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Gli ultimi giorni: un tempo di mietituraLa Torre di Guardia 1988 | 1° gennaio
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Lo stesso Gesù, poi, parlò profeticamente di questa “grande folla”: “Quando il Figlio dell’uomo sarà arrivato nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, sederà quindi sul suo glorioso trono. E tutte le nazioni saranno radunate dinanzi a lui, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. E metterà le pecore alla sua destra, ma i capri alla sua sinistra”. — Matteo 25:31-33.
10. (a) Per mezzo di che cosa viene raccolta “la messe della terra”? (b) Chi sono gli unici a cooperare con gli angeli in quest’opera?
10 Sì, tutta l’umanità viene attentamente esaminata per stabilire chi fa parte delle “pecore” e chi dei “capri”. Come si compie questo esame? Nella visione di Giovanni “la messe della terra” viene raccolta in concomitanza con vigorosi messaggi proclamati da angeli. Un angelo dichiara “un’eterna buona notizia”. Un altro annuncia la caduta di “Babilonia la Grande”. E un terzo avverte di non adorare “la bestia selvaggia”, il politico sistema di cose di Satana. (Rivelazione 14:6-10) È vero che nessuno ha udito letteralmente la voce di questi angeli, ma si sono uditi i corrispondenti messaggi pronunciati da uomini fedeli. (Matteo 24:14; Isaia 48:20; Zaccaria 2:7; Giacomo 1:27; 1 Giovanni 2:15-17) È pertanto chiaro che questi messaggi vengono diffusi da portavoce umani sotto la guida angelica. Una persona viene identificata come ‘pecora’ o ‘capro’ a seconda della sua reazione ai messaggi angelici.
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Si ricordi, però, che le “pecore” destinate alla vita eterna sono quelle persone che aiutano gli unti fratelli di Gesù e collaborano con loro. (Matteo 25:34-40, 46)
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