicare la via. — Isaia 11:12.
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“Un nuovo nome”Le profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità II
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21, 22. Che segnale ha stabilito Geova per coloro che lasciano la falsa religione, e come lo sappiamo?
21 Nel 537 a.E.V. Gerusalemme diventò il segnale che incitava il rimanente ebraico a tornare per ricostruire il tempio. (Isaia 49:22)
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“Un nuovo nome”Le profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità II
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“La tua salvezza viene”!
23, 24. Come viene recata la salvezza a chi ha fede in Dio?
23 Il nuovo nome che Geova dà alla sua organizzazione paragonata a una moglie ha a che fare con la salvezza eterna dei figli di questa. Isaia scrive: “Ecco, Geova stesso lo ha fatto udire fino alla più lontana parte della terra: ‘Dite alla figlia di Sion: “Ecco, la tua salvezza viene. Ecco, la ricompensa che egli dà è con lui, e dinanzi a lui è il salario che egli paga”’”. (Isaia 62:11) Per gli ebrei la salvezza venne quando Babilonia cadde ed essi tornarono in patria. Ma queste parole additano qualcosa di più grande. La dichiarazione di Geova ricorda la profezia di Zaccaria relativa a Gerusalemme: “Gioisci grandemente, o figlia di Sion. Urla in trionfo, o figlia di Gerusalemme. Ecco, il tuo stesso re viene a te. Egli è giusto, sì, salvato; umile, e cavalca un asino, sì, un animale fatto, figlio di un’asina”. — Zaccaria 9:9.
24 Tre anni e mezzo dopo che si era battezzato ed era stato unto con lo spirito di Dio, Gesù entrò a Gerusalemme cavalcando un asino e purificò il tempio. (Matteo 21:1-5; Giovanni 12:14-16)
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