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1C Il nome divino in antiche versioni grecheTraduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
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(9) SymP. Vindob. G. 39777 rende il nome divino col Tetragramma scritto in caratteri ebraici arcaici nei seguenti luoghi: Sl 69:13, 30, 31. Questo frammento (di cui vedete sotto una riproduzione) di un rotolo di pergamena con parte del Sl 69 nella versione di Simmaco (Sl 68 nei LXX), conservato nella Österreichische Nationalbibliothek di Vienna, è stato datato al III o IV secolo E.V. Fu pubblicato dal dott. Carl Wessely in Studien zur Palaeographie und Papyruskunde, vol. XI, Lipsia, 1911, p. 171.
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1C Il nome divino in antiche versioni grecheTraduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture con riferimenti
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(10) L’Ambrosiano O 39 sup. rende il nome divino col Tetragramma scritto in caratteri ebraici quadrati in tutt’e cinque le colonne nei seguenti luoghi: Sl 18:30, 31, 41, 46; 28:6, 7, 8; 29:1, 1, 2, 2, 3, 3; 30:1, 2, 4, 7, 8, 10, 10, 12; 31:1, 5, 6, 9, 21, 23, 23, 24; 32:10, 11; 35:1, 22, 24, 27; 36:sopr, 5; 46:7, 8, 11; 89:49 (nelle colonne 1, 2 e 4), 51, 52. Questo codice, datato alla fine del IX secolo E.V., ha cinque colonne. La prima contiene una traslitterazione del testo ebraico in greco, la seconda la versione greca di Aquila, la terza la versione greca di Simmaco,
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