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Gesù viene ad incoraggiareRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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1. A chi scrive ora Giovanni, e chi dovrebbe oggi trovare avvincente il suo messaggio?
CHIUNQUE oggi faccia parte di una congregazione del popolo di Dio dovrebbe trovare avvincente ciò che segue. Si tratta di una serie di messaggi che si adempiono in particolare con l’avvicinarsi del “tempo fissato”. (Rivelazione 1:3) Sarà per il nostro bene eterno dare ascolto a queste solenni dichiarazioni. La narrazione dice: “Giovanni alle sette congregazioni che sono nel distretto dell’Asia: Abbiate immeritata benignità e pace da ‘Colui che è e che era e che viene’, e dai sette spiriti che sono dinanzi al suo trono, e da Gesù Cristo”. — Rivelazione 1:4, 5a.
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Gesù viene ad incoraggiareRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
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3. (a) Nel saluto che Giovanni rivolge, da chi provengono “immeritata benignità e pace”? (b) Quale espressione dell’apostolo Paolo è simile al saluto di Giovanni?
3 “Immeritata benignità e pace”: che qualità desiderabili, e specialmente quando se ne conosce la fonte! “Colui” dal quale provengono è il Sovrano Signore Geova stesso, il “Re d’eternità”, che vive “da tempo indefinito fino a tempo indefinito”. (1 Timoteo 1:17; Salmo 90:2) Qui si parla anche dei “sette spiriti”, espressione che sottolinea la pienezza operativa della forza attiva o spirito santo di Dio mentre dà intendimento e reca benedizioni a tutti coloro che prestano attenzione alla profezia. Un ruolo determinante è anche quello di “Gesù Cristo”, riguardo al quale Giovanni in seguito scrisse: “Era pieno di immeritata benignità e verità”. (Giovanni 1:14) Perciò il saluto di Giovanni contiene gli stessi elementi menzionati dall’apostolo Paolo al termine della sua seconda lettera alla congregazione di Corinto: “L’immeritata benignità del Signore Gesù Cristo e l’amore di Dio e la partecipazione nello spirito santo siano con tutti voi”. (2 Corinti 13:14) Possano queste parole applicarsi anche a ciascuno di noi che oggi amiamo la verità! — Salmo 119:97.
“Il Testimone Fedele”
4. In che modo Giovanni prosegue descrivendo Gesù Cristo, e perché questi termini descrittivi sono molto appropriati?
4 Dopo Geova, Gesù è la persona più gloriosa dell’universo, come riconosce Giovanni, che lo descrive come “‘il Testimone Fedele’, ‘Il primogenito dai morti’ e ‘Il Governante dei re della terra’”. (Rivelazione 1:5b) Come la luna nel cielo, così egli è stato fermamente stabilito quale massimo Testimone della Divinità di Geova. (Salmo 89:37) Dopo aver mantenuto l’integrità fino a una morte di sacrificio, egli divenne il primo di fra il genere umano ad essere destato alla vita spirituale immortale. (Colossesi 1:18) Trovandosi ora alla presenza di Geova, egli è innalzato al di sopra di tutti i re terreni, essendo investito di “ogni autorità . . . in cielo e sulla terra”. (Matteo 28:18; Salmo 89:27; 1 Timoteo 6:15) Nel 1914 fu insediato come Re per governare fra le nazioni della terra. — Salmo 2:6-9.
5. (a) In che modo Giovanni continua a esprimere apprezzamento per il Signore Gesù Cristo? (b) Chi trae beneficio dal dono che Gesù fece della sua perfetta vita umana, e in che modo i cristiani unti sono stati particolarmente benedetti?
5 Giovanni continua a esprimere apprezzamento per il Signore Gesù Cristo con queste sentite parole: “A colui che ci ama e che ci ha sciolti dai nostri peccati mediante il proprio sangue — e ci ha fatti essere un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padre — sì, a lui siano la gloria e il potere per sempre. Amen”. (Rivelazione 1:5c, 6) Gesù diede la sua perfetta vita umana affinché tutti coloro che fra il genere umano esercitano fede in lui possano riottenere la vita perfetta. Anche tu, caro lettore, puoi essere fra questi! (Giovanni 3:16) Ma la morte sacrificale di Gesù aprì la via per una speciale benedizione a favore di coloro che diventano cristiani unti come Giovanni. Questi sono stati dichiarati giusti sulla base del sacrificio di riscatto di Gesù. Rinunciando, come fece Gesù, a ogni prospettiva di vita terrena, gli appartenenti al piccolo gregge sono stati generati dallo spirito di Dio, con la speranza di essere risuscitati per prestare servizio in qualità di re e sacerdoti insieme a Gesù Cristo nel suo Regno. (Luca 12:32; Romani 8:18; 1 Pietro 2:5; Rivelazione 20:6) Che splendido privilegio! Non sorprende che Giovanni esclami in modo così enfatico che la gloria e il potere appartengono a Gesù!
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