I giovani chiedono...
Che male c’è a essere ‘semplici amici’?
“QUANTO ritieni sia importante avere qualcuno dell’altro sesso a cui essere vicino?” Questa domanda è stata fatta qualche tempo fa ad alcuni giovani cristiani. Rispondendo una ragazza ha detto: ‘Per me è molto importante. A volte quando sei giù quello di cui hai bisogno è proprio qualcuno che ti tenga la mano’.
La vera amicizia è un dono meraviglioso. Ma in un precedente numero di questa rivista (8 settembre 1985) abbiamo mostrato che quando i giovani cercano intime amicizie con persone dell’altro sesso, si espongono a eventuali angosce e dispiaceri. Inoltre, quello che comincia come un’amicizia apparentemente innocente finisce spesso in un disastro: sul piano fisico, mentale ed emotivo.
Perché è pericoloso
“Ovunque vai”, dice un giovane di nome Ulderico, “si parla di [sesso]. Al lavoro e a scuola questo è l’argomento di conversazione. La televisione dà risalto al sesso”. Dato che oggi viene data tanta importanza al sesso, non è strano che sempre più giovani cedano ai “desideri propri della giovinezza”. (II Timoteo 2:22) Uno studio effettuato dall’Alan Guttmacher Institute calcola che “circa 12 milioni dei 29 milioni di giovani [negli Stati Uniti] dai 13 ai 19 anni hanno avuto rapporti sessuali . . . Quasi metà dei maschi dai 15 ai 17 anni e un terzo delle donne dello stesso gruppo sono sessualmente attivi”.
In considerazione di questo fatto, è pericoloso stare in intima compagnia di una persona dell’altro sesso. È vero che inizialmente due possono essere attratti l’uno verso l’altra a motivo della personalità o degli interessi comuni. Ma quando due giovani di sesso diverso stanno continuamente insieme è quasi inevitabile che ne risulti un contatto fisico di qualche specie. Una ragazza di nome Rachele rammenta quello che accadde fra lei e un ragazzo a scuola: “All’inizio era una semplice amicizia. Poi lui diventò il mio ragazzo. Infine cominciammo a tenerci per mano, ad abbracciarci, ad andare a scuola insieme. Alla fine ci baciammo”.
Una reazione a catena
‘Ma che c’è di così sbagliato in questo?’, potreste chiedere. Ebbene, quando due persone di sesso diverso si toccano, spesso vengono risvegliati forti desideri sessuali. E quando succede, si dà inizio a una serie di avvenimenti — una reazione a catena — che portano infine alle relazioni sessuali. Solo le coppie di sposi hanno diritto a queste intimità. Per tale motivo la Bibbia dice di ‘fuggire la fornicazione’. — I Corinti 6:18.
Ciò nondimeno molti si sentono come il giovane che ha detto: “A me non accadrà mai! Gli altri ragazzi si divertono, perché io no?” È vero che una coppia può non volere che accada una tal cosa. Tuttavia considerate un sondaggio effettuato da una rivista (Psychology Today): “Quasi metà di quelli che hanno risposto (49 per cento) hanno avuto un’amicizia che si è trasformata in una relazione sessuale”. Infatti, “quasi un terzo (31 per cento) ha riferito di avere avuto rapporti sessuali con un amico nel mese passato”. — Il corsivo è nostro.
Sì, una volta che la reazione a catena è cominciata, forse con il semplice tenersi per mano, è molto difficile fermarla. Una giovane donna ammette che pensava fosse “un po’ ridicolo” dire che tenersi per mano e baciarsi poteva veramente condurre all’immoralità sessuale. Ora ha cambiato idea. Perché? Ecco cosa ha confessato: “È successo anche a me”.
Anche se si evitano i rapporti sessuali, può sempre derivarne un danno emotivo quando non si controllano più le manifestazioni d’affetto. Un giovane ha cercato di confortare un’amica che gli aveva confidato alcuni problemi personali. Dopo non molto si sono abbandonati a effusioni amorose. Il risultato? Una coscienza turbata e del “risentimento” fra loro.
Mantenere l’amicizia entro i limiti
Nel suo libro The Friendship Factor (Il fattore amicizia), Alan Loy McGinnis dà questo consiglio pratico in quanto alle amicizie con persone dell’altro sesso: “Non fidatevi troppo di voi stessi”. È saggio che giovani non sposati vadano a fare passeggiate romantiche in luoghi solitari? Se una persona dell’altro sesso si confida con voi, è necessario mostrarle simpatia tenendole la mano? La Bibbia avverte: “Chi confida nel suo proprio cuore è stupido”. — Proverbi 28:26.
E che dire di andare a trovare un amico dell’altro sesso e appartarsi con lui? Pietro rammenta: “I miei genitori e quelli di lei erano buoni amici. Suppongo si aspettassero che fossimo anche noi ‘semplici amici’. Tutto andò bene finché fummo piccoli, ma quando entrammo nell’adolescenza cominciammo a guardarci in modo diverso. I nostri genitori non si rendevano conto che quando ci lasciavano andare a giocare o ad ascoltare dischi, finivamo per passare del tempo a baciarci e abbracciarci”. Fortunatamente Pietro e la sua amica non arrivarono al punto d’avere relazioni sessuali. Pietro comunque dice: “Non sarebbe accaduto nulla se fossimo stati accompagnati da qualcuno”.
Accompagnati da qualcuno? Ad alcuni giovani questa sembra una cosa ormai fuori moda. Ma sapevi che in alcuni paesi i genitori fanno sempre accompagnare le figlie finché non si sposano? Questo è una protezione. Non sarebbe quindi una buona idea accertarti di non rimanere mai solo con una persona giovane dell’altro sesso, anche se siete ‘semplici amici’?
Che dire però se, anche dopo avere seguito questi suggerimenti, cominciano a nascere sentimenti romantici? Se non sei pronto per il matrimonio, è meglio tu segua il consiglio di Proverbi 22:3: “Accorto è chi ha visto la calamità e va a nascondersi”. Il libro The Friendship Factor dice: “Svignatevela se necessario. Ogni tanto, per quanto ci sforziamo, non riusciamo più a controllare un’amicizia con una persona dell’altro sesso e sappiamo a cosa ci porterà”. Allora, come dice questo libro, è ora di “fare marcia indietro”.
‘Allarghiamoci’ nelle nostre amicizie
Una giovane di nome Gail ammette: “Non sono pronta per sposarmi e sistemarmi. Sto ancora imparando a conoscermi, e ho molte altre mete spirituali da conseguire. Quindi non ho veramente bisogno di stare troppo vicina a una persona dell’altro sesso. Sarebbe più un ostacolo che un aiuto”. Significa questo privarci dell’amicizia? Niente affatto, poiché scrivendo alla congregazione di Corinto, l’apostolo Paolo ne incoraggiò i componenti ad ‘allargarsi’ nei loro affetti gli uni per gli altri. — II Corinti 6:12, 13.
Ad esempio, una giovane donna di nome Susanna dice: “Ho imparato a coltivare intime amicizie con donne cristiane della congregazione più anziane di me. Loro avevano bisogno di compagnia e io avevo bisogno della loro influenza stabilizzatrice. Così passavo da loro a prendere il caffè. Parlavamo e ridevamo. Ho stretto delle vere amicizie con loro, di quelle amicizie che durano tutta la vita”.
Ma che dire se hai bisogno di qualcuno con cui confidarti o che ti tenga la mano? Per questo ci sono i genitori. (Confronta Proverbi 23:26) E mentre un giovane con la testa a posto può forse darti un buon consiglio, ricorda che Giobbe chiese: “Non c’è sapienza fra gli anziani e intendimento nella lunghezza dei giorni?” (Giobbe 12:12) Sì, il giovane che va da un coetaneo per avere un consiglio è spesso come ‘il cieco che guida il cieco’. (Matteo 15:14) Una persona più anziana o un genitore, però, può dimostrarsi un confidente molto più sicuro. Perché avere amici solo fra i coetanei? Una delle più belle amicizie che si conoscano fu quella di Davide e Gionatan. (I Samuele 18:1) Eppure Gionatan era abbastanza vecchio da poter essere il padre di Davide!
È vero che se esercitiamo cautela nelle nostre amicizie limitiamo la nostra libertà, ma ricorda che viviamo in un tempo in cui i giovani sono continuamente esposti a influenze immorali. È molto meglio che tu resista a queste influenze e ricordi “ora, il tuo grande Creatore”, poiché l’amicizia di Dio è l’amicizia più soddisfacente che ci sia. — Ecclesiaste 12:1.
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Quella che comincia come un’amicizia finisce spesso con sentimenti feriti o immoralità sessuale
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Anche le persone più avanti con gli anni e i genitori possono essere amici fidati e comprensivi