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Paesi dell’ex IugoslaviaAnnuario dei Testimoni di Geova del 2009
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GLI INIZI
Come ebbe inizio l’opera del popolo di Geova in questa regione? Il nostro racconto comincia con un giovane barbiere di nome Franz Brand, originario della Vojvodina, regione situata nella Iugoslavia settentrionale. Si era trasferito in Austria in cerca di lavoro. Mentre era lì conobbe la verità, che fece conoscere nella città natale quando vi fece ritorno nel 1925. Si unì ad un piccolo gruppo di persone che leggevano e prendevano in considerazione gli Studi sulle Scritture, una serie di libri per lo studio della Bibbia ricevuti da parenti che vivevano negli Stati Uniti.
Il gruppo si rese conto della necessità di predicare. A questo scopo furono tradotti in serbo due opuscoli che spiegavano gli insegnamenti della Bibbia. Purtroppo, però, prima che potessero essere distribuiti, il gruppo fu visitato da un fratello in vista che aveva rinnegato l’organizzazione e aveva costituito una sua setta. Quel fratello riuscì a convincere tutti a lasciare gli Studenti Biblici, tutti a parte Franz.
Franz si trasferì poi a Maribor, in Slovenia, dove trovò lavoro presso un barbiere. Diede testimonianza al proprietario della bottega, Richard Tautz, il quale accettò la verità. Soprannominati i barbieri della Bibbia, Franz e Richard si servirono della bottega come centro per la predicazione. I loro clienti ascoltavano con attenzione: non si sarebbero mai azzardati a muoversi e a dire qualcosa mentre il rasoio passava sulla loro pelle! Tra i loro clienti c’erano Ðuro Džamonja, un politico, e Rudolf Kalle, che di mestiere riparava macchine da scrivere. Sia Ðuro che Rudolf fecero rapido progresso e si battezzarono. Ðuro lasciò la politica e contribuì a fondare La Società del Faro degli Studenti Biblici nel Regno di Iugoslavia. Quell’ente legale permise ai fratelli di predicare e di tenere liberamente le adunanze.
IL “FOTODRAMMA” APRE LA STRADA
Nel 1931 la filiale dei testimoni di Geova della Svizzera inviò due fratelli perché proiettassero in grandi città di tutta la Iugoslavia il “Fotodramma della Creazione”. Le sale erano gremite e gli spettatori erano particolarmente attenti mentre Ðuro lo proiettava. In tutto il paese il “Fotodramma” destò l’interesse per la verità biblica. Nel frattempo a Maribor i fratelli tenevano le adunanze in sloveno e tedesco, mentre a Zagabria e nei dintorni c’erano gruppi che si riunivano per studiare pubblicazioni tradotte in croato.
In seguito i fratelli decisero di cominciare a tradurre La Torre di Guardia in sloveno e croato, una vera impresa in quei primi tempi. Una volta completata la traduzione, una sorella dattilografava la rivista usando la carta carbone; in questo modo se ne potevano produrre solo 20 copie. Successivamente, quando riuscirono a procurarsi un ciclostile, la tiratura della Torre di Guardia salì a 200 copie.
Muniti di queste riviste, i fratelli e le sorelle viaggiavano in treno per predicare in varie zone della Iugoslavia. A volte i fratelli della Slovenia noleggiavano un camioncino scoperto guidato da un non Testimone, il quale li portava nel posto in cui volevano predicare e aspettava tutto il giorno finché non avevano finito. In quei primi tempi i proclamatori del Regno non avevano ricevuto molto addestramento e talvolta il loro messaggio era fin troppo esplicito; ma Geova benedisse i loro sforzi aiutandoli a trovare “quelli che erano giustamente disposti per la vita eterna”. — Atti 13:48.
“Sentii parlare della verità nel 1931 da mia zia, Terezija Gradič, e da suo marito Franc”, ricorda Franc Sagmeister. “Lui era tra i primi proclamatori della Slovenia. Per quanto un tempo si fosse fortemente opposto alla religione, Franc cominciò a leggere la Bibbia con molto interesse. La cosa mi colpì molto, così mi unii a lui nello studio delle Scritture. Nonostante l’opposizione dei familiari, volevo parlare ad altri di ciò che avevo imparato. Non appena la notizia giunse all’orecchio del parroco, questi mi convocò. Mi disse che non mi era permesso tenere la Bibbia perché non ero in grado di capirla. Mi rifiutai di dargli quella che avevo. In seguito, dopo la morte di mio padre, il parroco mi avvicinò per strada furioso perché non avevo pagato neanche una messa per mio padre. Gli dissi: ‘Di messe ne pagherei cento, mille, se aiutassero mio padre’.
“‘Aiutano, eccome se aiutano!’, replicò il parroco.
“‘Se è in cielo’, dissi, ‘non ha bisogno delle vostre messe, e se è all’inferno, una non sarebbe sufficiente’.
“‘E se fosse in purgatorio?’, obiettò il parroco.
“‘Senta’, risposi, ‘lei sa bene che possiedo molte proprietà. Sono pronto ad andare subito dall’avvocato per intestare tutto a lei se riesce a provarmi con la Bibbia che l’uomo ha un’anima immortale che sopravvive alla morte, che inferno e purgatorio esistono davvero e che Dio è una sorta di Trinità’.
“Mi guardò con uno sguardo truce, si accese una sigaretta e se ne andò”.
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Paesi dell’ex IugoslaviaAnnuario dei Testimoni di Geova del 2009
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[Immagine a pagina 149]
Con il camioncino noleggiato per predicare in Slovenia
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