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  • g86 22/8 pp. 5-8
  • Il mistero dell’occulto

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  • Il mistero dell’occulto
  • Svegliatevi! 1986
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  • Studio scientifico del paranormale
  • È solo un imbroglio?
  • È il potere della mente?
  • Risolto il mistero
    Svegliatevi! 1986
  • La tavoletta oui-ja: Che effetto può avere su di voi?
    Svegliatevi! 1975
  • Il fascino dell’occulto
    Svegliatevi! 1986
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    Svegliatevi! 1973
Altro
Svegliatevi! 1986
g86 22/8 pp. 5-8

Il mistero dell’occulto

CINQUECENTO anni fa chi era accusato di stregoneria finiva davanti al tribunale dell’Inquisizione. Nel 1484 una bolla papale diede agli inquisitori l’appoggio ufficiale per la loro caccia alle streghe. Ne seguì la pubblicazione del Malleus maleficarum (Il martello delle streghe), in cui la stregoneria era classificata come un reato peggiore dell’eresia. Di conseguenza vennero messe a morte migliaia di persone.

Nei tempi moderni è stato assunto un atteggiamento molto diverso nei confronti degli avvenimenti che la scienza moderna non è riuscita a spiegare. Questo mutato atteggiamento vien fatto risalire al 1848 quando due ragazze, Margaret e Kate Fox dello Stato di New York (USA), udirono dei colpi misteriosi nella loro casetta. Pensando che qualcuno dal mondo spirituale stesse cercando di stabilire un contatto, chiesero un codice per poter comunicare in modo comprensibile. Riuscirono a comunicare e seguirono dei messaggi.

La notizia di queste esperienze si diffuse in lungo e in largo e con essa nacque l’interesse per il paranormale. Come risultato lo spiritismo divenne una religione, attirando molti che nutrivano il vivo desiderio di mettersi in contatto con i loro cari defunti.

Studio scientifico del paranormale

Un altro risultato di queste esperienze paranormali fu la costituzione di società per studiarle scientificamente. Lo studio dei fenomeni paranormali è detto parapsicologia o ricerca psichica.

Per molto tempo la scienza tradizionale respinse questa ricerca. Ma poi, nel 1882, fu fondata a Londra la Society for Psychical Research. Il suo scopo dichiarato era quello di “esaminare senza pregiudizi o prevenzioni e con spirito scientifico quelle facoltà umane, vere o presunte, che appaiono inspiegabili sulla base di qualsiasi ipotesi generalmente riconosciuta”.

L’immagine della ricerca psichica è migliorata in tempi recenti da che insigni scienziati si sono messi a studiare il paranormale. Degno di nota è il fatto che il 18 maggio 1985 l’università di Edimburgo annunciò che la cattedra di parapsicologia era stata assegnata a uno psicologo americano, il dott. Robert Morris. Il Sunday Telegraph lo ha soprannominato professore dell’ignoto. Benché l’idea di dare tanta importanza alla parapsicologia attirasse delle critiche, la rivista New Scientist osservava:

“Non che la parapsicologia sia una materia nuova nelle università inglesi. La Society for Psychical Research (SPR), il più importante organismo nel settore, ha celebrato il suo centenario un paio d’anni fa e ha sempre avuto stretti legami accademici. Il primo presidente dell’SPR fu Henry Sidgwick, professore di filosofia morale all’università di Cambridge. Da allora 28 dei circa 50 presidenti sono stati professori universitari, due dei quali premi Nobel. Otto delle 44 università inglesi stanno attualmente svolgendo ricerche parapsicologiche”.

Com’è ovvio, le grandi istituzioni della scienza non mettono ancora ufficialmente la parapsicologia sullo stesso piano delle scienze fisiche. Molti, infatti, affermano che non esista una cosiddetta esperienza paranormale.

È solo un imbroglio?

In effetti alcune esperienze che si dice siano opera del potere occulto non sono altro che un imbroglio. Un esempio riguardava le quattro giovani figlie di un ecclesiastico e la loro cameriera. Una delle ragazze era mandata fuori della stanza. Le altre rimanevano in compagnia di coloro che facevano l’esperimento. Era scelto un oggetto, come una carta da gioco. La ragazza era quindi invitata a rientrare nella stanza e a riconoscere mediante telepatia l’oggetto scelto. Di solito veniva fatta la descrizione corretta. Alcuni anni dopo, però, quando furono esaminate da membri della Society for Psychical Research, due delle ragazze ammisero di avere imbrogliato servendosi di indizi visivi e acustici.

Più recentemente il mago James Randi escogitò uno stratagemma per mostrare che si possono ingannare perfino gli esperti. Dispose che due giovani maghi trovassero lavoro presso il dott. Peter Phillips, preside della facoltà di fisica all’università di Washington, che stava conducendo degli esperimenti di parapsicologia. “Continuo a credere che Mike Edwards [uno dei giovani maghi] abbia piegato una chiave nella mia mano senza mai toccarla”, scrisse Phillips. Evidentemente, però, era stato ingannato, come ammise in seguito. I maghi affermano di avere compiuto tutte le loro straordinarie imprese per destrezza di mano e non grazie al potere paranormale.

È chiaro che ci sono stati casi di frode. Eppure, Arthur J. Ellison, nel discorso che rivolse come presidente alla Society for Psychical Research nel 1982, sostenne che esistono “ottime prove di esperienze che non corrispondono agli attuali modelli scientifici i quali rappresentano le normali esperienze di questo universo”. Cosa c’è di misterioso in queste esperienze?

È il potere della mente?

Alcuni credono che la mente abbia poteri nascosti a cui si può fare appello per compiere imprese straordinarie. La mente, però, ha forse il potere di far ballare tavoli, muovere un indicatore su una tavoletta ouija, piegare oggetti metallici o emanare una forza per compiere altre cose del genere?

In un articolo intitolato “Il segreto della mistica della tavoletta ouija”, il mago Henry Gordon scrisse: “Ebbene, esiste una forza invisibile, ma non c’è nulla di paranormale in essa.

“In psicologia si chiama automatismo”, dice Gordon. “L’automatismo è un comportamento meccanico, o una reazione muscolare, a un pensiero inconscio . . . Questo processo psicologico è responsabile di molti altri cosiddetti fenomeni psichici”.

Questo è quanto si asserisce comunemente. Ci sono ad esempio maestri di arti marziali che possono esercitare il cosiddetto potere ki. “Imparate a far affluire il vostro ‘ki’ o mente concentrandovi sull’Unico Punto [parte inferiore dell’addome] e stendete il braccio”, suggerisce Black Belt, una rivista di arti marziali. “Fingete che l’acqua o forza fluisca dall’unico punto attraverso il braccio e il dito”.

“Finché uno continua ad addestrare il proprio ‘Ki’”, dice Black Belt, “gli studenti non lo supereranno mai. Il fondatore dell’Aikido [una delle arti marziali], il maestro Morihei Uyeshiba, ha oltre ottant’anni, ma nessuno ancora riesce a tenergli testa. Egli è in grado di rovesciare simultaneamente venti uomini forti. Egli diventa sempre più forte man mano che invecchia. . . . Si deve accettare il ‘Ki’ come un’aggiunta ai cinque sensi”.

Questa forza straordinaria, però, ha veramente origine dalla mente umana? Permette alle persone di compiere imprese che non si possono spiegare scientificamente?

Ebbene, consideriamo un caso di un fenomeno poltergeist verificatosi a Enfield (Londra), in Inghilterra, studiato per conto della Society for Psychical Research. Riguardo a questo tipo di fenomeno, Brian Inglis, autore di vari libri sul paranormale, spiega: “I misteriosi colpi, gli spostamenti di mobili e la rottura di oggetti continuano spesso per settimane; e questo permette ai ricercatori di trasformare i locali, fino a un certo punto, in un laboratorio in cui mettono in opera vari registratori sofisticati”.

Nel caso di Enfield, la persona fu ben disposta a farsi studiare. Tuttavia, secondo i due ricercatori, quello che sembrava essere il vero soggetto non cooperò affatto. “Sembrava provasse un malvagio piacere nel frustrare gli sforzi degli osservatori”, scrisse Inglis. “I registratori, ad esempio, erano soggetti a interferenze e danni, di un genere che in certi casi i fabbricanti non avevano mai incontrato prima”.

Queste esperienze indicano vigorosamente che è all’opera una forza che è al di fuori della mente umana. Se tale forza avesse avuto origine dalla mente di un individuo, perché avrebbe voluto vanificare i tentativi di indagine degli osservatori e mettere fuori uso i loro registratori, specie dal momento che l’individuo era del tutto disposto a farsi studiare?

Bisogna ammettere che la mente umana è una creazione meravigliosa su cui c’è tanto da imparare. Tuttavia non è in grado di emanare una forza che possa colpire, sollevare o spostare oggetti, né la mente umana ha di per sé la capacità di conoscere cose senza l’aiuto dei normali apparati sensoriali.

Perciò, secondo la ricerca scientifica, il fenomeno dell’ESP nelle sue varie forme esiste, anche se non è chiaro come funziona. Per gli scienziati, il mistero rimane.

C’è dunque modo di risolverlo?

[Immagine a pagina 6]

Può la mente emanare una forza capace di spostare un indicatore su una tavoletta ouija?

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