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  • Geova abbellisce il suo popolo con la luce
    La Torre di Guardia 2002 | 1° luglio
    • Geova abbellisce il suo popolo con la luce

      “Sorgi, o donna, spandi luce, poiché la tua luce è venuta e su di te ha rifulso la medesima gloria di Geova”. — ISAIA 60:1.

      1, 2. (a) Qual è la condizione dell’umanità? (b) Chi è la causa delle tenebre in cui si trova l’umanità?

      “OH, SE ci fosse un Isaia o un San Paolo!”, esclamò con tristezza il presidente americano Harry Truman negli anni ’40 del secolo scorso. Perché disse questo? Perché pensava che nel mondo del suo tempo ci fosse bisogno di leader di grande moralità. L’umanità aveva appena superato il periodo più tenebroso del XX secolo, la seconda guerra mondiale. Tuttavia, anche se la guerra era finita, il mondo non era in pace. Le tenebre persistevano. In effetti 57 anni dopo la fine di quella guerra il mondo è ancora nelle tenebre. Se oggi fosse vivo, sicuramente Truman vedrebbe ancora che c’è bisogno di leader di grande moralità come Isaia o l’apostolo Paolo.

      2 Che il presidente Truman lo sapesse o no, l’apostolo Paolo parlò delle tenebre che affliggono l’umanità e nei suoi scritti mise in guardia contro di esse. Per esempio, avvertì i compagni di fede dicendo: “Abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti”. (Efesini 6:12) Con queste parole Paolo dimostrò non solo di sapere che il mondo è avvolto nelle tenebre spirituali ma anche di conoscerne la vera fonte: potenti forze demoniche chiamate “governanti mondiali”. Dato che spiriti potenti sono la causa di queste tenebre, cosa possono fare semplici esseri umani per dissiparle?

      3. Nonostante la triste condizione dell’umanità, cosa predisse Isaia per chi è fedele?

      3 Anche Isaia parlò delle tenebre che affliggono l’umanità. (Isaia 8:22; 59:9) Tuttavia, riferendosi ai nostri giorni, predisse sotto ispirazione che anche in questi tempi bui Geova avrebbe reso luminose le prospettive di coloro che amano la luce. Sì, anche se non abbiamo fra noi Paolo o Isaia in persona, abbiamo i loro scritti ispirati che ci guidano. Per capire di che beneficio sia questo per coloro che amano Geova, consideriamo le parole profetiche che troviamo nel 60º capitolo del libro di Isaia.

      Una donna profetica spande luce

      4, 5. (a) Quale comando dà Geova a una donna, e cosa le promette? (b) Quali entusiasmanti informazioni contiene il capitolo 60 di Isaia?

      4 Le prime parole del capitolo 60 di Isaia sono rivolte a una donna che si trova in una condizione molto triste, prostrata nelle tenebre. Improvvisamente una luce penetra nell’oscurità e Geova grida: “Sorgi, o donna, spandi luce, poiché la tua luce è venuta e su di te ha rifulso la medesima gloria di Geova”. (Isaia 60:1) Per la “donna” è giunto il tempo di alzarsi e di riflettere la luce di Dio, la sua gloria. Perché? Troviamo la risposta nel versetto seguente: “Ecco, le tenebre stesse copriranno la terra, e fitta oscurità i gruppi nazionali; ma su di te rifulgerà Geova, e su di te si vedrà la sua propria gloria”. (Isaia 60:2) Quando ubbidisce al comando di Geova viene assicurato alla donna un magnifico risultato. Egli dice: “Le nazioni verranno certamente alla tua luce, e i re alla lucentezza del tuo fulgore”. — Isaia 60:3.

      5 Le entusiasmanti parole di questi tre versetti sono sia un’introduzione che un riepilogo del resto del capitolo 60 di Isaia. Predicono le esperienze di una donna profetica e spiegano come possiamo rimanere nella luce di Geova nonostante le tenebre che sono calate sull’umanità. Ma cosa rappresentano i simboli di questi tre versetti introduttivi?

      6. Chi è la donna menzionata nel capitolo 60 di Isaia, e chi la rappresenta sulla terra?

      6 La donna di Isaia 60:1-3 è Sion, la celeste organizzazione di Geova formata di creature spirituali. Oggi Sion è rappresentata sulla terra dal rimanente dell’“Israele di Dio”, la congregazione internazionale dei cristiani unti con lo spirito, che hanno la speranza di regnare con Cristo in cielo. (Galati 6:16) Questa nazione spirituale sarà infine costituita da un totale di 144.000 membri, e l’adempimento moderno del capitolo 60 di Isaia si incentra su quelli che sono in vita sulla terra durante gli “ultimi giorni”. (2 Timoteo 3:1; Rivelazione [Apocalisse] 14:1) La profezia ha molto da dire anche sui compagni di questi cristiani unti, la “grande folla” di “altre pecore”. — Rivelazione 7:9; Giovanni 10:16.

      7. Qual era la condizione di Sion nel 1918, e com’era stata profetizzata?

      7 C’è stato un tempo in cui l’“Israele di Dio” era nelle tenebre, secondo quanto prefigurato dalla donna profetica? Sì, più di 80 anni fa. Durante la prima guerra mondiale i cristiani unti si erano sforzati in tutti i modi per far continuare l’opera di testimonianza. Ma nel 1918, l’ultimo anno della guerra, l’opera di predicazione organizzata praticamente si fermò. Joseph F. Rutherford, che soprintendeva all’opera di predicazione mondiale, e altri cristiani che avevano un ruolo preminente furono condannati a lunghe pene detentive sulla base di false accuse. Nel libro di Rivelazione i cristiani unti allora sulla terra erano descritti profeticamente come cadaveri che giacevano “sull’ampia via della grande città che in senso spirituale è chiamata Sodoma ed Egitto”. (Rivelazione 11:8) Quello fu davvero un tempo triste per Sion, rappresentata dai suoi figli unti sulla terra!

      8. Quale cambiamento sensazionale ci fu nel 1919, con quale risultato?

      8 Tuttavia nel 1919 ci fu un cambiamento sensazionale. Geova fece splendere la luce su Sion! Quelli dell’Israele di Dio sopravvissuti si levarono per riflettere la sua luce, proclamando di nuovo intrepidamente la buona notizia. (Matteo 5:14-16) Grazie al rinnovato zelo di quei cristiani, altri furono attratti dalla luce di Geova. All’inizio i nuovi venuti furono unti e si aggiunsero ai componenti dell’Israele di Dio. In Isaia 60:3 sono chiamati re, dato che devono essere coeredi di Cristo nel celeste Regno di Dio. (Rivelazione 20:6) In seguito cominciò a essere attratta dalla luce di Geova una grande folla di altre pecore. Sono le “nazioni” menzionate nella profezia.

      I figli della donna tornano a casa!

      9, 10. (a) Quale vista sorprendente si presentò alla donna, e che cosa prefigurava? (b) Quale motivo ha avuto Sion per provare gioia?

      9 Geova a questo punto fornisce altre informazioni sull’argomento di Isaia 60:1-3 e dà alla donna un altro comando. Sentite cosa dice: “Alza gli occhi tutt’intorno e vedi!” La donna ubbidisce, e che vista incoraggiante le si presenta! I suoi figli tornano a casa. La scrittura prosegue: “Sono stati tutti radunati; son venuti a te. Da lontano i tuoi propri figli continuano a venire, e le tue figlie che saranno portate sul fianco”. (Isaia 60:4) La proclamazione mondiale del Regno iniziata nel 1919 attirò migliaia di nuovi che cominciarono a servire Geova. Anche questi divennero “figli” e “figlie” di Sion, unti membri dell’Israele di Dio. In tal modo Geova ha abbellito Sion facendo venire alla luce gli ultimi membri dei 144.000.

      10 Riuscite a immaginare la gioia che provò Sion avendo i suoi figli con sé? Eppure Geova dà a Sion ulteriori motivi per rallegrarsi. Leggiamo: “In quel tempo vedrai e certamente diverrai raggiante, e il tuo cuore realmente palpiterà e si espanderà, perché verso di te si dirigerà la dovizia del mare; le medesime risorse delle nazioni verranno a te”. (Isaia 60:5) In armonia con queste parole profetiche, dagli anni ’30 del secolo scorso sono affluite a Sion moltitudini di cristiani che hanno la speranza di vivere sulla terra per sempre. Sono uscite dal “mare” dell’umanità estraniata da Dio e rappresentano le risorse delle nazioni. Sono “le cose desiderabili di tutte le nazioni”. (Aggeo 2:7; Isaia 57:20) Notate pure che queste “cose desiderabili” non servono Geova ciascuna a modo suo. No, accrescono la bellezza di Sion adorando insieme ai loro fratelli unti, divenendo con loro “un solo gregge” sotto “un solo pastore”. — Giovanni 10:16.

      Mercanti e pastori vengono a Sion

      11, 12. Descrivete le folle che si vedono avanzare verso Sion.

      11 Il risultato di questo predetto radunamento è un notevole aumento nel numero dei lodatori di Geova. Lo predicono le successive parole della profezia. Immaginate di trovarvi sul monte Sion insieme alla donna profetica. Cosa vedete guardando verso est? “La stessa ondeggiante massa di cammelli ti coprirà, i giovani cammelli di Madian e di Efa. Tutti quelli di Saba, verranno. Porteranno oro e olibano. E annunceranno le lodi di Geova”. (Isaia 60:6) Un gran numero di mercanti guidano le loro carovane di cammelli lungo le strade che portano a Gerusalemme. I cammelli sono come una marea che copre il paese! I mercanti portano doni preziosi, “oro e olibano”. E vengono alla luce di Geova per lodarlo pubblicamente, per ‘annunciare le sue lodi’.

      12 I mercanti non sono gli unici ad arrivare. Anche i pastori accorrono a Sion. La profezia prosegue dicendo: “Tutti i greggi di Chedar, si raduneranno a te. I montoni di Nebaiot, ti serviranno”. (Isaia 60:7a) Tribù di pastori vengono nella città santa per offrire il meglio dei loro greggi a Geova. Offrono anche se stessi per servire Sion! Come accoglie Geova questi stranieri? Lui stesso risponde: “Con approvazione saliranno sul mio altare, e io abbellirò la mia propria casa di bellezza”. (Isaia 60:7b) Geova accetta benignamente le offerte e il servizio di questi stranieri. La loro presenza abbellisce il suo tempio.

      13, 14. Cosa si vede venire da ovest?

      13 Ora girate la testa e scrutate l’orizzonte a ovest. Cosa vedete? In lontananza, sulla superficie del mare, c’è qualcosa che somiglia a una nube bianca. Geova fa la domanda che anche voi vi state facendo: “Chi sono questi che vengono volando proprio come una nube, e come colombe alle loro colombaie?” (Isaia 60:8) E risponde: “In me continueranno a sperare le isole stesse, anche le navi di Tarsis come da principio, per portare i tuoi figli da lontano, e con essi il loro argento e il loro oro, al nome di Geova tuo Dio e al Santo d’Israele, poiché egli ti avrà abbellita”. — Isaia 60:9.

      14 Riuscite a immaginarvi la scena? La nube bianca si è avvicinata e ora somiglia a miriadi di puntini. Sembra uno stormo di uccelli che sfiorano le onde. Man mano che si avvicinano, però, vedete che si tratta di navi con le vele spiegate al vento. Le imbarcazioni sono dirette a Gerusalemme e sono così tante che sembrano uno stormo di colombe. La flotta, che proviene da porti lontani, naviga alla massima velocità, trasportando i credenti a Gerusalemme per adorare Geova.

      L’organizzazione di Geova si espande

      15. (a) Quale aumento predicono le parole di Isaia 60:4-9? (b) Quale spirito manifestano i veri cristiani?

      15 Che vivace descrizione profetica fanno i versetti da 4 a 9 dell’espansione mondiale che c’è stata dal 1919 in poi! Perché Geova ha benedetto Sion dandole un simile aumento? Perché dal 1919 l’Israele di Dio ha ubbidito facendo risplendere continuamente la luce di Geova Dio. Avete notato, però, che secondo il versetto 7 i nuovi arrivati ‘salgono sull’altare di Dio’? L’altare è il luogo dove si fanno i sacrifici, e questo aspetto della profezia ci ricorda che il servizio di Geova comporta sacrifici. L’apostolo Paolo scrisse: “Vi supplico . . . di presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio, sacro servizio con la vostra facoltà di ragionare”. (Romani 12:1) In armonia con le parole di Paolo, i veri cristiani non si accontentano di assistere a funzioni religiose una volta la settimana. Dedicano il loro tempo, le loro energie e le loro risorse per promuovere la pura adorazione. La presenza di questi adoratori devoti non abbellisce forse la casa di Geova? La profezia di Isaia dice di sì. E possiamo essere sicuri che a loro volta tali zelanti adoratori sono belli agli occhi di Geova.

      16. Chi partecipò ai lavori di ricostruzione nei tempi antichi, e chi lo ha fatto nei tempi moderni?

      16 I nuovi arrivati vogliono lavorare. La profezia prosegue dicendo: “Stranieri realmente edificheranno le tue mura e i loro propri re ti serviranno”. (Isaia 60:10) Nel primo adempimento di queste parole ai giorni del ritorno dall’esilio babilonese, re e altri delle nazioni aiutarono effettivamente a ricostruire il tempio e la città di Gerusalemme. (Esdra 3:7; Neemia 3:26) Nell’adempimento moderno i componenti della grande folla hanno sostenuto l’unto rimanente nell’edificare la vera adorazione. Hanno aiutato a edificare le congregazioni cristiane e a rafforzare così le “mura” dell’organizzazione di Geova paragonata a una città. Inoltre edificano anche in senso letterale, partecipando alla costruzione di Sale del Regno, Sale delle Assemblee e case Betel. In tutti questi modi sostengono i fratelli unti nel soddisfare i bisogni dell’organizzazione di Geova in espansione.

      17. Qual è un modo in cui Geova abbellisce il suo popolo?

      17 Come sono incoraggianti le parole conclusive di Isaia 60:10! Geova dice: “Nella mia indignazione ti avrò colpita, ma nella mia buona volontà certamente avrò misericordia di te”. Sì, nel 1918/19 Geova disciplinò il suo popolo. Ma questo appartiene al passato. Ora è tempo che Geova mostri misericordia ai suoi servitori unti e ai loro compagni, le altre pecore. Lo straordinario aumento con cui li ha benedetti, ‘abbellendoli’ per così dire, è la prova che lo sta facendo.

      18, 19. (a) Quale promessa fa Geova riguardo ai nuovi che vengono nella sua organizzazione? (b) Cosa ci dicono i restanti versetti del capitolo 60 di Isaia?

      18 Ogni anno centinaia di migliaia di “stranieri” si associano all’organizzazione di Geova, e la via rimarrà aperta per molti altri ancora. Geova dice a Sion: “Le tue porte saranno tenute effettivamente aperte di continuo; non saranno chiuse né di giorno né di notte, per portarti le risorse delle nazioni, e i loro re prenderanno la direttiva”. (Isaia 60:11) Alcuni oppositori cercano di chiudere queste “porte”, ma sappiamo che non riusciranno nel loro intento. Geova stesso ha detto che in un modo o nell’altro le porte rimarranno aperte. L’aumento continuerà.

      19 In questi ultimi giorni Geova ha benedetto il suo popolo, rendendolo bello, anche in altri modi. I restanti versetti del capitolo 60 di Isaia rivelano profeticamente quali sono questi modi.

  • La gloria di Geova rifulge sul suo popolo
    La Torre di Guardia 2002 | 1° luglio
    • La gloria di Geova rifulge sul suo popolo

      “Geova stesso diverrà per te una luce di durata indefinita”. — ISAIA 60:20.

      1. In che modo Geova benedice i suoi servitori fedeli?

      “GEOVA si compiace del suo popolo. Abbellisce i mansueti con la salvezza”. (Salmo 149:4) Così disse il salmista dell’antichità e la storia ha confermato la veracità delle sue parole. Quando i suoi servitori sono fedeli, Geova ne ha cura, li rende produttivi e li protegge. Nei tempi antichi diede loro la vittoria sui nemici. Oggi li mantiene spiritualmente forti e assicura loro la salvezza in base al sacrificio di Gesù. (Romani 5:9) Fa questo perché sono belli ai suoi occhi.

      2. Anche se incontrano opposizione, di che cosa sono sicuri i servitori di Dio?

      2 Naturalmente in un mondo immerso nelle tenebre quelli che ‘vivono in santa devozione’ incontreranno opposizione. (2 Timoteo 3:12) Nondimeno Geova nota gli oppositori e li avverte: “Qualsiasi nazione e qualsiasi regno che non ti serviranno periranno; e le nazioni stesse perverranno immancabilmente alla devastazione”. (Isaia 60:12) Oggi l’opposizione assume molte forme. In alcuni paesi gli oppositori cercano di imporre delle restrizioni all’adorazione che i cristiani sinceri rendono a Geova o di vietarla. In altri, fanatici aggrediscono gli adoratori di Geova e ne incendiano le proprietà. Ricordate però che Geova ha già stabilito come andrà a finire qualsiasi cosa si opponga all’adempimento della sua volontà. Gli oppositori non riusciranno nei loro intenti. Quelli che combattono contro Sion, rappresentata sulla terra dai suoi figli, non possono avere successo. Non è questa un’incoraggiante rassicurazione da parte del nostro grande Dio, Geova?

      Benedetti oltre ogni aspettativa

      3. Come sono illustrate la bellezza e la produttività degli adoratori di Geova?

      3 La verità è che durante gli ultimi giorni di questo sistema di cose Geova ha benedetto i suoi servitori oltre ogni loro aspettativa. In particolare ha progressivamente abbellito il suo luogo di adorazione e quelli che portano il suo nome. Secondo la profezia di Isaia, Geova dice a Sion: “A te verrà la medesima gloria del Libano, il ginepro, il frassino e il cipresso nello stesso tempo, per abbellire il luogo del mio santuario; e io glorificherò il medesimo luogo dei miei piedi”. (Isaia 60:13) I monti ricoperti di foreste lussureggianti offrono una vista splendida. Quindi gli alberi rigogliosi rappresentano appropriatamente la bellezza e la produttività degli adoratori di Geova. — Isaia 41:19; 55:13.

      4. Cosa sono il “santuario” e il ‘luogo dei piedi di Geova’, e come sono stati abbelliti?

      4 Che cosa sono il “santuario” e il ‘luogo dei piedi di Geova’ menzionati in Isaia 60:13? Queste espressioni si riferiscono ai cortili del grande tempio spirituale di Geova, che è la disposizione per accostarsi a lui e adorarlo tramite Gesù Cristo. (Ebrei 8:1-5; 9:2-10, 23) Geova ha dichiarato il suo proposito di glorificare questo tempio spirituale facendovi affluire persone di tutte le nazioni per adorarlo. (Aggeo 2:7) In precedenza Isaia stesso aveva visto moltitudini di persone di tutte le nazioni affluire all’elevato monte di adorazione di Geova. (Isaia 2:1-4) Centinaia d’anni dopo l’apostolo Giovanni vide in visione “una grande folla, che nessun uomo poteva numerare, di ogni nazione e tribù e popolo e lingua”. Essa sta “dinanzi al trono di Dio . . . [rendendogli] sacro servizio giorno e notte nel suo tempio”. (Rivelazione [Apocalisse] 7:9, 15) Mentre queste profezie si adempivano nei nostri giorni, la casa di Geova veniva abbellita sotto i nostri occhi.

      5. Quale grande miglioramento videro i figli di Sion?

      5 Che grande miglioramento è stato questo per Sion! Geova dice: “Invece di mostrar tu d’essere una lasciata interamente e odiata, senza alcuno che vi passi, io certamente ti porrò anche come oggetto d’orgoglio a tempo indefinito, un’esultanza di generazione in generazione”. (Isaia 60:15) Verso la fine della prima guerra mondiale l’“Israele di Dio” ebbe effettivamente un periodo di desolazione. (Galati 6:16) Sion si sentì “lasciata interamente”, poiché i suoi figli sulla terra non discernevano chiaramente cosa voleva Dio da loro. Quindi nel 1919 Geova ravvivò i suoi servitori unti e da allora li ha benedetti concedendo loro una straordinaria prosperità spirituale. Inoltre la promessa contenuta in questo versetto non è forse rallegrante? Geova considererà Sion un “oggetto d’orgoglio”. Sì, i figli di Sion, e Geova stesso, saranno orgogliosi di lei. Essa sarà “un’esultanza”, un motivo per traboccare di gioia. E non solo per breve tempo. Questa condizione privilegiata di Sion, rappresentata dai suoi figli terreni, durerà “di generazione in generazione”. Non cesserà mai.

      6. In che senso i veri cristiani usano le risorse delle nazioni?

      6 Ascoltate ora un’altra promessa divina. Parlando a Sion, Geova dice: “Succhierai realmente il latte delle nazioni, e succhierai il petto dei re; e certamente conoscerai che io, Geova, sono il tuo Salvatore, e il Potente di Giacobbe è il tuo Ricompratore”. (Isaia 60:16) In che modo Sion si nutre del “latte delle nazioni” e succhia “il petto dei re”? In quanto i cristiani unti e i loro compagni, le “altre pecore”, usano le preziose risorse delle nazioni per promuovere la pura adorazione. (Giovanni 10:16) Le contribuzioni offerte spontaneamente rendono possibile a livello internazionale una grande opera di predicazione e insegnamento. Il saggio uso della tecnologia moderna facilita la pubblicazione di Bibbie e pubblicazioni bibliche in centinaia di lingue. Oggi più persone che in qualsiasi altro periodo della storia hanno la possibilità di conoscere la verità biblica. Cittadini di moltissime nazioni imparano che Geova, che ha ricomprato i suoi servitori unti dalla cattività spirituale, è davvero il Salvatore.

      Progresso organizzativo

      7. Quale straordinario progresso hanno visto i figli di Sion?

      7 Geova ha abbellito il suo popolo in un altro modo. Lo ha benedetto facendolo progredire in campo organizzativo. In Isaia 60:17 leggiamo: “Invece del rame farò venire l’oro, e invece del ferro farò venire l’argento, e invece del legno, il rame, e invece delle pietre, il ferro; e certamente nominerò la pace tuoi sorveglianti e la giustizia tuoi soprintendenti”. Sostituire il rame con l’oro è un miglioramento, e lo stesso dicasi degli altri materiali qui menzionati. In armonia con ciò, nel corso degli ultimi giorni l’Israele di Dio ha visto un progressivo miglioramento delle disposizioni organizzative. Consideriamo alcuni esempi.

      8-10. Descrivete alcuni miglioramenti organizzativi avvenuti dal 1919.

      8 Prima del 1919 le congregazioni del popolo di Dio avevano anziani e diaconi eletti democraticamente dai componenti della congregazione. A partire da quell’anno “lo schiavo fedele e discreto” nominò un direttore del servizio in ogni congregazione per soprintendere alle attività del servizio di campo. (Matteo 24:45-47) Ma in molte congregazioni questa disposizione non funzionava bene perché alcuni anziani eletti non sostenevano pienamente l’opera di evangelizzazione. Perciò nel 1932 fu detto alle congregazioni di non eleggere più anziani e diaconi. Dovevano invece eleggere uomini che operassero all’interno di un comitato di servizio insieme al direttore del servizio. Era come se il “rame” avesse sostituito il “legno”, un notevole miglioramento!

      9 Nel 1938 le congregazioni di tutto il mondo decisero di accettare una disposizione migliore, che era più in armonia con il precedente scritturale. La cura della congregazione era affidata a un servitore della compagnia e ad altri servitori, tutti nominati sotto la direttiva dello schiavo fedele e discreto. Niente più elezioni! Così nella congregazione le nomine erano fatte in modo teocratico. Questo era “ferro” invece di “pietre” o “oro” invece di “rame”.

      10 Da allora il progresso è stato continuo. Per esempio, nel 1972 si capì che, per essere più vicine al modo in cui erano amministrate nel I secolo, le congregazioni cristiane dovevano essere poste sotto la sorveglianza di un corpo di anziani nominati in modo teocratico, che cooperavano fra loro e nessuno dei quali esercitava autorità sugli altri. Inoltre circa due anni fa c’è stato un altro passo avanti. È stato fatto un cambiamento per quanto riguarda la direzione di alcuni enti giuridici, e questo ha permesso al Corpo Direttivo di concentrarsi più pienamente sugli interessi spirituali del popolo di Dio senza essere distratto da questioni giuridiche quotidiane.

      11. Chi è responsabile dei cambiamenti organizzativi avvenuti fra il popolo di Geova, e quali risultati hanno prodotto?

      11 Chi è responsabile di questi cambiamenti progressivi? Geova Dio. È lui che dice: “Farò venire l’oro”. Ed è sempre lui che dice: “Nominerò la pace tuoi sorveglianti e la giustizia tuoi soprintendenti”. Sì, è Geova il responsabile della sorveglianza del suo popolo. Il progresso organizzativo predetto è un altro modo in cui abbellisce il suo popolo. E come risultato i testimoni di Geova sono stati benedetti in molti modi. In Isaia 60:18 leggiamo: “Non si udrà più la violenza nel tuo paese, la spoliazione o l’abbattimento entro le tue linee di confine. E certamente chiamerai le tue proprie mura Salvezza e le tue porte Lode”. Che belle parole! Ma come si sono adempiute?

      12. Perché regna la pace fra i veri cristiani?

      12 I veri cristiani si rivolgono a Geova per ricevere istruzione e guida, e il risultato è quello predetto da Isaia: “Tutti i tuoi figli saranno persone ammaestrate da Geova, e abbondante sarà la pace dei tuoi figli”. (Isaia 54:13) Inoltre lo spirito di Geova opera sui suoi servitori, e la pace fa parte del frutto di questo spirito. (Galati 5:22, 23) La pace che di conseguenza regna in mezzo ai servitori di Geova li rende un’oasi ristoratrice in un mondo violento. La loro pace, basata sull’amore che i veri cristiani hanno gli uni per gli altri, fa pregustare la vita nel nuovo mondo. (Giovanni 15:17; Colossesi 3:14) Certo ognuno di noi è entusiasta di godere e promuovere questa pace, che reca lode e onore al nostro Dio e che è uno degli aspetti principali del nostro paradiso spirituale! — Isaia 11:9.

      La luce di Geova continuerà a rifulgere

      13. Perché possiamo essere sicuri che la luce di Geova non smetterà mai di rifulgere sul suo popolo?

      13 La luce di Geova continuerà a rifulgere sul suo popolo? Sì! In Isaia 60:19, 20 leggiamo: “Per te il sole non mostrerà più d’essere luce di giorno, e per fulgore la luna stessa non ti darà più luce. E Geova deve divenire per te una luce di durata indefinita, e il tuo Dio la tua bellezza. Il tuo sole non tramonterà più, né la tua luna decrescerà; poiché Geova stesso diverrà per te una luce di durata indefinita, e i giorni del tuo cordoglio saranno giunti a compimento”. Quando nel 1919 il “cordoglio” degli esiliati spirituali giunse a compimento, la luce di Geova cominciò a rifulgere su di loro. A distanza di oltre 80 anni essi hanno ancora il favore di Geova mentre la sua luce continua a rifulgere. E non cesserà. Per quanto riguarda i suoi adoratori, il nostro Dio non “tramonterà” come il sole né “decrescerà” come la luna. Spanderà invece luce su di loro per tutta l’eternità. Che meravigliosa assicurazione è questa per noi che viviamo negli ultimi giorni di questo mondo ottenebrato!

      14, 15. (a) In che senso tutti i servitori di Dio sono “giusti”? (b) Riguardo a Isaia 60:21, quale importante adempimento attendono le altre pecore?

      14 Sentite ora un’altra promessa che Geova fa a proposito del rappresentante terreno di Sion, l’Israele di Dio. Isaia 60:21 dice: “In quanto al tuo popolo, saranno tutti giusti; a tempo indefinito avranno il possesso del paese, germoglio della mia piantagione, opera delle mie mani, perché io sia abbellito”. Quando nel 1919 i cristiani unti ripresero l’attività erano un gruppo di persone insolito. In un mondo chiaramente peccaminoso erano stati “dichiarati giusti” in base alla loro incrollabile fede nel sacrificio di riscatto di Cristo Gesù. (Romani 3:24; 5:1) Quindi, come gli israeliti liberati dalla cattività babilonese, presero possesso di un “paese”, un paese spirituale o sfera di attività, dove sarebbero vissuti in un paradiso spirituale. (Isaia 66:8) La bellezza paradisiaca di questo paese non svanirà mai perché, a differenza dell’antico Israele, l’Israele di Dio come nazione non si dimostrerà infedele. La loro fede, la loro perseveranza e il loro zelo non cesseranno mai di recare onore al nome di Dio.

      15 Tutti i membri di questa nazione spirituale sono entrati a far parte del nuovo patto. Tutti hanno la legge di Geova scritta nel loro cuore, ed egli, in base al sacrificio di riscatto di Gesù, ha perdonato i loro peccati. (Geremia 31:31-34) Li dichiara giusti come “figli” e li tratta come se fossero perfetti. (Romani 8:15, 16, 29, 30) Anche i peccati dei loro compagni appartenenti alle altre pecore sono stati perdonati in base al sacrificio di Gesù e, come Abraamo, essi sono stati dichiarati giusti come amici di Dio per mezzo della fede. “Hanno lavato le loro lunghe vesti e le hanno rese bianche nel sangue dell’Agnello”. Inoltre questi loro compagni appartenenti alle altre pecore attendono vivamente un’altra straordinaria benedizione. Dopo che saranno sopravvissuti alla “grande tribolazione” o dopo che saranno stati risuscitati, vedranno l’adempimento letterale delle parole di Isaia 60:21 quando tutta la terra diventerà un paradiso. (Rivelazione 7:14; Romani 4:1-3) A quel tempo “i mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”. — Salmo 37:11, 29.

      L’aumento continua

      16. Quale sorprendente promessa fece Geova, e come si è adempiuta?

      16 Nell’ultimo versetto di Isaia 60 leggiamo l’ultima promessa di Geova contenuta in questo capitolo. Egli dice a Sion: “Il piccolo stesso diverrà mille, e l’esiguo una nazione potente. Io stesso, Geova, l’affretterò al suo proprio tempo”. (Isaia 60:22) Nei nostri giorni Geova ha mantenuto la parola. Quando ripresero l’attività nel 1919, i cristiani unti erano davvero pochi, erano “il piccolo”. Il loro numero aumentò via via che venivano introdotti altri israeliti spirituali. Poi le altre pecore cominciarono a unirsi a loro in numero crescente. La condizione pacifica del popolo di Dio, il paradiso spirituale che c’è nel loro “paese”, ha attirato così tante persone sincere che “il piccolo” è diventato davvero “una nazione potente”. Attualmente questa “nazione” — l’Israele di Dio e oltre sei milioni di “stranieri” dedicati — è più popolosa di molti stati sovrani del mondo. (Isaia 60:10) Tutti i suoi cittadini riflettono la luce di Geova, e questo li rende belli ai suoi occhi.

      17. Come ha influito su di voi questa trattazione del capitolo 60 di Isaia?

      17 Sì, considerare i punti principali del capitolo 60 di Isaia rafforza la fede. È confortante vedere che Geova sapeva molto in anticipo che il suo popolo sarebbe andato spiritualmente in esilio e poi sarebbe stato ristabilito. Il fatto che Geova abbia previsto tanto in anticipo il grande aumento numerico di veri adoratori dei nostri giorni ci riempie di stupore. Inoltre, com’è confortante ricordare che Geova non ci abbandonerà! Com’è amorevole che ci venga assicurato che le porte della “città” rimarranno sempre aperte per accogliere in modo ospitale quelli che sono “giustamente disposti per la vita eterna”! (Atti 13:48) Geova continuerà a rifulgere sul suo popolo. Sion continuerà a essere oggetto di orgoglio mentre i suoi figli faranno risplendere sempre più la loro luce. (Matteo 5:16) Siamo senz’altro più determinati che mai a rimanere vicini all’Israele di Dio e ad aver caro il privilegio di riflettere la luce di Geova!

  • La gloria di Geova rifulge sul suo popolo
    La Torre di Guardia 2002 | 1° luglio
    • [Riquadro/Immagini a pagina 18]

      LE PROFEZIE DI ISAIA: luce per tutta l’umanità

      Le informazioni contenute in questi articoli sono state presentate in un discorso pronunciato alle assemblee di distretto “Insegnanti della Parola di Dio” nel 2001/02. Al termine del discorso nella maggioranza dei luoghi l’oratore ha presentato una nuova pubblicazione intitolata Le profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità, volume II. L’anno precedente era stato presentato Le profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità, volume I. Con l’uscita di questa nuova pubblicazione è ora disponibile una trattazione aggiornata di quasi tutti i versetti del libro di Isaia. Questi volumi si stanno dimostrando di grande aiuto per comprendere e apprezzare di più l’incoraggiante libro profetico di Isaia.

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