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Sara: bella donna di fedeLa Torre di Guardia 1954 | 15 novembre
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severità. Noi non possiamo attribuire a Sara alcun sentimento di dispetto e gelosia dato che l’angelo di Geova non la rimproverò per questo, ma, al contrario, ordinò ad Agar, che era scappata via a causa di questo trattamento, di ritornare dalla sua padrona. — Gen. 16:1-9.
Ismaele nacque, e anni dopo Sara concepì e partorì un figlio, Isacco, che significa “riso”. Al tempo del suo svezzamento Abrahamo preparò una grande festa durante la quale Sara notò che Ismaele, figlio della serva, scherniva suo figlio Isacco. Preoccupata del benessere di suo figlio chiese ad Abrahamo di mandar via Agar ed Ismaele. Ci volle non poco coraggio da parte di Sara per suggerire ciò al suo “signore”, specialmente perché non poteva non sapere quanto Abrahamo sarebbe stato riluttante ad accettare tale suggerimento.
Ma qui di nuovo Sara ebbe l’appoggio di Geova, poiché nonostante il fatto che Abrahamo era in questo assai restìo a seguire il suggerimento di Sara, gli fu detto di ascoltare Sara e di cacciar via dalla sua casa Agar e Ismaele. Benché critici sapientoni mondani condannino Sara per questo, come fanno riguardo al suo precedente atteggiamento verso la serva, nondimeno dato che Geova conferma il suggerimento di Sara e ve n’è l’applicazione profetica nelle Scritture Greche Cristiane, noi non possiamo giustamente riprovarla. Suo figlio Isacco, non l’Ismaele di Agar, era la progenie promessa; i suoi interessi erano di massima importanza e dovevano esser salvaguardati. — Gen. 21:8-12.
Sara morì all’età di 127 anni, dopo aver veduto suo figlio giungere quasi all’età di quarant’anni. Essendo menzionata dall’apostolo Paolo nel capitolo 11 di Ebrei, possiamo fiduciosamente attendere che ella sarà favorita con una prima risurrezione. — Ebr. 11:11, 39, 40; Apoc. 11:15-18.
Sara fu una bella donna di fede che capì il giusto posto da tenere come moglie rispetto al marito, e partorì un figlio al marito nella sua vecchiaia. In tutto questo costituì una figura molto appropriata della “donna” di Geova Dio, la sua organizzazione universale, ch’egli considera molto bella. Questa “donna” fu pure sterile per molto tempo prima di partorire la Progenie promessa, Cristo Gesù, e il Regno. E tutti quelli che costituiranno l’organizzazione nel futuro, come pure quelli che vengono ora sotto di essa, e ne ottengono le benedizioni, devono, come Sara, esercitare vera fede nelle promesse di Geova essendo sottoposti al più grande Abrahamo, Geova Dio. — Isa. 54:1; 66:7, 8; Gal. 4:22-31.
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I lattanti superano il predicatoreLa Torre di Guardia 1954 | 15 novembre
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I lattanti superano il predicatore
Dalla colonna del Times Herald di Dallas (Texas), intitolata “Forza per il giorno”, viene questa dichiarazione: “In una piacevole domenica mattina della scorsa estate assistetti a un servizio religioso tenuto in un famoso campo all’aperto. Questo luogo era stato la scena di numerose convocazioni di ispirazione religiosa. La mattina che vi andai, c’erano circa 200 persone sedute in uno stadio che poteva comodamente contenerne 1.500. Due sole persone della congregazione sembravano tra i 15 e i 30 anni. Il ministro pronunciò un sermone su di un tema accademico e non considerò affatto i problemi di tutti noi peccatori seduti sui banchi. . . . Dodici fanciulli sul podio cantarono un inno e lo fecero così bene che il cuore di tutti fu portato ad altezze celesti. ‘Dalla bocca dei bambini e dei lattanti’, ma non dalla bocca del predicatore”.
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