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ImmaginePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Anche se nella Bibbia i riferimenti alle immagini spesso riguardano immagini idolatriche, non è sempre così. Nel creare l’uomo, Dio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine [o, ombra, aspetto], secondo la nostra somiglianza”. (Ge 1:26, 27, nt.) Poiché il Figlio di Dio disse che il Padre è “uno Spirito”, si deve escludere qualsiasi somiglianza fisica fra Dio e l’uomo. (Gv 4:24) L’uomo piuttosto ha qualità che riflettono o rispecchiano quelle del suo Padre celeste, qualità che lo distinguono chiaramente dalla creazione animale. (Vedi ADAMO). Pur essendo a immagine del Creatore, l’uomo non doveva comunque diventare oggetto di venerazione o adorazione.
Il figlio di Adamo, Set (nato però nell’imperfezione), era ‘a somiglianza e immagine’ del padre. (Ge 5:3) Similmente la somiglianza di Adamo con Dio lo identificava in origine come figlio terreno di Dio. (Lu 3:38) Nonostante l’uomo fosse divenuto imperfetto, il fatto che in origine il genere umano era stato creato a immagine di Dio venne indicato dopo il diluvio noetico come fondamento della legge con la quale Dio autorizzava gli uomini a giustiziare gli assassini. (Ge 9:5, 6; vedi VENDICATORE DEL SANGUE). Nelle disposizioni cristiane relative al copricapo femminile, viene detto agli uomini cristiani di non portare un copricapo del genere, dato che l’uomo è “immagine e gloria di Dio”, mentre la donna è “gloria dell’uomo”. — 1Co 11:7.
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ImmaginePerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Il Figlio primogenito di Dio, che in seguito diventò l’uomo Gesù, è l’immagine del Padre suo. (2Co 4:4) Poiché fu ovviamente a questo Figlio che Dio disse “facciamo l’uomo a nostra immagine”, la somiglianza del Figlio col Padre, il Creatore, esisteva da quando il Figlio era stato creato. (Ge 1:26; Gv 1:1-3; Col 1:15, 16) Mentre era sulla terra come uomo perfetto egli rispecchiò le qualità e la personalità del Padre nella misura più piena entro i limiti delle possibilità umane, per cui poté dire: “Chi ha visto me ha visto anche il Padre”. (Gv 14:9; 5:17, 19, 30, 36; 8:28, 38, 42) Tuttavia questa somiglianza si accentuò quando Gesù risorse alla vita spirituale e il Padre, Geova Dio, gli diede “ogni autorità . . . in cielo e sulla terra”. (1Pt 3:18; Mt 28:18) Poiché allora Dio esaltò Gesù a una “posizione superiore”, il Figlio di Dio poté riflettere la gloria del Padre in misura ancora maggiore di quanto non avesse fatto prima di lasciare i cieli per venire sulla terra. (Flp 2:9; Eb 2:9) Ora egli è “l’esatta rappresentazione del suo stesso essere”, cioè di Dio. — Eb 1:2-4.
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