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  • Il temporale: Spettacolo di luci e suoni fra le nubi

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  • Il temporale: Spettacolo di luci e suoni fra le nubi
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  • Come si formano i temporali
  • Fuochi d’artificio nel cielo
  • Il massimo beneficio dei temporali
  • Che dire della grandine?
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Svegliatevi! 1999
g99 8/4 pp. 13-16

Il temporale: Spettacolo di luci e suoni fra le nubi

Dal corrispondente di Svegliatevi! in Australia

MOLTI guardano incantati le nuvole sin da quando erano bambini. Un ottantenne rammenta che da piccolo si sdraiava spesso sull’erba a guardare “la parata delle nuvole attraverso il cielo”, per dirla con le sue parole. Ricorda che spesso si chiedeva di cos’erano fatte le nubi. Erano batuffoli di cotone? Perché apparivano così diverse l’una dall’altra? Quella somigliava a un veliero, quell’altra a un cavallo che s’impennava. E poi ce n’era una che sembrava un castello ondeggiante. Continuavano a stuzzicare la sua immaginazione di fanciullo mentre fluttuavano nel cielo assumendo di continuo nuove forme e dimensioni. Ancor oggi, dice, gli piace guardare le nuvole che sembrano giocare nel cielo. Forse piace anche a voi.

Tuttavia, probabilmente le nuvole più suggestive e imponenti sono quelle che possono “parlare”. Si chiamano cumulonembi o nubi temporalesche. Scure e minacciose, queste nubi possono estendersi in altezza per 16 chilometri o più e sono quelle che portano i temporali. Mentre si formano, le nubi temporalesche possono essere accompagnate dai fulmini e dal brontolio dei tuoni. Di notte possono inscenare un brillante spettacolo di suoni e luci che sorpassa qualsiasi spettacolo pirotecnico. Fanno soffiare il vento e cadere pioggia e grandine, per poi proseguire lasciandosi dietro l’odore fresco e pulito della pioggia, spesso su una terra che prima era riarsa.

Come si formano i temporali

In tempi recenti l’uomo ha potuto osservare il pianeta Terra dallo spazio e ha visto una coltre di nubi sospesa su gran parte della superficie terrestre. Lo scrittore Fred Hapgood dice che “in qualsiasi momento metà della superficie del globo, 250 milioni di chilometri quadrati, è coperta di [nuvole], che possono essere rotondeggianti o filamentose, simili a veli, a coperte, a merletti o batuffoli di cotone, nei più svariati gradi di luminescenza e opacità, che sbocciano come fiori, si allargano, veleggiano e scompaiono in ogni parte del mondo”. Alcune di queste nubi sono temporalesche: ogni anno sulla terra si verificano fino a 15.000.000 di temporali, e in qualsiasi momento se ne verificano circa 2.000 contemporaneamente.

Il temporale si forma quando aria fredda e densa viene a trovarsi sopra aria umida meno densa. Certi fattori, come potrebbero essere il riscaldamento solare, un fronte meteorologico o un terreno in salita, fanno sì che l’aria umida e calda cominci a salire attraverso l’aria fredda. Si formano correnti d’aria e l’energia termica contenuta nell’aria e nel vapore acqueo si trasforma quindi in vento e in energia elettrica.

Le condizioni atmosferiche necessarie perché si formi un temporale sono più comuni alle basse latitudini. Questo spiega perché il Sudamerica e l’Africa sono le regioni più soggette ai temporali e perché l’Africa centrale e l’Indonesia sono da tempo considerate le zone con la più elevata incidenza di attività temporalesca. Il record ufficiale, registrato a Kampala, in Uganda, è di 242 giorni di temporali all’anno. Tuttavia si verificano temporali anche in molte altre parti della terra.

Fuochi d’artificio nel cielo

Le due caratteristiche del temporale che conosciamo bene tutti sono i tuoni e i fulmini. Ma che cosa produce questi fenomeni spettacolari, che spesso fanno spaventare? Il fulmine è semplicemente la scarica che si produce quando la differenza di carica elettrica fra due punti è abbastanza grande da vincere il potere isolante dell’aria. Può avvenire all’interno di una nube, fra due nubi o fra nube e suolo. Il fulmine provoca il repentino riscaldamento dell’aria portandola a temperature sorprendentemente alte, fino a 30.000°C al momento della scarica.

I fulmini si distinguono in lineari, biforcati e diffusi. Se la scarica è visibile come un’unica linea, si tratta di un fulmine lineare. Se la linea è chiaramente divisa o ramificata, si parla di fulmine biforcato. Se il lampo avviene all’interno della nube, si parla di fulmine diffuso. Gli esperti dicono che la maggior parte dei fulmini che vediamo sono scariche fra nube e suolo.

I fulmini causano danni agli organismi viventi, anche lesioni e morte a persone e animali. Chi si trova sulla spiaggia, in un campo di golf o in aperta campagna è maggiormente a rischio perché non ha modo di proteggersi dalla scarica elettrica. — Vedi il riquadro a pagina 15.

Solo il 30 per cento circa delle persone colpite dai fulmini muore e l’incidenza delle lesioni permanenti è bassa se si prestano subito i primi soccorsi. Tuttavia, contrariamente a quanto credono molti, i fulmini possono colpire e spesso colpiscono ripetutamente nello stesso posto!

I fulmini causano molti incendi che possono devastare grandi estensioni di terreno. Il 10 per cento circa degli incendi nelle foreste degli Stati Uniti è causato dai fulmini: questi incendi distruggono oltre il 35 per cento di tutte le foreste e di tutta la macchia divorata dal fuoco.

Ma i fulmini sono anche utili. Per esempio, le foreste ne beneficiano in vari modi. Gli incendi di modesta entità provocati dai fulmini riducono il tappeto vegetale. Questo fa diminuire il rischio di incendi più violenti, in grado di raggiungere la chioma degli alberi. I fulmini inoltre trasformano l’azoto atmosferico, che allo stato di gas non può essere utilizzato dalle piante, in composti azotati, essenziali per la formazione dei tessuti vegetali e lo sviluppo di semi che forniscono proteine indispensabili alla vita animale. Si è calcolato che dal 30 al 50 per cento degli ossidi d’azoto presenti nelle precipitazioni sia prodotto dai fulmini, e che, complessivamente, vengano fissate ogni anno in questo modo quasi 30 milioni di tonnellate di azoto.

Il massimo beneficio dei temporali

Un temporale può scaricare un’enorme quantità d’acqua. La ragione principale per cui si hanno abbondanti precipitazioni in un breve arco di tempo è che le forti correnti ascendenti tengono sospesa una gran quantità d’acqua e poi all’improvviso la lasciano cadere. Si è riscontrato che possono cadere fino a venti centimetri di pioggia all’ora. Naturalmente precipitazioni così forti possono avere un effetto negativo.

Quando il temporale avanza lentamente, la maggior parte della pioggia cade su un tratto di terra relativamente piccolo, e c’è la possibilità di una piena improvvisa. Durante un temporale del genere, il deflusso delle acque superficiali fa gonfiare fiumi e torrenti. Si calcola che negli Stati Uniti circa un terzo dei danni causati dalle inondazioni si debba attribuire alle piene provocate dai temporali.

Tuttavia le precipitazioni prodotte dai temporali recano molti benefìci. Grandi quantità di acqua vanno a finire nel terreno, nei bacini idrici e nelle dighe. Le ricerche mostrano che in alcune zone dal 50 al 70 per cento delle precipitazioni deriva dai temporali, per cui questa pioggia è indispensabile alla vita.

Che dire della grandine?

I temporali possono provocare molti danni perché spesso sono accompagnati dalla grandine. La grandine si forma quando le gocce di pioggia si congelano e aumentano di grandezza sotto l’effetto di correnti ascendenti e discendenti. Si raccontano storie di chicchi di grandine di grandezza e peso incredibili. A quanto si dice, nel 1925 in Germania cadde un chicco di grandine che misurava 26 centimetri per 14 per 12, e pare pesasse quasi due chili. Uno dei più grossi chicchi di grandine di cui si abbia notizia negli Stati Uniti cadde nello stato del Kansas nel 1970. Aveva una circonferenza di 44 centimetri e pesava sette etti e mezzo. Un chicco di grandine di questa grandezza può uccidere un uomo.

Meno male che generalmente la grandine è molto più piccola ed è più probabile che causi danni anziché la morte. Inoltre, data la natura dei temporali accompagnati dalla grandine, le zone colpite da grandinate distruttive sono relativamente piccole anche se, stando ai calcoli, le perdite causate all’agricoltura a livello mondiale sono di centinaia di milioni di dollari all’anno.

Tornado e temporali

Forse la conseguenza più pericolosa dei temporali sono i tornado. Praticamente tutti i tornado derivano da temporali, ma non tutti i temporali sono accompagnati da un tornado. Il tornado è una stretta colonna d’aria che ruota vorticosamente, con un diametro medio di alcune centinaia di metri, che si protende da una nube temporalesca verso il suolo. Nei tornado più violenti la velocità del vento può superare i 400 o 500 chilometri orari. L’azione combinata di venti vorticosi possenti e della corrente ascendente al centro può far crollare edifici e scagliare in aria detriti con effetti distruttivi. Si verificano tornado in molti paesi del mondo.

Ci sono poi venti dagli effetti meno eclatanti ma pur sempre potenzialmente dannosi legati alle correnti aeree discendenti e alle microraffiche (microburst). Le correnti aeree discendenti possono dare luogo a venti distruttivi al livello del suolo o vicino ad esso che possono raggiungere la velocità di 160 chilometri orari. Le microraffiche sono più intense e possono arrivare a oltre 200 chilometri orari.

È ovvio che i temporali non vanno sottovalutati e che bisogna essere consapevoli dei potenziali pericoli. Sono soltanto uno dei molteplici aspetti della creazione su cui abbiamo ancora molto da imparare.

[Riquadro/Immagine a pagina 15]

Precauzioni contro i fulmini

Emergency Management Australia, un ente che si occupa di protezione civile, suggerisce di prendere le seguenti precauzioni durante un temporale.

All’aperto

◼ Cercate riparo in un veicolo con il tettuccio rigido o in un edificio; evitate le costruzioni piccole, le tende e gli alberi isolati o i piccoli gruppi di alberi.

◼ Se siete lontani da un riparo, accovacciatevi (uno per uno) preferibilmente in una depressione del terreno, con i piedi uniti, e toglietevi di dosso gli oggetti metallici. Non sdraiatevi, ma evitate di essere più alti di ciò che vi circonda.

◼ Se vi si rizzano i capelli o sentite un ronzio provenire da oggetti vicini, come massi e recinti, spostatevi immediatamente.

◼ Non fate volare aquiloni o aeromodelli filoguidati.

◼ Non tenete in mano oggetti lunghi o metallici, come canne da pesca, ombrelli e mazze da golf.

◼ Non toccate strutture metalliche, reti metalliche o fili metallici per il bucato e non avvicinatevi ad essi.

◼ Non andate a cavallo né in bicicletta e non viaggiate su veicoli scoperti.

◼ Se siete al volante, rallentate o parcheggiate lontano da oggetti alti come alberi e linee elettriche. State dentro veicoli con il tettuccio rigido e roulotte, ma non toccate e non appoggiatevi alle parti metalliche della carrozzeria.

◼ Se state nuotando o facendo surf, uscite immediatamente dall’acqua e cercate un riparo.

◼ Se siete in barca, raggiungete prima possibile la riva. Se non è prudente farlo, riparatevi sotto una struttura alta, come un ponte o un pontile. Se si tratta di una barca a vela, accertatevi che l’albero e i paranchi siano correttamente messi a terra nell’acqua.

In casa

◼ State lontani da finestre, apparecchi elettrici, condutture e altre installazioni metalliche.

◼ Evitate di usare il telefono. Se dovete proprio fare una telefonata, fatela più corta possibile.

◼ Prima che arrivi il temporale, staccate l’antenna esterna e i cavi elettrici della radio e del televisore. Staccate i modem dei computer e la corrente. Poi state lontani dagli apparecchi elettrici.

[Fonte]

Dalla pubblicazione Severe Storms: Facts, Warnings and Protection.

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