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Musei: Perché visitarli?Svegliatevi! 2005 | 8 marzo
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Il più americano dei musei
L’ultimo, in ordine di tempo, dei musei della Smithsonian è dedicato ai primi abitanti delle Americhe, le oltre 500 tribù di nativi americani che vivevano in questo continente prima che arrivassero europei e africani. È il National Museum of the American Indian (Museo Nazionale degli Indiani d’America), anch’esso sul Mall, vicino al museo dell’aeronautica e dell’astronautica. L’inaugurazione è avvenuta il 21 settembre 2004. È facile individuare il museo per la sua forma inconfondibile. L’edificio di 23.000 metri quadrati, rivestito esternamente in pietra di Kasota, proveniente dal Minnesota, sembra “un blocco di pietra stratificato eroso dal vento e dall’acqua”.
Cosa può aspettarsi di vedere il visitatore? Cinque mostre principali “comprendono circa 7.000 oggetti provenienti dalla famosa collezione di 800.000 pezzi di interesse etnografico e archeologico del museo”. (Insight, bollettino della Smithsonian) Ci sono ceste, vasellame e lavori con le perline appartenenti a tribù lontane tra loro come i mapuche del Cile, i quechua del Perú, i lakota degli Stati Uniti e gli anishinabe del Canada.
Secondo W. Richard West jr., direttore del museo e originario della tribù dei cheyenne del Sud, l’obiettivo del museo è quello di “sfatare i pregiudizi e aiutare tutti, nativi e non nativi, a capire meglio la vita e la cultura dei popoli nativi di questo emisfero”. Per visitare questa collezione sugli indiani d’America ci vogliono all’incirca due ore.
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Musei: Perché visitarli?Svegliatevi! 2005 | 8 marzo
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[Immagine a pagina 18]
L’inconfondibile forma del National Museum of the American Indian
[Fonte]
Foto di Robert C. Lautman
[Immagine a pagina 18]
Vaso di vetro soffiato, opera di un artista nativo americano contemporaneo
[Fonte]
Foto di Ernest Amoroso, © Smithsonian Institution/National Museum of the American Indian
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