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Proclamiamo intrepidamente il Regno di Geova!La Torre di Guardia 1990 | 15 giugno
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7. In che modo Paolo diede l’esempio in quanto a sottomettersi alla volontà di Dio?
7 Ora che il suo terzo viaggio missionario volgeva al termine (ca. 56 E.V.) Paolo diede un ottimo esempio in quanto a sottomettersi alla volontà di Dio. (21:1-14) A Cesarea egli e i suoi compagni alloggiarono da Filippo, le cui quattro figlie vergini “profetizzavano”, predicendo avvenimenti mediante lo spirito santo. Lì il profeta cristiano Agabo si legò mani e piedi con la cintura di Paolo e fu spinto dallo spirito a dire che a Gerusalemme gli ebrei avrebbero legato il possessore della cintura e l’avrebbero consegnato ai gentili. “Sono pronto non solo ad esser legato ma anche a morire a Gerusalemme per il nome del Signore Gesù”, disse Paolo. I discepoli si rassegnarono e dissero: “Si compia la volontà di Geova”.
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Proclamiamo intrepidamente il Regno di Geova!La Torre di Guardia 1990 | 15 giugno
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9. Riguardo alla violenza da parte di turbe, quale parallelo c’è tra le esperienze di Paolo e quelle dei testimoni di Geova odierni?
9 I testimoni di Geova hanno spesso mantenuto la propria integrità verso Dio nonostante la violenza delle turbe. (Vedi, ad esempio, l’Annuario dei testimoni di Geova del 1976, pagine 179-89). In maniera analoga, ebrei provenienti dall’Asia Minore aizzarono una turba contro Paolo. (21:27-40) Vedendo con lui Trofimo l’efesino, accusarono falsamente l’apostolo di contaminare il tempio portandovi dei greci. Paolo rischiava di essere ucciso quando il tribuno romano Claudio Lisia e i suoi uomini sedarono il tumulto! Com’era stato predetto (ma a causa degli ebrei), Lisia fece incatenare Paolo. (Atti 21:11) L’apostolo stava per essere condotto al quartiere dei soldati, contiguo al cortile del tempio, quando Lisia comprese che Paolo non era un sedizioso bensì un ebreo a cui era concesso entrare nell’area del tempio. Ottenuto il permesso di esprimersi, Paolo parlò alla folla in ebraico.
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