-
SihorPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
-
-
Similmente viene fatta notare un’analogia tra il riferimento al fatto che Davide congregò il popolo d’Israele da Sihor (“dal fiume d’Egitto”, NM) fino ad Amat (nel tentativo di portare l’arca del patto a Gerusalemme) e il radunamento del popolo all’epoca di Salomone “dall’entrata di Amat fino alla valle del torrente d’Egitto”. (1Cr 13:5; 1Re 8:65) La spiegazione potrebbe essere che nel secondo caso (al tempo di Salomone) sono indicati gli effettivi confini degli insediamenti israeliti. La regione compresa tra il Wadi el-ʽArish e il braccio E del Nilo è fondamentalmente desertica e squallida, per cui questo uadi, o valle di torrente, segnava giustamente il limite del territorio abitabile dagli israeliti, mentre nel primo caso (al tempo di Davide) la descrizione può riguardare l’intera zona d’attività degli israeliti, la regione sotto l’effettiva dominazione di Davide, che senz’altro andava fino al confine d’Egitto.
Ancor prima dell’epoca di Davide, il re Saul aveva inseguito gli amalechiti fino a Sur, “che è di fronte all’Egitto” (1Sa 15:7), e il reame che Salomone ereditò da Davide viene detto che giungeva fino “alla linea di confine d’Egitto”. (1Re 4:21) Quindi, anche se il territorio effettivamente ripartito fra le tribù d’Israele non si estendeva oltre “la valle del torrente d’Egitto”, questo non vieterebbe di identificare il Sihor con un “ramo del Nilo” in Giosuè 13:3 e con il “fiume d’Egitto” in 1 Cronache 13:5.
-