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SimeonePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Poco prima di morire, Giacobbe, nel benedire i figli, ricordò con disapprovazione la violenza con cui Simeone e Levi avevano agito molti anni prima nei confronti dei sichemiti: “Le loro armi per scannare sono strumenti di violenza. Nel loro intimo gruppo non entrare, o anima mia. Non ti unire alla loro congregazione, o mia disposizione, perché nella loro ira uccisero uomini, e nel loro arbitrio tagliarono i garretti ai tori. Maledetta sia la loro ira, perché è crudele, e il loro furore, perché opera aspramente. Fammeli spartire in Giacobbe e fammeli disperdere in Israele”. (Ge 49:5-7) In tal modo Giacobbe eliminò qualunque speranza Simeone potesse avere di ricevere la primogenitura persa dal fratello maggiore Ruben. Simeone ebbe sei figli, uno dei quali da una cananea. Come era stato profetizzato, la parte spettante alla tribù di Simeone non era unita a quella di Levi, anzi i due furono ‘dispersi’; anche internamente la parte di Simeone era divisa, essendo costituita da città isolate entro il territorio di Giuda. — Ge 46:10; Eso 6:15; 1Cr 4:24; Gsè 19:1.
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SimeonePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Quando si trattò di assegnare i rispettivi territori nella Terra Promessa si tenne senz’altro conto del numero ridotto dei simeoniti; la tribù non ricevette un territorio autonomo, indiviso, ma città isolate all’interno del territorio di Giuda. In tal modo si adempì la profezia pronunciata oltre due secoli prima da Giacobbe in punto di morte. (Nu 34:16-20; Gsè 19:1-9; cfr. Ge 49:5-7). Simeone si unì a Giuda per strappare questo territorio dalle mani dei cananei. (Gdc 1:1-3, 17) Città facenti parte dell’eredità di Simeone furono inoltre destinate alla tribù di Levi. — Gsè 21:4, 9, 10; 1Cr 6:64, 65.
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