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La fonte dei veri valoriSvegliatevi! 1992 | 22 gennaio
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Nel suo libro L’Universo intelligente un altro astrofisico, il premio Nobel Fred Hoyle, considera queste stesse misteriose coincidenze che hanno tormentato Greenstein e dice: “Tali proprietà sembrano costituire attraverso la struttura del mondo naturale una catena di casi fortunati, ma queste strane coincidenze, essenziali alla vita, sono così numerose che sembra sia necessaria una spiegazione che le giustifichi”. Anche Hoyle, come Greenstein, riconosce che non possono essersi verificate per caso. Perciò, dice Hoyle, ‘l’origine dell’Universo presuppone un’intelligenza’, “un’intelligenza ben più grande della nostra”, ‘un’intelligenza che ci ha preceduto e che si è indotta a mettere insieme, come un deliberato atto di creazione, una struttura per la vita’. — Trad. di G. Paoli e R. Morelli, Milano, Mondadori, 1984, pp. 220, 189, 190, 226.
Einstein parlò di Dio ma non come ne parla la religione tradizionale. Il suo concetto di Dio aveva relazione con lo “spirito immensamente superiore” che vedeva riflesso nella natura. Timothy Ferris, nel suo articolo “L’altro Einstein”, attribuiva ad Einstein queste parole: “Quello che vedo nella natura è una struttura stupenda che possiamo capire solo in maniera molto imperfetta e davanti alla quale la persona riflessiva deve sentirsi pervasa da un profondo senso di ‘umiltà’. È un sentimento sinceramente religioso che non ha nulla a che vedere con il misticismo. . . . La mia religiosità consiste in un’umile ammirazione di quello spirito immensamente superiore che si rivela in quel poco che noi, con il nostro intelletto debole e transitorio, possiamo comprendere della realtà. . . . Voglio sapere come Dio creò questo mondo. Voglio conoscere i suoi pensieri; in quanto al resto, sono solo dettagli”.
Guy Murchie, dopo avere preso in considerazione alcuni degli incomprensibili misteri dell’universo, dice in un suo libro: “È facile capire perché i fisici moderni, che negli ultimi secoli hanno allargato le frontiere della conoscenza penetrando nell’ignoto forse più di tutti gli altri scienziati, accettano quel grande mistero dell’universo comunemente chiamato Dio prima della maggior parte dei loro colleghi”. — The Seven Mysteries of Life.
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La fonte dei veri valoriSvegliatevi! 1992 | 22 gennaio
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Nel suo libro L’Universo intelligente un altro astrofisico, il premio Nobel Fred Hoyle, considera queste stesse misteriose coincidenze che hanno tormentato Greenstein e dice: “Tali proprietà sembrano costituire attraverso la struttura del mondo naturale una catena di casi fortunati, ma queste strane coincidenze, essenziali alla vita, sono così numerose che sembra sia necessaria una spiegazione che le giustifichi”. Anche Hoyle, come Greenstein, riconosce che non possono essersi verificate per caso. Perciò, dice Hoyle, ‘l’origine dell’Universo presuppone un’intelligenza’, “un’intelligenza ben più grande della nostra”, ‘un’intelligenza che ci ha preceduto e che si è indotta a mettere insieme, come un deliberato atto di creazione, una struttura per la vita’. — Trad. di G. Paoli e R. Morelli, Milano, Mondadori, 1984, pp. 220, 189, 190, 226.
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