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  • La fede nelle profezie bibliche salva la vita
    La Torre di Guardia 2007 | 1° aprile
    • b Secondo una stima fu ucciso più di un settimo di tutti gli ebrei che vivevano sotto l’impero romano.

  • La fede nelle profezie bibliche salva la vita
    La Torre di Guardia 2007 | 1° aprile
    • Si piomba nell’anarchia

      Nel giro di qualche mese i romani mettono in movimento altre truppe. Nel 67 il generale Vespasiano e suo figlio Tito mobilitano un grande esercito di 60.000 uomini. Nei successivi due anni questa gigantesca macchina da guerra avanza verso Gerusalemme sgominando ogni resistenza incontrata lungo il cammino. Intanto dentro Gerusalemme le fazioni ebraiche rivali si massacrano a vicenda. Le riserve di grano della città vengono distrutte, l’area su cui si trova il tempio è rasa al suolo e più di 20.000 ebrei vengono uccisi. Vespasiano indugia nella sua avanzata verso Gerusalemme affermando che ‘Dio sta dirigendo la guerra meglio di lui, e i nemici si stanno distruggendo con le loro proprie mani’. — Giuseppe Flavio, La guerra giudaica, IV, 370-1.

      Alla morte dell’imperatore romano Nerone, Vespasiano parte alla volta di Roma per assicurarsi il trono, lasciando a Tito il compito di portare a termine la campagna contro la Giudea. Tito arriva a Gerusalemme intorno alla Pasqua del 70 intrappolando dentro la città residenti e pellegrini. I suoi uomini spogliano le campagne della Giudea abbattendo gli alberi e costruiscono intorno alla città assediata una fortificazione di pali appuntiti lunga oltre sette chilometri. È quanto ha predetto Gesù: “I tuoi nemici edificheranno attorno a te una fortificazione con pali appuntiti e ti circonderanno e ti affliggeranno da ogni parte”. — Luca 19:43.

      La città è stretta nella morsa della fame. Gente armata saccheggia le case di morti e moribondi. Le fonti indicano che almeno una donna uccide e mangia il suo lattante, adempiendo la profezia: “Dovrai mangiare il frutto del tuo ventre, la carne dei tuoi figli e delle tue figlie . . . a causa dell’assedio e delle strettezze in cui ti ridurrà il tuo nemico”. — Deuteronomio 28:53-57.

      Infine, dopo cinque mesi d’assedio, Gerusalemme cade. La città e il suo maestoso tempio vengono saccheggiati, dati alle fiamme e completamente distrutti. (Daniele 9:26) Muoiono in totale circa 1.100.000 persone e 97.000 sono ridotte in schiavitù.b (Deuteronomio 28:68) In Giudea non ci sono quasi più ebrei. È davvero una tragedia nazionale senza precedenti, una terribile svolta nella vita politica, religiosa e culturale degli ebrei.

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