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Avete il diritto di decidereSalvare la vita col sangue: In che modo?
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“La legge sul consenso informato si fonda su due presupposti: primo, che il paziente ha il diritto di ricevere informazioni sufficienti a fare una scelta informata in merito al trattamento raccomandato; secondo, che il paziente può scegliere se accettare o rifiutare la proposta del medico. . . . A meno che non si riconosca ai pazienti il diritto di dire di no, oltre che di sì, o anche di acconsentire ma solo a certe condizioni, gran parte della ratio legis del consenso informato viene vanificata”. — Appelbaum, Lidz e Meisel, Informed Consent—Legal Theory and Clinical Practice, New York 1987, p. 190.a
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Avete il diritto di decidereSalvare la vita col sangue: In che modo?
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Eppure, come riferisce una pubblicazione (Informed Consent for Blood Transfusion, a cura di F. K. Widmann, Arlington 1989), di fronte a un paziente disposto ad accettare un determinato rischio a motivo dei suoi diritti religiosi alcuni tribunali “inventano eccezioni legali — finzioni giuridiche, se volete — per autorizzare la trasfusione”. Possono giustificarsi dicendo che vi è implicata una gravidanza o che il paziente ha dei figli da mantenere. “Queste sono finzioni giuridiche”, dice il libro. “L’adulto capace ha il diritto di rifiutare un determinato trattamento”.
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