Successo: Cosa significa per voi?

CONSIDERATO da alcuni l’operatore di borsa di maggior successo della storia di Wall Street, Jesse Livermore era noto per il suo fiuto negli affari. Aveva accumulato una fortuna. Indossava i migliori abiti di sartoria, viveva in una villa di 29 stanze e viaggiava in una Rolls-Royce nera con tanto di autista.

Anche Davida era un professionista affermato. Era vicepresidente e amministratore di un’importante industria grafica e con tutta probabilità sarebbe diventato presidente di una delle divisioni dell’azienda. Lo attendevano ricchezza e prestigio, ma David prese una decisione che lo portò a dare le dimissioni. “So che non mi si presenterà più l’occasione per diventare un alto dirigente”, dice. Pensate che quello di David sia stato un errore?

Molti pensano che il successo significhi avere ricchezza, notorietà o preminenza. Tuttavia chi gode di prosperità economica può ugualmente provare un senso di vuoto e non avere uno scopo nella vita. Evidentemente questo è quanto accadde a Livermore. Pur essendo ricco, ebbe una vita piena di dispiaceri e di guai. Soffrì di depressione, i suoi matrimoni naufragarono e non fu in buoni rapporti con i figli. Infine, dopo avere perduto buona parte della sua fortuna, un giorno entrò nel bar di un hotel di lusso in preda alla disperazione. Ordinò un drink, prese il suo taccuino rilegato in pelle e scrisse un biglietto d’addio alla moglie. Dopo avere bevuto il drink andò in un bagno fiocamente illuminato e si tolse la vita.

Ad esempio, David, citato nell’articolo precedente, doveva fare dello straordinario e viaggiare spesso per lavoro. “Partivo il lunedì mattina presto e tornavo il giovedì sera”, dice David. Rendendosi conto che tali sacrifici sono necessari per essere una persona di successo nel mondo, amici, familiari e colleghi benintenzionati lo incoraggiavano a “farlo per la famiglia”. Dicevano che avrebbe dovuto tenere questo ritmo solo per qualche anno fino a che non si fosse affermato. David spiega: “Asserivano che sarebbe stato per il bene della mia famiglia perché più avevo successo più soldi portavo a casa. Anche se non stavo con i miei familiari, gli amici mi convinsero che in realtà stavo dando loro di più”. Molti, come David, lavorano sodo per provvedere alla famiglia tutto ciò di cui pensano abbia bisogno. Ma seguire consigli del genere porta al successo? Di cosa ha veramente bisogno la famiglia?

David lo scoprì durante un viaggio di lavoro. “Ero al telefono con mia figlia Angelica che mi disse: ‘Papà, perché non vuoi stare a casa con noi?’ Ne fui sconvolto”, dice David. Le parole della figlia accrebbero il suo desiderio di dare le dimissioni. David decise di dare alla sua famiglia quello di cui aveva veramente bisogno: se stesso.