-
GiacomoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
-
-
4. Figlio di Giuseppe e Maria, e fratellastro di Gesù. (Mr 6:3; Gal 1:19) Pur non essendo un apostolo, questo Giacomo evidentemente era un sorvegliante della congregazione cristiana di Gerusalemme (At 12:17) e fu lui a scrivere il libro biblico che porta il suo nome. (Gc 1:1) Forse era il più vicino di età a Gesù, essendo menzionato per primo fra i quattro figli di Maria nati in modo naturale: Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda. (Mt 13:55; vedi FRATELLO). Nella lettera ai Corinti, scritta verso il 55 E.V., Paolo fa capire che Giacomo era sposato. — 1Co 9:5.
-
-
GiacomoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
-
-
In seguito Giacomo ebbe un ruolo preminente nella congregazione di Gerusalemme e ne divenne, pare, un “apostolo”. (Vedi APOSTOLO [Apostoli delle congregazioni]). Infatti la prima volta che Paolo andò dai fratelli di Gerusalemme (verso il 36 E.V.), disse di essere stato 15 giorni con Pietro ma di non aver visto “nessun altro degli apostoli, se non Giacomo il fratello del Signore”. (Gal 1:18, 19) Pietro, dopo essere stato liberato miracolosamente di prigione, disse ai fratelli radunati in casa di Giovanni Marco di ‘comunicare queste cose a Giacomo e ai fratelli’, indicando così la preminenza di Giacomo. (At 12:12, 17) Verso il 49 E.V. fu sottoposto ‘agli apostoli e agli anziani’ di Gerusalemme il problema della circoncisione. Dopo la testimonianza di Pietro, Barnaba e Paolo, Giacomo prese la parola, presentando una risoluzione che fu approvata e adottata dall’assemblea. (At 15:6-29; cfr. At 16:4). Riferendosi a quell’occasione, Paolo dice che tra i cristiani di Gerusalemme Giacomo, Cefa e Giovanni “sembravano essere colonne”. (Gal 2:1-9) Verso la fine di un successivo viaggio missionario, a Gerusalemme, Paolo fece una relazione del suo ministero a Giacomo e a “tutti gli anziani”, dopo di che questi gli diedero alcuni consigli. — At 21:15-26; vedi anche Gal 2:11-14.
-