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“Gesù [...] li amò sino alla fine”“Vieni, sii mio discepolo”
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5 Più tardi, quando Gesù andò nel giardino di Getsemani con gli 11 apostoli fedeli, la sua pazienza fu ancora una volta messa alla prova. Lasciati otto apostoli, Gesù si addentrò nel giardino con Pietro, Giacomo e Giovanni. “Sono profondamente addolorato, tanto da morire”, disse loro. “Restate qui e vigilate”. Poi si allontanò un po’ e cominciò a pregare intensamente. Dopo aver pregato a lungo tornò dai tre apostoli. Cosa stavano facendo? In quel momento di massima tensione, li trovò profondamente addormentati. Gesù li rimproverò perché non erano stati vigilanti? No, li esortò con pazienza. Le sue parole gentili dimostrarono che capiva che erano fragili e sotto pressione.a “Certo, lo spirito è volenteroso”, disse, “ma la carne è debole”. Quella sera Gesù non perse la pazienza, neanche quando li trovò addormentati una seconda e una terza volta (Matteo 26:36-46).
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“Gesù [...] li amò sino alla fine”“Vieni, sii mio discepolo”
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a La sonnolenza degli apostoli non era dovuta solo a stanchezza fisica. La descrizione parallela in Luca 22:45 dice che Gesù “li trovò addormentati, sfiniti dallo sconforto”.
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