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Siate ammaestrati da GeovaLa Torre di Guardia 1954 | 1° dicembre
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da Geova dobbiamo, prima di tutto, divenire idonei quali suoi figli dedicandoci a far la sua volontà. Dobbiamo studiare la sua Parola, che è il mezzo principale con cui egli ci ammaestra, con l’umiltà e il timore dovuti. (Sal. 25:12, 14) Dobbiamo ottenere l’aiuto del suo spirito santo, o forza attiva, che ci giunge mediante la preghiera, lo studio della sua Parola, l’associazione col suo popolo e, con l’applicazione della Parola di Dio nella nostra vita giornaliera.
E, infine, dobbiamo riconoscere la sua organizzazione o strumento terreno, di cui egli si serve per spandere luce sulla sua Parola. E qual è questo strumento? Il gruppo, l’organizzazione, l’associazione o società che è dedicata a sostenere la Parola e il nome di Dio, portando il frutto di “ogni sorta di bontà e di giustizia e di verità”. E non dimentichiamo qual è lo scopo per il quale siamo ammaestrati da Geova: rendere onore al suo nome e confortare gli uomini di buona volontà.
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Domande dai lettoriLa Torre di Guardia 1954 | 1° dicembre
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Domande dai lettori
◆ A pagina 360 del libro “Nuovi cieli e nuova terra” (inglese) è dichiarato di quelli che ottengono la vita nel nuovo mondo sulla terra: “Dio non avrà bisogno di trasportarli su altri pianeti per qualche motivo o di popolare il cielo di loro. . . . Egli li terrà per sempre sulla terra quali esperti giardinieri per mantenerla come un glorioso paradiso alla sua lode”. Non è presuntuoso limitare le creature umane di Geova alla terra? Non è questa una limitazione speculativa, in vista del fatto che 1 Corinzi 2:9 dichiara che l’uomo non può concepire le cose che Geova ha in serbo per i giusti? Non potrebbero le parole di Gesù in Giovanni 14:2 dove si legge che andava a preparare un luogo per i suoi seguaci comprendere la preparazione di altri pianeti per abitazione? Naturalmente Geova non ha bisogno di altre creature umane per popolare altri pianeti, siccome non ha bisogno di noi per qualsiasi cosa, ma egli potrebbe adoperarci per tale scopo. Finalmente, non indica Isaia 9:6, affermando che non vi è fine all’incremento del suo governo, un’espansione senza fine del suo reame? — E. M., Stati Uniti.
La sfera di attività dell’uomo carnale è limitata alla terra dall’espresso proposito di Geova. Tale limitazione è mostrata in Genesi 1:28 dove fu dato l’ordine di riempire la terra, non l’universo. Isaia 45:18 dichiara che Geova creò la terra perché fosse abitata, e farà adempiere questo proposito; ma egli non fa una tale dichiarazione relativamente agli altri pianeti. Né farà popolare il cielo con uomini terreni, dato che questo posto non si addice all’esistenza umana, e creature di carne e sangue non possono dimorarvi. (1 Cor. 15:50) Invece di essere presunzione o speculazione sostenere che l’uomo rimarrà nei confini fissati dall’espresso proposito di Geova, risulta presunzione e speculazione che creature umane pretendano per se stesse, nell’universo, una parte più eminente di quella che è stata loro assegnata. Non dobbiamo mutare il suo proposito a nostro riguardo di popolare la terra in quello di popolare il sistema solare.
Dicendo che gli uomini saranno tenuti sulla terra come giardinieri, per custodirla come un paradiso terrestre, non si fa una limitazione speculativa di quello che Geova ha in serbo per noi, poiché tale è l’opera da Geova assegnata all’uomo, com’è dichiarato in Genesi 2:15. Ma dire che 1 Corinzi 2:9 ci permette di credere che gli uomini dalla terra saranno trasportati in altri pianeti per popolarli non solo è speculazione ma è anche un’applicazione errata del testo. Paolo qui mostra ch’egli non predicava la sapienza di questo sistema di cose, ma la sapienza occulta di Dio del sacro segreto relativamente a Cristo il Re e all’Israele spirituale nel regno celeste. Questa sapienza non era compresa dai governanti del mondo, e, applicandolo a tali governanti ciechi, Paolo nel versetto 9 cita Isaia 64:4, ma in seguito dice che i cristiani avendo lo spirito
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