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Cordoglio e allegrezza per la fine di BabiloniaRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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15. In quali due modi la Chiesa Cattolica si macchiò della colpa di sangue nella Germania nazista?
15 Nel suo libro I nazisti e la Chiesa (cit., p. 70), Guenter Lewy scrive: “Quando la setta dei Testimoni di Geova fu soppressa in Baviera (il 13 aprile [1933]), la Chiesa accettò persino il compito assegnatole dal Ministero dell’Educazione e del Culto di denunciare qualsiasi membro della setta che continuasse a praticare la religione proibita”. La Chiesa Cattolica è pertanto corresponsabile dell’invio di migliaia di Testimoni nei campi di concentramento; le sue mani sono sporche del sangue di centinaia di Testimoni che vennero giustiziati. Quando giovani Testimoni, come Wilhelm Kusserow, mostrarono di saper morire coraggiosamente davanti a un plotone d’esecuzione, Hitler decise che la fucilazione era una pena troppo mite per gli obiettori di coscienza; così Wolfgang, fratello di Wilhelm, morì ghigliottinato all’età di vent’anni. Nello stesso tempo la Chiesa Cattolica incoraggiava i giovani cattolici tedeschi ad andare incontro alla morte combattendo per la patria. La colpa di sangue della chiesa è evidente a tutti!
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Cordoglio e allegrezza per la fine di BabiloniaRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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La violenza fra cattolici e protestanti nell’Irlanda del Nord è costata migliaia di vite.
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Cordoglio e allegrezza per la fine di BabiloniaRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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[Riquadro a pagina 270]
Il prezzo del compromesso
Nel suo libro I nazisti e la Chiesa, Guenter Lewy scrive: “Se il cattolicesimo tedesco avesse fin dall’inizio adottato una politica di resistenza decisa al regime nazista, è possibile che il corso della storia del mondo ne sarebbe risultato cambiato. Anche se non si fosse riusciti in una tale lotta a sconfiggere definitivamente Hitler e a prevenire tutti i suoi numerosi delitti, il prestigio morale della Chiesa ne sarebbe uscito infinitamente accresciuto. In termini umani, una simile politica di resistenza sarebbe indubbiamente costata molto; ma i sacrifici sarebbero stati fatti in nome della più grande fra tutte le cause. Se il fronte interno non fosse stato sicuro, forse Hitler non avrebbe osato dichiarare la guerra e letteralmente milioni di vite umane avrebbero potuto essere salvate. . . . Migliaia di antinazisti tedeschi furono torturati a morte nei campi di concentramento di Hitler; l’intellighenzia polacca fu sterminata; centinaia di migliaia di russi morirono perché considerati e trattati come sotto-uomini slavi; sei milioni di esseri umani furono assassinati perché non erano ariani. Mentre avveniva tutto questo, l’alto clero cattolico in Germania appoggiava il regime che commetteva questi delitti. A Roma il papa, capo spirituale e supremo maestro morale della Chiesa cattolica romana, taceva”. — Op. cit., pp. 458, 483-4.
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