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GiacomoPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Comunque, dopo la morte di Gesù e prima della Pentecoste del 33 E.V., Giacomo si era radunato per pregare insieme alla madre, ai fratelli e agli apostoli in una camera al piano superiore di una casa a Gerusalemme. (At 1:13, 14) Fu evidentemente a questo Giacomo che il risuscitato Gesù apparve personalmente, com’è riportato in 1 Corinti 15:7, per convincerlo, lui un tempo non credente, che era davvero il Messia. Questo ci ricorda l’apparizione di Gesù a Paolo. — At 9:3-5.
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Giacomo, Lettera diPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Tutto indicherebbe invece Giacomo fratellastro di Gesù Cristo, a cui evidentemente era apparso il Cristo risuscitato e che aveva un posto preminente fra i discepoli. (Mt 13:55; At 21:15-25; 1Co 15:7; Gal 2:9) Lo scrittore della lettera di Giacomo si dichiara “schiavo di Dio e del Signore Gesù Cristo”, e quasi con le stesse parole anche Giuda introduce la sua lettera definendosi “schiavo di Gesù Cristo, ma fratello di Giacomo”. (Gc 1:1; Gda 1) Inoltre nell’introduzione della lettera di Giacomo troviamo il termine “Salute!”, come nella lettera relativa alla circoncisione inviata alle congregazioni. Anche in questo caso era stato a quanto pare il Giacomo fratellastro di Gesù a prendere la parola nell’assemblea a cui erano presenti ‘gli apostoli e gli anziani’ di Gerusalemme. — At 15:13, 22, 23.
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