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PurPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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PUR
Termine non ebraico che ricorre in Ester 3:7 e 9:24, 26; significa “sorte” (ebr. gohràl; vedi SORTE). Questa è la forma singolare; il plurale è “Purim”. (Est 9:26, 28-32) “Pur” viene messo in relazione con una parola accadica, puru, che significa “sorte”. Da “Pur” deriva il nome della festa ebraica di Purim. — Vedi PURIM.
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PurimPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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Festa celebrata il 14 e il 15 adar, l’ultimo mese dell’anno ebraico, corrispondente alla fine di febbraio e all’inizio di marzo. (Est 9:21) Il nome deriva dall’azione di Aman che tirò a sorte, “gettò il Pur”, per determinare il giorno propizio per mettere in atto il complotto organizzato per sterminare gli ebrei. Essendo un agaghita, forse un amalechita di sangue reale, e adoratore di divinità pagane, Aman ricorse a ciò come a una forma di divinazione. (Est 3:7; vedi DIVINAZIONE; PUR; SORTE). Nel 12º anno del regno di Assuero (Serse I), il 13 nisan, a quanto pare nella primavera del 484 a.E.V., il decreto ufficiale per lo sterminio degli ebrei che Aman aveva indotto il re ad approvare venne trasmesso a tutte le province persiane.
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