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Perché il clero si immischia nella politica?Svegliatevi! 1987 | 22 aprile
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Diritti civili, giustizia sociale
Come abbiamo già detto, però, alcuni capi religiosi sono molto ammirati per il ruolo attivo che svolgono nella politica per altre ragioni ancora.
Ne è un esempio il ministro battista americano Martin Luther King jr., un leader del movimento per i diritti civili, che si impegnò in una lunga crociata contro la discriminazione razziale. Altri ecclesiastici hanno combattuto in prima linea per i diritti delle donne e di certe minoranze. Sacerdoti e ministri hanno avuto un ruolo attivo in politica sostenendo cause come il diritto al voto, a un equo salario e ad eque opportunità di impiego. Più recentemente è stata promossa una “teologia della liberazione” per alleviare le sofferenze dei poveri, ad esempio con la distribuzione di terre fra i diseredati.
Che ne pensate delle ingerenze dei capi religiosi nella politica al fine di promuovere attività sociali o l’“umanesimo secolare”, come sono a volte definite tali questioni? Perfino alcuni ecclesiastici sono inquieti per quello che vedono accadere. Keith Gephart, un ecclesiastico fondamentalista, ha fatto questo commento: “Da ragazzo ho sempre sentito dire che le chiese dovrebbero star fuori dalla politica. Ora sembra quasi un peccato non immischiarvisi”. Un giornalista che si occupa di problemi religiosi ha scritto: “A partire dal principio degli anni ’70, i cristiani fondamentalisti si sono convinti a poco a poco che l’attivismo politico è un dovere”.
Anche se sembrano cause nobili, considerate a quali estremi queste attività stanno conducendo il clero, e vedete se siete d’accordo.
Cosa sta facendo la teologia della liberazione?
La “teologia della liberazione” come risposta alla triste condizione dei poveri è attribuita essenzialmente a Gustavo Gutiérrez, un sacerdote cattolico peruviano. Questa tendenza è diffusa fra il clero dell’America Latina e di altri luoghi. Un settimanale inglese, il Manchester Guardian Weekly, riferiva che il vescovo di Durham ha attaccato la filosofia politica del governo, esortando così a “promuovere la causa di una ‘teologia della liberazione’”.
Questa teologia si limita a sottolineare che bisogna interessarsi dei poveri, come esorta a fare la Bibbia? Tutt’altro. Il vescovo di Durham ammette che “la teologia della liberazione inglese prenderà molto sul serio alcune diagnosi marxistiche”. Questo include interpretare la lotta di classe dei poveri con il ragionamento marxista. Con quali conseguenze?
Il National Catholic Reporter (4 luglio 1986) aveva un articolo intitolato “La lotta per la terra in Brasile pone la chiesa contro lo stato”. Alla base di questo conflitto c’è il fatto che solo un piccolo numero di “grossi latifondisti controllano l’83 per cento della terra”. Nell’ambito di questa “lotta per la terra” si fanno marce e raduni organizzati da ecclesiastici. E il termine “lotta” è appropriato. L’articolo diceva che “l’anno scorso 218 persone sono rimaste uccise in oltre 700 conflitti connessi alla questione della terra, e fra questi padre Josimo Tavares, sacerdote brasiliano e leader della riforma fondiaria, assassinato l’11 giugno”.
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Perché il clero si immischia nella politica?Svegliatevi! 1987 | 22 aprile
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[Immagine a pagina 7]
Martin Luther King jr. fu uno dei principali leader religiosi impegnati nella crociata contro la discriminazione razziale
[Fonte]
UPI/Bettmann Newsphotos
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