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  • Il Giubileo di Geova: un tempo in cui rallegrarsi
    La Torre di Guardia 1987 | 1° gennaio
    • Il Giubileo di Geova: un tempo in cui rallegrarsi

      “E dovete santificare il cinquantesimo anno e proclamare la libertà nel paese a tutti i suoi abitanti. Esso diverrà per voi un Giubileo . . . Deve divenirvi qualcosa di santo . . . Quindi certamente dimorerete nel paese al sicuro”. — LEVITICO 25:10-12, 18.

      “Il sentiero dei giusti è come la fulgida luce che risplende sempre più finché il giorno è fermamente stabilito”. (Proverbi 4:18) In armonia con tale principio, quest’articolo e il seguente presentano una spiegazione più aggiornata e più ampia del Giubileo.

      1. Quale iscrizione si legge sulla Campana della Libertà, e da dove sono prese quelle parole?

      A PRESCINDERE da dove vivete, può darsi abbiate sentito parlare della famosa Campana della Libertà, che si trova a Filadelfia, in Pennsylvania (USA). Un’opera di consultazione dice che questa campana “fu fatta suonare l’8 luglio 1776 insieme ad altre campane di varie chiese per annunciare che era stata adottata la Dichiarazione d’Indipendenza. L’iscrizione che si legge su di essa — ‘Proclamate la Libertà nel paese a tutti i suoi abitanti’ — è presa dalla Bibbia (Levitico 25:10)”. — The World Book Encyclopedia.

      2. Come vi sentite alla prospettiva di ottenere la libertà, ma quali relativi problemi possono presentarsi?

      2 La libertà esercita tuttora un grande fascino, non è vero? Probabilmente vi rallegrereste avendo la prospettiva di ottenere vera libertà: libertà da idee false, da pressioni od oppressioni politiche, dai debilitanti effetti della vecchiaia e delle malattie che provocano la morte. In tal caso, avete buone ragioni per rallegrarvi, e presto ne avrete di migliori ancora. ‘Com’è possibile?’, potreste domandarvi, visto che finora nessun governo ha mai portato piena libertà, e né scienziati né medici possono prevenire l’invecchiamento, le malattie e infine la morte. Ma, lo ripetiamo, avete motivo di rallegrarvi per la prospettiva di ottenere vera libertà. Per capire perché, esaminate alcuni importanti fattori che possono riguardarvi sia ora che in futuro.

      3. Cos’era il Giubileo, e cosa avveniva durante quell’anno?

      3 Nel brano succitato ricorre il termine “Giubileo”. Il Giubileo era un periodo di osservanza sabatica della durata di un anno per il paese di Israele. Veniva dopo una serie di sette anni sabatici agricoli che abbracciavano nel complesso un periodo di 49 anni. Il 50º anno, il Giubileo, costituiva l’apice di questa serie di anni sabatici per la terra data da Geova ai suoi servitori in adempimento della promessa fatta al loro antenato Abraamo, l’“amico di Geova”. (Giacomo 2:23; Isaia 41:8) In occasione del Giubileo veniva proclamata la libertà in tutto il paese. Questo voleva dire che tutti gli israeliti che si erano venduti come schiavi a causa di debiti tornavano liberi. Un’altra caratteristica del Giubileo era il fatto che venivano restituiti tutti i possedimenti terrieri ereditari precedentemente venduti (probabilmente a motivo di dissesti economici). — Levitico 25:1-54.

      4. Quando veniva annunciato il Giubileo, e in che modo?

      4 Se si tengono presenti tutti questi fattori, si può capire perché il Giubileo era un gioioso anno di libertà. Per annunciare il Giubileo nel Giorno di Espiazione si suonava un corno.a In Levitico 25:9, 10 Mosè scrisse: “Nel settimo mese il decimo giorno del mese devi far suonare il corno d’alto tono; il giorno dell’espiazione dovete far suonare il corno in tutto il vostro paese. E dovete santificare il cinquantesimo anno e proclamare la libertà nel paese a tutti i suoi abitanti. Esso diverrà per voi un Giubileo, e dovete tornare ciascuno al suo possedimento e dovete tornare ciascuno alla sua famiglia”. Nel 1473 a.E.V. Giosuè condusse gli israeliti al di là del Giordano e li portò nella Terra Promessa, dove essi avrebbero dovuto osservare il Giubileo.

      Proclamata una libertà iniziale

      5. Quali aspetti della liberazione e del Giubileo prenderemo in esame?

      5 Quanto è stato fin qui trattato potrebbe sembrare semplicemente storia antica che influisce ben poco sulla nostra vita, soprattutto se non siamo di stirpe ebraica. Gesù Cristo, comunque, ci fornì un valido motivo per attendere un Giubileo più grandioso. Ed è su questa base che possiamo rallegrarci per la libertà. Per capirne la ragione, dobbiamo comprendere come, nel I secolo, Gesù provvide la liberazione in due modi. Successivamente vedremo come essi corrispondono a due liberazioni che hanno luogo durante la nostra vita, ma che sono di proporzioni molto più vaste e ci forniscono molte più ragioni di gioire.

      6, 7. (a) Quali meravigliosi avvenimenti profetizzava Isaia 61:1-7? (b) Come indicò Gesù che la profezia di Isaia era in corso di adempimento?

      6 La profezia di Isaia 61:1-7, pur non parlando direttamente dell’antico anno giubilare, faceva riferimento a un futuro tipo di liberazione: “Lo spirito del Sovrano Signore Geova è su di me, per la ragione che Geova mi ha unto per annunciare la buona notizia ai mansueti. Mi ha mandato a fasciare quelli che hanno il cuore rotto, a proclamare la libertà a quelli che sono in schiavitù e la completa apertura degli occhi anche ai prigionieri; a proclamare l’anno di buona volontà da parte di Geova e il giorno di vendetta da parte del nostro Dio; a confortare tutti quelli che fanno lutto . . . Avranno allegrezza a tempo indefinito”. Ma in che modo, e quando, quella profezia si sarebbe adempiuta?

      7 Dopo aver celebrato la Pasqua del 30 E.V., Gesù Cristo si recò in una sinagoga in giorno di sabato. Mentre era lì, egli lesse parte della profezia di Isaia e l’applicò a se stesso. Luca 4:16-21 dice tra l’altro: “Egli, aperto il rotolo, trovò il luogo dov’era scritto: ‘Lo spirito di Geova è su di me, perché egli mi ha unto per dichiarare la buona notizia ai poveri, mi ha mandato per predicare la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi, per mettere in libertà gli oppressi, per predicare l’anno accettevole di Geova’. . . . Quindi cominciò a dir loro: ‘Oggi questa scrittura che avete appena udito si è adempiuta’”.

      8. (a) Quale liberazione preliminare provvide Gesù? (b) In che modo questo viene illustrato in Giovanni 9:1-34?

      8 La buona notizia dichiarata da Gesù dava la possibilità agli ebrei che l’accettavano di diventare spiritualmente liberi. Siccome i loro occhi venivano aperti perché capissero cosa significava in effetti la vera adorazione e quali esigenze comportava, gli ebrei erano resi liberi da molte idee errate. (Matteo 5:21-48) Questa libertà valeva molto più delle guarigioni fisiche compiute da Gesù. Infatti, mentre è vero che Gesù restituì la vista a un uomo cieco fin dalla nascita, i benefìci più durevoli quell’uomo li ricevette riconoscendo Gesù come profeta mandato da Dio. La libertà che l’uomo aveva appena acquistato era in contrasto con la condizione dei capi religiosi, i quali erano schiavi delle loro tradizioni e dottrine errate. (Giovanni 9:1-34; Deuteronomio 18:18; Matteo 15:1-20) Ciò nondimeno si trattava solo di una libertà iniziale o preliminare. Sempre nel I secolo Gesù avrebbe reso disponibile un altro genere di liberazione che corrispondeva al Giubileo celebrato nell’antico Israele. Perché è ragionevole giungere a questa conclusione?

      9. Sotto quale forma di schiavitù restarono anche coloro che furono liberati in senso spirituale?

      9 All’uomo che in precedenza era cieco Gesù disse: “Per questo giudizio sono venuto in questo mondo: affinché quelli che non vedono vedano e quelli che vedono divengano ciechi”. Poi disse ai farisei: “Se foste ciechi non avreste alcun peccato. Ma ora dite: ‘Noi vediamo’. Il vostro peccato rimane”. (Giovanni 9:35-41) Sì, il peccato che porta alla morte era ancora un problema grave, proprio come lo è ora. (Romani 5:12) Gli ebrei, tra cui gli apostoli, che si erano avvalsi dell’iniziale liberazione spirituale provveduta da Gesù restavano uomini imperfetti. Continuavano ad essere schiavi del peccato e della conseguente morte. Gesù avrebbe potuto cambiare questa situazione? Lo avrebbe fatto? E, in questo caso, quando?

      10. Quale ulteriore libertà promise Gesù?

      10 Gesù in precedenza aveva detto: “Se rimanete nella mia parola, siete realmente miei discepoli, e conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. Gli ebrei che lo stavano ascoltando replicarono: “Noi siamo progenie di Abraamo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come mai dici: ‘Diverrete liberi’?” Gesù rispose: “Verissimamente vi dico: Chiunque opera il peccato è schiavo del peccato. Inoltre, lo schiavo non rimane nella casa per sempre; il figlio rimane per sempre”. (Giovanni 8:31-36) Perciò il fatto che gli ebrei fossero discendenti carnali di Abraamo non serviva a renderli liberi dalla schiavitù del peccato. Gesù fece questa storica dichiarazione concernente la libertà per richiamare l’attenzione su qualcosa che era imminente e che sarebbe stato più grande di ciò che gli israeliti sperimentavano in occasione dei vari Giubilei.

      Ha inizio il Giubileo cristiano

      11. Perché il nostro esame del Giubileo cristiano si sofferma in particolare sul 33 E.V.?

      11 Gli ebrei non capivano che il Giubileo previsto dal patto della Legge mosaica era tipico di un Giubileo più grande. (Colossesi 2:17; Efesini 2:14, 15) Il Giubileo dei cristiani ha a che fare con “la verità” che può rendere gli uomini liberi, la verità che si impernia sul Figlio, Gesù Cristo. (Giovanni 1:17) Quand’è che si cominciò a celebrare questo più grande Giubileo che avrebbe addirittura portato la libertà dal peccato e dai suoi effetti? Nella primavera del 33 E.V., il giorno di Pentecoste, cioè dieci giorni dopo che Gesù era asceso al cielo per presentare a Geova Dio il valore del suo sacrificio. — Ebrei 9:24-28.

      12, 13. Cosa accadde dopo la morte di Gesù che portò di lì a poco i discepoli a vivere un’esperienza unica?

      12 Prima di Gesù nessun’altra creatura era stata destata dai morti perché continuasse a vivere per sempre. (Romani 6:9-11) Tutti, invece, si erano addormentati nella morte e dovevano continuare a dormire finché non fosse giunto il tempo stabilito per la risurrezione della famiglia umana. Con la sua risurrezione per mezzo del potere di Dio, Gesù Cristo divenne, come lo definiscono le Scritture ispirate, la “primizia di quelli che si sono addormentati nella morte”. — 1 Corinti 15:20.

      13 Cinquanta giorni dopo la sua risurrezione si ebbe la prova che il risuscitato Gesù Cristo era asceso ai cieli, era entrato alla presenza di Geova Dio col valore del suo perfetto sacrificio umano e lo aveva usato a beneficio dell’umanità. Alla Pentecoste del 33 E.V., ubbidendo alle istruzioni ricevute da Gesù, circa 120 discepoli si riunirono a Gerusalemme. Allora Cristo versò spirito santo su questi discepoli in adempimento di Gioele 2:28, 29. Lingue come di fuoco si posarono sulle loro teste, ed essi cominciarono a parlare in lingue che non conoscevano. (Atti 2:16-21, 33) Questa era la dimostrazione che il risuscitato Gesù Cristo era asceso ai cieli ed era entrato alla presenza di Dio col valore di un sacrificio umano perfetto da usare per il bene dell’umanità.

      14. (a) Per quanto riguardava i patti, in che situazione si trovavano i discepoli di Cristo? (b) Quale straordinaria benedizione era compresa nel nuovo patto?

      14 Come influì questo su quei discepoli? Tanto per cominciare, furono resi liberi dal patto della Legge mosaica, patto che Dio aveva stipulato con la nazione dell’Israele naturale, ma che ora aveva annullato, inchiodandolo al palo di tortura di Gesù. (Colossesi 2:13, 14; Galati 3:13) Quel patto fu sostituito da un nuovo patto, che fu stipulato non con la nazione dell’Israele naturale, ma con la nuova “nazione” dell’Israele spirituale. (Ebrei 8:6-13; Galati 6:16) Questo nuovo patto, predetto in Geremia 31:31-34, fu concluso per mezzo di un mediatore più grande dell’antico profeta Mosè. Poiché siamo interessati alla liberazione, dovremmo prendere nota in particolare di un aspetto del nuovo patto. L’apostolo Paolo lo mise in evidenza scrivendo: “‘Questo è il patto che stipulerò con loro dopo quei giorni . . . E assolutamente non rammenterò più i loro peccati e le loro opere illegali’. Ora dove c’è il perdono di questi, non c’è più offerta per il peccato”. — Ebrei 10:16-18.

      15. Perché si può dire che per gli unti il Giubileo cristiano cominciò il giorno di Pentecoste del 33 E.V.? (Romani 6:6, 16-18)

      15 Era a questa liberazione dal peccato che si riferiva Gesù quando disse: “Se perciò il Figlio vi rende liberi, sarete realmente liberi”. (Giovanni 8:36) Pensate: la libertà dal peccato resa possibile grazie al sacrificio di Cristo! A partire dal giorno di Pentecoste, Dio dichiarò giusti i credenti e poi li adottò come figli spirituali aventi la prospettiva di regnare con Cristo in cielo. Paolo spiega: “Poiché voi non avete ricevuto uno spirito di schiavitù che causi di nuovo timore, ma avete ricevuto uno spirito di adozione come figli . . . Se, dunque, siamo figli, siamo anche eredi: eredi in realtà di Dio, ma coeredi di Cristo”. (Romani 8:15-17) Non c’erano dubbi: per i cristiani unti era cominciato il Giubileo cristiano.

      16. Quali altre benedizioni e prospettive avevano coloro che celebravano il Giubileo cristiano?

      16 Così, quel giorno di Pentecoste del 33 E.V. venne all’esistenza la nuova nazione dell’Israele spirituale. Era composta di esseri umani i cui peccati erano stati perdonati in base al sangue sacrificale di Cristo. (Romani 5:1, 2; Efesini 1:7) Chi di noi può negare che per quei primi israeliti spirituali ammessi nel nuovo patto ci fu una meravigliosa liberazione, visto che i loro peccati furono perdonati? Dio li aveva resi ‘“una razza eletta, un regal sacerdozio, una nazione santa, un popolo di speciale possesso, affinché dichiarassero le eccellenze” di colui che li aveva chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce’. (1 Pietro 2:9) È vero che il loro corpo carnale era ancora imperfetto e che col tempo sarebbero morti. Ma, ora che Dio li aveva dichiarati giusti e li aveva adottati quali figli spirituali, la loro morte nella carne era semplicemente una “liberazione” che avrebbe permesso loro di essere risuscitati nel “regno celeste” di Cristo. — 2 Timoteo 4:6, 18.

      17, 18. Perché la liberazione del Giubileo cristiano era più preziosa della libertà preliminare proclamata da Gesù?

      17 L’atto iniziale o preliminare con cui ebrei credenti furono liberati da idee e pratiche errate era stato molto importante. Comunque, come si è visto, Gesù non si fermò a quella liberazione spirituale. Dalla Pentecoste del 33 E.V. in poi liberò uomini credenti dalla “legge del peccato e della morte”. (Romani 8:1, 2) Per i cristiani unti cominciò così il Giubileo cristiano. Si trattava in realtà di una liberazione molto più preziosa, dato che comportava la prospettiva di andare a vivere in cielo quali coeredi di Cristo.

      18 Fino ad ora abbiamo considerato due aspetti della libertà cristiana nel I secolo, aspetti che indubbiamente furono fonte di gioia. E i credenti del I secolo, in effetti, si rallegrarono. (Atti 13:44-52; 16:34; 1 Corinti 13:6; Filippesi 4:4) Erano felici soprattutto perché partecipando al Giubileo cristiano avrebbero potuto ricevere benedizioni eterne nei cieli. — 1 Pietro 1:3-6; 4:13, 14.

      19. Quali interrogativi rimangono per quanto riguarda i cristiani che non sono stati generati dallo spirito, e cosa indica che parteciperanno alla liberazione provveduta da Dio?

      19 Ma che ruolo ha in questo contesto la maggioranza degli odierni veri cristiani, che non sono stati dichiarati giusti per la vita e non sono stati unti con lo spirito santo? Ci sono ragioni scritturali per attendersi una loro liberazione su vasta scala come parte del Giubileo cristiano. Ricordate che Atti 3:20, 21 dice: “Gesù, che il cielo deve in realtà ritenere fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose di cui Dio parlò per bocca dei suoi santi profeti dell’antichità”. (Confronta Atti 17:31). Sullo stesso tenore Giovanni, un apostolo unto che stava già beneficiando del Giubileo cristiano, a proposito di Gesù Cristo scrisse: “Egli è un sacrificio propiziatorio per i nostri peccati, e non solo per i nostri ma anche per quelli di tutto il mondo”. (1 Giovanni 2:2) Significa questo che molti cristiani leali di oggi i quali non hanno la speranza celeste possono rallegrarsi della libertà cristiana? E questo si avvererà solo in futuro, o c’è già motivo di rallegrarsi ora? Lo possiamo sapere prendendo in esame quegli aspetti della liberazione cristiana e del Giubileo che riguardano più da vicino gli odierni veri adoratori.

      [Nota in calce]

      a L’annuale Giorno di Espiazione si teneva il 10 tishri, mese del calendario ebraico che corrisponde al periodo di settembre-ottobre.

  • Il Giubileo cristiano culmina nel Millennio
    La Torre di Guardia 1987 | 1° gennaio
    • Il Giubileo cristiano culmina nel Millennio

      1. Che cosa gli ebrei della Repubblica di Israele non hanno cercato di riprendere a celebrare, e perché?

      NEPPURE nella Repubblica di Israele (fondata nel 1948) i molti ebrei che si considerano sotto la Legge mosaica hanno ripreso a celebrare l’anno giubilare. E sorgerebbero molte complicazioni se ci provassero. Ne deriverebbero gravi problemi economici, dal momento che la cosa interesserebbe i diritti di proprietà. La Repubblica di Israele non occupa tutto il territorio abitato nell’antichità dalle 12 tribù. Inoltre non esiste un tempio con un sommo sacerdote della tribù di Levi, poiché non è più possibile stabilire a quale tribù ciascuno appartiene.

      2. Come alcuni cristiani hanno già cominciato a celebrare un Giubileo prefigurato da quello dell’antico Israele?

      2 Che dire, comunque, delle benedizioni derivanti dal celebrare il Giubileo? Ricordiamo che l’antico Giubileo era un anno festivo di libertà: gli israeliti che si erano venduti come schiavi venivano liberati e i possedimenti terrieri ereditari restituiti. (Levitico 25:8-54) Nel precedente articolo abbiamo visto che questa disposizione finì nel 33 E.V. insieme al patto della Legge mosaica. (Romani 7:4, 6; 10:4) Allora entrò in vigore un nuovo patto in virtù del quale Dio poteva perdonare i peccati dei credenti, ungerli con spirito santo e adottarli come figli che avrebbe poi portato in cielo. (Ebrei 10:15-18) Ma coloro che beneficiano in tal modo della disposizione del nuovo patto sono un “piccolo gregge” di 144.000 persone ‘comprate dalla terra’. Come possono, quindi, i milioni di altri cristiani leali ottenere la liberazione prefigurata dal Giubileo? — Luca 12:32; Rivelazione 14:1-4.

      Un sacrificio per tutti!

      3. Che efficacia e che durata ha il sacrificio di Gesù?

      3 Nei tempi precristiani i benefìci derivanti dall’annuale Giorno di Espiazione duravano soltanto un anno. I benefìci derivanti dal sacrificio di riscatto del Signore Gesù Cristo sono perpetui, eterni. Perciò il Sommo Sacerdote antitipico Gesù non è costretto a diventare nuovamente uomo, sacrificare se stesso e tornare in cielo per presentare anno dopo anno il valore di quel sacrificio nel Santissimo di Geova Dio. Le Scritture dichiarano: “Cristo, ora che è stato destato dai morti, non muore più; la morte non lo signoreggia più”. — Romani 6:9; Ebrei 9:28.

      4, 5. (a) Che effetto ha avuto l’applicazione del sacrificio di Gesù a partire dalla Pentecoste del 33 E.V.? (b) Cosa dimostra che il suo sacrificio sarà applicato a un numero più vasto di persone?

      4 Pertanto negli anni trascorsi dalla Pentecoste del 33 E.V., a mano a mano che sono diventati discepoli generati dallo spirito del glorificato Signore Gesù, i credenti hanno cominciato a celebrare il Giubileo cristiano. Dopo essere stati ‘resi liberi dalla legge del peccato e della morte’, hanno goduto una corroborante libertà. (Romani 8:1, 2) Essi hanno inoltre proclamato il messaggio cristiano perché altri ancora possano ottenere il perdono dei peccati, essere unti e diventare figli spirituali di Dio. Ma questo vuol forse dire che se uno non fa parte di quel limitato gruppo di 144.000 persone non può ottenere ora una gioiosa liberazione?

      5 A questo riguardo sono significative le parole dell’apostolo Paolo riportate in Romani 8:19-21: “L’ansiosa aspettazione della creazione attende la rivelazione dei figli di Dio. Poiché la creazione fu sottoposta alla futilità [essendo peccatrice e incapace di eliminare il peccato]”. Paolo poi mette in risalto il fatto che esiste la “speranza che la creazione stessa sarà pure resa libera dalla schiavitù della corruzione e avrà la gloriosa libertà dei figli di Dio”. Questa libertà, quindi, non è limitata a coloro che diventano “figli di Dio” in cielo. Le note parole riportate in Giovanni 3:16 lo dimostrano. E, come è già stato menzionato, l’unto apostolo Giovanni disse che Cristo morì “per i nostri peccati, e non solo per i nostri ma anche per quelli di tutto il mondo”. — 1 Giovanni 2:2.

      1919: una liberazione iniziale

      6, 7. Dal 1919 che genere di liberazione è stata proclamata, e perché soprattutto da quell’anno?

      6 Nei tempi moderni gli unti che stanno celebrando il Giubileo cristiano hanno dichiarato la buona notizia di liberazione, in particolar modo dal 1919. ‘Perché proprio da allora?’, potreste chiedere, se siete nati dopo quell’anno. Vediamolo, ricordando sempre che la cosa riguarda la vostra liberazione.

      7 Prima di allora, per decenni gli unti servitori di Geova avevano diffuso verità bibliche, come quelle contenute nella famosa serie degli Studi sulle Scritture (1886-1917, in inglese). Inoltre avevano distribuito un gran numero di istruttivi opuscoli e volantini. Durante la prima guerra mondiale ci fu un periodo di opposizione, prova e vagliatura, e la loro attività subì un rallentamento. Ma nel 1919 il rimanente riprese a proclamare verità bibliche con rinnovato zelo. Come nel 30 E.V. Gesù aveva potuto dire di essere stato unto per predicare “la liberazione ai prigionieri e il ricupero della vista ai ciechi”, così potevano dirlo questi unti moderni. Dopo un entusiasmante congresso tenuto dal 1º al 7 settembre 1919,a essi si impegnarono strenuamente a predicare verità che resero libere innumerevoli persone. — Luca 4:18.

      8, 9. In che senso molti sono stati resi liberi, e quali strumenti sono stati utilizzati nel proclamare questa liberazione?

      8 Per fare un esempio, considerate la pubblicazione biblica intitolata L’Arpa di Dio (1921), che presentava una serie di verità fondamentali come se fossero dieci corde di un’arpa. Il libro riconosceva che “molti sono stati stornati dallo studio della Bibbia” perché è stato loro insegnato che “la punizione dei malvagi . . . è il tormento eterno o tortura in un inferno ardente con fuoco inestinguibile e zolfo”. I lettori dei quasi sei milioni di copie del libro appresero che questa dottrina “non può essere vera per almeno quattro separate e distinte ragioni. (1) Perché è irragionevole. (2) Perché è ripugnante alla giustizia. (3) Perché è contraria al principio dell’amore. (4) Perché è intieramente non-Scritturale”. Potete immaginare il senso di liberazione che provò chi era cresciuto nel timore dei tormenti eterni dell’inferno o delle sofferenze del purgatorio!

      9 Sì, la zelante predicazione della verità biblica compiuta in tutto il mondo da questi unti liberava persone che erano state schiave di falsi insegnamenti, superstizioni e pratiche non scritturali (come, ad esempio, il culto degli antenati, il timore di fantasmi o spiriti maligni e lo sfruttamento economico da parte degli ecclesiastici). Solo i titoli di alcune di queste pubblicazioni bibliche bastano a far capire l’effetto liberatore che hanno avuto su milioni di persone.b Si sono così avverate le parole di Gesù, il quale disse che i suoi discepoli ‘avrebbero fatto opere più grandi’ delle sue. (Giovanni 14:12) Rispetto alla preliminare opera di liberazione spirituale che Gesù compì predicando “la liberazione ai prigionieri”, i moderni servitori di Dio hanno fatto molto di più: hanno raggiunto milioni di persone in tutto il mondo.

      10. Perché possiamo attenderci un’ulteriore, più grande liberazione per il futuro?

      10 Ricordate, comunque, che nel I secolo ci fu un’altra liberazione che ebbe inizio il giorno di Pentecoste del 33 E.V. Allora cominciò il Giubileo cristiano per i componenti del “piccolo gregge”, i quali avrebbero ottenuto il perdono dei peccati, con la prospettiva di diventare “figli di Dio” in cielo. E nel nostro tempo? Avrebbero potuto milioni di altri devoti cristiani essere liberati dalla schiavitù del peccato e celebrare in tal modo un grandioso Giubileo? Sì, e l’apostolo Pietro lo indicò parlando dei “tempi della restaurazione di tutte le cose di cui Dio parlò per bocca dei suoi santi profeti dell’antichità”. — Atti 3:21.

      Un Giubileo per milioni di persone

      11. Come il capitolo 25 di Levitico fa capire che possiamo aspettarci una liberazione che non interessa solo l’Israele spirituale?

      11 Va rilevato il fatto che nel capitolo 25 di Levitico per due volte agli israeliti fu ricordato che, dal punto di vista di Geova, essi erano i suoi “schiavi” che Lui aveva liberato dall’Egitto. (Versetti 42 e 55) Questo capitolo che parla del Giubileo menziona anche gli “avventizi” e i ‘forestieri che risiedevano in mezzo a loro’. A questi corrisponde l’odierna “grande folla” di persone che proclamano la buona notizia cristiana assieme agli israeliti spirituali.

      12. Cosa sta avendo luogo dal 1935?

      12 Dal 1935 il “pastore eccellente” Gesù Cristo ha fatto in modo che quelle che lui chiamò “altre pecore” collaborassero attivamente con l’unto rimanente. Egli le avrebbe dovute “condurre”, ed esse avrebbero formato “un solo gregge” sotto “un solo pastore”. (Giovanni 10:16) Ci sono ora milioni di “altre pecore”. Se fate parte di questa felice moltitudine, siete già considerati giusti in qualità di amici di Dio e, in quanto componenti della famiglia umana, attendete di essere ‘resi liberi dalla schiavitù della corruzione’ durante gli imminenti “tempi della restaurazione di tutte le cose” sulla terra. È una speranza che non sarà delusa. — Romani 8:19-21; Atti 3:20, 21.

      13. Di quale benedizione successiva alla “grande tribolazione” dovremmo prendere nota in particolare?

      13 Dopo aver visto i 144.000, che celebrano il Giubileo cristiano avendo un destino celeste, l’apostolo Giovanni descrisse i componenti di una “grande folla”: “Questi sono quelli che vengono dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro lunghe vesti e le hanno rese bianche nel sangue dell’Agnello. Perciò sono dinanzi al trono di Dio; e gli rendono sacro servizio giorno e notte nel suo tempio”. — Rivelazione 7:14, 15.

      14, 15. Perché ora i componenti della “grande folla” hanno precise ragioni per cui rallegrarsi?

      14 Fin d’ora, prima della grande tribolazione, essi esercitano fede nel sangue sparso di Cristo avvalendosi così della sua morte sacrificale. Inoltre si rallegrano perché sono stati liberati da Babilonia la Grande, hanno una buona coscienza davanti a Geova Dio e hanno il privilegio di prendere parte all’adempimento di Matteo 24:14 predicando la buona notizia del Regno prima che venga la fine.

      15 Ma che dire della loro speranza di venire liberati dall’imperfezione e dal peccato innati? È vicino il tempo in cui avverrà questo? Abbiamo validi motivi di pensare che fra noi ci siano ancora alcuni della generazione umana che, secondo la profezia di Gesù Cristo, non sarebbe dovuta passare finché tutte le cose predette non si fossero realizzate. (Matteo 24:34) Pertanto, il gran finale del “termine del sistema di cose” dovrebbe essere molto vicino. — Matteo 24:3.

      Le fasi conclusive del Giubileo cristiano

      16. A che punto ci troviamo nell’adempimento del proposito di Dio, e cosa ha in serbo il futuro?

      16 La “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente” si avvicina a grandi passi e sia il rimanente del “piccolo gregge” che la “grande folla” di loro fedeli e leali compagni continueranno a mantenere l’integrità verso Geova Dio e a confidare nella sua protezione. Non vedono l’ora che Geova riporti su tutti i nemici una schiacciante vittoria che lo rivendichi quale Sovrano universale. Che meraviglioso coronamento della loro libertà cristiana sarà questo! — Rivelazione 16:14; 19:19-21; Abacuc 2:3.

      17. In che modo altri milioni di persone otterranno una liberazione nel corso di uno splendido Giubileo?

      17 Una volta che sarà stata riaffermata la sovranità universale di Geova e che Gesù Cristo avrà assunto il pieno controllo della terra in qualità di Re dei re e Signore dei signori, il Re vittorioso, Gesù Cristo, governerà la terra purificata. A quel tempo egli applicherà direttamente il valore del suo sacrificio ai milioni di esseri umani, tra cui i morti riportati in vita, che eserciteranno fede e accetteranno lietamente il perdono dei peccati concesso da Dio tramite Cristo. Ne sarà una prova il fatto che Dio asciugherà “ogni lacrima dai loro occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più cordoglio né grido né dolore”. (Rivelazione 21:3, 4) Se questa non è una vera liberazione, che cos’è?

      18. Analogamente a quanto accadeva durante il Giubileo nell’antichità, cosa accadrà alla terra nel nuovo sistema?

      18 Inoltre, la terra non sarà più inquinata da uomini, fabbriche e governi umani mossi dall’avidità. (Rivelazione 11:18) Essa verrà invece restituita ai veri adoratori, i quali avranno il piacevole compito di prendere parte all’adempimento letterale della profezia di Isaia: “Certamente edificheranno case e le occuperanno; e certamente pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Non edificheranno e qualcun altro occuperà; non pianteranno e qualcun altro mangerà . . . Non faticheranno per nulla, né genereranno per il turbamento; perché sono la progenie composta dei benedetti di Geova”. (Isaia 65:21-25) Alla fine del Regno millenario saranno state cancellate tutte le tracce del peccato ereditato e dell’imperfezione, e i leali servitori terreni di Dio staranno celebrando il periodo culminante e conclusivo del Giubileo. Così sarà stata conseguita la liberazione prefigurata dal Giubileo. — Efesini 1:10.

      Dopo l’apice del Giubileo

      19, 20. In che modo Satana e i demoni tenteranno di ostacolare le benedizioni portate dal Giubileo millenario, ma con quale esito?

      19 Rivelazione 20:1-3 predice che Satana il Diavolo, il governante delle orde demoniche, resterà inattivo per tutti i mille anni nei quali Cristo dominerà sull’umanità. Finito il Millennio, allorché al Diavolo e ai suoi demoni sarà permesso di tornare in scena per un breve tempo, questi spiriti malvagi troveranno la terra non nelle condizioni in cui l’avevano lasciata, ma trasformata in un paradiso mondiale di indescrivibile bellezza. La vedranno abitata dalla fedele “grande folla” e dai miliardi di risuscitati per i quali Gesù Cristo morì come sacrificio di riscatto. Entro la fine del Millennio, il Giubileo cristiano avrà raggiunto il suo obiettivo di liberare completamente l’umanità dagli effetti del peccato. (Romani 8:21) Come sarebbe diabolico e vergognoso che qualcuno cercasse di rovinare questa stupenda condizione! Tuttavia, col permesso dell’Iddio onnipotente, il Diavolo proverà un’ultima volta a far questo, colpendo con disperato accanimento. A questo riguardo in Rivelazione 20:7-10, 14 si legge:

      20 “Ora appena saranno finiti i mille anni, Satana sarà sciolto dalla sua prigione, e uscirà per sviare quelle nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle alla guerra. Il numero di questi è come la sabbia del mare. E avanzarono sull’estensione della terra e circondarono il campo dei santi e la città diletta. Ma fuoco scese dal cielo e li divorò. E il Diavolo che li sviava fu scagliato nel lago di fuoco e zolfo”.

      21. Dopo che il Giubileo cristiano si sarà concluso col Millennio, quale reazione dei celesti figli di Dio farà ricordare quella descritta in Giobbe 38:7?

      21 Dappertutto si continuerà a godere la vera libertà ottenuta grazie alla disposizione del Giubileo; tutte le creature saranno libere e renderanno onore all’Unico che ha nome Geova. (Salmo 83:18) Sarà così per sempre, mentre Geova continuerà ad adempiere i suoi propositi in tutto l’universo. Allorché fu creata la terra, prima che su di essa fossero messi gli uomini, “le stelle del mattino gridarono gioiosamente insieme, e tutti i figli di Dio emettevano urla d’applauso” alla vista di quel meraviglioso spettacolo. (Giobbe 38:7) Quanta più gioia proveranno nel vedere la terra popolata da uomini e donne che avranno mostrato e dato prova di essere totalmente dedicati all’Iddio onnipotente e integri verso di Lui!

      22. Come dovremmo sentirci, in armonia con l’esortazione riportata in Salmo 150:1-6?

      22 Esaminati tutti gli aspetti sotto la risplendente luce che viene fatta sulle Scritture, non possiamo fare altro che esultare spontaneamente con i cieli e dire: Alleluia! È questa l’esortazione con cui si conclude il libro dei Salmi: “Alleluia. Lodate il Signore nel suo santuario, lodatelo nel firmamento della sua potenza. Lodatelo per i suoi prodigi, lodatelo per la sua immensa grandezza. Lodatelo con squilli di tromba, lodatelo con arpa e cetra; lodatelo con timpani e danze, lodatelo sulle corde e sui flauti. Lodatelo con cembali sonori, lodatelo con cembali squillanti; ogni vivente dia lode al Signore. Alleluia”. — Salmo 150:1-6, CEI.

      [Note in calce]

      a A quel congresso fu presentata una nuova rivista che doveva essere “come una voce nel deserto di confusione, [con] il compito di annunciare la prossima Età d’Oro”. Quella rivista oggi si chiama Svegliatevi!

      b Milioni ora viventi non morranno mai (1920, in inglese); Liberazione (1926); Libertà per i popoli (1927); Libertà (1932, in inglese); “La verità vi farà liberi” (1943); Che cosa dicono le Scritture di una “vita dopo la morte”? (1956); Vita eterna, nella libertà dei figli di Dio (1967); La Verità che conduce alla Vita Eterna (1968); Il sentiero della verità divina che porta alla liberazione (1980, in inglese).

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