Attività dei testimoni di Geova in Italia
(Rapporto dell’Yearbook del 1954)
Proclamatori che predicarono 1942 1947 1952 1953
120 178 2.036 2.315
UNA delle cose principali in Italia è il fatto che questo paese cattolico sta gradatamente divenendo comunista. Ciò che oggi accade in Italia dovrebbe convincere le persone ragionevoli che la religione mondana non è una difesa contro le ateistiche teorie del comunismo. Il clero con le sue azioni non ha dato un esempio di vero Cristianesimo, e milioni di persone divengono perciò facile preda della propaganda rossa. I testimoni di Geova sanno che la migliore difesa contro l’ateo comunismo è un’accurata conoscenza della Parola e dei propositi di Geova. I proclamatori del Regno in Italia, come in ogni altro luogo del mondo, si attengono alla Parola di Dio, quindi il comunismo non fa presa su di loro. A causa della loro coraggiosa determinazione, il popolo in genere riconosce che i testimoni di Geova sono diversi, non solo in ciò che credono, ma anche nel modo in cui agiscono. Questo è vero, e noi lo sentiamo dire dal servitore della filiale italiana, che ci dà anche alcune informazioni sulla Libia.
Benché il nostro numero sia relativamente piccolo in Italia, le nostre alte esigenze del nuovo mondo non sono tuttavia inosservate. Anche degli uomini che appartengono alla pubblica sicurezza e che hanno l’abitudine di pensare che per farsi ubbidire devono trattare le persone rudemente dovettero ammettere che i testimoni di Geova compiono il loro lavoro in un modo molto diverso. Avemmo il piacere di udire questo direttamente dalle labbra di un ufficiale di pubblica sicurezza che aveva ricevuto una favorevolissima impressione dalla nostra assemblea di distretto a Firenze, nel settembre del 1952. Questo signore, che era stato abituato ai metodi brutali e dittatoriali di dare ordini, non poteva credere che c’erano persone in Italia che sarebbero andate pacificamente d’accordo insieme senza poliziotti che mantenessero l’ordine. Ma, nei tre giorni del nostro congresso, egli imparò che l’attributo di amore con i princìpi cristiani può ottenere molto di più di quanto si ottenga con un manganello o con una pistola.
Per illustrare come gli “urlanti pastori” della falsa religione cercano d’impedire che la verità si diffonda, citiamo parte di una lettera che fu mandata al nostro ufficio da un servitore di circoscrizione italiano che aveva ricevuto istruzione a Galaad. Il fratello scrive: “La visita che feci al gruppo isolato di G— fu molto fruttuosa. Furono pronunciati tre discorsi nella zona dove persone interessate erano ansiose d’esser visitate, e, di media, ci furono circa 70 persone presenti. Per mezz’ora dopo ogni discorso ebbi l’opportunità di mostrare loro come si studia il libro ‘Sia Dio riconosciuto verace’. . .. Ma, gli ‘uccelli’ religiosi sapevano quello che stava succedendo in ciò che chiamavano i loro pascoli, ed essi agirono nella stessa maniera in cui religionisti simili agirono contro Gesù. Venne un maresciallo dei carabinieri e cominciò a far domande. Egli era stato male informato a nostro riguardo e pensava che noi fossimo venuti per costruire una chiesa, che avremmo fatto cerimonie religiose in pubblico, e che la nostra attività fosse dannosa per il popolo. Questo mi diede l’opportunità di spiegargli quale era veramente il nostro scopo. Gli lessi dei brani del libro ‘Sia Dio riconosciuto verace’ e poi gli mostrai alcune fotografie del nostro congresso nazionale di Firenze. Come ulteriore prova dell’attività educativa della nostra organizzazione gli mostrai il diploma che avevo ricevuto a Galaad. Il maresciallo fu abbastanza soddisfatto di ciò che gli dissi e fu anche lieto di accettare un opuscolo e una rivista prima di andar via. Egli disse che gli dispiaceva di averci disturbati. . . . Fu davvero una grande gioia la visita a questo gruppo di persone isolate. Nei due mesi scorsi più di 30 persone si sono radunate per studiare in questa stessa zona, e parecchi hanno espresso il loro desiderio d’impegnarsi nell’opera di testimonianza sotto la direttiva di qualche ministro esercitato”.
Cercando di presentare un quadro accurato dell’opera che si compie in Italia dobbiamo dire che lo scorso anno di servizio è stato dedicato all’organizzazione e alla maturità. Benché non ci siano stati notevoli medie di incremento come negli anni precedenti, vi è stato tuttavia incremento teocratico e nell’organizzazione si nota una definita maturità. È bello vedere tanti servitori idonei in posti di responsabilità nelle nostre congregazioni; qualche cosa che mancava negli anni precedenti. Noi siamo determinati a progredire in questo senso in modo che l’organizzazione non debba dipendere da uomini di altri paesi che hanno ricevuto un ammaestramento speciale.
L’Assemblea della Società del Nuovo Mondo, che si tenne a New York dal 19 al 26 luglio, fu un gioioso evento per 35 delegati dell’Italia, la maggioranza dei quali erano missionari. Tuttavia, sono tornati tutti ai loro territori e sono decisi ad avanzare nell’opera che rimane prima di Harmaghedon.