-
Tiglat-Pileser (III)Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
-
-
Un’iscrizione assira descrive il tributo pagato da Ia-ú-ha-zi (Ioacaz, o Acaz) di Giuda e da altri re della zona: “oro, argento, stagno, ferro, antimonio, abiti di lino con guarnizioni multicolori, abiti di (produzione) locale (fatti di) lana color porpora scura . . . ogni genere di oggetti sontuosi siano essi prodotto del mare o del continente, i prodotti (scelti) delle loro regioni, i tesori dei (loro) re, cavalli, muli (avvezzi al) giogo”. (Ancient Near Eastern Texts, cit., p. 282)
-
-
Tiglat-Pileser (III)Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
-
-
Durante il regno di Menaem re d’Israele (ca. 790-781 a.E.V.), Tiglat-Pileser III (Pul) penetrò in Palestina e Menaem cercò di ingraziarselo pagandogli un tributo di “mille talenti d’argento”. Temporaneamente pacificato, Tiglat-Pileser ritirò il suo esercito. (2Re 15:19, 20) I documenti assiri menzionano Me-ni-hi-im-me (Menaem) insieme a Rezon (Rezin) di Damasco e Hiram di Tiro come vassalli di Tiglat-Pileser.
-
-
Tiglat-Pileser (III)Perspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
-
-
In alcune sue iscrizioni Tiglat-Pileser III dice a proposito del regno settentrionale di Israele: “Essi abbatterono il loro re Peca (Pa-qa-ha) e io costituii Oshea (A-ú-si-ʼ) re su di loro. Ricevetti da loro 10 talenti d’oro, 1.000(?) talenti d’argento come loro [tri]buto e li portai in Assiria”. (Ancient Near Eastern Texts, cit., p. 284)
-