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FesteRagioniamo facendo uso delle Scritture
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Il Dizionario Enciclopedico Italiano di G. Treccani (1955-1961) dichiara: “Si riconosce ormai universalmente che una festa della natività di Gesù Cristo è ignota ai Padri dei primi tre secoli e che manca una tradizione autorevole circa la data della sua nascita . . . Nella scelta del 25 dic. come giorno del Natale del Salvatore ebbe certo molta influenza il calendario civile romano che dalla fine del sec. 3º celebrava in quel giorno il solstizio invernale e il natale del ‘sole invitto’ (Dies natalis invicti solis) . . . Tra le celebrazioni domestiche e popolari vanno ricordati il ceppo, i fuochi e i falò (sopravvivenze di quelli accesi in antico per il solstizio) . . . l’albero di N. (anch’esso sopravvivenza di riti agrarî)”. — Vol. VIII, p. 242.
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FesteRagioniamo facendo uso delle Scritture
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Alla voce “natale” la Grande Enciclopedia De Agostini (1972-1978) dice: “Collegati con la festa del N. sono degli usi che non sempre sono di origine cristiana, anzi per la maggior parte hanno le loro origini nelle religioni e civiltà pre-cristiane. . . . Da un lato una serie di usi che chiaramente derivano dai Saturnali romani, che appunto si celebravano nella seconda metà di dicembre: in particolare l’uso di luminarie, lo scambio di doni, i regali ai bambini”. (Vol. XIII, p. 412)
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