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Il nome di Geova è una forte torreLa Torre di Guardia 1953 | 15 marzo
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re. Il racconto dichiara: “Ezechia . . . fece ciò ch’è buono, retto e vero dinanzi all’Eterno, al suo Dio. In tutto quello che prese a fare per il servizio della casa di Dio, per la legge e per i comandamenti, cercando il suo Dio, mise tutto il cuore nell’opera sua, e prosperò. Dopo queste cose e questi atti di fedeltà di Ezechia, Sennacherib, re d’Assiria, venne, entrò in Giuda, e cinse d’assedio le città fortificate, con l’intenzione d’impadronirsene”. (2 Cron. 31:20, 21; 32:1) Ezechia si preparò come meglio poté per fare fronte a questo terribile nemico, ma la sua fiducia era nel nome di Geova. Egli parlò ai capitani, dicendo: “Siate forti, e fatevi animo! Non temete e non vi sgomentate a motivo del re d’Assiria e della gran gente che l’accompagna; giacché con noi è uno più grande di ciò ch’è con lui. Con lui è, un braccio di carne; con noi è l’Eterno [Geova], il nostro Dio, per aiutarci e combattere le nostre battaglie”. (2 Cron. 32:7, 8) La piena, sincera fiducia di Ezechia lo aveva innalzato al disopra del nemico. L’Assiro sfidò Geova, dicendo: “Né Ezechia vi faccia confidare in Geova, dicendo: Geova sicuramente ci libererà.” — 2 Re 18:30, AS.
18 Il monarca assiro per mezzo del suo capitano paragonò Geova agli dèi delle nazioni che aveva conquistate, e mandò un’arrogante lettera ad Ezechia, dove usò espressioni profane, false e blasfeme. Quando la lettera fu ricevuta Ezechia salì nella casa di Geova, la spiegò dinanzi al Signore e pregò: “O Geova nostro Dio, salvaci, ti supplico, dalla sua mano, affinché tutti i regni della terra sappiano che tu solo, Geova, sei Dio”. (2 Re 19:19, AS) Geova si dimostrò una difesa e una forte torre proteggendo il suo popolo, distruggendo 185.000 soldati assiri e facendo fuggire il grande Sennacherib nel suo proprio paese per la sua fine. Dunque, “Geova preserva tutti quelli che lo amano; ma distruggerà tutti i malvagi.” — Sal. 145:20, AS.
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Un forte rifugio oggiLa Torre di Guardia 1953 | 15 marzo
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Un forte rifugio oggi
1, 2. Perché oggi dobbiamo avere nel nome di Geova la stessa fiducia che ebbero i suoi servitori dei tempi passati? E quali circostanze è probabile che troveremo?
LE SIGNIFICATIVE ed efficaci esperienze che ci sono state mostrate nell’articolo precedente rivelano con chiarezza come fedeli servitori di Dio dei tempi passati si rifugiarono nel nome di Geova come in una “forte torre”. Noi facciamo esattamente la stessa cosa oggi. Lo stesso Geova nel quale essi confidarono è Colui nel quale crediamo e riponiamo fiducia oggi. Noi dobbiamo avere molta fede in Geova, sia singolarmente che collettivamente, e siano singoli, o gruppi locali, o organizzazioni internazionali che cercano di farci del male, la condotta da tenere è chiaramente tracciata per noi.
2 In questi ultimi giorni prepotenti vili e millantatori minacciano di infliggere al popolo di Geova ferite corporali, e sappiamo che da soli non possiamo sostenere i loro attacchi. Si dovrebbe tenere una certa condotta nella fede alla verità e nell’ubbidienza ai comandi del Signore, ma quando si fa questo vien minacciato il male. Oppure, potrebbe darsi che la condizione di una persona nel mondo commerciale verrebbe minacciata a causa della sua associazione col popolo del Signore. Ovvero le condizioni domestiche son forse divenute molto precarie per la fedeltà alla verità e ci sono minacce di brutalità ed altre forme di opposizione salvo che non venga abbandonato il giusto corso. O una turba si è raccolta per battere o far fuggire dei testimoni fedeli dal paese e non c’è via di scampo. Che cosa faremmo noi in queste circostanze?
3. Che cosa dobbiamo fare in tempo di bisogno per poterci rifugiare nel Suo nome?
3 Prima di tutto, ricordate chi siete, che siete figli di Dio, fedeli seguaci di Cristo, che queste cose non sarebbero accadute se non aveste fatto il vostro meglio per servire Geova. Esse non vi son venute dalla vostra stoltezza o cattiva condotta. Ricordate anche che il vostro Dio è l’Onnipotente Creatore dell’universo, egli è l’Altissimo e suo Figlio è il Re del nuovo mondo, ed è ora sul trono; che Geova ha fatto molte promesse di aver cura dei suoi fedeli, e quando ce n’è bisogno dovremmo rivolgerci a lui perché venga in nostro soccorso. Egli sarà così buono come la sua parola. In alcune circostanze troverete difficile essere subito convinti di questo, ma confidate in Lui e trovate che è vero. Confidando dovete nutrire piena fiducia, non semplicemente sperando che Dio potrebbe fare qualche cosa per aiutarvi ma essendone del tutto sicuri. E come possiamo essere così sicuri? Per la semplice ragione che egli ha promesso. Il suo nome significa tanto. Esso significa ogni cosa ed è sufficiente per tutti i nostri bisogni. Possiamo ricordare? Siamo rassicurati? Possiamo confidare?
4. Come ci incoraggiamo noi in Geova, e perché questo è necessario?
4 Incoraggiatevi nel suo nome richiamando alla memoria ciò che esso vuol dire e ciò che vi è implicato. È molto necessario che ci incoraggiamo e rafforziamo. Del re Davide è scritto: “E Davide fu grandemente angosciato perché la gente parlava di lapidarlo, . . . ma Davide si fortificò nell’Eterno [Geova], nel suo Dio”. (1 Sam. 30:6) Egli ricordava che aveva domandato a Geova se dovesse andare e abbattere i Filistei, e gli era stato detto di andare, ed ora gli Amalekiti avevano fatto la loro incursione provocando molta devastazione; quindi egli si rinforzò. (Si veda Salmo 42:6-8.) Noi dobbiamo fare la stessa cosa. È molto necessario ricordare la condotta che abbiamo intrapresa, come è stata provata secondo il massimo della nostra capacità per assicurarci che era in armonia con la volontà di Dio, ed essendone assicurati, teniamoci dunque saldi. Siate pertanto fiduciosi, confidenti, non dubitate, rendetevi pienamente conto che nel nome di Geova potete rifugiarvi come in una forte torre, e in esso noi siamo al sicuro.
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