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  • g89 8/3 pp. 29-30
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  • Uno sguardo al mondo
  • Svegliatevi! 1989
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  • Sangue “tossico”
  • Lo sapeva il Vaticano?
  • Crolla un’altra teoria
  • Chi è ebreo?
  • Ricordi spiacevoli
  • Il costoso bilancio di un uragano
  • Ci vuole naso
  • Libertà di religione?
  • Soccorso alle balene
  • Contrappesi anti-terremoto
  • Chi è Giudeo?
    Svegliatevi! 1970
  • Come è nata la vita?
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Svegliatevi! 1989
g89 8/3 pp. 29-30

Uno sguardo al mondo

Sangue “tossico”

Il sangue contaminato dall’AIDS è una sostanza tossica. Lo ha stabilito a Brooklyn un giudice della Corte Suprema dello Stato di New York. La decisione, che non ha precedenti, ha permesso a un medico che ha contratto il virus dell’AIDS attraverso una siringa abbandonata con negligenza di intentare una causa chiedendo un risarcimento di 175 milioni di dollari. Il medico, una donna trentenne, non può più lavorare a causa della malattia e perciò ‘cercherà di accelerare i tempi processuali’, ha dichiarato il suo avvocato al New York Times.

● Un rapporto pubblicato dall’Associazione Americana delle Banche del Sangue (Autologous and Directed Blood Programs) ha fatto questo commento sul sangue contaminato dall’AIDS: “È stato il più amaro di tutti i paradossi della medicina che il prezioso e vitale dono del sangue si potesse rivelare strumento di morte”.

Lo sapeva il Vaticano?

Di recente Il Corriere della Sera (3 settembre 1988) ha menzionato fino a che punto il Vaticano era al corrente dell’olocausto nazista mentre questo era in atto. L’articolo elenca molti autorevoli testimoni oculari che riferirono direttamente al Vaticano il genocidio degli ebrei e di altri. Ad esempio, viene menzionato un cappellano che dopo essere stato su un treno ospedale “riferiva piangendo al papa: ‘Gli eccidi di minorati e di ebrei continuano, i poveri ebrei non hanno nemmeno la tessera alimentare perché devono morire di fame’”. L’articolo citava, tra coloro che informarono il Vaticano dell’olocausto, il nunzio apostolico a Berlino, gli arcivescovi di Münster e di Vienna, l’“ambasciatore” del papa presso i comandi germanici e l’ambasciatore del Reich presso la Santa Sede. Cosa conclude l’articolo? Il Vaticano “sapeva”.

Crolla un’altra teoria

Esperimenti recenti hanno confutato una teoria secondo cui la vita sulla terra avrebbe avuto inizio in vicinanza di sorgenti idrotermali sul fondo oceanico. “Quello è probabilmente il posto più improbabile perché vi si verificasse l’origine della vita”, afferma il chimico Jeffrey L. Bada, dell’Università della California. La teoria era stata proposta dopo la scoperta di fiorenti colonie batteriche e di altri organismi, come vermi e giganteschi molluschi (Tridacna gigas), intorno alle sorgenti idrotermali. Simulando la temperatura e la pressione delle sorgenti, Bada e il suo collega Stanley L. Miller hanno riscontrato che gli amminoacidi, i mattoni di costruzione della vita, si scomponevano rapidamente in tali condizioni. “Si è riscontrato che l’unione degli amminoacidi in molecole peptidiche più grandi, nota come polimerizzazione, non può avvenire in presenza di acqua a qualsiasi temperatura”, riferisce il New York Times. “Inoltre, molecole più complesse contenenti il codice genetico, necessarie agli organismi viventi, non durarono a lungo con l’altissima temperatura”. Secondo il Times, i ricercatori hanno concluso che “l’acqua calda degli oceani primitivi avrebbe distrutto i composti organici ivi presenti anziché crearli”.

Chi è ebreo?

Questa domanda ha sollevato di recente un acceso dibattito che interessa milioni di ebrei, specialmente in Israele e negli Stati Uniti. I capi dei 400.000 ebrei ortodossi di Israele cercano da tempo di modificare la “Legge del ritorno”, che concede la cittadinanza israeliana a ogni immigrante ebreo, affinché non ne benefici chi è stato convertito al giudaismo da rabbini non ortodossi, come quelli delle ali conservatrice e riformata. Questa interpretazione restrittiva di “chi è ebreo” ha suscitato polemiche, specie da parte degli ebrei conservatori e riformati degli Stati Uniti. Il Jerusalem Post riferisce che il diplomatico israeliano Abba Eban “ha criticato i tentativi di privare ‘la maggioranza delle congregazioni, dei rabbini, dei templi e dei cerimoniali ebraici di tutto il mondo dell’orgoglio della propria identità ebraica’”. In Israele gli ebrei ortodossi costituiscono meno del 10 per cento della popolazione.

Ricordi spiacevoli

In Giappone è in corso una controversia tra il sindacato degli insegnanti e il ministero dell’Istruzione. L’Economist afferma che il sindacato “disapprova quello che considera un crescente sostegno, da parte del ministero, del nazionalismo nelle aule”, e aggiunge che in Giappone “la bandiera e l’inno nazionale evocano ancora ricordi degli anni ’30”. I testimoni di Geova giapponesi che negli anni ’30 furono messi in prigione a motivo della loro neutralità cristiana ricordano molto bene il nazionalismo di quei giorni.

Il costoso bilancio di un uragano

Nell’Inghilterra meridionale si sta ancora lavorando per riparare i danni causati dalla furia dell’uragano di oltre un anno fa. I venti hanno sradicato 15 milioni di alberi, molti dei quali stanno ancora marcendo a terra. Secondo il Manchester Guardian Weekly l’uragano ha abbattuto “quasi 10 milioni di conifere, due milioni di querce, 1.750.000 faggi e 1.250.000 altre latifoglie”. Il giornale aggiunge: “In totale, sono stati gravemente danneggiati 5.333 ‘antichi boschi seminaturali’”. A un anno dall’uragano, solo circa la metà degli alberi a legno dolce e il 20 per cento di quelli a legno duro sono stati raccolti. Come mai? Rimuovere i detriti è molto dispendioso. Anche se si stanno piantando ben 5 milioni di nuovi alberi, alcuni dei boschi danneggiati saranno trasformati in terreno coltivabile. Unica consolazione: pur causando la perdita di molti alberi buoni, l’uragano ne ha eliminati anche molti che erano in putrefazione.

Ci vuole naso

Scoprire esplosivi e stupefacenti valendosi dell’odorato è diventata una routine per cani specialmente addestrati, per cui la scoperta casuale, ad opera di scienziati americani, di una sostanza chimica inodore e incolore capace di neutralizzare l’odorato di un cane per ben due anni ha destato molte preoccupazioni. La sostanza è così potente, riferisce il Times di Londra, che “per ottenere l’effetto desiderato basta liberarne in aria una o due gocce”. Se questa sostanza dovesse cadere nelle mani di terroristi o trafficanti di droga, la polizia rischierebbe di cullarsi in un falso senso di sicurezza qualora non si accorgesse che un cane ha perso l’odorato. Il ministero inglese della Difesa e delle Dogane sta finanziando delle ricerche urgenti presso l’Università di Warwick per trovare un antidoto per questa sostanza prima che possa venire usata.

Libertà di religione?

In un’intervista rilasciata al Toronto Star, il capo dell’Istituto Moscovita per l’Ateismo Scientifico ha dichiarato che in futuro la popolazione sovietica godrà di maggiore libertà di religione. Egli ha detto che a livello locale non sono disponibili Bibbie, ma che da quando il leader sovietico Gorbaciov ha varato la sua politica della glasnost (trasparenza), ne sono state spedite in tale paese centomila. L’agenzia di stampa ufficiale, la Tass, ha riferito di recente che la Commissione Sovietica per i Diritti Umani ha persino raccomandato di graziare tutti i prigionieri religiosi.

Soccorso alle balene

L’ottobre scorso le superpotenze hanno collaborato per salvare due balene grigie della California rimaste intrappolate sotto il ghiaccio artico al largo della costa dell’Alaska. Mentre degli inuit (eschimesi d’America) lavoravano sodo per praticare fori affinché i mammiferi potessero respirare, due rompighiaccio sovietici “si sono aperti un varco in un banco di ghiaccio abbastanza grande da contenere blocchi grandi come case”, secondo il Toronto Star. Il grande sforzo congiunto di americani e sovietici, costato un milione di dollari, ha potuto salvare le balene, anche se secondo un inuit, negativo nei confronti della missione, la cosa sensata da fare sarebbe stata una bella cena a base di balena. Ad ogni modo l’allora presidente degli Stati Uniti Reagan ha dichiarato: “La tenacia degli uomini . . . dimostra la preoccupazione dell’umanità per l’ambiente”. Un portavoce del Cremlino ha aggiunto: “Sarebbe bene che gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica collaborassero in maniera così stretta quando si tratta di salvare vite umane”.

Contrappesi anti-terremoto

Un palazzo di 11 piani in costruzione a Tokyo impiegherà un nuovo sistema antisismico. Il sistema, denominato “contrappeso dinamico”, bilancia le oscillazioni spostando due enormi pesi sul tetto in direzione opposta a quella causata dal terremoto. I pesi, l’uno di quattro tonnellate e l’altro di una tonnellata, aiutano a smorzare la forza del terremoto muovendosi lungo delle guide a una velocità che può toccare i 40 metri al secondo. Quando uno dei sensori collocati sui vari piani nota delle vibrazioni, una centralina computerizzata mette in moto i pesi. La ditta che ha sviluppato il sistema sostiene che esso “ridurrà gli effetti di un terremoto di modesta entità circa del 50 per cento”, riferisce l’Asahi Evening News. Quanto sarà efficace? Lo sapremo solo al prossimo terremoto.

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