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Osservate Colui che fa cose meravigliose!La Torre di Guardia 2001 | 15 aprile
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Osservate Colui che fa cose meravigliose!
“Sta fermo e mostrati attento alle meravigliose opere di Dio”. — GIOBBE 37:14.
1, 2. Quale stupefacente scoperta fu fatta nel 1922, e quali reazioni suscitò?
L’ARCHEOLOGO e il lord inglese avevano collaborato per anni alla ricerca del tesoro. Infine il 26 novembre 1922, nel luogo dov’erano sepolti i faraoni egiziani nella famosa Valle dei Re, l’archeologo Howard Carter e lord Carnarvon scoprirono il tesoro: la tomba del faraone Tutankhamon. Arrivando a una porta sigillata, vi praticarono un’apertura. Carter introdusse una candela e scrutò all’interno.
2 In seguito Carter narrò: “Quando lord Carnarvon, incapace di trattenersi oltre, chiese ansiosamente: ‘Potete vedere qualche cosa?’, non potei far altro che dire: ‘Sì, cose meravigliose’”. Tra le migliaia di tesori rinvenuti nella tomba c’era un sarcofago d’oro massiccio. Forse avete visto alcune di queste “cose meravigliose” in fotografia o esposte in un museo. Tuttavia, per quanto questi oggetti antichi siano meravigliosi, probabilmente non hanno nulla a che fare con la vostra vita. Occupiamoci dunque di cose meravigliose che senz’altro vi riguardano e hanno valore per voi.
3. Dove troviamo informazioni su cose meravigliose che possono avere valore per noi?
3 Pensate ad esempio a un uomo che visse molti secoli fa, uno che si distinse più di qualsiasi divo del cinema, idolo dello sport o membro di una famiglia reale. Di lui fu detto che era il più grande di tutti gli orientali. Il suo nome, Giobbe, vi è senz’altro noto. Su di lui fu scritto un intero libro della Bibbia. Tuttavia un contemporaneo di Giobbe, un giovane di nome Eliu, si sentì in dovere di correggerlo. In effetti, Eliu disse che Giobbe dava troppa importanza a se stesso e a quelli che gli erano vicini. In Giobbe capitolo 37 troviamo altri specifici e saggi consigli che possono avere vero valore per ognuno di noi. — Giobbe 1:1-3; 32:1–33:12.
4. Cosa indusse Eliu a rivolgere l’esortazione riportata in Giobbe 37:14?
4 I tre presunti amici di Giobbe gli fecero notare parecchie cose in cui secondo loro aveva sbagliato nel parlare o nell’agire. (Giobbe 15:1-6, 16; 22:5-10) Eliu attese pazientemente la conclusione di quel dialogo. Poi parlò con perspicacia e saggezza. Menzionò molti punti utili, ma notate questo pensiero chiave: “Presta orecchio a questo, o Giobbe; sta fermo e mostrati attento alle meravigliose opere di Dio”. — Giobbe 37:14.
Colui che fece le opere
5. Con che cosa hanno a che fare ‘le meravigliose opere di Dio’ a cui fece riferimento Eliu?
5 Si noti che Eliu non suggerì a Giobbe di prestare attenzione a se stesso, a Eliu o ad altri esseri umani. Eliu esortò saggiamente Giobbe a mostrarsi attento alle meravigliose opere di Geova Dio e questa esortazione vale anche per noi. Cosa pensate che includa l’espressione ‘le meravigliose opere di Dio’? Inoltre, con le preoccupazioni che possiamo avere per la salute, la situazione finanziaria, il futuro, la famiglia, i compagni di lavoro e i vicini, perché dovremmo prestare attenzione alle opere di Dio? Non c’è dubbio che le meravigliose opere di Geova Dio hanno a che fare con la sua sapienza e la sua autorità sulla creazione materiale che ci circonda. (Neemia 9:6; Salmo 24:1; 104:24; 136:5, 6) Per focalizzare questo punto, notate un particolare che si trova nel libro di Giosuè.
6, 7. (a) Quali opere meravigliose compì Geova ai giorni di Mosè e di Giosuè? (b) Come avreste reagito se foste stati testimoni di queste opere al tempo di Mosè e di Giosuè?
6 Geova mandò delle piaghe sull’antico Egitto e poi divise il Mar Rosso affinché Mosè potesse condurre gli antichi israeliti verso la libertà. (Esodo 7:1–14:31; Salmo 106:7, 21, 22) In Giosuè capitolo 3 è narrato un avvenimento simile. Giosuè, successore di Mosè, doveva far attraversare al popolo di Dio un altro corso d’acqua e poi condurlo nella Terra Promessa. Giosuè disse: “Santificatevi, poiché domani Geova farà cose meravigliose in mezzo a voi”. (Giosuè 3:5) Quali cose meravigliose?
7 Ebbene, il racconto mostra che Geova aprì un varco in una barriera d’acqua, il fiume Giordano, così che molte migliaia di uomini, donne e bambini potessero attraversarlo camminando sull’asciutto. (Giosuè 3:7-17) Se fossimo stati lì e avessimo visto il fiume aprirsi e tutta quella gente attraversarlo senza pericolo saremmo rimasti molto colpiti e avremmo detto che era qualcosa di meraviglioso! Fu una dimostrazione del potere che Dio ha sulla creazione. Tuttavia anche ora — durante la nostra vita — ci sono cose altrettanto meravigliose. Per capire quali sono alcune di esse e perché dovremmo prestarvi attenzione, consideriamo Giobbe 37:5-7.
8, 9. Quali opere meravigliose fa notare Giobbe 37:5-7, ma perché dovremmo riflettere su di esse?
8 Eliu dichiarò: “Dio tuona con la sua voce in modo meraviglioso, facendo grandi cose che non possiamo conoscere”. Cosa aveva in mente Eliu quando disse che Dio fa cose “in modo meraviglioso”? Egli menziona la neve e i rovesci di pioggia. Tali cose farebbero fermare il lavoro dell’agricoltore nei campi, dandogli il tempo e il motivo per considerare le opere di Dio. Forse non siamo agricoltori, ma la pioggia e la neve possono influire su di noi. A seconda di dove viviamo, neve e pioggia possono interrompere anche le nostre attività. Ci prendiamo il tempo di riflettere su chi c’è dietro tali meraviglie e su ciò che significano? L’abbiamo mai fatto?
9 È interessante che, come leggiamo in Giobbe capitolo 38, Geova Dio stesso fece un ragionamento simile mentre poneva a Giobbe domande significative. Il Creatore rivolse queste domande a Giobbe, ma è chiaro che hanno relazione anche con il nostro atteggiamento, la nostra esistenza e il nostro futuro. Vediamo dunque cosa chiese Dio e riflettiamo sulle implicazioni. Seguiamo l’esortazione di Giobbe 37:14.
10. Che effetto dovrebbe avere su di noi Giobbe capitolo 38, e quali domande suscita?
10 Il capitolo 38 inizia dicendo: “Geova rispondeva a Giobbe dal turbine e diceva: ‘Chi è costui che oscura il consiglio mediante parole senza conoscenza? Cingiti i lombi, suvvia, come un uomo robusto, e lascia che io ti interroghi, e tu informami’”. (Giobbe 38:1-3) Questo fu il filo conduttore. Aiutò Giobbe a correggere il suo modo di pensare e a prendere atto di una realtà: stava davanti al Creatore dell’universo ed era tenuto a rendergli conto. Faremmo bene a fare altrettanto, e lo stesso vale per i nostri contemporanei. Quindi Dio accennò al tipo di cose menzionate da Eliu. “Dov’eri tu quando io fondai la terra? Dichiaramelo, se davvero conosci l’intendimento. Chi ne dispose le misure, nel caso che tu lo sappia, o chi stese su di essa la corda per misurare? In che cosa sono stati affondati i suoi piedistalli con incastro, o chi ne pose la pietra angolare?” — Giobbe 38:4-6.
11. Cosa dovremmo comprendere da Giobbe 38:4-6?
11 Dov’era Giobbe — e dov’eravamo noi — quando venne all’esistenza la terra? Fummo noi gli architetti che fecero il progetto della terra e che, da quel progetto, ricavarono le misure? No davvero! Gli esseri umani non esistevano nemmeno. Come se la terra fosse un edificio, Dio chiese: “Chi ne pose la pietra angolare?” Sappiamo che la terra è proprio alla distanza giusta dal sole perché l’uomo possa viverci, e viverci bene. Ed è anche della grandezza giusta. Se la terra fosse molto più grande, l’idrogeno resterebbe intrappolato nell’atmosfera e il pianeta non sarebbe adatto alla vita. È chiaro che qualcuno “ne pose la pietra angolare” al posto giusto. Era di Giobbe il merito? È nostro? O è di Geova Dio? — Proverbi 3:19; Geremia 10:12.
Quale essere umano conosce le risposte?
12. A che cosa dovrebbe farci pensare la domanda contenuta in Giobbe 38:6?
12 Dio chiese inoltre: “In che cosa sono stati affondati i suoi piedistalli con incastro?” Bella domanda, vero? Probabilmente conosciamo il termine gravità, che invece Giobbe non conosceva. La maggioranza di noi comprende che la forza di gravità esercitata dall’enorme massa solare fa sì che la terra rimanga al suo posto, avendo per così dire i suoi piedistalli con incastro affondati. Tuttavia chi capisce alla perfezione le leggi della gravità?
13, 14. (a) Cosa bisogna ammettere riguardo alla gravità? (b) Cosa dovrebbe suscitare in noi ciò che leggiamo in Giobbe 38:6?
13 Un recente libro ammette che ‘la gravità è la più nota eppure la meno compresa delle forze della natura’. E aggiunge: “L’attrazione gravitazionale sembra propagarsi nello spazio istantaneamente, senza alcun mezzo evidente. In anni recenti, tuttavia, i fisici hanno cominciato a ipotizzare che la gravità potrebbe viaggiare in onde fatte di particelle dette gravitoni . . . Ma nessuno è del tutto sicuro della loro esistenza”. (The Universe Explained) Riflettete su ciò che significa questo.
14 Da che Geova pose queste domande a Giobbe sono passati 3.000 anni durante i quali la scienza ha fatto progressi. Eppure non possiamo spiegare alla perfezione cos’è la gravità che mantiene la terra nella giusta orbita, proprio nella posizione in cui deve essere perché possiamo godere la vita su di essa, né possono farlo fisici competenti. (Giobbe 26:7; Isaia 45:18) Con questo non vogliamo dire che tutti debbano fare ricerche approfondite sui misteri della gravità. Ma prestare attenzione anche solo a questo aspetto delle meravigliose opere di Dio dovrebbe influire sull’idea che abbiamo di lui. La sua sapienza e la sua conoscenza non ci incutono forse soggezione, e non comprendiamo il motivo per cui abbiamo bisogno di conoscere meglio la sua volontà?
15-17. (a) Su cosa si concentra Giobbe 38:8-11, e quali domande fa sorgere? (b) Cosa si deve ammettere riguardo alla conoscenza degli oceani e alla loro distribuzione sul globo?
15 Il Creatore proseguì chiedendo: “Chi barricò con porte il mare, che usciva come quando eruppe dal seno; quando misi la nuvola come sua veste e fitta oscurità come sua fascia, e ripartivo su di esso il mio regolamento e ponevo sbarra e porte, e dicevo: ‘Puoi venire fin qui, e non oltre; e qui è il limite delle tue orgogliose onde’?”— Giobbe 38:8-11.
16 Il barricamento dei mari riguarda i continenti, gli oceani e le maree. Da quanto tempo l’uomo li osserva e li studia? Da migliaia d’anni, e nel secolo scorso in modo molto approfondito. Forse pensate che la maggior parte di quello che c’è da sapere su di essi sia ormai cosa dimostrata. Eppure, ora che siamo nel 2001, cosa scoprireste se studiaste questa materia in vaste biblioteche o se vi avvaleste delle immense possibilità di ricerca di Internet per conoscere i dati più recenti?
17 In un’opera di consultazione fra le più accreditate potreste trovare questa ammissione: “La distribuzione delle piattaforme continentali e dei bacini oceanici sulla superficie del globo e la distribuzione dei principali caratteri morfologici del suolo sono da tempo fra i più interessanti problemi che sono stati oggetto di indagini e teorie scientifiche”. Detto questo, l’enciclopedia appena citata offre quattro spiegazioni possibili ma dice che sono soltanto alcune “delle numerose ipotesi”. Come forse sapete, un’ipotesi “sottintende l’assenza di prove sufficienti a offrire qualcosa di più di una spiegazione provvisoria”.
18. Quali conclusioni traete da Giobbe 38:8-11?
18 Questo non mette forse in risalto che le domande che leggiamo in Giobbe 38:8-11 sono opportune? Certo non è a noi che va il merito di avere predisposto tutte queste caratteristiche del nostro pianeta. Non fummo noi a posizionare la luna in modo che la sua attrazione gravitazionale contribuisse a produrre maree che normalmente non sommergono le coste o gli abitanti della terra. Voi sapete a chi va il merito, a Colui che fa cose meravigliose. — Salmo 33:7; 89:9; Proverbi 8:29; Atti 4:24; Rivelazione (Apocalisse) 14:7.
Attribuite a Geova il merito che gli è dovuto
19. A quali realtà fisiche rivolgono la nostra attenzione le espressioni poetiche di Giobbe 38:12-14?
19 Gli esseri umani non possono attribuirsi il merito della rotazione della terra, a cui si fa riferimento in Giobbe 38:12-14. Grazie a questa rotazione spunta l’alba, che spesso è di una bellezza straordinaria. Man mano che il sole si alza sull’orizzonte, le caratteristiche del pianeta diventano più chiare, come l’argilla che viene modellata sotto un sigillo. Prestando anche solo un po’ di attenzione al movimento della terra, non possiamo fare a meno di meravigliarci che non ruoti troppo in fretta, cosa che avrebbe effetti disastrosi, come si può facilmente immaginare. Né ruota così lentamente da far sì che, essendo i giorni e le notti molto più lunghi, ci siano estremi di caldo e di freddo tali da rendere impossibile la vita dell’uomo. Francamente, dovremmo essere felici che sia stato Dio, anziché un gruppo di uomini, a fissare la velocità della rotazione terrestre. — Salmo 148:1-5.
20. Come rispondereste alle domande poste in Giobbe 38:16, 18?
20 Immaginate ora che Dio vi faccia queste altre domande: “Sei giunto alle sorgenti del mare, o hai camminato in cerca delle acque dell’abisso?” Neppure un oceanografo saprebbe dare una risposta esauriente! “Hai considerato con intelligenza gli ampi spazi della terra? Dichiaralo, se sai tutto questo”. (Giobbe 38:16, 18) Avete visitato ed esplorato tutte le regioni della terra, o anche la maggioranza d’esse? Quante vite ci vorrebbero per visitare i bei posti e le meraviglie della terra? E che esperienze meravigliose sarebbero!
21. (a) A quali idee scientifiche potrebbero far pensare le domande contenute in Giobbe 38:19? (b) Cosa dovrebbero spingerci a fare le realtà inerenti alla luce?
21 Notate anche le penetranti domande contenute in Giobbe 38:19: “Dov’è, ora, la via che porta dove risiede la luce? In quanto alle tenebre, dov’è, ora, il loro luogo?” Forse sapete che per molto tempo l’idea prevalente era che la luce viaggiasse come un’onda, come l’increspatura delle acque di un lago. Poi nel 1905 Albert Einstein spiegò che la luce si comporta come “pacchetti” di energia o particelle. In questo modo si chiuse forse la questione? Ebbene, un’enciclopedia recente chiede: “La luce è un’onda o una particella?” E risponde: “Evidentemente [la luce] non può essere entrambe le cose perché i due modelli [onde e particelle] sono molto diversi. La risposta migliore è che a rigor di termini la luce non è né l’una né l’altra cosa”. Tuttavia la luce del sole continua a scaldarci, direttamente e indirettamente, anche se nessun essere umano è ancora in grado di dare una spiegazione completa delle opere di Dio a questo riguardo. Abbiamo cibo e ossigeno che vengono prodotti perché le piante reagiscono alla luce. Possiamo leggere, vedere il viso dei nostri cari, contemplare i tramonti e fare tante altre cose. Mentre facciamo queste cose, non dovremmo dare atto a Dio delle sue meravigliose opere? — Salmo 104:1, 2; 145:5; Isaia 45:7; Geremia 31:35.
22. Come reagì Davide davanti alle meravigliose opere di Dio?
22 Dovremmo meditare sulle meravigliose opere di Geova al solo scopo di rimanerne colpiti, come sopraffatti da riverente timore, o ammutoliti dallo stupore? Niente affatto. L’antico salmista ammise che era impossibile comprendere e commentare tutte le opere di Dio. Davide scrisse: ‘Tu stesso hai fatto molte cose, o Geova mio Dio, anche le tue opere meravigliose. Se io fossi incline ad annunciarle e a parlarne, sono divenute più numerose di quanto io possa raccontare’. (Salmo 40:5) Ma non voleva certo dire che avrebbe taciuto riguardo a queste grandi opere. Davide lo dimostrò con la determinazione espressa in Salmo 9:1: “Certamente ti loderò, o Geova, con tutto il mio cuore; di sicuro dichiarerò tutte le tue meravigliose opere”.
23. Come reagite davanti alle meravigliose opere di Dio, e come potete aiutare altri?
23 Non dovremmo sentirci altrettanto toccati? Il senso di meraviglia che proviamo per le grandi opere di Dio non dovrebbe spingerci a parlare di lui, di ciò che ha fatto e di ciò che ancora farà? La risposta è ovvia: dovremmo dichiarare “fra le nazioni la sua gloria, fra tutti i popoli le sue meravigliose opere”. (Salmo 96:3-5) Sì, possiamo manifestare umile apprezzamento per le meravigliose opere di Dio parlando ad altri di ciò che abbiamo appreso riguardo a lui. Anche se le persone sono cresciute in una società che ha messo da parte il Creatore, possiamo aiutarle a riconoscerne l’esistenza presentando loro informazioni concrete. Oltre a ciò, possiamo indurle a voler conoscere e servire colui che ‘creò tutte le cose’, Colui che compie opere meravigliose, Geova. — Rivelazione 4:11.
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Prestate attenzione alle meravigliose opere di DioLa Torre di Guardia 2001 | 15 aprile
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Prestate attenzione alle meravigliose opere di Dio
“Tu stesso hai fatto molte cose, o Geova mio Dio, anche le tue opere meravigliose e i tuoi pensieri verso di noi; nessuno è paragonabile a te”. — SALMO 40:5.
1, 2. Quali prove abbiamo delle meravigliose opere di Dio, e questo cosa dovrebbe spingerci a fare?
QUANDO si legge la Bibbia è facile capire che Dio fece cose meravigliose per Israele, il suo popolo dell’antichità. (Giosuè 3:5; Salmo 106:7, 21, 22) Anche se al presente Geova non interviene negli affari umani come fece allora, vediamo attorno a noi numerose prove delle sue meravigliose opere. Quindi abbiamo motivo di unirci al salmista nel dire: “Quanto sono numerose le tue opere, o Geova! Le hai fatte tutte con sapienza. La terra è piena delle tue produzioni”. — Salmo 104:24; 148:1-5.
2 Oggi molti ignorano o respingono queste chiare prove delle attività del Creatore. (Romani 1:20) Noi però facciamo bene a riflettere su di esse e a trarre conclusioni sulla posizione che abbiamo davanti al nostro Fattore e sui nostri doveri nei suoi confronti. I capitoli 38-41 di Giobbe ci sono di grande aiuto a questo riguardo, poiché lì Geova portò all’attenzione di Giobbe certi aspetti delle Sue opere meravigliose. Considerate alcune questioni valide che Dio sollevò.
Opere potenti e meravigliose
3. Secondo quanto è riportato in Giobbe 38:22, 23, 25-29, in merito a quali cose Dio fece delle domande?
3 A un certo punto Dio chiese a Giobbe: “Sei entrato nei depositi della neve, o vedi perfino i depositi della grandine, che io ho trattenuto per il tempo dell’angustia, per il giorno del combattimento e della guerra?” In molte parti della terra, neve e grandine sono una cosa normale. Dio proseguì dicendo: “Chi ha diviso un canale per l’inondazione e una via per la tonante nuvola di tempesta, per far piovere sul paese dove non c’è uomo, sul deserto in cui non c’è uomo terreno, per saziare i luoghi colpiti dalla tempesta e desolati e per far spuntare il germoglio dell’erba? Esiste un padre della pioggia, o chi ha generato le gocce di rugiada? Dal ventre di chi esce effettivamente il ghiaccio, e in quanto alla brina del cielo, chi in realtà la genera?” — Giobbe 38:22, 23, 25-29.
4-6. In che senso la conoscenza che l’uomo ha della neve è incompleta?
4 Alcuni che vivono in una società frenetica e devono viaggiare possono considerare la neve solo un intralcio. Tuttavia, per tanti altri la neve è qualcosa di piacevole che crea un paesaggio invernale fantastico e dà l’opportunità di dedicarsi ad attività particolari. Tenendo presente la domanda di Dio, potete dire di sapere bene cos’è la neve o com’è fatta? Oh, sì, forse abbiamo visto un mucchio di neve, in qualche foto o di persona. Ma che dire dei singoli fiocchi di neve? Sapete come sono, forse avendoli esaminati alla sorgente?
5 Alcuni hanno passato decenni a studiare e fotografare i fiocchi di neve. Un fiocco di neve può essere formato da cento delicati cristalli di ghiaccio in una varietà di bei disegni. Un libro dice: “La loro illimitata varietà è qualcosa di leggendario: non ne sono mai stati trovati due eguali, anche se gli scienziati continuano a ripetere che nessuna legge naturale impedisce che questo possa verificarsi. . . . Wilson A. Bentley ha fatto una ricerca di proporzioni epiche: ha esaminato e fotografato al microscopio fiocchi di neve per più di 40 anni senza mai trovarne due esattamente eguali”.a E anche se, caso raro, due sembrassero identici, renderebbe questo meno meravigliosa la strabiliante varietà dei fiocchi di neve?
6 Rammentate la domanda di Dio: “Sei entrato nei depositi della neve?” Molti considerano le nuvole i depositi della neve. Riuscite a immaginare di andare in questi depositi per fare l’inventario dei fiocchi di neve nella loro infinita varietà e di studiare come sono venuti all’esistenza? Un’enciclopedia scientifica dice: “La natura e l’origine dei nuclei di condensazione, necessari affinché avvenga la solidificazione delle goccioline d’acqua presenti nelle nuvole a temperature di circa -40°C, non sono ancora chiare”. — Salmo 147:16, 17; Isaia 55:9, 10.
7. Fino a che punto arriva la conoscenza che l’uomo ha della pioggia?
7 E che dire della pioggia? Dio chiese a Giobbe: “Esiste un padre della pioggia, o chi ha generato le gocce di rugiada?” La stessa enciclopedia scientifica dice: “Data la complessità dei movimenti che avvengono nell’atmosfera e l’enorme variabilità del contenuto di vapore e di particelle dell’aria, pare impossibile formulare una teoria generale particolareggiata che spieghi come si sviluppano le nubi e le precipitazioni”. In parole semplici, gli scienziati presentano teorie particolareggiate ma in realtà non sono in grado di spiegare completamente cos’è la pioggia. Eppure sapete che l’essenziale pioggia cade, innaffiando la terra, sostenendo le piante e rendendo possibile e piacevole la vita.
8. Perché le parole di Paolo riportate in Atti 14:17 sono appropriate?
8 Non sareste d’accordo con la conclusione a cui pervenne l’apostolo Paolo? Egli esortò a vedere in queste opere meravigliose una testimonianza di Colui che le ha fatte. Paolo disse riguardo a Geova Dio: “Non si [è] lasciato senza testimonianza in quanto ha fatto del bene, dandovi piogge dal cielo e stagioni fruttifere, riempiendo i vostri cuori di cibo e allegrezza”. — Atti 14:17; Salmo 147:8.
9. In che modo le meravigliose opere di Dio rivelano la sua grande potenza?
9 Non c’è dubbio che Colui che fa tali opere meravigliose e utili ha infinita sapienza e immensa potenza. In quanto alla sua potenza, pensate: Si dice ci siano circa 45.000 temporali al giorno, oltre 16 milioni all’anno. Ciò significa che in questo preciso istante se ne verificano circa 2.000. Nelle nubi di un solo temporale è contenuta un’energia pari a quella di dieci o più bombe nucleari del tipo sganciato durante la seconda guerra mondiale. Si vede parte di quell’energia sotto forma di fulmini. Oltre a incutere timore, i fulmini contribuiscono in effetti a produrre forme di azoto che raggiungono il suolo, dove le piante le assorbono come fertilizzante naturale. Perciò il fulmine non è soltanto una forma visibile di energia, ma è anche molto utile. — Salmo 104:14, 15.
Che effetto ha su di voi?
10. Come rispondereste alle domande che si trovano in Giobbe 38:33-38?
10 Immaginatevi di essere nei panni di Giobbe che viene interrogato dall’Onnipotente Dio. Probabilmente converrete che la maggioranza delle persone presta poca attenzione alle meravigliose opere di Dio. Geova ci rivolge le domande che leggiamo in Giobbe 38:33-38. “Hai conosciuto gli statuti dei cieli, o potresti porre la sua autorità sulla terra? Puoi tu alzare la voce fino alla nube, perché una massa agitata d’acqua stessa ti copra? Puoi mandare lampi perché vadano e ti dicano: ‘Eccoci!’? Chi ha posto la sapienza negli strati delle nuvole, o chi diede intendimento al fenomeno celeste? Chi può esattamente contare le nuvole con sapienza, o le giare d’acqua del cielo, chi le può rovesciare, quando la polvere si versa come in una massa fusa, e le zolle di terra stesse si attaccano insieme?”
11, 12. Quali sono alcune cose che dimostrano che Dio è Colui che fa opere meravigliose?
11 Abbiamo toccato solo alcuni degli aspetti che Eliu fece notare a Giobbe e abbiamo menzionato alcuni quesiti a cui Geova invitò Giobbe a rispondere “come un uomo robusto”. (Giobbe 38:3) Diciamo “alcuni” perché nei capitoli 38 e 39 Dio rivolse l’attenzione ad altri notevoli aspetti della creazione: per esempio, le costellazioni. Chi conosce tutte le loro leggi o statuti? (Giobbe 38:31-33) Geova rivolse l’attenzione di Giobbe ad alcuni animali: il leone e il corvo, la capra di montagna e la zebra, il toro selvaggio e lo struzzo, poi il possente cavallo e l’aquila. In effetti, Dio chiese a Giobbe se era stato lui a dare a questi diversi animali le caratteristiche che permettono loro di continuare a vivere e prosperare. Forse vi farà piacere studiare questi capitoli, specie se amate i cavalli o altri animali. — Salmo 50:10, 11.
12 Potreste anche esaminare Giobbe capitoli 40 e 41, dove Geova chiede di nuovo a Giobbe di rispondere alle domande su due particolari creature. Si tratta dell’ippopotamo (Beemot), con la sua enorme mole e il suo corpo poderoso, e del temibile coccodrillo del Nilo (Leviatan). Ciascuno a modo suo è una meraviglia del creato che merita attenzione. Vediamo ora a quali conclusioni dovremmo pervenire.
13. Che effetto ebbero su Giobbe le domande di Dio, e in che modo dovrebbero influire su di noi queste cose?
13 Giobbe capitolo 42 ci mostra che effetto ebbero su Giobbe le domande di Dio. In precedenza Giobbe aveva prestato troppa attenzione a sé e agli altri. Ma accettando la correzione implicita nelle domande di Dio, cambiò modo di pensare. Confessò: “Ho saputo che tu [Geova] puoi fare ogni cosa, e non c’è idea che sia per te irrealizzabile. ‘Chi è costui che oscura il consiglio senza conoscenza?’ Perciò ho parlato, ma non comprendevo cose troppo meravigliose per me, che non conosco”. (Giobbe 42:2, 3) Sì, dopo avere prestato attenzione alle opere di Dio, Giobbe disse che erano troppo meravigliose per lui. Dopo avere passato in rassegna queste meraviglie del creato, dovremmo similmente essere colpiti dalla sapienza e dalla potenza di Dio. A che scopo? Dovremmo solo essere colpiti dall’immensa potenza e capacità di Geova? O dovremmo essere spinti a fare qualcosa?
14. Che effetto ebbero su Davide le meravigliose opere di Dio?
14 Ebbene, nel Salmo 86 troviamo espressioni analoghe pronunciate da Davide, che in un salmo precedente aveva detto: “I cieli dichiarano la gloria di Dio; e la distesa annuncia l’opera delle sue mani. Un giorno sgorga detti ad altro giorno, e una notte mostra conoscenza ad altra notte”. (Salmo 19:1, 2) Ma Davide andò oltre. In Salmo 86:10, 11 leggiamo: “Tu sei grande e fai cose meravigliose; tu sei Dio, tu solo. Istruiscimi, o Geova, intorno alla tua via. Camminerò nella tua verità. Unifica il mio cuore per temere il tuo nome”. Il rispetto che Davide nutriva per il Creatore a motivo di tutte le Sue opere meravigliose includeva un’appropriata dose di timore reverenziale. Possiamo capire perché. Davide non voleva dispiacere a Colui che può fare queste opere meravigliose. Né dovremmo volerlo noi.
15. Perché il reverenziale timore che Davide nutriva verso Dio era appropriato?
15 Davide doveva aver capito che Dio può usare la tremenda potenza di cui dispone contro coloro che meritano la sua disapprovazione. Questo non fa presagire nulla di buono per tali persone. Dio chiese a Giobbe: “Sei entrato nei depositi della neve, o vedi perfino i depositi della grandine, che io ho trattenuto per il tempo dell’angustia, per il giorno del combattimento e della guerra?” Neve, grandine, temporali, vento e fulmini fanno tutti parte del suo arsenale. E che incredibile potenza è racchiusa nelle forze della natura! — Giobbe 38:22, 23.
16, 17. Qual è un esempio della tremenda potenza di Dio, e come ha usato questa potenza in passato?
16 Probabilmente ricordate qualche calamità naturale provocata nella vostra zona da una di esse: un uragano, un tifone, un ciclone, una grandinata o una violenta inondazione. Facciamo un esempio: All’inizio del 2000 un terribile nubifragio si abbatté sull’Europa sud-occidentale. Perfino i meteorologi rimasero sorpresi. I venti di burrasca raggiunsero i 200 chilometri orari, scoperchiando migliaia di case, abbattendo tralicci della corrente elettrica e rovesciando autocarri. Cercate di immaginare i danni: Durante il nubifragio vennero sradicati o spezzati in due circa 270 milioni di alberi, 10.000 solo nel parco di Versailles, fuori Parigi. Milioni di famiglie rimasero senza elettricità. Le vittime furono un centinaio. Tutto questo in un breve arco di tempo. Che potenza!
17 Qualcuno potrebbe dire che i nubifragi siano eventi capricciosi, non regolati e incontrollati. Ma cosa potrebbe accadere se l’Onnipotente compisse opere meravigliose usando tali forze in modo controllato e regolato? Egli fece qualcosa del genere ai giorni di Abraamo, il quale era venuto a sapere che il Giudice di tutta la terra aveva vagliato la malvagità di due città, Sodoma e Gomorra. Erano così corrotte che le grida di lamento riguardo ad esse erano giunte fino a Dio, il quale aiutò tutti i giusti a fuggire dalle città condannate. La narrazione storica riferisce: “Quindi Geova fece piovere zolfo e fuoco da Geova, dai cieli”, su quelle città. Preservare i giusti e distruggere coloro che erano incorreggibilmente malvagi fu un’opera meravigliosa. — Genesi 19:24.
18. Quali cose meravigliose addita il capitolo 25 di Isaia?
18 In un periodo successivo Dio emise una decisione giudiziaria contro l’antica città di Babilonia, la città a cui forse si fa riferimento in Isaia capitolo 25. Dio predisse che una città sarebbe diventata un mucchio di rovine: “Hai fatto di una città un mucchio di pietre, di una città fortificata una rovina sgretolata, di una torre di dimora di estranei una non-città, che non sarà riedificata nemmeno a tempo indefinito”. (Isaia 25:2) Chi visita oggi la località dove sorgeva Babilonia può confermare che questo si è avverato. La distruzione di Babilonia fu solo una coincidenza? No. Possiamo invece accettare la valutazione di Isaia: “O Geova, tu sei il mio Dio. Ti esalto, lodo il tuo nome, poiché hai fatto cose meravigliose, consigli dai primi tempi, nella fedeltà, nella fidatezza”. — Isaia 25:1.
Opere meravigliose in futuro
19, 20. Quale adempimento di Isaia 25:6-8 possiamo attendere?
19 Dio adempì la suddetta profezia in passato e agirà in modo meraviglioso in futuro. In questo contesto, dove Isaia menziona le “cose meravigliose” di Dio, troviamo una profezia attendibile che deve ancora adempiersi, ma che si adempirà così sicuramente come si adempì il giudizio su Babilonia. Quale ‘cosa meravigliosa’ viene promessa? Isaia 25:6 dice: “Geova degli eserciti certamente farà per tutti i popoli, su questo monte, un banchetto di piatti ben oliati, un banchetto di vini chiariti, di piatti ben oliati pieni di midollo, di vini chiariti, filtrati”.
20 Quella profezia si avvererà senz’altro nel nuovo mondo promesso da Dio, che sta per diventare realtà. A quel tempo, l’umanità non sarà più gravata dai problemi che ora affliggono molti. Infatti la profezia di Isaia 25:7, 8 garantisce che Dio userà la sua potenza creativa per compiere una delle opere più meravigliose di tutti i tempi: “Egli effettivamente inghiottirà la morte per sempre, e il Sovrano Signore Geova certamente asciugherà le lacrime da ogni faccia. E toglierà il biasimo del suo popolo da tutta la terra, poiché Geova stesso ha parlato”. L’apostolo Paolo citò in seguito questo brano e lo applicò a quando Dio riporterà in vita i morti, risuscitandoli. Che opera meravigliosa sarà quella! — 1 Corinti 15:51-54.
21. Quali opere meravigliose compirà Dio per i morti?
21 Un’altra ragione per cui le lacrime di dolore spariranno è che gli esseri umani non avranno più malattie. Quando era sulla terra, Gesù guarì molti, ridando la vista ai ciechi, l’udito ai sordi, il vigore ai disabili. Giovanni 5:5-9 riferisce che sanò un uomo malato da 38 anni. Gli astanti la considerarono un’opera meravigliosa. E lo era! Gesù, tuttavia, disse loro che ancora più meravigliosa sarà la risurrezione dei morti che compirà: “Non vi meravigliate di questo, perché l’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe commemorative udranno la sua voce e ne verranno fuori, quelli che hanno fatto cose buone a una risurrezione di vita”. — Giovanni 5:28, 29.
22. Perché i poveri e gli afflitti possono guardare al futuro con speranza?
22 Questo avverrà di sicuro perché è Geova a prometterlo. Potete essere certi che quando impiegherà la sua grande potenza risanatrice, il risultato sarà meraviglioso. Il Salmo 72 fa notare ciò che farà per mezzo del suo Figlio Re. Allora il giusto germoglierà. La pace sarà abbondante. Dio libererà i poveri e gli afflitti. Egli promette: “Ci sarà abbondanza di grano sulla terra; in cima ai monti ci sarà sovrabbondanza. Il suo frutto sarà come [l’antico] Libano, e quelli della città fioriranno come la vegetazione della terra”. — Salmo 72:16.
23. Cosa dovrebbero spingerci a fare le meravigliose opere di Dio?
23 È chiaro che abbiamo motivo di prestare attenzione a tutte le meravigliose opere di Geova: ciò che fece in passato, ciò che sta facendo oggi e ciò che farà nel prossimo futuro. “Benedetto sia Geova Dio, l’Iddio d’Israele, il quale solo fa opere meravigliose. E benedetto sia il suo glorioso nome a tempo indefinito, e la sua gloria riempia l’intera terra. Amen e Amen”. (Salmo 72:18, 19) Questo dovrebbe essere un argomento di cui parlare regolarmente e con entusiasmo sia con i parenti che con altri. Sì, dichiariamo “fra le nazioni la sua gloria, fra tutti i popoli le sue meravigliose opere”. — Salmo 78:3, 4; 96:3, 4.
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