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Cosa richiede Dio da noi?La Torre di Guardia 1997 | 15 gennaio
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Cosa richiede Dio da noi?
“Questo è ciò che significa l’amore di Dio, che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi”. — 1 GIOVANNI 5:3.
1, 2. Perché non sorprende che Dio abbia stabilito dei requisiti per coloro che desiderano adorarlo nel modo che gli è gradito?
“LA MIA religione mi soddisfa!” Non è quello che spesso la gente dice? In effetti, però, bisognerebbe chiedersi: “La mia religione piace a Dio?” Sì, Dio ha stabilito dei requisiti per coloro che desiderano adorarlo nel modo che gli è gradito. Questo dovrebbe sorprenderci? No. Supponiamo che possediate una bella casa, che recentemente avete rimesso a nuovo con grande spesa. Permettereste a chiunque di abitarci? Naturalmente no! Un eventuale inquilino dovrebbe soddisfare i requisiti stabiliti da voi.
2 Similmente Geova Dio ha provveduto questa terra come dimora per la famiglia umana. Presto, sotto il governo del suo Regno, la terra sarà “rimessa a nuovo”, trasformata in un magnifico paradiso. Sarà Geova a farlo. Per renderlo possibile, malgrado gli sia costato molto, ha dato il suo unigenito Figlio. Certo Dio deve aver stabilito dei requisiti per coloro che ci vivranno. — Salmo 115:16; Matteo 6:9, 10; Giovanni 3:16.
3. In che modo Salomone riassunse ciò che Dio si aspetta da noi?
3 Come facciamo a sapere quali sono i requisiti che Dio ha stabilito? Geova ispirò il saggio re Salomone a riassumere quello che si aspetta da noi. Dopo aver riflettuto su tutto ciò a cui si era dedicato — inclusa la ricchezza, le opere architettoniche, gli interessi musicali e l’amore romantico — Salomone si rese conto di questo: “La conclusione dell’argomento, avendo udito ogni cosa, è: Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti. Poiché questo è l’intero obbligo dell’uomo”. — Ecclesiaste 12:13.
“I suoi comandamenti non sono gravosi”
4-6. (a) Qual è il significato letterale del termine greco tradotto “gravosi”? (b) Perché possiamo dire che i comandamenti di Dio non sono gravosi?
4 “Osserva i suoi comandamenti”. Fondamentalmente, questo è ciò che Dio si aspetta da noi. Chiede troppo? Niente affatto. L’apostolo Giovanni ci dice qualcosa di molto rassicurante circa i comandamenti, o requisiti, di Dio. Egli scrisse: “Questo è ciò che significa l’amore di Dio, che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi”. — 1 Giovanni 5:3.
5 Il termine greco qui tradotto “gravosi” letteralmente significa “pesanti”. Può riferirsi a qualcosa che è difficile da soddisfare o da osservare. In Matteo 23:4 è usato per descrivere i “gravi carichi”, le regole e le tradizioni umane, che gli scribi e i farisei imponevano alla gente. Afferrate il senso della conclusione a cui perviene l’anziano apostolo Giovanni? I comandamenti di Dio non sono un peso gravoso né sono troppo difficili da osservare. (Confronta Deuteronomio 30:11). Al contrario, se amiamo Geova Dio, soddisfare i requisiti che ha stabilito ci rende felici. Ci dà una preziosa opportunità di dimostrargli il nostro amore.
6 Per dimostrare a Dio il nostro amore dobbiamo sapere esattamente ciò che egli si aspetta da noi. Parliamo ora di cinque requisiti che Dio ha stabilito. Nel farlo, ricordiamo quello che scrisse Giovanni: ‘I comandamenti di Dio non sono gravosi’.
Acquistare conoscenza di Dio
7. Da cosa dipende la nostra salvezza?
7 Il primo requisito è acquistare conoscenza di Dio. Consideriamo le parole di Gesù riportate in Giovanni capitolo 17. Era l’ultima notte che Gesù trascorreva come essere umano. Egli aveva impiegato buona parte della serata a preparare i discepoli per quando se ne sarebbe andato. Si preoccupava per il loro futuro, il loro futuro eterno. Alzando gli occhi al cielo, pregò per loro. Al versetto 3 leggiamo: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. Sì, la loro salvezza dipendeva dall’‘acquistare conoscenza’ sia di Dio che di Cristo. Questo vale anche per noi. Per ottenere la salvezza, dobbiamo acquistare questa conoscenza.
8. Cosa significa ‘acquistare conoscenza’ di Dio?
8 Cosa significa ‘acquistare conoscenza’ di Dio? Il verbo greco qui tradotto ‘acquistare conoscenza’ significa “venire a sapere, riconoscere” o “capire appieno”. Si noti inoltre che la traduzione ‘acquistare conoscenza’ indica che è un processo continuo. Acquistare conoscenza di Dio quindi significa arrivare a conoscerlo non superficialmente ma intimamente, stringendo un’amicizia consapevole con lui. Una più stretta relazione con Dio permette di conoscerlo sempre meglio. Questo processo può continuare per sempre, perché non conosceremo mai tutto quello che c’è da conoscere riguardo a Geova. — Romani 11:33.
9. Cosa possiamo imparare riguardo a Geova dal libro della creazione?
9 Come acquistiamo conoscenza di Dio? Esistono due libri che ci possono aiutare. Uno è il libro della creazione. Le cose che Geova ha creato — sia animate che inanimate — ci danno un’idea di che tipo di persona è. (Romani 1:20) Facciamo qualche esempio. Il fragore di una maestosa cascata, il martellare della risacca durante una tempesta, la vista dei cieli stellati in una notte limpida: non ci insegnano queste cose che Geova è un Dio “vigoroso in potenza”? (Isaia 40:26) Un bimbo che ride osservando un cucciolo che insegue la propria coda o un gattino che gioca con un gomitolo di lana non suggerisce forse che Geova, il “felice Dio”, ha il senso dell’umorismo? (1 Timoteo 1:11) Il sapore di un pasto squisito, il gradevole profumo dei fiori in un prato, i vivaci colori di una delicata farfalla, il canto degli uccelli in primavera, l’affettuoso abbraccio di una persona cara: non comprendiamo da queste cose che il nostro Creatore è un Dio di amore che vuole farci godere la vita? — 1 Giovanni 4:8.
10, 11. (a) Quali cose in merito a Geova e ai suoi propositi non possiamo imparare dal libro della creazione? (b) Le risposte a quali domande si trovano solo nella Bibbia?
10 Però c’è un limite a quello che possiamo imparare riguardo a Geova dal libro della creazione. Facciamo un esempio: Qual è il nome di Dio? Perché ha creato la terra e ha posto il genere umano su di essa? Perché Dio permette la malvagità? Cosa ci riserva il futuro? Per avere le risposte a queste domande, dobbiamo rivolgerci all’altro libro che impartisce conoscenza di Dio: la Bibbia. Nelle sue pagine Geova rivela cose che lo riguardano, fra cui il suo nome, la sua personalità e i suoi propositi, informazioni che non possiamo ottenere da nessun’altra fonte. — Esodo 34:6, 7; Salmo 83:18; Amos 3:7.
11 Nelle Scritture Geova impartisce conoscenza vitale anche riguardo ad altre persone che abbiamo bisogno di conoscere. Per esempio, chi è Gesù Cristo, e quale ruolo ha nell’adempimento dei propositi di Geova? (Atti 4:12) Chi è Satana il Diavolo? In quali modi svia le persone? Come possiamo evitare di farci sviare da lui? (1 Pietro 5:8) Le risposte a queste domande, da cui dipende la vita, si trovano solo nella Bibbia.
12. Come spieghereste il motivo per cui acquistare conoscenza di Dio e dei suoi propositi non è un peso?
12 È un peso acquistare tale conoscenza di Dio e dei suoi propositi? Niente affatto! Ricordate come vi siete sentiti quando avete appreso per la prima volta che il nome di Dio è Geova, che il suo Regno riporterà il Paradiso su questa terra, che egli ha dato il suo Figlio diletto come riscatto per i nostri peccati e altre preziose verità? Non è stato come rimuovere il velo dell’ignoranza e per la prima volta vedere le cose chiaramente? Acquistare conoscenza di Dio non è un peso. È un piacere! — Salmo 1:1-3; 119:97.
Soddisfare le norme di Dio
13, 14. (a) Mentre acquistiamo conoscenza di Dio, quali cambiamenti dobbiamo fare nella nostra vita? (b) Da quali pratiche impure Dio richiede che ci asteniamo?
13 Via via che acquistiamo conoscenza di Dio, ci rendiamo conto di dover fare dei cambiamenti nella nostra vita. Questo ci porta al secondo requisito: Dobbiamo soddisfare le norme di Dio in quanto a giusta condotta e accettare la sua verità. Cos’è la verità? A Dio interessa davvero cosa crediamo e cosa facciamo? È evidente che oggi molti pensano di no. Secondo un’inchiesta pubblicata dalla Chiesa d’Inghilterra nel 1995, vivere insieme senza essere sposati non dovrebbe essere considerato un peccato. “L’espressione ‘vivere nel peccato’ stigmatizza e non aiuta”, ha affermato un vescovo anglicano.
14 Allora, “vivere nel peccato” non è più un peccato? Geova ci dice senza mezzi termini cosa pensa di una condotta del genere. La sua Parola, la Bibbia, dichiara: “Il matrimonio sia onorevole fra tutti, e il letto matrimoniale sia senza contaminazione, poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri”. (Ebrei 13:4) I rapporti prematrimoniali forse non sono un peccato per fedeli ed ecclesiastici tolleranti, ma sono un peccato grave agli occhi di Dio! E lo sono anche l’adulterio, l’incesto e l’omosessualità. (Levitico 18:6; 1 Corinti 6:9, 10) Dio richiede che ci asteniamo da simili pratiche, che considera impure.
15. In che senso i requisiti stabiliti da Dio riguardano sia il modo in cui trattiamo gli altri che quello in cui crediamo?
15 Non basta, però, astenersi da pratiche che Dio considera peccaminose. I requisiti stabiliti da Dio riguardano anche il modo in cui trattiamo gli altri. Nella famiglia, egli si aspetta che il marito e la moglie si amino e si rispettino. Dio richiede che i genitori si prendano cura dei bisogni fisici, spirituali ed emotivi dei figli. Dice ai figli di essere ubbidienti ai genitori. (Proverbi 22:6; Colossesi 3:18-21) E che dire di quello in cui crediamo? Geova Dio vuole che evitiamo le credenze e le usanze che vengono dalla falsa adorazione o che sono contrarie alla chiara verità insegnata dalla Bibbia. — Deuteronomio 18:9-13; 2 Corinti 6:14-17.
16. Spiegate perché soddisfare le norme di Dio in quanto a giusta condotta e accettare la sua verità non è un peso.
16 È un peso per noi soddisfare le norme di Dio in quanto a giusta condotta e accettare la sua verità? No, se si considerano i benefìci: matrimoni in cui marito e moglie si amano e hanno fiducia l’uno nell’altro invece di matrimoni infranti a causa dell’infedeltà; case in cui i figli si sentono desiderati e amati dai genitori anziché famiglie in cui i figli si sentono trascurati, indesiderati e non amati; coscienza pura e buona salute invece di sensi di colpa e un corpo devastato dall’AIDS o da qualche altra malattia trasmessa per via sessuale. Una cosa è certa, i requisiti stabiliti da Geova non ci privano di nessuna cosa di cui abbiamo bisogno per godere la vita. — Deuteronomio 10:12, 13.
Mostrare rispetto per la vita e il sangue
17. In che modo Geova considera la vita e il sangue?
17 Man mano che mettete la vostra vita in armonia con le norme di Dio, cominciate a capire quanto essa è veramente preziosa. Consideriamo ora un terzo requisito stabilito da Dio. Dobbiamo mostrare rispetto per la vita e il sangue. Per Geova la vita è sacra. Deve esserlo, poiché egli è la Fonte della vita. (Salmo 36:9) Perfino la vita di un nascituro nel grembo materno è preziosa per Geova! (Esodo 21:22, 23) Il sangue rappresenta la vita. Perciò anche il sangue è sacro agli occhi di Dio. (Levitico 17:14) Non dovrebbe dunque sorprenderci che Dio si aspetti che consideriamo la vita e il sangue come li considera lui.
18. Tenendo presente il punto di vista di Geova sulla vita e sul sangue, cosa si richiede da noi?
18 Cosa si richiede da noi affinché mostriamo rispetto per la vita e il sangue? Come cristiani, non corriamo rischi inutili solo per provare emozioni. Siamo prudenti e quindi ci accertiamo che la nostra auto e la nostra casa siano sicure. (Deuteronomio 22:8) Non usiamo tabacco, non mastichiamo betel e non assumiamo droghe che danno luogo ad assuefazione o che danneggiano la mente al fine di provare piacere. (2 Corinti 7:1) Poiché ascoltiamo quando Dio dice di ‘astenersi dal sangue’, non permettiamo che sia trasfuso sangue nel nostro corpo. (Atti 15:28, 29) Anche se amiamo la vita, non cercheremo di salvare la vita presente infrangendo la legge di Dio e mettendo così a repentaglio la prospettiva della vita eterna! — Matteo 16:25.
19. Spiegate in che modo traiamo beneficio dal mostrare rispetto per la vita e il sangue.
19 È un peso per noi considerare sacri la vita e il sangue? Assolutamente no! Riflettete. È forse un peso non avere il cancro del polmone causato dal fumo del tabacco? È un peso liberarsi di droghe nocive che danno luogo a dipendenza a livello fisico e mentale? È un peso evitare di contrarre l’AIDS, l’epatite o qualche altra malattia da una trasfusione di sangue? È chiaro che evitare abitudini e pratiche nocive è nel nostro interesse. — Isaia 48:17.
20. In che modo una famiglia ha tratto beneficio dal considerare la vita come la considera Dio?
20 Considerate questa esperienza. Una sera di alcuni anni fa una Testimone che era incinta di circa tre mesi e mezzo ebbe un’emorragia e fu portata d’urgenza all’ospedale. Dopo essere stata visitata, sentì per caso che il medico diceva a un’infermiera che avrebbero dovuto interrompere la gravidanza. Sapendo come Geova considera la vita del nascituro, rifiutò con fermezza di abortire, dicendo al medico: “Se è vivo, lasciatelo lì!” Continuò ad avere emorragie di tanto in tanto, ma diversi mesi dopo partorì prematuramente un bambino sano che ora ha 17 anni. La sorella ha spiegato: “Abbiamo raccontato tutto a nostro figlio, ed egli ha detto che è contento di non essere stato gettato nella spazzatura. Sa che se è vivo è solo perché siamo servitori di Geova”. Certo, considerare la vita come la considera Dio non è stato un peso per questa famiglia!
Servire insieme all’organizzato popolo di Geova
21, 22. (a) Insieme a chi Geova si aspetta che lo serviamo? (b) Come si può riconoscere l’organizzato popolo di Dio?
21 Nel fare i cambiamenti necessari per mettere la nostra vita in armonia con le norme di Dio non siamo soli. Geova ha un popolo su questa terra e si aspetta che lo serviamo insieme ad esso. Questo introduce il quarto requisito. Dobbiamo servire Geova insieme all’organizzazione diretta dal suo spirito.
22 Ma come possiamo riconoscere l’organizzato popolo di Dio? Secondo le norme stabilite nelle Scritture, i suoi servitori hanno vero amore fra loro, hanno profondo rispetto per la Bibbia, onorano il nome di Dio, predicano il suo Regno e non fanno parte di questo mondo malvagio. (Matteo 6:9; 24:14; Giovanni 13:34, 35; 17:16, 17) C’è una sola organizzazione religiosa sulla terra che ha tutte queste caratteristiche del vero cristianesimo: i testimoni di Geova!
23, 24. Come possiamo illustrare il fatto che servire Geova insieme al suo popolo organizzato non è un peso?
23 È un peso servire Geova insieme al suo popolo organizzato? No davvero! Al contrario, avere l’amore e il sostegno di una famiglia mondiale di fratelli e sorelle cristiani è un grande privilegio. (1 Pietro 2:17) Immaginate di essere sopravvissuti a un naufragio, di essere in acqua e di lottare per rimanere a galla. Proprio quando siete allo stremo, qualcuno da una scialuppa di salvataggio vi tende una mano. Sì, ci sono altri superstiti! Nella scialuppa di salvataggio voi e gli altri remate a turno fino a riva, raccogliendo altri naufraghi lungo il percorso.
24 Non siamo in una situazione simile? Siamo stati tirati fuori dalle pericolose “acque” di questo mondo malvagio e ci troviamo nella “scialuppa di salvataggio” dell’organizzazione terrena di Geova. Al suo interno serviamo fianco a fianco, diretti verso la “riva” di un giusto nuovo mondo. Se lungo il percorso le pressioni della vita ci fanno stancare, come siamo grati dell’aiuto e del conforto che riceviamo da veri compagni cristiani! — Proverbi 17:17.
25. (a) Quale obbligo abbiamo verso quelli che sono ancora nelle “acque” di questo mondo malvagio? (b) Quale requisito stabilito da Dio verrà trattato nell’articolo che segue?
25 Che dire degli altri, delle persone sincere che sono ancora nell’“acqua”? Non abbiamo forse l’obbligo di aiutarli a entrare nell’organizzazione di Geova? (1 Timoteo 2:3, 4) Hanno bisogno di aiuto per conoscere ciò che Dio richiede. Questo ci porta al quinto requisito stabilito da Dio. Dobbiamo essere leali proclamatori del Regno di Dio. Ciò che questo comporta sarà trattato nell’articolo che segue.
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Aiutiamo altri a conoscere ciò che Dio richiedeLa Torre di Guardia 1997 | 15 gennaio
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Aiutiamo altri a conoscere ciò che Dio richiede
“Necessità me n’è imposta. Realmente, guai a me se non dichiarassi la buona notizia!” — 1 CORINTI 9:16.
1, 2. (a) A quale duplice opera Geova richiede che partecipiamo? (b) Che cosa devono conoscere le persone sincere per divenire sudditi del Regno di Dio?
GEOVA ha una buona notizia per l’umanità. Ha un Regno, e vuole che la gente di ogni luogo lo sappia! Una volta che abbiamo appreso questa buona notizia, Dio richiede che ne parliamo ad altri. Si tratta di un’opera duplice. Primo, dobbiamo proclamare la buona notizia del Regno di Dio. Nella sua profezia sul “termine del sistema di cose”, Gesù disse: “Questa buona notizia del regno sarà predicata in tutta la terra abitata, in testimonianza a tutte le nazioni; e allora verrà la fine”. — Matteo 24:3, 14.
2 Il secondo aspetto di quest’opera riguarda l’insegnare a coloro che rispondono favorevolmente alla proclamazione del Regno. Dopo la sua risurrezione, Gesù disse a un folto gruppo di suoi discepoli: “Andate dunque e fate discepoli di persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni fino al termine del sistema di cose”. (Matteo 28:19, 20) Le ‘cose che Cristo aveva comandato’ non avevano origine da lui; egli insegnò ad altri a osservare i requisiti, o comandamenti, di Dio. (Giovanni 14:23, 24; 15:10) Insegnare ad altri a ‘osservare le cose che Cristo ha comandato’ significa pertanto aiutarli a conoscere ciò che Dio richiede. Le persone sincere devono soddisfare i requisiti stabiliti da Dio per divenire sudditi del suo Regno.
3. Che cos’è il Regno di Dio, e cosa realizzerà che rende il messaggio del Regno una così buona notizia?
3 Che cos’è il Regno di Dio? E cosa realizzerà che rende il messaggio del Regno una così buona notizia? Il Regno di Dio è un governo celeste. È molto caro al cuore di Geova, poiché è il mezzo mediante il quale egli santificherà il suo nome, liberandolo da ogni biasimo. Il Regno è lo strumento che Geova impiegherà per far sì che la sua volontà si compia sulla terra come è compiuta in cielo. Ecco perché Gesù ci insegnò a pregare per la venuta del Regno di Dio e ci esortò a metterlo al primo posto nella nostra vita. (Matteo 6:9, 10, 33) Capite perché è così importante per Geova che insegniamo ad altri le cose relative al suo Regno?
Un compito impegnativo ma non gravoso
4. Come si può illustrare che il nostro obbligo di predicare la buona notizia non è un peso?
4 È un peso predicare questa buona notizia? Assolutamente no! Facciamo un esempio: Un padre ha l’obbligo di mantenere la famiglia. Non farlo equivale a rinnegare la fede cristiana. L’apostolo Paolo scrisse: “Certo, se qualcuno non provvede ai suoi, e specialmente a quelli della sua casa, ha rinnegato la fede ed è peggiore di uno senza fede”. (1 Timoteo 5:8) Ma quest’obbligo è un peso per il cristiano? No, poiché se ama la famiglia vuole provvedere per essa.
5. Perché dovremmo essere felici di partecipare all’opera di predicare e fare discepoli, anche se è un obbligo?
5 Similmente, l’opera di predicare e fare discepoli è un obbligo, un requisito, da cui dipende la nostra stessa vita. Paolo si espresse così: “Necessità me n’è imposta. Realmente, guai a me se non dichiarassi la buona notizia!” (1 Corinti 9:16; confronta Ezechiele 33:7-9). Tuttavia, il motivo per cui predichiamo è l’amore, non un semplice senso del dovere. Prima di tutto amiamo Dio, ma amiamo anche i nostri simili e sappiamo quanto è importante che odano la buona notizia. (Matteo 22:37-39) Essa dà loro una speranza per il futuro. Presto il Regno di Dio correggerà le ingiustizie, eliminerà ogni forma di oppressione e ristabilirà la pace e l’unità, tutto a eterna benedizione di coloro che si sottomettono al suo giusto dominio. Non siamo felici, sì, entusiasti, di portare questa buona notizia ad altri? — Salmo 110:3.
6. Perché l’opera di predicare e fare discepoli presenta una vera sfida?
6 Nello stesso tempo, quest’opera di predicare e fare discepoli presenta una vera sfida. Le persone non sono tutte uguali. Non tutti hanno gli stessi interessi e le stesse capacità. Alcuni sono molto istruiti mentre altri hanno pochissima istruzione. La lettura — che un tempo era uno dei passatempi preferiti — ora è considerata spesso una cosa noiosa. In inglese è stata coniata la parola “aliteracy” — che sarebbe “la qualità o la condizione di chi sa leggere ma non è interessato a farlo” — per indicare un problema che va crescendo, perfino nei paesi che vantano un alto indice di alfabetismo. Come possiamo dunque aiutare persone con una cultura e con interessi così diversi a conoscere ciò che Dio richiede? — Confronta 1 Corinti 9:20-23.
Debitamente equipaggiati per aiutare altri
7. In che modo lo “schiavo fedele e discreto” ci ha equipaggiati per aiutare altri a conoscere ciò che Dio richiede?
7 Se si hanno gli strumenti o gli attrezzi giusti, un lavoro difficile può essere fatto con più facilità. Uno strumento che oggi è adatto per un determinato lavoro può essere modificato o anche sostituito domani a causa di mutate circostanze. Avviene la stessa cosa con il nostro incarico di proclamare il messaggio relativo al Regno di Dio. Nel corso degli anni lo “schiavo fedele e discreto” ci ha provveduto gli strumenti giusti, pubblicazioni appositamente preparate per essere usate nel condurre studi biblici a domicilio. (Matteo 24:45) Siamo stati pertanto equipaggiati per aiutare persone di “ogni nazione e tribù . . . e lingua” a conoscere ciò che Dio richiede. (Rivelazione [Apocalisse] 7:9) Nel corso del tempo ci sono stati provveduti ulteriori strumenti per far fronte al mutare delle circostanze nel campo mondiale. Consideriamo alcuni esempi.
8. (a) Che parte ebbe il libro “Sia Dio riconosciuto verace” nel promuovere l’opera di istruzione biblica? (b) Quale strumento fu provveduto nel 1968 per l’opera degli studi biblici, e in che senso era fatto appositamente per questo? (c) Com’è stato d’aiuto il libro Verità nell’opera di fare discepoli?
8 Un valido strumento usato dal 1946 al 1968 per l’opera di istruzione biblica fu il libro “Sia Dio riconosciuto verace” e ne vennero stampate circa 19.250.000 copie in 54 lingue. Pubblicato nel 1968, il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna fu usato efficacemente per molti anni per studiare la Bibbia con gli interessati. In precedenza non era insolito che qualcuno studiasse per anni con i testimoni di Geova senza battezzarsi. Ma questo strumento fu fatto in modo da coinvolgere lo studente, incoraggiandolo a mettere in pratica ciò che imparava. Il risultato? Il libro I Testimoni di Geova, proclamatori del Regno di Dio afferma: “In tre anni di servizio consecutivi — dal 1º settembre 1968 al 31 agosto 1971 — si battezzarono complessivamente 434.906 persone: più del doppio dei battezzati nei precedenti tre anni di servizio!” Da che è stato pubblicato, il libro Verità ha raggiunto una tiratura sbalorditiva, oltre 107.000.000 di copie in 117 lingue.
9. Quale particolare caratteristica ha il libro Vivere per sempre, e che effetto ha avuto sulle file dei proclamatori del Regno?
9 Nel 1982 il libro Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca divenne il libro principale usato per condurre studi biblici. Questo strumento ha oltre 150 illustrazioni, ciascuna con una didascalia ben formulata che riassume in poche parole il punto che la figura vuole insegnare. Il numero del Ministero del Regno del novembre 1982 diceva: “Nei circa venti anni in cui ‘Sia Dio riconosciuto verace’ fu il nostro principale libro di studio (dal 1946 alla metà degli anni sessanta), entrarono nelle nostre file più di un milione di nuovi proclamatori del Regno. Un altro milione di proclamatori vi sono entrati da che fu presentato, nel 1968, il libro La Verità che conduce alla Vita Eterna. Ora che useremo questo nuovo libro di studio, Potete vivere per sempre su una terra paradisiaca, vedremo un’analoga espansione nelle file dei proclamatori del Regno? Se sarà volontà di Geova, senz’altro!” Evidentemente era volontà di Geova, perché dal 1982 al 1995 nelle file dei proclamatori del Regno si è avuto un aumento di oltre 2.700.000 unità!
10. Quale nuovo strumento è stato provveduto nel 1995, e perché dovrebbe permettere agli studenti biblici di fare progresso spirituale abbastanza rapidamente?
10 “La messe è grande, ma gli operai sono pochi”, disse Gesù. (Matteo 9:37) La messe è davvero grande. C’è ancora molto da fare. In alcuni paesi la gente deve mettersi in lista d’attesa per avere uno studio biblico. Quindi al fine di diffondere più rapidamente la conoscenza di Dio, nel 1995 lo “schiavo fedele e discreto” ha provveduto un nuovo strumento, il libro di 192 pagine intitolato La conoscenza che conduce alla vita eterna. Questo prezioso strumento non si sofferma sulle false dottrine. Presenta le verità bibliche in modo positivo. Si spera che permetta agli studenti biblici di fare progresso spirituale abbastanza in fretta. Il libro Conoscenza sta già producendo il suo effetto sul campo mondiale: ne sono state stampate 45.500.000 copie in 125 lingue e ne è in corso la traduzione in altre 21 lingue.
11. Quale efficace strumento fu provveduto per ammaestrare coloro che sono analfabeti o che non sanno leggere bene, e perché possiamo dire che ha avuto un ruolo notevole nel nostro programma mondiale di insegnamento?
11 Di tanto in tanto “lo schiavo fedele” provvede strumenti preparati per un uditorio specifico o limitato. Ad esempio, che dire di coloro che potrebbero avere bisogno di speciale aiuto a motivo dell’ambiente culturale o religioso da cui provengono? Come possiamo aiutarli a conoscere i requisiti stabiliti da Dio? Nel 1982 ricevemmo proprio quello di cui avevamo bisogno: l’opuscolo Vivere sulla terra per sempre! Questa pubblicazione riccamente illustrata è stata uno strumento efficace per ammaestrare coloro che sono analfabeti o che non sanno leggere bene. Gli insegnamenti scritturali basilari vengono presentati in modo molto semplice e comprensibile. Da che è stato pubblicato, l’opuscolo Vivere sulla terra ha avuto un ruolo notevole nel nostro programma mondiale di insegnamento. Ne sono state stampate oltre 105.100.000 copie in 239 lingue, il che ne fa la pubblicazione tradotta nel maggior numero di lingue finora prodotta dalla Società (Watch Tower)!
12, 13. (a) Dal 1990, quale nuovo mezzo ha provveduto “lo schiavo fedele” per raggiungere un vasto pubblico? (b) Come possiamo usare le videocassette della Società nel ministero di campo? (c) Quale nuovo strumento è stato provveduto recentemente per aiutarci nell’opera di fare discepoli?
12 Oltre a stampare pubblicazioni, a partire dal 1990 lo “schiavo fedele” ci ha provveduto un sussidio didattico che offre un modo nuovo per raggiungere un vasto pubblico: le videocassette. Nell’ottobre di quell’anno venne distribuita la videocassetta di 55 minuti intitolata I Testimoni di Geova: organizzati per predicare la buona notizia, la prima prodotta dalla Società. La bella e istruttiva cassetta, disponibile in quasi 35 lingue, presenta l’organizzazione mondiale dei devoti servitori di Geova che ubbidiscono al comando di Gesù di proclamare la buona notizia in tutta la terra. La videocassetta è fatta appositamente per aiutarci nell’opera di fare discepoli. I proclamatori del Regno si sono avvalsi immediatamente di questo nuovo strumento nel ministero di campo. Alcuni la portavano nella borsa del servizio, sempre pronti a farla vedere o a prestarla agli interessati. Poco dopo che era uscita, un sorvegliante viaggiante ha scritto: “Le videocassette sono diventate il mezzo del XXI secolo per toccare la mente e il cuore di milioni di persone, per cui speriamo che questa cassetta sia solo la prima di una lunga serie che la Società userà per promuovere l’opera mondiale del Regno”. In effetti sono state preparate altre videocassette, tra cui la serie in tre parti La Bibbia, libro di fatti e profezie e I Testimoni di Geova, saldi di fronte all’attacco nazista. Se le videocassette della Società sono disponibili nella vostra lingua, ne avete fatto uso nel ministero di campo?a
13 Recentemente è stato provveduto un nuovo strumento per aiutarci nell’opera di fare discepoli, l’opuscolo Cosa richiede Dio da noi? Perché è stato pubblicato? Come si può usare?
Esaminiamo il nuovo strumento
14, 15. Per chi è stato concepito l’opuscolo Cosa richiede Dio, e che cosa contiene?
14 La nuova pubblicazione Cosa richiede Dio da noi? è stata concepita per persone che già credono in Dio e rispettano la Bibbia. Sorveglianti viaggianti e missionari di Galaad con molti anni di esperienza nei paesi in via di sviluppo hanno aiutato a preparare questo opuscolo. Esso contiene un esauriente corso di studio, e tratta gli insegnamenti basilari della Bibbia. Usa espressioni calorose, semplici e dirette. Nello stesso tempo il testo non è semplicistico. Presenta non solo il “latte” della Parola di Dio ma anche “cibo solido” in un modo che la maggioranza dovrebbe essere in grado di capire. — Ebrei 5:12-14.
15 Negli ultimi anni i proclamatori del Regno di vari paesi hanno chiesto proprio una pubblicazione del genere. Per esempio, la filiale della Società di Papua Nuova Guinea ha scritto: “La gente è confusa per gli insegnamenti religiosi contrastanti. Ha bisogno di dichiarazioni di verità brevi, sostenute da vari versetti biblici che possono controllare con la propria Bibbia. Ha bisogno che venga presentato in modo chiaro e preciso ciò che Dio richiede dai veri cristiani e quali usanze e pratiche egli non accetta”. L’opuscolo Cosa richiede Dio è proprio quello di cui abbiamo bisogno per aiutare tali persone a conoscere ciò che Dio richiede.
16. (a) Chi in particolare può trarre beneficio dalle spiegazioni semplici del nuovo opuscolo? (b) In che modo le persone nel vostro territorio potrebbero trarre beneficio dall’opuscolo Cosa richiede Dio?
16 Come si può usare questo nuovo strumento? Primo, si può usare per studiare con coloro che hanno difficoltà a leggere o che forse non sono portati per la lettura.b Queste persone possono trarre beneficio dalle spiegazioni semplici contenute nell’opuscolo. Dopo avere esaminato in anticipo una copia della pubblicazione, alcune filiali della Società hanno scritto quanto segue: “L’opuscolo sarà utilissimo in molte parti del paese dove la gente non è molto portata per la lettura”. (Brasile) “Ci sono parecchi immigrati che non sanno leggere correntemente la propria lingua e che fanno ancora un po’ fatica a leggere il francese. Questo opuscolo può essere un utile mezzo per studiare con tali persone”. (Francia) Ci sono persone nel vostro territorio che potrebbero trarre beneficio dall’opuscolo Cosa richiede Dio?
17. In che modo il nuovo opuscolo può essere utile in molti paesi, e perché?
17 Secondo, in molti paesi questo opuscolo può essere utile per iniziare studi biblici con persone timorate di Dio, non importa quale sia il loro grado di istruzione. Naturalmente si dovrebbe cercare di iniziare uno studio sul libro La conoscenza che conduce alla vita eterna. Ma in certi casi può essere più facile iniziare lo studio su un opuscolo. Poi al momento appropriato si può passare allo studio del libro Conoscenza, che è la nostra principale pubblicazione di studio e quella che preferiamo. Riguardo a questo uso dell’opuscolo Cosa richiede Dio, alcune filiali della Società hanno scritto: “È difficile iniziare studi biblici e le probabilità di iniziare uno studio sembrano maggiori quando i proclamatori cominciano con un opuscolo”. (Germania) “Un opuscolo di questo genere sarà molto efficace per iniziare nuovi studi biblici, che si potrebbero poi continuare con il libro Conoscenza”. (Italia) “Sebbene i giapponesi abbiano un alto grado di istruzione, la maggioranza ha una conoscenza molto limitata della Bibbia e dei suoi insegnamenti basilari. L’opuscolo dovrebbe essere un ottimo trampolino di lancio per passare poi al libro Conoscenza”. — Giappone.
18. Che cosa dovremmo ricordare in quanto a soddisfare i requisiti stabiliti da Dio?
18 Le filiali della Società in tutto il mondo hanno chiesto questo opuscolo, e ne è stata approvata la traduzione in 221 lingue. Possa questa nuova pubblicazione dimostrarsi uno strumento prezioso per aiutare altri a conoscere cosa richiede Geova Dio da loro. Da parte nostra, ricordiamo che soddisfare i requisiti stabiliti da Dio, incluso il comando di predicare e fare discepoli, ci dà la preziosa opportunità di dimostrare a Geova quanto lo amiamo. Sì, ciò che Dio richiede da noi è tutt’altro che un peso. È il miglior modo di vivere! — Salmo 19:7-11.
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