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Sottomettiamoci con umiltà agli amorevoli pastoriLa Torre di Guardia 2007 | 1° aprile
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13. A chi i sorveglianti e tutti i cristiani devono rendere conto, e in quali modi?
13 Una terza ragione per collaborare di buon grado con i sorveglianti è che essi vigilano su di noi “come coloro che renderanno conto”. I sorveglianti ricordano che sono sottopastori, ovvero che servono sotto i Pastori celesti, Geova Dio e Gesù Cristo. (Ezechiele 34:22-24) Geova è il Proprietario delle pecore, che “acquistò col sangue del suo proprio Figlio”; i sorveglianti nominati devono rendere conto a Lui di come trattano il suo gregge, e dovrebbero farlo “con tenerezza”. (Atti 20:28, 29) Pertanto tutti noi dobbiamo rendere conto a Geova di come rispondiamo alla sua guida. (Romani 14:10-12) La nostra ubbidienza agli anziani nominati è anche una prova della nostra sottomissione a Cristo, il Capo della congregazione. — Colossesi 2:19.
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16. Se un anziano non fa le cose secondo le istruzioni, perché questo non giustifica un atteggiamento ribelle da parte nostra?
16 A volte potrebbe accadere che un anziano non faccia le cose secondo le istruzioni della classe dello schiavo fedele e del suo Corpo Direttivo. Se continua ad agire così dovrà rendere conto a Geova, il “pastore e sorvegliante delle [nostre] anime”. (1 Pietro 2:25) Tuttavia eventuali mancanze o errori da parte di alcuni anziani non giustificherebbero un atteggiamento insubordinato da parte nostra. Geova non benedice la disubbidienza e la ribellione. — Numeri 12:1, 2, 9-11.
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