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Usiamo le nostre parole per fare del beneLa Torre di Guardia 2015 | 15 dicembre
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Per esempio, nel marzo del 2011 un terremoto e uno tsunami devastarono diverse zone del Giappone orientale spazzando via intere città. Le vittime furono più di 15.000. Anche i testimoni di Geova del posto furono colpiti da questa calamità, ma colsero comunque ogni occasione per confortare con il messaggio della Bibbia chi stava soffrendo. Tuttavia molti abitanti di queste zone sono buddisti, hanno profonde convinzioni religiose e conoscono poco o nulla degli insegnamenti biblici. I nostri fratelli si resero conto che subito dopo lo tsunami non sarebbe stato il momento migliore per parlare della speranza della risurrezione a persone straziate dal dolore. Usarono invece il dono della parola per dare sostegno emotivo e spiegare con la Bibbia perché simili tragedie colpiscono persone innocenti.
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Usiamo le nostre parole per fare del beneLa Torre di Guardia 2015 | 15 dicembre
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I Testimoni del Giappone seguirono il suo esempio. Due anni e mezzo dopo lo tsunami, parteciparono a una campagna mondiale di distribuzione del volantino Notizie del Regno N. 38 intitolato “I morti possono tornare a vivere?” Quello era un momento più adatto per confortare le persone con il rassicurante messaggio della risurrezione e molti accettarono volentieri una copia del volantino.
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