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  • “Pasci i miei agnellini”
    La Torre di Guardia 1953 | 1° agosto
    • “Pasci i miei agnellini”

      DOPO la sua risurrezione Gesù apparve ad alcuni dei suoi apostoli sulla spiaggia del mare di Tiberiade. In quel. tempo Gesù comandò a Pietro: “Pasci i miei agnellini”. E prima della sua ascensione al cielo Gesù comandò a Pietro e agli altri apostoli che erano con lui: “Andate dunque e fate discepoli delle persone di tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello spirito santo, insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandate”. — Giov. 21:15; Matt. 28:19, 20, NW.

      Uno dei vari modi in cui i testimoni di Geova oggi seguono le orme di Cristo Gesù e imitano l’esempio fornito dagli apostoli e ubbidiscono ai suddetti comandamenti è quello di ritornare dalle persone presso le quali hanno lasciato letteratura nel recarsi di casa in casa. Che tale attività ottenga l’effetto di pascere gli agnellini di Cristo Gesù è evidente dalla seguente esperienza.

      Una testimone di Geova si recava di porta in porta in una certa città della Germania finché giunse a una casa di riposo cattolica. Una giovane suora rispose alla porta e, dopo aver ascoltato con molta attenzione la sua testimonianza, accettò una copia della rivista La Torre di Guardia e fu d’accordo che la visitatrice ritornasse entro due settimane. Però, dopo un giorno o due, la testimone incontrò la suora per la via in città. Con molta eccitazione la suora raccontò che la madre superiora aveva trovato il numero de La Torre di Guardia ed era rimasta arrabbiatissima. Essa avvertì la testimone di non ritornare perché la madre superiora per certo la metterebbe alla porta.

      Ma quando due settimane furono passate la testimone ragionò dentro di sé che era tuttora sua responsabilità davanti a Geova come uno dei suoi testimoni di mantenere la sua promessa e fare la visita. Perciò essa fece la visita, e chi mai doveva rispondere alla porta se non la madre superiora stessa, che domandò: “È lei la donna che lasciò qui La Torre di Guardia la settimana scorsa?” Aspettandosi il peggio la testimone si preparò e rispose calma: “Sì, sono io”. “Non vuole entrare?” chiese allora la madre superiora.

      La testimone la seguì in una stanza interna dove trovò sedute altre sei suore. La madre superiora disse quindi: “Noi tutte abbiamo letto La Torre di Guardia molto attentamente e abbiamo pensato che lei ci potrebbe spiegare di più intorno alla Bibbia; vuole?” Uno studio fu cominciato all’istante.

      Dopo che lo studio era proseguito per circa un mese o due un prete venne nella casa di riposo per rimettersi da una malattia. Frattanto la biblioteca della casa venne dotata di alcuni libri dei testimoni di Geova e parecchie copie de La Torre di Guardia. Osservando che il prete s’interessava in

  • Annunzi
    La Torre di Guardia 1953 | 1° agosto
    • Annunzi

      LA MAGGIOR FELICITÀ DEL DARE

      “C’è più felicità nel dare che nel ricevere,” dice l’apostolo Paolo. (Atti 20:17-35, NW) Paolo fu un notevole esempio di persona che diede la sua energia, il suo tempo e i suoi beni nella predicazione della buona notizia ai suoi fratelli e a chiunque fosse interessato nei propositi di Dio. In questo egli imitò Cristo Gesù, il quale fu pieno di felicità per le sue opportunità di dare ad altri le meravigliose cose che aveva udite del Padre suo. I dedicati servitori di Geova oggi non possono trovare una felicità maggiore di quella che si riceve nel magnificare il nome di Geova dando alle persone di buona volontà la preziosa conoscenza dei suoi magnifici propositi. In agosto tutti i proclamatori del Regno, edificati dall’assemblea mondiale di New York, torneranno alla loro regolare predicazione di casa in casa, con l’offerta di tre libri per soli $1,50 o Lit. 750, insieme a tre opuscoli gratuiti. Alcune congregazioni continueranno a lavorare in zone non assegnate in questo mese, ma tutti cercheranno di essere predicatori regolari. Scrivete alla Società o mettetevi in contatto coi testimoni di Geova localmente se desiderate partecipare.

      LA VIA DI DIO È AMORE

      Il mondo oggi non opera secondo il princìpio dell’amore, perché non segue la via di Dio. Né il mondo capisce come il sIstema di cose della società umana potrebbe funzionare completamente sulla base dell’amore. Ma la Bibbia mostra che tutto ciò che fa Geova Dio rivela amore; e che egli ha il proposito di creare un nuovo mondo fondato sull’amore come movente attivo. L’opuscolo di 32 pagine intitolato “God’s Way Is Love” (stampato in inglese) dà credito a Dio per l’amore che ha già espresso al genere umano. È urgente che gli uomini riconoscano ciò che Dio sta facendo e non disprezzino le espressioni del suo amore, se vogliono vivere, come è messo in risalto nell’opuscolo. Tutte le citazioni di scritture di God’s Way Is Love son prese da traduzioni cattoliche della Bibbia. Con linguaggio chiaro e semplice, con ragionamenti logici e coerenti, quest’opuscolo esalta il grande amore di Dio. Perché non partecipare alla distribuzione di questo opuscolo fra i vostri amici? Ordinatene sette copie, inviando 25c o Lit. 125; o una sola copia, per 5c o Lit. 25.

  • Grande decisione di una piccola cristiana
    La Torre di Guardia 1953 | 1° agosto
    • Grande decisione di una piccola cristiana

      L’adorazione degli eroi esiste da gran tempo in questo mondo, benché non sia approvata dalla Bibbia, la quale indica che l’adorazione è riservata soltanto a Dio e al suo Figlio reale, Cristo Gesù. (Rom. 14:11; Efes. 3:14; Filip. 2:10, 11) Essa indica che un Cristiano non deve mai inchinarsi davanti alle immagini né farsi immagini nemmeno di uomini buoni quali erano gli apostoli. (Eso. 20:3-5; Atti 10:26) L’inchinarsi, sia pure dinanzi ai re, non può esser giustificato dal fatto ch’essi rappresentano il governo. I tre ebrei ricevettero la benedizione di Dio per non essersi prostrati dinanzi a ciò che era pure una immagine del governo. — Dan. 3:1-30.

      Recentemente questo fatto suscitò un grande problema per una piccola cristiana di sette anni chiamata Doreen di Vancouver, B. C., Canada. Essa fu scelta fra 10.000 studentesse per offrire fiori alla principessa Elisabetta, ora regina Elisabetta II. Emozionata per l’onore e per la grande fotografia di lei apparsa su un giornale di Vancouver, provò un senso di scoraggiamento quando apprese che doveva inchinarsi dinanzi alla principessa in violazione dei comandamenti di Dio. Lasciata dai suoi genitori libera di decidere al riguardo, essa dapprima pensò che l’onore era troppo grande per rinunciarvi, poi rifletté e disse alle autorità scolastiche che il suo Re era Cristo e che essa non poteva inchinarsi dinanzi alle creature.

      Un giornale di Vancouver (il Daily Province) confuse la cosa, dicendo prima che il suo rifiuto era dovuto al fatto “che si sentiva spaventata”, poi che era “probabilmente stata influenzata dalle vedute religiose della famiglia”, e infine che ciò fu una sorpresa spiacevole per le autorità della scuola. Certamente i genitori di Doreen possono rallegrarsi nel vedere che la loro figlia rigetta i falsi onori mondani per ubbidire al suo Padre eterno, Geova Dio. Così facendo ella stabilì un esempio che tutti i Cristiani possono ben seguire.

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