Ascoltare con gli occhi
QUAL è il segreto per riuscire a comunicare con un sordo? Un chiaro e appropriato contatto visivo. Questo è un elemento indispensabile quando i sordi parlano tra loro. Infatti, se due conversano nella lingua dei segni, è considerata una sgarbatezza che uno di loro guardi da un’altra parte e interrompa il contatto visivo. E come si fa a richiamare l’attenzione di un sordo? Anziché chiamarlo per nome, si può dargli gentilmente un colpetto sulla spalla o sul braccio, fare un gesto entro il suo campo visivo o, se si è lontani, indicare a qualcun altro di richiamare la sua attenzione. Secondo la situazione, si potrebbe battere un colpo sul pavimento oppure accendere e spegnere la luce. Questi e altri modi appropriati per richiamare l’attenzione arricchiscono l’esperienza dei sordi e fanno parte della loro cultura.
L’unificante vincolo della lingua
Quando incontrano un sordo, alcuni concludono erroneamente che la lettura labiale sia una cosa semplice. Molti sordi però la considerano un mezzo di comunicazione molto limitato. Naturalmente ci sono eccezioni, dato che alcuni sono molto abili nella lettura labiale, ma in generale sarebbe gentile non presumere che uno possa leggere con facilità le parole sulle labbra. Forse servendosi di un interprete o scrivendo su un pezzo di carta quello che si vuole dire si potrebbe avere un dialogo più significativo.
Ad ogni modo, se incontrate regolarmente dei sordi, non sarebbe premuroso imparare una lingua dei segni? Che meraviglioso vincolo si creerebbe, specie fra persone che hanno la stessa fede! È come imparare gli elementi fondamentali dell’altra lingua in una cultura bilingue. I testimoni di Geova da tempo si interessano di far sì che tutti possano conoscere Geova Dio. Dal momento che i sordi non possono imparare ad avere un udito normale, quanto è meglio se noi ci adattiamo a loro usando una lingua dei segni! — 1 Corinti 9:20-22.
Antonino dice che quando cominciò ad assistere alle adunanze cristiane, in Italia, inizialmente “non c’era un vero e proprio scambio di incoraggiamento nelle conversazioni con i fratelli udenti. Siccome non riuscivamo a capirci, mi sentivo molto emarginato”. Molti nella congregazione si diedero da fare imparando la lingua italiana dei segni (LIS). Interessati sordi cominciarono a studiare la Bibbia e si iniziarono a tenere le adunanze in LIS. Antonino ha ricevuto molto incoraggiamento e ora desidera “parlare a tutti gli amici sordi delle nostre adunanze e del caloroso amore che esiste tra il popolo di Geova”.
In tutto il mondo si formano congregazioni dei testimoni di Geova nella lingua dei segni, dove i sordi possono stare insieme a compagni di fede cordiali e amorevoli. In Spagna da oltre 20 anni esistono gruppi nella lingua dei segni. Negli Stati Uniti attualmente operano 19 congregazioni di sordi e 47 gruppi più piccoli.a
I sordi sono in grado di servire come ministri a tempo pieno (pionieri), servitori di ministero e anziani come pure di pronunciare discorsi alle assemblee di distretto, insegnare alle Scuole del Servizio di Pioniere e prendere la direttiva in vari modi. In questo ambiente non ci sono limiti, solo opportunità per lodare Geova con le proprie capacità.
In tutto il mondo il bisogno innato di compagnia e dialogo si esprime tramite le molte culture e lingue. Anziché considerare i sordi limitati o poco dotati, quanto è meglio se consideriamo i risultati, le capacità e le doti che fanno di tutti noi degli uomini! Rispettando gli altri ed essendo disposti ad adattarci, daremo tutti il nostro apporto a una famiglia umana varia ma unita.
[Nota in calce]
a In Italia attualmente ci sono 3 congregazioni di sordi e 21 gruppi.
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Quando conversate nella lingua dei segni, mantenete il contatto visivo
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Sordi servono con gioia come ministri a tempo pieno
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Cantici del Regno in lingua spagnola dei segni
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Discorso a un’assemblea in lingua coreana dei segni
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Pubblicazioni bibliche presentate in lingua dei segni su videocassette