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I tuoi genitoriI giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande, volume 2
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SEZIONE 6
I tuoi genitori
I tuoi genitori hanno dalla loro l’esperienza. Sono già passati attraverso i cambiamenti fisici ed emotivi che fanno parte dell’intricato mondo dell’adolescenza. In teoria, dovrebbero essere nella posizione migliore per farti da guida in quel mondo. A volte però capita che, anziché essere la soluzione, i genitori sembrano essere parte del problema. Per esempio, potresti ritrovarti in una di queste situazioni:
□ I miei genitori hanno sempre da ridire.
□ Mio padre/mia madre beve o si droga.
□ I miei genitori litigano sempre.
□ I miei genitori si sono lasciati.
I capitoli da 21 a 25 ti aiuteranno ad affrontare questi e altri problemi.
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Come faccio ad affrontare le critiche?I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande, volume 2
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CAPITOLO 21
Come faccio ad affrontare le critiche?
“Mia mamma sembrava un poliziotto, sempre in cerca di qualcosa per cui rimproverarmi. Non mi dava nemmeno il tempo di sbrigare le faccende che veniva a controllare il mio lavoro, cercando di trovare qualche difetto”. — Craig.
“I miei genitori mi facevano sempre la predica. Dicevano che non sapevo organizzarmi. Scuola, casa, congregazione: non mi davano un attimo di tregua”. — James.
HAI l’impressione che quello che fai non vada mai bene ai tuoi genitori? Ti senti mai sotto una lente d’ingrandimento, controllato in ogni tuo movimento, costantemente sotto esame e... sempre trovato in difetto?
Quale di queste critiche ti senti rivolgere più spesso?
□ La tua camera è sempre in disordine.
□ Guardi troppa TV.
□ Vai a dormire troppo tardi.
□ Non ti alzi mai in orario.
Scrivi qui sotto la critica o il rimprovero che ti dà più fastidio.
․․․․․
Ammettiamolo: ricevere ordini ed essere criticati può dare ai nervi. Ma considera l’altro lato della medaglia. Se i tuoi non dicessero mai nulla o non ti disciplinassero mai, non ti chiederesti se ci tengono veramente a te? (Ebrei 12:8) In effetti, il fatto che ti disciplinino dimostra che ti vogliono bene. La Bibbia dice che un padre rimprovera il “figlio di cui si compiace”. — Proverbi 3:12.
Puoi essere contento, quindi, di avere dei genitori che ti vogliono abbastanza bene da correggerti! In fondo sei giovane e relativamente inesperto. Prima o poi avrai bisogno di correzione. Se non avessi una guida potresti facilmente farti prendere dai “desideri propri della giovinezza”. — 2 Timoteo 2:22.
Perché le critiche fanno male
Naturalmente, “nessuna disciplina al presente sembra essere gioiosa, ma dolorosa”. (Ebrei 12:11) Questo vale in particolare per chi è giovane. E non c’è da sorprendersi. La tua personalità non è ancora completamente formata; stai ancora crescendo e scoprendo chi sei. Per questo può succedere che tu ti risenta delle critiche, anche se chi le ha fatte ci ha pensato bene e le ha espresse in maniera gentile.
Si tratta di una reazione comprensibile, perché l’opinione che hai di te stesso può essere facilmente influenzata da quello che gli altri dicono di te. E a influire particolarmente sulla tua autostima è proprio l’opinione dei tuoi genitori. Perciò quando tuo padre o tua madre ti corregge o si lamenta di come fai una cosa, puoi starci male.
Dovresti per questo concludere che non va mai bene niente di quello che fai? Oppure, dovresti considerarti un fallimento solo perché i tuoi genitori ti hanno fatto notare qualche difetto? No. Tutti gli esseri umani sono molto lontani dalla perfezione. (Ecclesiaste 7:20) E sbagliando s’impara. (Giobbe 6:24) Ma che fare se sembra che i tuoi abbiano sempre da ridire quando fai qualcosa di sbagliato e invece non dicano mai nulla quando ti comporti bene? Questo può ferire, ma non significa assolutamente che tu sia un fallimento.
Perché ti criticano
A volte se uno dei tuoi genitori diventa ipercritico non è a motivo di qualcosa che hai fatto tu, ma solo perché magari è di cattivo umore. Tua madre ha avuto una giornata difficile? Ha un problema di salute che la fa soffrire? Forse sarà più incline del solito a sgridarti se la tua stanza è in disordine. Tuo padre è arrabbiato e frustrato perché fatica a far quadrare il bilancio familiare? Potrebbe mettersi a parlare “come con i colpi di una spada”, senza riflettere. (Proverbi 12:18) Certo, dà fastidio essere criticati ingiustamente. Ma invece di rimuginare su un’ingiustizia subita, cosa che ti renderebbe solo più amareggiato, cerca di passare sopra agli errori dei tuoi genitori. Ricorda: “Tutti inciampiamo molte volte. Se uno non inciampa in parola, questi è un uomo perfetto”. — Giacomo 3:2.
Visto che sono esseri umani imperfetti, anche i genitori possono non sentirsi all’altezza del loro compito. Possono addirittura considerare una tua mancanza come una loro mancanza. Per esempio una madre potrebbe criticare sua figlia perché ha portato a casa una brutta pagella. Ma in realtà quello che pensa forse è: ‘Temo che io stia fallendo come madre perché non sto motivando abbastanza mia figlia a studiare’.
Come mantenere la calma quando sei bersagliato
A prescindere dal motivo per cui ti criticano, la domanda è: come puoi affrontare la situazione? Per prima cosa non ti scaldare. Proverbi 17:27 dice: “Chi trattiene i suoi detti possiede conoscenza, e l’uomo di discernimento è freddo di spirito”. Come puoi mantenerti “freddo di spirito” se gli animi si scaldano? Prova quanto segue.
Ascolta. Invece di trovare subito delle giustificazioni o di dire che non è colpa tua, cerca di trattenere le tue emozioni e di incassare. Il discepolo Giacomo disse ai cristiani di essere ‘pronti a udire, lenti a parlare, lenti all’ira’. (Giacomo 1:19) Se interrompi stizzito i tuoi genitori mentre ti parlano, penseranno che non stavi ascoltando. Questo li irriterà e ti porterà inevitabilmente a ricevere più consigli, non meno.
Focalizza. A volte potresti pensare che i tuoi genitori siano stati duri con te. Anziché soffermarti su come ti hanno detto certe cose, concentrati su cosa ti hanno detto. Chiediti: ‘In che cosa hanno ragione? In passato si erano già lamentati con me di questa cosa? Sarebbe così difficile fare come dicono?’ Ricorda che, per quanto possa sembrare strano in quel momento, ciò che spinge i tuoi genitori ad agire così è l’amore. Se davvero non ti volessero bene, non ti disciplinerebbero affatto. — Proverbi 13:24.
Riformula. Se con rispetto ripeti a parole tue il consiglio che ti hanno dato i tuoi genitori, puoi rassicurarli del fatto che hai afferrato il concetto. Per esempio, tuo padre o tua madre potrebbe dirti: “La tua stanza è sempre un porcile. Finché non metti in ordine non puoi uscire!” Può darsi che a te la tua camera sembri abbastanza ordinata, ma dirlo servirà a poco. Cerca di vedere le cose dal punto di vista di tuo padre o di tua madre. Sarebbe meglio dire, senza sarcasmo, qualcosa tipo: “Hai ragione. In effetti la mia camera è in disordine. Vuoi che la metta in ordine subito o posso farlo dopo cena?” Quando prendi atto di ciò che i tuoi genitori ti fanno notare, è più probabile che la tensione si allenti. Ovviamente, poi dovrai fare quello che ti hanno detto. — Efesini 6:1.
Aspetta. Finché non hai fatto ciò che ti hanno chiesto i tuoi, evita di giustificarti. “Chi tiene a bada le sue labbra agisce con discrezione”, dice la Bibbia. (Proverbi 10:19) Quando i tuoi genitori vedranno che hai afferrato quello che ti hanno detto, saranno molto più propensi ad ascoltarti.
Sotto quale/i di questi quattro aspetti devi particolarmente migliorare? ․․․․․
Perché ne vale la pena
Non saresti disposto a faticare un po’ per entrare in possesso di una grossa quantità d’oro? La Bibbia dice che la sapienza vale molto più di qualunque tesoro. (Proverbi 3:13, 14) Come puoi diventare saggio? Proverbi 19:20 dice: “Ascolta il consiglio e accetta la disciplina, per divenire saggio nel tuo futuro”. Bisogna riconoscere che ricevere consigli e disciplina può causare qualche disagio. Ma se riesci a cogliere e a mettere in pratica la saggezza racchiusa in ogni critica che ricevi, otterrai un tesoro molto più prezioso dell’oro stesso.
E poi le critiche fanno parte della vita. Oggi devi affrontare quelle di genitori e insegnanti. Senz’altro domani dovrai vedertela con quelle di datori di lavoro e altri. Impara a gestire le critiche che ricevi in famiglia e diventerai uno studente brillante, un lavoratore affidabile e, in generale, una persona più sicura di sé. Per ottenere questi risultati vale senz’altro la pena sopportare qualche critica!
Ti senti oppresso da tante regole? Scopri come puoi essere soddisfatto della libertà che ti viene concessa, ma anche come potresti averne di più.
SCRITTURA CHIAVE
“Il saggio ascolterà e guadagnerà più istruzione”. — Proverbi 1:5.
UN SUGGERIMENTO
Ecco cosa puoi fare per accettare la correzione dei tuoi genitori:
● Apprezza ogni lode che accompagna una critica.
● Se non hai capito qual è il problema o cosa ci si aspetta da te, chiedi chiarimenti.
SAPEVI CHE...?
Alcuni genitori hanno difficoltà a trattare con amore i loro figli perché non sono stati abbastanza amati e capiti dai loro genitori.
I MIEI PROSSIMI OBIETTIVI
La prossima volta che i miei genitori mi criticano, farò così: ․․․․․
Se ritengo che i miei siano ipercritici, dovrei ․․․․․
Ecco cosa vorrei chiedere ai miei genitori sull’argomento: ․․․․․
CHE NE PENSI?
● Perché potrebbe non essere facile accettare una critica?
● Cosa può spingere i tuoi genitori a essere critici nei tuoi confronti?
● Come puoi trarre il meglio da qualunque consiglio tu riceva?
[Testo in evidenza a pagina 177]
“Tutta la mia vita si riduceva ai battibecchi fra me e mia madre. Ma ora cerco di mettere in pratica quello che dice la Parola di Dio. E funziona! Lei ha cominciato a cambiare atteggiamento. Applicando ciò che dice la Bibbia, ho imparato a capire di più mia madre. I nostri rapporti sono migliorati.” — Marleen
[Immagine a pagina 180]
Se cerchi di cogliere la saggezza racchiusa in ogni critica, troverai un tesoro più prezioso dell’oro
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Perché ci sono così tante regole?I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande, volume 2
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CAPITOLO 22
Perché ci sono così tante regole?
Elenca alcune regole che avete in famiglia. ․․․․․
Pensi che queste regole siano sempre giuste?
□ Sì □ No
A quale regola ti sembra più difficile ubbidire? ․․․․․
QUANDO si parla di regole da seguire in casa si intendono tutte le cose che i tuoi genitori ti dicono di fare o ti vietano. Queste regole possono riguardare i compiti di scuola, le faccende domestiche, l’orario di rientro e certi limiti nell’uso del telefono, della TV o del computer. Possono estendersi al di fuori delle pareti domestiche e interessare il tuo comportamento a scuola o la scelta degli amici.
Tali restrizioni ti fanno sentire in gabbia? Forse la pensi come questi ragazzi:
“L’orario che avevo per rientrare mi faceva diventare matto! Non sopportavo che gli altri potessero fare più tardi di me”. — Allen.
“È odioso quando ti controllano le chiamate che fai col cellulare. Mi sembra di essere trattata come una bambina!” — Elizabeth.
“Era come se i miei cercassero di distruggere la mia vita sociale, come se non volessero che avessi degli amici!” — Nicole.
Anche se spesso alcuni giovani finiscono per infrangere le regole stabilite dai loro genitori, la maggioranza dei ragazzi ammette che per evitare il caos assoluto ci vogliono delle regole. Ma se in famiglia avere delle regole è davvero necessario, perché alcune di esse risultano così seccanti?
“Non sono più un bambino!”
Potresti essere insofferente alle regole perché pensi che i tuoi genitori ti stiano trattando come un bambino. Vorresti gridare ai quattro venti: “Non sono più un bambino!” Naturalmente è probabile che loro ritengano che le regole siano fondamentali per proteggerti e prepararti alle responsabilità della vita da adulto.
Tuttavia, forse pensi che, mentre tu sei cresciuto, le regole da seguire non sono affatto cambiate di pari passo. Potresti sentirti in gabbia, come una ragazza che si chiama Brielle, la quale a proposito dei suoi genitori ha detto: “Si sono completamente dimenticati cosa vuol dire avere la mia età. Non vogliono che dica come la penso, che faccia le mie scelte o che sia una persona adulta”. Allison è dello stesso avviso. “I miei genitori sembrano non capire che ho 18 anni e non 10”, dice. “Devono avere più fiducia in me!”
Le regole possono darti fastidio soprattutto se sembra che i tuoi fratelli siano trattati con più condiscendenza. Per esempio, ripensando al periodo dell’adolescenza, un giovane che si chiama Matthew dice a proposito di sua sorella più piccola e delle sue cugine: “Le ragazze riuscivano sempre a farla franca!”
Niente regole?
Forse desideri vivere la tua vita senza dover sottostare all’autorità dei tuoi genitori, e questo è comprensibile. Ma senza le loro regole staresti veramente meglio? Probabilmente conosci ragazzi della tua età che possono restare fuori quanto vogliono, vestirsi come pare a loro, uscire con gli amici ogni volta che lo desiderano e andare dappertutto. Può darsi che i loro genitori siano semplicemente troppo impegnati per preoccuparsi di quello che fanno i figli. In ogni caso, la Bibbia indica che questo modo di crescere i figli non si dimostrerà proficuo. (Proverbi 29:15) La mancanza di amore che vedi in questo mondo è dovuta in gran parte al fatto che ci sono persone egocentriche, molte delle quali sono cresciute in famiglie in cui non c’erano regole. — 2 Timoteo 3:1-5.
Anziché provare invidia per i ragazzi cui è permesso fare tutto quello che desiderano, cerca di considerare le regole dei tuoi genitori come una prova del fatto che ti vogliono bene e si interessano di te. Stabilendo limiti ragionevoli imitano Geova Dio, che disse al suo popolo: “Ti farò avere perspicacia e ti istruirò nella via per la quale devi andare. Certamente darò consiglio col mio occhio su di te”. — Salmo 32:8.
A volte, però, potresti sentirti oppresso da quelle regole. Come puoi trovare un po’ di sollievo?
Il dialogo che funziona
Se desideri avere più libertà o solo sentirti meno frustrato per i limiti che al momento ti impongono i tuoi, punta su un buon dialogo. “Ma io ho provato a parlare con i miei, e non ha funzionato!”, potrebbe dire qualcuno. Se la pensi così, chiediti: ‘Potrei migliorare il modo in cui comunico?’ Il dialogo è uno strumento fondamentale che (1) permette agli altri di capirti, oppure (2) permette a te di capire perché non ti sono concesse determinate cose. In effetti, se vuoi ottenere maggiori concessioni è solo logico imparare a comunicare in maniera matura. Come puoi riuscirci?
Impara a controllare le emozioni. Per comunicare bene ci vuole padronanza. La Bibbia dice: “Tutto il suo spirito è ciò che lo stupido lascia uscire, ma chi è saggio lo tiene calmo sino alla fine”. (Proverbi 29:11) Pertanto evita di piagnucolare, fare il broncio o abbandonarti a capricci infantili. Anche se di fronte a un no avresti voglia di sbattere la porta o andartene infuriato, una reazione del genere probabilmente porterebbe ad altre regole, non a una maggiore libertà.
Cerca di capire il punto di vista dei tuoi. Tracy, una ragazza cristiana che vive con un solo genitore, dice: “Mi chiedo: ‘Con queste regole, cosa vuole insegnarmi mia madre?’” A quale conclusione è giunta Tracy? “Sta cercando di aiutarmi a diventare una persona migliore”. (Proverbi 3:1, 2) Comprendere questo può aiutarti ad avere con i tuoi genitori un dialogo che funziona.
Per esempio, supponiamo che i tuoi siano riluttanti a lasciarti andare a una festa. Invece di protestare, potresti chiedere: “E se mi accompagnasse una persona matura, un amico di cui vi fidate?” Non è detto che accolgano la tua richiesta, ma se capisci cosa li preoccupa hai maggiori probabilità di proporre un’alternativa accettabile.
Guadagnati la fiducia dei tuoi. Immagina che qualcuno debba restituire dei soldi alla banca. Se effettua regolarmente i pagamenti guadagnerà la fiducia della banca, che in seguito potrebbe concedergli un credito ancora maggiore. In famiglia può accadere qualcosa di simile. Sei tenuto a ubbidire ai tuoi genitori. Se ti dimostri affidabile, anche nelle piccole cose, probabilmente in futuro i tuoi genitori ti daranno più fiducia. Naturalmente se ti dimostri una continua delusione, non è strano che i tuoi, per così dire, non ti facciano più credito.
Se hai infranto una regola
Prima o poi ti capiterà di non rispettare un limite che ti è stato dato. Magari non avrai fatto qualche lavoretto in casa, sarai stato troppo tempo al telefono o non avrai rispettato l’orario di rientro. (Salmo 130:3) E allora dovrai vedertela con i tuoi genitori. Cosa puoi fare per evitare che la situazione peggiori?
Di’ la verità. Non inventare scuse. Se lo facessi, potresti distruggere quel po’ di fiducia che forse i tuoi genitori hanno ancora in te. Perciò sii onesto e spiega bene quello che è successo. (Proverbi 28:13) Non giustificarti e non minimizzare l’accaduto. E ricorda sempre che “la risposta, quando è mite, allontana il furore”. — Proverbi 15:1.
Chiedi scusa. È giusto dire che sei dispiaciuto per le preoccupazioni, la delusione o il lavoro extra che hai causato, e questo può ridurre la severità della punizione. Ma devi essere sincero.
Accetta le conseguenze. (Galati 6:7) La tua prima reazione potrebbe essere quella di contestare la punizione, soprattutto se ti sembra ingiusta. Ma assumerti la responsabilità delle tue azioni è segno di maturità. La cosa migliore potrebbe essere semplicemente rimboccarti le maniche per riguadagnare la fiducia dei tuoi genitori.
Sotto quale/i di questi tre aspetti devi particolarmente migliorare? ․․․․․
Ricorda che i tuoi genitori hanno la responsabilità di esercitare un ragionevole controllo sulle tue azioni. È per questo che la Bibbia parla del “comandamento di tuo padre” e della “legge di tua madre”. (Proverbi 6:20) Tuttavia non devi pensare che le regole che si seguono in casa ti rovineranno la vita. Al contrario, se ti sottometti all’autorità dei tuoi genitori, Geova promette che alla fine ‘ti andrà bene’. — Efesini 6:1-3.
SCOPRI DI PIÙ SU QUESTO ARGOMENTO NEL VOLUME 1, CAPITOLO 3
Uno dei tuoi genitori ha problemi con la droga o con l’alcol? Vediamo cosa puoi fare al riguardo.
SCRITTURA CHIAVE
“Onora tuo padre e tua madre . . . perché ti vada bene”. — Efesini 6:2, 3.
UN SUGGERIMENTO
Se vuoi che i tuoi genitori ti diano più libertà, devi prima farti la reputazione di uno che rispetta le regole. Quando sapranno che sei ubbidiente, saranno più inclini ad acconsentire alle tue richieste.
SAPEVI CHE...?
Stando ad alcune ricerche, i ragazzi che hanno genitori amorevoli che stabiliscono regole da rispettare in genere ottengono migliori risultati a scuola, interagiscono meglio con gli altri e sono più felici.
I MIEI PROSSIMI OBIETTIVI
Se infrangessi una regola, potrei dire: ․․․․․
Posso guadagnarmi la fiducia dei miei genitori in questo modo: ․․․․․
Ecco cosa vorrei chiedere ai miei genitori sull’argomento: ․․․․․
CHE NE PENSI?
● Perché a volte i tuoi genitori potrebbero sembrarti iperprotettivi?
● Perché ti capita di risentirti per certe regole?
● Come puoi migliorare il dialogo con i tuoi genitori?
[Testo in evidenza a pagina 183]
“Quando sei giovane, pensi di sapere tutto. E così, quando i tuoi genitori ti impongono dei limiti, è facile mettersi a scalpitare. Ma in effetti le regole che stabiliscono sono nei tuoi migliori interessi.” — Megan
[Riquadro a pagina 186]
Fanno davvero delle preferenze?
Ti sei mai chiesto perché i tuoi genitori non trattano i figli tutti allo stesso modo? Se ti è capitato, rifletti: chi tratta tutti allo stesso modo non sempre è giusto e chi è giusto non sempre tratta tutti allo stesso modo. In realtà la domanda che dovresti farti è: i tuoi bisogni vengono forse trascurati? Per esempio, quando chiedi ai tuoi genitori consigli, aiuto o sostegno, puoi contare su di loro? In tal caso, puoi dire in tutta sincerità di essere vittima di un’ingiustizia? Dato che tu e i tuoi fratelli siete individui diversi con bisogni diversi, semplicemente non è possibile che i vostri genitori vi trattino sempre allo stesso modo. Beth l’ha capito. Ora che ha 18 anni dice: “Io e mio fratello siamo due persone diverse e abbiamo bisogno di essere trattati in maniera diversa. Ripensandoci, mi sembra impossibile che quando ero più piccola non me ne rendessi conto”.
[Riquadro/Immagine a pagina 189]
Scheda
Parlane con i tuoi genitori!
Nei due capitoli precedenti abbiamo parlato di come puoi affrontare le critiche dei tuoi genitori e le regole che si seguono in casa. Che dire se ritieni che in uno di questi campi, o in entrambi, i tuoi siano troppo severi? Come potresti affrontare con loro l’argomento?
● Scegli un momento in cui sei rilassato e i tuoi genitori non sono troppo occupati.
● Esprimiti liberamente, ma non farti prendere dall’emotività. Mostra ai tuoi genitori il dovuto rispetto.
Se ritieni che i tuoi genitori siano ipercritici, potresti dire: “Ce la metto tutta per comportarmi bene, ma non è facile se mi sento sempre criticato. Possiamo parlarne?”
Tu come intavoleresti la conversazione con i tuoi su questo argomento?
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✔ SUGGERIMENTO: Per rompere il ghiaccio, usa le informazioni del capitolo 21. Può darsi che i tuoi siano disposti a trattare quel capitolo insieme a te.
Se ritieni che i tuoi genitori non ti concedano abbastanza libertà, potresti dire: “Vorrei dimostrarmi più responsabile in modo da ricevere col tempo un po’ più di libertà. Secondo voi, in cosa dovrei migliorare?”
Tu come intavoleresti la conversazione con i tuoi su questo argomento?
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✔ SUGGERIMENTO: Ripassa il capitolo 3 del volume 1. Dopo di che, annota qualunque domanda ti venga in mente in proposito.
[Immagine alle pagine 184 e 185]
Seguire le regole dei tuoi genitori è come saldare un debito con la banca: più ti dimostrerai affidabile, più fiducia (o credito) riceverai
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Cosa posso fare se uno dei miei genitori beve o si droga?I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande, volume 2
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CAPITOLO 23
Cosa posso fare se uno dei miei genitori beve o si droga?
“Papà ci disse che andava a riparare il furgone, ma per tutto il giorno non avemmo sue notizie. La mamma cercò di telefonargli, ma non ci fu nessuna risposta. Poco dopo notai che la mamma aveva un’aria molto preoccupata e che si preparava a uscire. ‘Vado a cercare papà’, mi disse.
“In seguito la mamma tornò: era sola. ‘E papà?’, chiesi. ‘Non c’era’, mi rispose.
“In quel momento capii che mio padre ci era ricascato, proprio come l’ultima volta. Il problema è che si droga. Quando rientrò a casa, la tensione si tagliava col coltello. Il giorno dopo lo ignorai completamente, e mi fa stare malissimo il fatto di averlo trattato così”. — Karen, 14 anni.
MILIONI di ragazzi vivono l’incubo quotidiano di avere un genitore che beve o si droga. Se tuo padre o tua madre ha questo problema, la cosa può crearti imbarazzo, frustrazione e anche rabbia.
Mary, per esempio, è cresciuta con un padre che in pubblico sembrava una brava persona, ma che a casa beveva, il che lo portava a usare un linguaggio volgare con i familiari e a essere violento. “La gente veniva da noi bambini e ci diceva che eravamo fortunati e che avevamo un padre meraviglioso”, ricorda Mary con amarezza.a
Se uno dei tuoi genitori beve o si droga, cosa puoi fare?
Capisci il problema
Prima di tutto, è utile capire un po’ meglio il problema. “L’uomo d’intendimento è quello che acquista abile direzione”, dice Proverbi 1:5. Perciò, potrebbe essere una buona idea documentarsi su quel tipo di dipendenza e sul perché si diventa alcolisti o tossicodipendenti.
Per esempio, l’alcolista non è semplicemente uno che si ubriaca una volta ogni tanto. Ha un problema cronico.b L’alcol è un chiodo fisso, un’ossessione per l’alcolista, il quale una volta che inizia a bere non riesce proprio a controllarsi. La sua dipendenza dall’alcol causa problemi angosciosi che si ripercuotono sulla famiglia, sul lavoro e sulla salute.
Anche se alcuni potrebbero essere più predisposti di altri alla dipendenza dall’alcol, pare che entrino in gioco anche fattori psicologici. Molti alcolisti spesso nutrono sentimenti negativi nei confronti di se stessi. (Proverbi 14:13) Fra l’altro, i genitori di alcuni alcolisti erano a loro volta alcolisti. Queste persone cercano di affogare nell’alcol le sofferenze emotive legate a problemi vissuti nell’infanzia. Nel caso di chi è tossicodipendente potrebbero concorrere gli stessi fattori.
Naturalmente, bere o drogarsi non fa che esacerbare i problemi; le facoltà mentali e i sentimenti risultano ancor più alterati. Ecco perché per liberarsi dalla sua dipendenza un genitore può aver bisogno del valido aiuto di uno specialista.
Rivedi le tue aspettative
È vero che comprendere il motivo per cui tuo padre o tua madre si comporta così non risolve il problema. Tuttavia, capendo un po’ di più le cause della sua dipendenza puoi riuscire a mostrargli o a mostrarle un po’ di compassione.
Per esempio, se tuo padre avesse una gamba rotta non ti aspetteresti che giocasse a pallone con te, vero? E se sapessi che quella frattura è il risultato di un suo comportamento sconsiderato? Indubbiamente ci rimarresti male, ma capiresti anche che finché la sua gamba non guarisce avrà grossi problemi a giocare con te. Con questa consapevolezza potrai ridimensionare le tue aspettative.
In modo simile, è come se sotto il profilo emotivo e psicologico un genitore alcolista o tossicodipendente fosse infortunato. È vero che è stato lui stesso a procurarsi questo “infortunio”. E forse hai tutte le ragioni per risentirti a causa della sua condotta irresponsabile. In ogni caso, finché tuo padre o tua madre ha bisogno di aiuto per guarire dalla sua dipendenza, avrà grosse difficoltà a prendersi cura di te. Considerare la sua dipendenza come la frattura di un osso può aiutarti a rivedere le tue aspettative.
Cosa puoi fare
Resta il fatto che, fino a quando tuo padre o tua madre non mette a posto la sua vita, devi convivere con le conseguenze del suo comportamento. Nel frattempo tu cosa puoi fare?
Non sentirti responsabile. Se uno dei tuoi genitori beve o si droga la responsabilità è sua, e sua soltanto. “Ciascuno porterà il proprio carico”, dice Galati 6:5. Non è quindi compito tuo farlo guarire, e nemmeno sei tenuto a evitargli le conseguenze del suo problema. Per esempio, non devi certo mentire per lui al suo capo o trascinarlo via dalla soglia di casa quando se ne sta lì stordito dall’alcol.
Incoraggialo a farsi aiutare. Il suo problema più grosso potrebbe essere ammettere di avere un problema. Forse, quando il genitore che ha una dipendenza è sobrio e tranquillo, l’altro genitore insieme ai figli più grandi potrebbe dirgli in che modo il suo comportamento si ripercuote sulla famiglia e cosa deve fare al riguardo.
Inoltre una cosa utile che il genitore con il problema potrebbe fare è rispondere per iscritto alle seguenti domande: Cosa succederà a me e alla mia famiglia se continuerò a bere o a drogarmi? Cosa succederà se mi toglierò il vizio? Cosa devo fare per ricevere aiuto?
Se la situazione si mette male, vattene. “Vattene . . . prima che la lite sia scoppiata”, dice Proverbi 17:14. Non correre rischi immischiandoti in una lite. Se puoi, va nella tua stanza oppure da un amico. Quando c’è pericolo di violenza, può essere necessario chiedere un aiuto esterno.
Accetta i tuoi stati d’animo. Alcuni ragazzi si sentono in colpa perché nutrono risentimento nei confronti del genitore che ha problemi con la droga o con l’alcol. È del tutto normale che tu ti senta così, specie se il problema di tuo padre (o tua madre) gli impedisce di provvederti l’amore e il sostegno di cui hai bisogno. È vero che la Bibbia ti obbliga a onorarlo. (Efesini 6:2, 3) Ma ‘onorare’ significa rispettare la sua autorità, più o meno come si rispetta un poliziotto o un giudice. Non significa approvare il fatto che beva o si droghi. (Romani 12:9) Né devi rimproverarti se il suo vizio ti ripugna; dopo tutto, l’ubriachezza e la droga sono ripugnanti! — Proverbi 23:29-35.
Trova compagnie edificanti. Quando la vita domestica è nel caos, puoi perdere di vista la normalità. È quindi importante che tu stia in compagnia di persone spiritualmente ed emotivamente sane. Alcuni componenti della congregazione cristiana possono esserti di grande aiuto e incoraggiamento, e di tanto in tanto possono darti un po’ di respiro dallo stress che hai in famiglia. (Proverbi 17:17) Stando insieme a famiglie cristiane, inoltre, puoi osservare un sano modello di vita familiare, molto diverso da quello distorto che osservi in casa.
Chiedi aiuto anche tu. Avere una persona adulta, matura e fidata con cui parlare dei tuoi stati d’animo è di grande aiuto. Gli anziani di congregazione sono disposti a darti una mano quando hai bisogno di loro. La Bibbia dice che questi uomini possono essere “come un luogo per riparare dal vento e un nascondiglio dal temporale, come ruscelli d’acqua in un paese arido, come l’ombra di una gran rupe in una terra esausta”. (Isaia 32:2) Perciò, non aver paura o non vergognarti di andare da loro per avere conforto e chiedere un consiglio.
Scrivi quale dei sei punti appena trattati cercherai di applicare per primo. ․․․․․
Forse non riuscirai a cambiare la situazione che hai in famiglia, ma puoi cambiare il modo in cui essa influisce su di te. Anziché cercare di controllare tuo padre o tua madre, concentrati sull’unica persona che puoi controllare: te stesso. “Continuate a operare la vostra salvezza”, scrisse l’apostolo Paolo. (Filippesi 2:12) Questo ti aiuterà a mantenere un atteggiamento positivo, e potresti anche indurre tuo padre o tua madre a farsi aiutare.
E se sembra che i tuoi genitori non facciano altro che litigare? Come puoi affrontare il turbamento emotivo che provi?
[Note in calce]
a Se venissi maltrattato da un genitore alcolista faresti bene a chiedere aiuto. Apriti con una persona matura di cui ti fidi. Se sei testimone di Geova, potresti avvicinare un anziano della congregazione o un altro cristiano maturo.
b Per semplicità, parlando dell’alcolista o del tossicodipendente useremo prevalentemente il maschile, ma i princìpi esposti valgono anche per le donne.
SCRITTURA CHIAVE
“La perspicacia di un uomo certamente rallenta la sua ira”. — Proverbi 19:11.
UN SUGGERIMENTO
Invece di odiare tuo padre o tua madre, impara a odiare il suo comportamento sbagliato. — Proverbi 8:13; Giuda 23.
SAPEVI CHE...?
Nella Bibbia ‘onorare’ può voler dire semplicemente riconoscere l’autorità legittima. (Efesini 6:1, 2) Pertanto, onorare un genitore non significa approvare sempre il suo comportamento.
I MIEI PROSSIMI OBIETTIVI
Se uno dei miei genitori diventasse offensivo o violento, dovrei ․․․․․
Posso incoraggiare mio padre o mia madre a chiedere aiuto in questo modo: ․․․․․
Ecco cosa vorrei chiedere ai miei genitori sull’argomento: ․․․․․
CHE NE PENSI?
● Cosa spinge alcuni verso l’alcolismo o la tossicodipendenza?
● Perché non devi sentirti responsabile se uno dei tuoi genitori beve o si droga?
● Nella situazione in cui ti trovi, quali sono gli aspetti che sei in grado di controllare? Come puoi farlo?
[Testo in evidenza a pagina 192]
“So che in futuro forse dovrò ancora affrontare situazioni imbarazzanti a causa dei miei genitori, ma so anche che se confido in Geova egli mi darà la forza di perseverare.” — Maxwell
[Riquadro a pagina 198]
Se un genitore smette di servire Geova
Se uno dei tuoi genitori smette di seguire le norme della Bibbia, forse addirittura rendendo noto che non vuole più far parte della congregazione cristiana, cosa puoi fare?
● Cerca di capire che Geova non ritiene responsabile te per la condotta di tuo padre o di tua madre. La Bibbia dice: “Ciascuno di noi renderà conto di se stesso a Dio”. — Romani 14:12.
● Evita la tendenza a paragonarti con altri ragazzi che si trovano in una situazione migliore. (Galati 5:26) Un giovane il cui padre ha abbandonato la famiglia dice: “Anziché soffermarsi su questi pensieri è meglio pensare a come affrontare la situazione”.
● Continua a mostrare rispetto al tuo genitore, anche se ha una condotta errata, e se quello che ti dice di fare non è in contrasto con le norme di Dio, ubbidiscigli. Il comando di Geova di onorare i genitori è valido a prescindere dal fatto che siano credenti o no. (Efesini 6:1-3) Quando ubbidisci e mostri onore ai tuoi genitori, nonostante le loro mancanze, dimostri l’amore che provi per Geova. — 1 Giovanni 5:3.
● Tieniti stretto alla congregazione cristiana. È là che troverai il conforto di una grande famiglia spirituale. (Marco 10:30) Un giovane di nome David temeva che i componenti della congregazione avrebbero cominciato a evitare lui e altri familiari perché suo padre aveva smesso di servire Geova. Ma David scoprì che i suoi timori erano infondati. “Non ci siamo sentiti respinti”, racconta. “Tutto questo mi fece capire che la congregazione si interessava davvero di noi”.
[Immagine a pagina 194]
Considerare la dipendenza di tuo padre come un infortunio può aiutarti a rivedere le tue aspettative
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Un modello di comportamento: EzechiaI giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande, volume 2
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Un modello di comportamento: Ezechia
A un certo punto della sua vita, Ezechia si trovò davanti a un bivio. A soli 25 anni divenne re di Giuda. Che tipo di re sarebbe stato? Si sarebbe lasciato influenzare dal cattivo esempio di suo padre, il re Acaz? Fino alla morte, Acaz si dimostrò un apostata impenitente. Promosse l’adorazione pagana e arrivò al punto di bruciare almeno uno dei suoi figli su un altare pagano. (2 Cronache 28:1-4) Tuttavia Ezechia non permise che la condotta ipocrita di suo padre lo inasprisse allontanandolo dall’adorazione di Geova, e nemmeno si sentì condannato a ripetere gli stessi errori. Ezechia si tenne “stretto a Geova”. — 2 Re 18:6.
Uno dei tuoi genitori non ha rispetto per l’adorazione di Geova? Ha qualche brutto vizio? In tal caso, tu non sei tenuto a ripetere i suoi errori! Ezechia non si lasciò rovinare la vita dalle vicissitudini della sua famiglia. Anzi, divenne un re talmente in gamba che “dopo di lui non ci fu nessuno simile a lui fra tutti i re di Giuda”. (2 Re 18:5) Come Ezechia anche tu potrai avere una vita soddisfacente nonostante le circostanze in cui si trova la tua famiglia. In che modo? Tenendoti “stretto a Geova”.
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Cosa posso fare se i miei genitori litigano?I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande, volume 2
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CAPITOLO 24
Cosa posso fare se i miei genitori litigano?
I tuoi genitori litigano mai in tua presenza? In tal caso, per quali di questi argomenti capita più spesso?
□ Per i soldi
□ Per i lavori di casa
□ Per i parenti
□ Per te
Se potessi spiegare ai tuoi genitori come ti senti in quei momenti, cosa diresti? Scrivi di seguito i tuoi commenti.
․․․․․
AMMETTIAMOLO: se i tuoi genitori litigano non puoi fare a meno di soffrirne. Dopo tutto, li ami e conti sul loro appoggio. Perciò sentirli litigare può essere un’esperienza angosciante. Forse la pensi come una ragazza di nome Marie, che dice: “Per me è difficile rispettare i miei genitori quando sembra che fra loro non si rispettino”.
Quando si vedono i propri genitori che litigano ci si può scontrare con una dura realtà: a differenza di quello che forse pensavi, sono tutt’altro che perfetti. Questo triste risveglio può generare paure di ogni tipo. Se i litigi sono frequenti o piuttosto accesi, potresti temere che il matrimonio dei tuoi sia in crisi. “Quando sento i miei genitori litigare”, dice Marie, “mi ritrovo a pensare che divorzieranno e che sarò costretta a scegliere con chi andare a vivere. Ho anche paura di dovermi separare dai miei fratelli più piccoli”.
Perché i genitori litigano, e cosa dovresti fare quando scoppia una lite in famiglia?
Perché litigano
Di norma i tuoi genitori riescono a ‘sopportarsi l’un l’altro nell’amore’. (Efesini 4:2) Ma la Bibbia dice: “Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”. (Romani 3:23) I tuoi genitori non sono perfetti, perciò non dovresti sorprenderti se si creano delle tensioni che ogni tanto sfociano in una discussione.
Tieni anche presente che viviamo in “tempi difficili”. (2 Timoteo 3:1) Riuscire a sbarcare il lunario, pagare le bollette e sopportare l’atmosfera che si respira sul posto di lavoro sono tutte cose che mettono a dura prova il matrimonio. E se entrambi i tuoi genitori lavorano, stabilire chi farà certi lavori di casa può creare contrasti.
Di una cosa puoi essere certo: il fatto che i tuoi genitori abbiano delle divergenze non significa automaticamente che il loro matrimonio stia andando a rotoli. Con tutta probabilità si amano ancora, anche se su certi argomenti hanno opinioni diverse.
Facciamo un esempio. Ti è mai capitato di vedere un film con alcuni amici e scoprire, dopo averlo visto, di avere un’opinione completamente diversa dalla loro? Succede. Anche persone fra cui c’è una grande amicizia vedono alcune cose in modo diverso. Nel caso dei tuoi genitori potrebbe accadere qualcosa di simile. Probabilmente entrambi si preoccupano del bilancio familiare, ma possono avere idee differenti su come gestire il denaro. Oppure entrambi vogliono organizzare le vacanze, ma hanno un concetto diverso di relax. O forse entrambi desiderano che tu riesca bene a scuola, ma hanno punti di vista diversi su come darti l’incentivo migliore.
Il punto è questo: essere uniti non significa necessariamente pensarla allo stesso modo. Due persone che si amano a volte possono vedere le cose in maniera diversa. D’altra parte, può non essere facile assistere ai contrasti dei tuoi genitori. C’è qualcosa che puoi fare o che puoi dire?
Cosa fare
Mostra rispetto. È facile finire per stancarsi quando i genitori bisticciano in continuazione. Dopo tutto dovrebbero essere loro a dare l’esempio, non viceversa. Tuttavia, se li tratti in modo sprezzante, con tutta probabilità non farai altro che accrescere la tensione in famiglia. Cosa più importante, Geova Dio ti comanda di rispettare i genitori e ubbidire loro, anche quando per te è difficile farlo. — Esodo 20:12; Proverbi 30:17.
Ma che dire se la ragione del contendere ti riguarda direttamente? Supponiamo per esempio che uno dei tuoi genitori sia cristiano e l’altro no. Possono sorgere contrasti religiosi in cui tu puoi ritenere necessario schierarti dalla parte di ciò che è giusto insieme al genitore timorato di Dio. (Matteo 10:34-37) Fallo sempre “con mitezza e profondo rispetto”. Il tuo esempio a questo riguardo potrebbe un giorno contribuire a persuadere il tuo genitore incredulo. — 1 Pietro 3:15.
Rimani neutrale. Cosa puoi fare se i tuoi genitori insistono perché tu prenda le parti dell’uno o dell’altro in faccende che non ti riguardano in prima persona? Cerca di rimanere neutrale. Forse puoi scusarti gentilmente e dire qualcosa tipo: “Mamma, papà, sapete che vi voglio bene, ma non chiedetemi di schierarmi da una parte o dall’altra. È una faccenda che dovete sbrigare fra voi”.
Comunica. Fa sapere ai tuoi genitori come ti senti quando litigano. Scegli un momento in cui ritieni che saranno più disposti ad ascoltare. Poi di’ loro con rispetto che i loro litigi ti turbano, ti fanno arrabbiare o addirittura ti spaventano. — Proverbi 15:23; Colossesi 4:6.
Cosa non fare
Non metterti a fare il consulente matrimoniale. Essendo giovane, semplicemente non sei qualificato per appianare i contrasti dei tuoi genitori. Immagina di viaggiare su un piccolo aereo e di scoprire che il pilota e il copilota stanno litigando. Forse la cosa ti lascerebbe alquanto turbato, ed è comprensibile. Ma cosa succederebbe se ti permettessi di dire ai piloti come manovrare l’aereo o addirittura se cercassi di prendere tu i comandi?
Allo stesso modo, se cerchi di “prendere i comandi” intromettendoti nei problemi coniugali dei tuoi genitori probabilmente non farai altro che peggiorare le cose. La Bibbia dice: “Mediante la presunzione si causa solo zuffa, ma presso quelli che si consultano c’è sapienza”. (Proverbi 13:10) Probabilmente i tuoi genitori possono risolvere meglio i loro contrasti parlandone insieme in privato. — Proverbi 25:9.
Non intrometterti. È già abbastanza spiacevole sentire due voci in disaccordo. Perché aggiungerne una terza? Il fatto è che, per quanto possa essere forte la tentazione di intervenire, sono i tuoi genitori e non tu ad avere la responsabilità di appianare i loro contrasti. In queste faccende personali, quindi, sforzati di seguire il consiglio della Bibbia di ‘pensare ai fatti tuoi’. (1 Tessalonicesi 4:11) Evita di gettarti nella mischia.
Non metterli uno contro l’altro. In effetti alcuni ragazzi incoraggiano i loro genitori a litigare mettendoli uno contro l’altro. Quando mamma dice di no, fanno leva sui sentimenti di papà e cercano di strappargli un sì. Questo modo astuto di manipolare le persone potrebbe farti guadagnare un po’ di libertà, ma a lungo andare farà solo continuare le liti familiari.
Non lasciare che il loro comportamento condizioni il tuo. Un ragazzo che si chiama Peter si rese conto che si stava lasciando andare a una condotta non cristiana solo per farla pagare a suo padre. “Volevo ferirlo”, dice Peter. “Ce l’avevo a morte con lui per come trattava me, mia madre e mia sorella”. Poco dopo, però, Peter dovette affrontare le conseguenze delle sue azioni. Cosa se ne deduce? Comportandoti male non farai altro che aggravare i problemi che hai in famiglia. — Galati 6:7.
Sotto quale/i degli aspetti trattati in questo capitolo devi particolarmente migliorare? ․․․․․
È evidente che non puoi impedire ai tuoi genitori di litigare. Puoi però star certo che Geova è in grado di aiutarti ad affrontare l’ansia che ti causano i loro litigi. — Filippesi 4:6, 7; 1 Pietro 5:7.
Fa del tuo meglio per mettere in pratica questi suggerimenti. Col tempo i tuoi genitori potrebbero sentirsi spinti a rimboccarsi le maniche per risolvere i loro problemi. E magari smetteranno anche di litigare.
Come puoi affrontare le difficoltà che derivano dal crescere in una famiglia con un solo genitore?
SCRITTURA CHIAVE
“La vostra espressione sia sempre con grazia”. — Colossesi 4:6.
UN SUGGERIMENTO
Se le liti dei tuoi genitori sono frequenti e accese, suggerisci loro con rispetto di farsi aiutare da qualcuno.
SAPEVI CHE...?
Anche persone che si vogliono bene possono a volte avere delle divergenze.
I MIEI PROSSIMI OBIETTIVI
Quando i miei genitori iniziano a litigare, dovrei ․․․․․
Se i miei genitori mi chiedessero da che parte sto, risponderei così: ․․․․․
Ecco cosa vorrei chiedere ai miei genitori sull’argomento: ․․․․․
CHE NE PENSI?
● Perché a volte i genitori litigano?
● Perché non è colpa tua se i tuoi genitori hanno dei problemi?
● Cosa puoi imparare dal comportamento dei tuoi genitori?
[Testo in evidenza a pagina 201]
“Rendermi conto che i miei genitori non sono perfetti e che hanno problemi esattamente come me mi ha aiutato ad accettare il fatto che litigano.” — Kathy
[Riquadro/Immagini alle pagine 206 e 207]
...e se i miei si sono lasciati?
Se i tuoi genitori si sono lasciati, come puoi agire nel modo giusto nonostante i sentimenti devastanti che provi? Ecco alcuni suggerimenti:
● Non farti illusioni. Come prima reazione, potresti tentare di far tornare insieme i tuoi genitori. Anne ricorda: “Dopo la separazione i miei genitori ci portavano ancora fuori insieme qualche volta. Mia sorella ed io ci bisbigliavamo: ‘Corriamo avanti e lasciamoli soli’. Ma suppongo non abbia funzionato. Non sono mai tornati insieme”.
Proverbi 13:12 dice: “L’aspettazione differita fa ammalare il cuore”. Per evitare di abbatterti eccessivamente, ricorda che non puoi gestire la vita dei tuoi genitori. Non è colpa tua se si sono lasciati e con tutta probabilità non potrai intervenire per rimettere insieme i cocci del loro matrimonio. — Proverbi 26:17.
● Non odiarli. Covare odio e risentimento contro uno dei tuoi genitori o entrambi può causarti danni a lungo termine. Tommaso rammenta ciò che provava a 12 anni: “Cominciai a provare vera e propria ira verso mio padre. Non mi piace usare la parola ‘odio’, ma nutrivo profondo rancore. Non riuscivo a capire come gli potesse importare di noi se ci aveva lasciato”.
Quando due persone si lasciano, però, di rado la situazione è bianca o nera, con un genitore che ha tutti i torti e l’altro tutte le ragioni. Il fatto è che probabilmente i tuoi genitori non ti hanno detto tutto del loro matrimonio o del perché è finito; forse neppure loro lo capiscono. Quindi evita di giudicare una situazione di cui non hai il quadro completo. (Proverbi 18:13) Bisogna riconoscere che è difficile non arrabbiarsi, ed è solo naturale che tu ti senta sconvolto. Ma covare rancore e meditare vendetta può a poco a poco rovinare la tua personalità. A ragione, la Bibbia dice: “Lascia stare l’ira e abbandona il furore”. — Salmo 37:8.
● Cerca di essere realista. Invece di odiare un genitore che ormai è completamente assente, alcuni ragazzi vanno all’estremo opposto e lo idealizzano. Il padre di un ragazzo, per esempio, era un alcolista e un donnaiolo che aveva più volte abbandonato la famiglia e aveva infine divorziato. Eppure, questo giovane dice che per qualche arcano motivo quell’uomo era praticamente diventato il suo idolo!
Questa assurda venerazione non è insolita. In un paese, circa il 90 per cento dei figli di genitori divorziati vivono con la madre e vedono il padre di tanto in tanto. Così è la madre che si occupa quotidianamente di loro ed è lei a disciplinarli. In più, nonostante il fatto che l’ex marito le passi gli alimenti, dopo il divorzio le sue condizioni economiche di solito peggiorano. Il padre, invece, può darsi che se la passi meglio. Il risultato? Andare da papà significa ricevere regali e divertirsi, vivere con la mamma significa lesinare il centesimo e sentirsi dire cosa fare e cosa non fare. Purtroppo, alcuni ragazzi hanno addirittura lasciato il genitore cristiano per andare a vivere col genitore incredulo, più ricco e permissivo. — Proverbi 19:4.
Se sei tentato di fare una scelta del genere, esamina la tua scala di valori. Ricorda che hai bisogno di guida morale e disciplina. Di tutte le cose che un genitore può offrirti, nulla influirà più profondamente sul tuo carattere e sulla qualità della tua vita. — Proverbi 4:13.
[Immagine alle pagine 202 e 203]
Un ragazzo che dice ai genitori come appianare i loro contrasti è come un passeggero che dice ai piloti come manovrare l’aereo
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Posso essere felice in una famiglia con un solo genitore?I giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande, volume 2
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CAPITOLO 25
Posso essere felice in una famiglia con un solo genitore?
“I ragazzi che vivono con entrambi i genitori possono avere la propria stanza e comprarsi abiti nuovi. Ma io devo dividere la stanza con qualcun altro, ed è raro che riesca ad avere i vestiti che mi piacciono. La mamma dice che non può comprarmeli. Con tutto quello che ho da fare in casa mentre lei lavora, mi sento come una donna delle pulizie, privata di parte della mia infanzia”. — Shalonda, 13 anni.
NON c’è dubbio: l’ideale sarebbe poter contare sull’affetto di una famiglia con entrambi i genitori. Di solito un padre e una madre che stanno insieme possono dare più guida, più protezione e più sostegno. “Meglio essere in due che da solo”, dice la Bibbia, perché “lavorare insieme rende di più”. — Qoelet (Ecclesiaste) 4:9, Parola del Signore.
Ciò nonostante, potremmo paragonare la famiglia formata da entrambi i genitori a una specie in via d’estinzione. Per esempio, più della metà dei ragazzi degli Stati Uniti prima di compiere i 18 anni avranno vissuto almeno per un po’ in una famiglia con un solo genitore.
Tuttavia, alcuni ragazzi si vergognano di vivere in un contesto familiare di questo genere. Altri si sentono oppressi dallo stress e dai problemi legati alla loro condizione. Se vivi in una famiglia con un solo genitore, che tipo di pressioni devi affrontare? Scrivi qual è il problema che ti affligge di più.
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Il fatto di non avere costantemente l’affetto e le attenzioni di uno dei tuoi genitori significa forse che sei condannato a essere infelice? Assolutamente no. Molto dipende da come consideri la situazione. Proverbi 15:15 dice: “Tutti i giorni son brutti per l’afflitto, per un cuore felice è sempre festa”. (CEI) Come indica questo proverbio, l’umore di una persona è spesso determinato più dall’atteggiamento che dalle circostanze. Cosa puoi fare per riuscire ad avere “un cuore felice” nonostante le circostanze in cui ti trovi?
Combatti i sentimenti negativi
Per prima cosa, non lasciare che i commenti sconsiderati degli altri facciano nascere in te dei sentimenti negativi. Alcuni insegnanti, per esempio, dimostrano una sconcertante mancanza di sensibilità nei confronti di studenti che vivono con un solo genitore. Alcuni addirittura ipotizzano che tutti i problemi di comportamento siano da attribuire a un ambiente familiare anomalo. Ma chiediti: ‘Chi fa questi commenti conosce veramente me e la mia famiglia? O sta solo ripetendo a pappagallo i soliti luoghi comuni sulle famiglie con un solo genitore?’
È interessante notare che l’espressione “orfano di padre” compare decine di volte nelle Scritture. E non viene usata nemmeno una volta in tono dispregiativo. Anzi, in quasi tutti i passi che riportano questa espressione Geova dimostra di avere particolarmente a cuore i ragazzi cresciuti in una famiglia con un solo genitore.a
D’altra parte alcuni, mossi da buone intenzioni, potrebbero mostrare un eccesso di sensibilità quando ti parlano. Forse esitano a usare parole come “padre”, “matrimonio”, “divorzio” o “morte”, temendo di offenderti o di metterti in imbarazzo. Questo modo di fare ti infastidisce? In tal caso, puoi dire con tatto a queste persone che i loro timori sono infondati. Antonio ha 14 anni e non ha mai conosciuto il suo vero padre. Dice che alcuni fanno delle acrobazie pur di non usare certe parole con lui. Antonio invece quando parla con loro usa quelle parole di proposito. “Voglio che capiscano che non mi vergogno della mia situazione”, spiega.
Evita i “se solo...”
Bisogna riconoscere che se i tuoi genitori hanno divorziato, o uno di loro è morto, è del tutto naturale essere tristi e provare un senso di vuoto. Tuttavia, alla fine dovrai accettare la situazione. La Bibbia consiglia: “Non dire: ‘Perché è avvenuto che i giorni precedenti sono stati migliori di questi?’” (Ecclesiaste 7:10) Al riguardo la tredicenne Sara, i cui genitori divorziarono quando aveva 10 anni, dà questo consiglio: “Non rimuginare sulla tua situazione, e non buttarti giù con i ‘se solo... ’. Evita di pensare che i tuoi problemi siano dovuti al fatto che vivi con un solo genitore, o anche che la vita dei ragazzi con tutt’e due i genitori sia una pacchia”. È un buon consiglio. In fondo, neppure la famiglia “ideale” è del tutto esente da problemi.
Prova a considerare la tua famiglia come una squadra di rematori in una barca a remi. L’ideale sarebbe che l’equipaggio fosse al completo. In una famiglia con un solo genitore manca in pratica un rematore, per cui il resto della squadra deve faticare un po’ di più. Questo vuol forse dire che la famiglia sia destinata al fallimento? Assolutamente no! Finché il resto del gruppo rema insieme, la barca resterà a galla e arriverà comunque a destinazione.
Stai facendo la tua parte?
Come puoi riuscire, in pratica, a fare la tua parte insieme al resto della famiglia? Prendi in esame i tre suggerimenti che seguono.
Impara a non avere troppe pretese. In quasi tutte le famiglie con un solo genitore i soldi sono un argomento scottante. Cosa puoi fare per dare una mano? Antonio, menzionato in precedenza, dice: “I miei compagni di scuola chiedono ai genitori abiti e scarpe da ginnastica firmati. Altrimenti si rifiutano di andare a scuola. Io non ho abiti griffati e all’ultima moda, ma sono ordinato e pulito, e tratto con cura le mie cose. Mia madre fa quello che può; non voglio renderle le cose più difficili”. Con un piccolo sforzo puoi imitare l’apostolo Paolo, che disse: “Ho imparato ad essere contento delle condizioni in cui mi trovo. . . . Sono addestrato a tutto”. — Filippesi 4:11, 12, Nardoni.
Cerca anche di essere parsimonioso, evitando gli sprechi. (Giovanni 6:12) Il giovane Rodney dice: “In casa, sto attento a non rompere le cose o a non lasciarle in giro, perché riparare o sostituire gli oggetti costa. Cerco di spegnere gli elettrodomestici o le luci che non si usano. È un modo per ridurre la bolletta della luce”.
Prendi l’iniziativa. Molti genitori soli sono riluttanti a stabilire delle regole da seguire in casa o a chiedere ai figli di dare una mano nelle faccende. Come mai? Alcuni di loro ritengono di dover compensare l’assenza del padre o della madre rendendo ai figli la vita più facile. Forse fanno questo ragionamento: ‘Non voglio che i miei figli debbano rinunciare a divertirsi’.
Potresti essere tentato di approfittare dei sensi di colpa di tuo padre o di tua madre. Se lo facessi, però, renderesti solo più pesante il fardello che deve portare. Perché invece non prendi l’iniziativa e non dai una mano? Nota cosa dice Antonio: “Mia madre lavora in un ospedale, e il suo camice va stirato. Così glielo stiro io”. Ma non è un lavoro da donna? “Alcuni la pensano così”, replica Antonio, “ma è di aiuto a mia madre, così lo faccio”.
Esprimi gratitudine. Oltre ad aiutare tuo padre (o tua madre) in modo pratico, puoi far molto per tirarlo su di morale anche con semplici espressioni di gratitudine. Una madre che sta crescendo i figli da sola ha scritto: “Spesso, quando mi sento molto giù o irritabile perché al lavoro ho avuto una giornata particolarmente difficile, arrivo a casa . . . e proprio quel giorno mia figlia ha deciso di apparecchiare la tavola e di cominciare a preparare la cena”. E aggiunge: “Mio figlio mi abbraccia”. Che effetto hanno su di lei queste premure? “Il mio umore cambia completamente e mi sento di nuovo su”, dice.
Sotto quale/i di questi tre aspetti devi particolarmente migliorare? ․․․․․
Vivere in una famiglia con un solo genitore ti permette di sviluppare qualità come compassione, altruismo e affidabilità. Inoltre Gesù disse: “C’è più felicità nel dare che nel ricevere”. (Atti 20:35) E anche tu puoi essere molto felice se ti prodighi per aiutare il tuo genitore che è solo.
Naturalmente ogni tanto sentirai il desiderio di avere in casa anche l’altro genitore. Puoi però imparare a trarre il meglio dalla situazione. È quello che ha riscontrato una ragazza che si chiama Nia. “Dopo la morte di mio padre”, racconta, “qualcuno mi disse che ‘siamo noi a costruirci il nostro futuro’, e quelle parole mi colpirono profondamente. Mi ricordarono che non devo necessariamente essere vittima delle circostanze”. Puoi imitare il suo atteggiamento. Ricorda: non sono le circostanze a renderti felice o infelice ma è come le consideri e come reagisci di conseguenza.
SCOPRI DI PIÙ SU QUESTO ARGOMENTO NEL VOLUME 1, CAPITOLO 4
[Nota in calce]
a Vedi, per esempio, Deuteronomio 24:19-21 e Salmo 68:5.
SCRITTURA CHIAVE
“Non cerchi ciascuno unicamente il proprio interesse, ma anche quello degli altri”. — Filippesi 2:4, La Nuova Diodati.
UN SUGGERIMENTO
Se ritieni che ti siano state date troppe responsabilità, prova con tatto a suggerire a tuo padre o a tua madre di...
● Preparare un elenco con tutte le faccende che ciascun familiare deve sbrigare.
● Ridistribuire, se necessario, le cose da fare in casa fra i componenti della famiglia in grado di farle.
SAPEVI CHE...?
Assumerti certe responsabilità in casa può aiutarti a maturare più in fretta dei ragazzi che crescono in famiglie con entrambi i genitori e di solito hanno meno responsabilità.
I MIEI PROSSIMI OBIETTIVI
Combatterò i sentimenti negativi in questo modo: ․․․․․
Se qualcuno mostrasse un eccesso di sensibilità nel parlarmi di certi argomenti, gli direi ․․․․․
Ecco cosa vorrei chiedere a mio padre (o a mia madre) sull’argomento: ․․․․․
CHE NE PENSI?
● Perché alcuni nutrono dei pregiudizi nei confronti dei ragazzi che crescono con un solo genitore?
● Perché tuo padre o tua madre potrebbe essere riluttante a chiederti una mano nelle faccende?
● Come puoi esprimere gratitudine al genitore con cui vivi?
[Testo in evidenza a pagina 211]
“Da quando i miei genitori hanno divorziato, io e mia madre riusciamo veramente a parlare; siamo diventate molto amiche.” — Melanie
[Immagine alle pagine 210 e 211]
Una famiglia con un solo genitore è come l’equipaggio di una barca in cui manca un rematore: il resto del gruppo dovrà faticare un po’ di più. Ma se remano insieme ce la faranno
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Le mie riflessioni: I tuoi genitoriI giovani chiedono... Risposte pratiche alle loro domande, volume 2
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SEZIONE 6
Le mie riflessioni: I tuoi genitori
Scrivi qual è il problema più grosso che hai in famiglia e perché ti rende la vita difficile.
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Dopo aver letto questa sezione, come pensi di affrontare il problema che hai appena menzionato?
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