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Libro biblico numero 44: Atti“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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35. In che modo Atti mostra come si doveva dare testimonianza, e che qualità è messa in risalto per quanto riguarda il ministero?
35 Il libro di Atti mostra come dev’essere compiuta l’attività cristiana di proclamare il Regno di Dio. Paolo stesso fu un esempio, in quanto disse: “Non mi sono trattenuto dal dirvi nessuna delle cose che erano profittevoli né dall’insegnarvi pubblicamente e di casa in casa”. E aggiunse: “Ho completamente reso testimonianza”. Questo tema del ‘rendere completa testimonianza’ colpisce la nostra attenzione in tutto il libro, e acquista notevole risalto nei paragrafi conclusivi, dove la piena dedizione di Paolo alla predicazione e all’insegnamento, perfino nei legami della prigionia, è espressa con queste parole: “Ed egli spiegò loro la cosa, rendendo completa testimonianza riguardo al regno di Dio e usando con loro persuasione riguardo a Gesù mediante la legge di Mosè e i Profeti, dalla mattina fino alla sera”. Ci sia concesso di essere sempre altrettanto risoluti e decisi nella nostra attività del Regno! — 20:20, 21; 28:23; 2:40; 5:42; 26:22.
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Libro biblico numero 44: Atti“Tutta la Scrittura è ispirata da Dio e utile”
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39. (a) Come furono rafforzati i discepoli per poter affrontare le persecuzioni? (b) Quale intrepida testimonianza diedero? Fu efficace?
39 Quei primi discepoli studiavano sul serio le Scritture ispirate ed erano in grado di citarle e applicarle secondo il bisogno. L’accurata conoscenza e lo spirito di Dio li rafforzarono permettendo loro di far fronte a crudeli persecuzioni. Pietro e Giovanni diedero l’esempio a tutti i cristiani fedeli quando intrepidamente dissero ai governanti che si opponevano loro: “Se è giusto dinanzi a Dio ascoltare voi anziché Dio, giudicatelo voi stessi. Ma in quanto a noi, non possiamo smettere di parlare delle cose che abbiamo visto e udito”. E quando furono di nuovo portati davanti al Sinedrio, che aveva “positivamente ordinato” loro di non continuare a insegnare in base al nome di Gesù, inequivocabilmente dissero: “Dobbiamo ubbidire a Dio come governante anziché agli uomini”. Questa intrepida dichiarazione costituì un’eccellente testimonianza per i governanti, e indusse Gamaliele, famoso maestro della Legge, a fare la sua ben nota affermazione in favore della libertà di adorazione, cosa che portò al rilascio degli apostoli. — 4:19, 20; 5:28, 29, 34, 35, 38, 39.
40. Quale incentivo ci dà Atti a rendere completa testimonianza riguardo al Regno?
40 Il glorioso proposito di Geova circa il suo Regno, aureo filo conduttore dell’intera Bibbia, risalta in modo assai notevole nel libro di Atti. All’inizio viene detto come Gesù, nei 40 giorni precedenti la sua ascensione, parlò delle “cose concernenti il regno di Dio”. Rispondendo alla domanda dei discepoli sulla restaurazione del Regno, Gesù disse che dovevano prima essergli testimoni fino alla più distante parte della terra. (1:3, 6, 8) A cominciare da Gerusalemme, i discepoli predicarono il Regno con coraggio e risolutezza. Le persecuzioni sfociarono nella lapidazione di Stefano e nella dispersione di molti discepoli in nuovi territori. (7:59, 60) Si narra che Filippo dichiarò con ottimi risultati “la buona notizia del regno di Dio” in Samaria e che Paolo e i suoi compagni proclamarono “il regno” in Asia, a Corinto, Efeso e Roma. Tutti questi primi cristiani diedero uno splendido esempio di incrollabile fiducia in Geova e nel sostegno del suo spirito. (8:5, 12; 14:5-7, 21, 22; 18:1, 4; 19:1, 8; 20:25; 28:30, 31) Il loro indomito zelo e coraggio e la maniera in cui Geova benedisse i loro sforzi sono per noi un meraviglioso incentivo a essere fedeli “rendendo completa testimonianza riguardo al regno di Dio”. — 28:23.
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