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La cerimonia del matrimonioLa Torre di Guardia 1953 | 15 ottobre
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mogli cristiane, fino a tanto che entrambi vivrete?”
La donna dovrebbe rispondere: “Sì”.
[Qualora siano state prese disposizioni che la donna sia data in matrimonio da suo padre o da qualche altro, il ministro dirà: “Chi dà questa donna perché sia maritata a quest’uomo?” Il padre o chiunque la dia in matrimonio dirà: “lo”. Poi si ritirerà e riprenderà il proprio posto tra i presenti. Se nessuna disposizione è stata presa di dare la donna in sposa, questo particolare può essere tralasciato.]
Il ministro inviterà quindi l’uomo a ripetere dopo di lui:
“Io, . . ., prendo te, . . ., come mia legittima moglie, per amarti e circondarti di cure in armonia con la legge divina com’è esposta nelle Sacre Scritture per i mariti cristiani, fino a tanto che entrambi vivremo o fino al termine divino della disposizione coniugale”.
Poi il ministro inviterà la donna a ripetere dopo di lui:
“Io, . . ., prendo te, . . ., come mio legittimo marito per amarti e circondarti di cure e di profondo rispetto, com’è esposto nelle Sacre Scritture per le mogli cristiane, fino a tanto che entrambi vivremo o fino al termine divino della disposizione coniugale”.
Se è desiderata la cerimonia dell’anello, a questo punto l’uomo infila l’anello al dito anulare della mano sinistra della donna. Nel caso di una duplice cerimonia dell’anello, la donna infilerà l’anello all’anulare della mano sinistra dell’uomo. Se desidera, il ministro può dichiarare in relazione con questa cerimonia: “Questo anello [o anelli] costituisce un segno esteriore o visibile che manifesta a tutti l’unione di quest’uomo e di questa donna nei vincoli del matrimonio”.
Il ministro dirà poi: “Dato che [nome dell’uomo] e [nome della donna] si sono impegnati davanti a Geova Dio e a questi testimoni di accettarsi reciprocamente in matrimonio, io, ministro ordinato secondo l’autorità conferitami dalle Sacre Scritture e dallo Stato (Provincia) di . . . dichiaro che essi sono divenuti marito e moglie. Quello che Dio ha congiunto, l’uomo non lo separi”.
Il ministro concluderà quindi con una preghiera appropriata, chiedendo la benedizione e la guida di Geova sull’unione alla sua gloria e lode e all’eterno bene di quelli che furono sposati.
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Ammaestrati da GeovaLa Torre di Guardia 1953 | 15 ottobre
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Ammaestrati da Geova
“‘Ed essi saranno tutti ammaestrati da Geova.’ Chiunque ha udito gli insegnamenti del Padre ed ha imparato viene a me”. — Giov. 6:45, NW; Isa. 54:13.
1. Come l’organizzazione di Geova è stata sterile?
NELLA scorsa edizione de La Torre di Guardia facemmo una considerazione del cinquantaquattresimo capitolo della profezia d’Isaia, ed ora continuiamo con l’esame delle domande relative all’insegnamento che Geova Dio dà ai figli di Sion. Quando? Come? Chi? Possiamo prendervi parte? Abbiamo visto che vi sono direttamente implicati il governo e l’adorazione di Geova. Gesù riconobbe che doveva passare del tempo nell’attesa della venuta del tempo di Dio per il suo governo del Regno. Nel ventunesimo capitolo di Luca leggiamo le sue parole: “Gerusalemme sarà calpestata dalle nazioni, finché i fissati tempi delle nazioni siano compiuti. Veramente io vi dico: Questa generazione non passerà in alcun modo finché tutte le cose non avvengano”. (Luca 21:24, 32, NW) È dunque evidente che fino a quando non fosse venuto tale tempo in cui il regno di Dio mediante Cristo sarebbe stato istituito, che vuol dire, quando il Regno sarebbe nato, la grande organizzazione universale di Geova Dio sarebbe stata appropriatamente rappresentata come una donna sterile, una moglie senza il desiderato figliuolo, un’organizzazione che non generava il suo proposito verso la terra.
2. Quali furono le circostanze inerenti al governo d’Israele e i fatti storici che contribuiscono a stabilire l’inizio dei “fissati tempi delle nazioni”?
2 Nell’antico Israele, Gerusalemme era
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